Yoga e salute psichica

Meglio aprirlo sugge...

Per quanto mi riguarda, forse hai ragione....non avrei dovuto mollare e magari avrei dovuto parlarne un po' approfonditamente con il maestro di turno.
Sul cambiamento di stile di vita, hai ragione, nel senso che per sfruttare appieno lo yoga, bisognerebbe dare un giro di vita a tanti aspetti della quotidianità...almeno apparentemente non è così semplice, però.
Ale

Credo (da profano) che lo Yoga possa essere importante o quantomeno utile.
Certo anche altre discipline. Io per esempio ho praticato per un anno il Tai-Chi Chuan, dolcissima arte cinese basta su movimenti lenti ma continui. Però anche facevo Karatè nel 1980 (solo cintura gialla) stavo bene fisicamente e psichicamente.
Ho frequentato anche dei seminar di Diamica Mentale. Però in quest'ultimo caso mi è andata bene alcune volte sì, e qualche volta no.
Causa: la depressione.
Penso che si possa prevenire (a volte) la depressione, che si possa integrare la sua cura ma difficilmente si può curarla con qualsiasi metodo che non sia farmacologico.
In ogni caso un discorso di beneficio a favore delle tecniche varie (come i massaggi Shiatzu) si può fare. Penso pure che una semplice palestra, o meglio, uno sport possa aiutare così come il volontariato che spesso ha citato Armida. Anche percorsi di conoscenza, cammini spirituali o con maestri (veri) di saggezza (e non i prendasoldi) possono essere discorsi validi per chi è più in sintonia con essi.
Comunque questo è un post interessante e credo che valga la pena approfondirlo.
Se legge Viola vorrei che raccontasse (forse lo ha già fatto in passato) la sua esperienza di "cammino" che riguarda la sua vita ma anche la depressione e, in fondo, che riguarda tutti.
Tutte le nosttre esperienze sono un contributo per tutti, altrimenti che postiamo a fare?
Scambiamoci le esperienze belle che ci aiutano a vivere la vita, ma anche le esperienze meno belle che possono sicuramente essere utili per non inciampare in pietre in cui altri sono già incappati.

Yoga significa unione mente e corpo.
Le varie pratiche nei vari stadi, si prefiggono l'obbiettivo di rendere la mente e il corpo, consapevoli della propria unità.
La mente conscia diventa sempre più consapevole della totalità di tutto il corpo, la mente inconscia diventa collaborativa con tutto il resto.

Le pratiche si dividono per poi unificarsi nella quotidianità della vita in:

Asanas
Pranayama
Meditazione
Rilassamento
Purificazione
Disintossicazione
Alimentazione

Ricerca della verità
Mantenimento della pace
Coesistenza
Moralità

Spiritualità
Ricerca dell'unione con la totalità "DIO, UNIVERSO, ETC ETC "
Illuminazione.

Le pratiche si dividono per poi unificarsi nella quotidianità della vita in:

Asanas
Pranayama
Meditazione
Rilassamento
Purificazione
Disintossicazione
Alimentazione

Ricerca della verità
Mantenimento della pace
Coesistenza
Moralità

Spiritualità
Ricerca dell'unione con la totalità "DIO, UNIVERSO, ETC ETC "
Illuminazione.

Sugge scrive che le pratiche si dividono per meglio comprenderle e impararle, per poi applicarle nella vita....Bisogna imparare a fare le asanas, il pranayama (respirazioni), la meditazione , il rilassamento, la purificazione, la disintossicazione, l'alimentazione...Insomma reimparare tutto...E questo è ciò che riguarda il corpo. Per unificarlo alla mente bisogna imparare anche : La ricerca della verità, il mantenimento della pace, la coesistenza, la moralità...Ma a quanto pare non basta perchè il corpo e la mente così rieducati, dovrebbero unirsi alla totalità ...Questo è l'obiettivo....Per raggiungerlo, ci vorrebbe una vita...io metà vita me la sono già giocata a fare altro. ora , tanto per rispondere a Stef che mi sollecitava a raccontare il mio cammino...Il mio cammino è appena iniziato...la depressione è stata una tappa, l'intolleranza del glutine mi ha sensibilizzata in merito all'alimentazione, lo yoga e il tai chi sono discipline che aiutano a conoscersi in profondità, per come si è, perchè la vita incontrata e imparata fino ad ora (educazione, scuola, tradizioni, ) mi ha allontanata da Me. Dico grazie alla depressione e all'intolleranza al glutine e quel poco di pratica di yoga e tai chi...E' difficile come scrive merla, certo che lo è!! ...anche se fossimo diligenti e costanti, poi, bisogna portare ciò che si è imparato nella quotidianità...e qui arriva il bello...Faccio un paio di esempi per tutto...Al supermercato solo l' 1% è nutritivo...in chiesa, non ci insegnano a meditare...poi ci lamentiamo che a 40anni non ci riusciamo...dovremmo vivere per lo più nel silenzio ma vattelapescarlo...non ci crederete, ma in depressione avevo trovato l'immobilità del corpo ed il silenzio...Oggi, un certo atteggiamento depressivo mi aiuta...Durante la scuola di yoga e tai chi...il più grosso scontro è stato con me stessa...era inutile il pranayama (la giusta respirazione) e fumare. Io ancora fumo....La meditazione non rende fighi...la meditazione siamo noi. Noi siamo ciò che mangiamo, ciò che respiriamo,ciò di cui ci intossichiamo e disintossichiamo ( il glutine quando lo mangio, ho scoperto che mi fa venire una smania dentro simile all'ansia che mi scatenava le crisi di panico e l'insonnia) ...ho scoperto anche che il periodo anoressico pre-depressione , lo ha attuato il corpo per non farmi più ingerire ciò che mi intossica....Sto meglio anche perchè ora sti campanelli d'allarme finalmente mi rifunzionano...a questo è servita la cura della depressione a riprendere contatto con me... E' difficile merla, è vero, a tratti è vita, a tratti respiro, a tratti mi nutro, a tratti medito, a tratti danzo con la vita quella " vera" , a tratti accadono le illuminazioni...Poi sembrerebbe tutto come prima ma non lo è più, Non può più esserlo. A tratti si cambia , a tratti si va avanti...Ma il tempo dello yoga è un altro tempo...non è lineare.