HO BISOGNO DI AIUTO....

Ho letto tutto il tuo argomento Alfredo e mi ci sono ritrovata. Infatti mentre tu scrivevi di paura, io rispondevo nel forum precedente parlando del mio immenso panico.

Io non ho problemi a parlare del mio vissuto se può servire a creare nuovi spunti per un aiuto di cui ho tanto bisogno in questo momento. Perciò sono benvenuti tutti i commenti e le riflessioni.

Ti rispondo molto alla veloce, solo per segnalarti una cosa, perchè sono di frettissima.

Secondo mio psyco (e anche secondo me) la mia paura delle malattie, è strettamente legata al trauma di un incidente stradale piuttosto serio che ebbi a 15 anni, e, visto che io per ora vorrei evitare gli antidepressivi, mi ha suggerito di provare una tecnica psicoterapica (psicoterapeutica..mboh??) che si chiama EMDR, e che, pare, abbia dato buoni risultati nella cura dei disturbi da strett post-traumatico (quindi strettamente legati a un evento traumatico, non traumi o problemi più profondi).

Per adesso io non ne so praticamente nulla, fuorchè che si tratta di una cosa legata alla pressione dei bulbi oculare ed ha delle vaghe analogie (almeno per una profana come me, sono delle analogie) con l'ipnosi, cmq penso di provare, visto che si tratta di una cosa che si risolve in 10/15 sedute e vorrei evitare i farmaci.
Quando ne saprò qualcosa di più, o avrò provato, posterò la mia esperienza, però potresti chiedere a un medico o qualcuno più competente di me se può fare al caso tuo, visto che la tua paura delle malattie non è molto diversa dalla mia, e anche la tua è legata a un evento traumatico.

è solo un'idea...quando poi sarò più tranquilla magari ci sarà occasione di chiacchierare un po' meglio.
ciauz
merla

X i colleghi moderatori e admin: secondo voi postare il link del sito di riferimento di emdr, è un abuso o no?

merla ha scritto:
X i colleghi moderatori e admin: secondo voi postare il link del sito di riferimento di emdr, è un abuso o no?

secondo me, se metti un link per conoscenza e non si tratta di pubblicizzare delle pillole, non c'è niente di male. o al limite, se ce n'è una, linka la pagina di wikipedia che tratta l'argomento.

http://it.wikipedia.org/wiki/Desensibilizzazione_e_rielaborazione_attraverso_i_movimenti_oculari

Abbastanza scettica la wiki....

Vi racconterò poi com'è andata.

Anthea se veramente vuoi fare qualcosa per te stessa da subito, senza per forza rivolgersi ad uno specialista, incomincia a modificare tutte quelle cose che potrebbero danneggiare la tua salute.
Gli elementi principali che rendono possibile la vita sono in ordine d'importanza vitale l'aria, l'acqua, la luce, il cibo, il calore, le vibrazioni sonore.
L'ossigeno cura, uccide batteri, virus, rigenera gli organi, la muscolatura, rinforza il sistema nervoso e altro ancora......
Il 70% del peso del nostro corpo e composto da acqua, quindi bisogna berne almeno tre litri al giorno, ma che sia acqua, non bibite, non alcol, non succhi.etc
Molte malattie di origine reumatoide sono causate da disidratazione.
La mancanza di luce solare sulla pelle provoca un indebolimento, un rallentamento dei bioritmi, con conseguente tendenza agli stati ansioso depressivi.
Sei quello che mangi, quindi mangia cibi freschi, integrali cucinati con amore.
Saper ben dosare il calore è un arte poco conosciuta, infatti tutti tendono agli eccessi, mangiando cibi troppo caldi o troppo freddi, lavandosi con acqua caldissima o fredda e vestendosi in maniera inadeguata.
vi ricordate quando le mamme ci davano da mangiare con il biberon? prima di darci la pappa provavano la temperatura sul dorso della loro mano perchè non volevano che ci scottassimo, questo dovrebbe rimanere ancora valido per tutto cio che deve venire a contatto con noi.
In fine le frequenze, che sono la voce dell'universo. Circondati di vibrazioni che stimolano la vita, che danno allegria e speranza.

Ti ringrazio della fiducia che mi hai riposto , tutto quello che hai scritto aiuta a capire maggiormente la tua situazione , tuttavia dare dei consigli puo' essere difficile perche' in ogni caso , la conoscenza e' comunque poca , inoltre servono competenze specifiche , perche' alla base delle paure ci possono essere motivi non evidenti , sconosciuti o difficilmente identificabili , in altre parole : inconsci.
Semmai potrei darti degli spunti per allargare il campo delle riflessioni da cui tu stessa potrai trarne delle conclusioni.

La paura di complicazioni a livello della salute , nonostante le analisi mediche a cui ti sottoponi , ma che sembra non ti portino la tranquillita' sperata, puo' risiedere nella diffidenza che provi in seguito alle esperienze negative del passato.
Chi non si allarmerebbe quando si sono subiti dei danni a livello fisico , a causa della negligenza dei medici ?
La paura da "stress post- traumatico" , puo' farsi strada in seguito ai ricordi di quelle esperienze.

Sicuramente sara' da considerare una maggiore prudenza nel scegliere i medici e le cure a cui sottoporsi , tuttavia , quando la paura di perdere la salute , sta inalzandosi a livelli eccessivi , anticipandosi eventi catastrofici , e' evidente che e' irrazionale ,forse generata da altri motivi.

Puo' la paura di perdere la salute , coprire altre paure di cui non ne siamo pienamente coscienti?
es.......la paura di non aver il minimo grado di controllo degli eventi ?

Ciao e spero di non averti confuso .
Alfredo

Ciao Anthea, è buono che tu sia riuscita ad aprirti...Non solo perchè internet e lo schermo Pc lo permettono, ma soprattutto xchè hai trovato una corrispondenza in questo forum di persone capaci di ascoltare e volenterose al partecipare. Io so che è importante scrivere di noi perchè quando lo facciamo principalmente scriviamo "per" noi...Col tuo post hai fermato dei punti tra cui la richiesta di aiuto che hai messo come titolo del post...Tutto parte da una domanda, se ce la facciamo forse, arriverà una risposta, No? La domanda , è un punto di partenza...Poi hai spiegato le tue vicessitudini e alcuni di noi ti hanno risposto attaccandosi al punto che più era sentito. Tutte le risposte che hai ricevuto sono significative ed importanti...A me ha colpito principalmente la parte dove scrivi che "..hai dimenticato.." Mi ha colpito xchè anche io avevo dimenticato parti del mio passato, ricordo che la mia depressione è esplosa proprio quando è ritornato il ricordo in psicoterapia...Oggi , ti dico che dimentichiamo con la mente, ma il corpo non dimentica. Questo conserva tutto e quando meno ce lo aspettiamo ricorda. Ma il corpo segue un percorso diverso rispetto alla mente....Il corpo si dice che parla....E lo fa anche tramite le malattie. Ecco perchè ti scrissi in un altro post, che guarire, a volte, è andare a riprendersi dei pezzi di noi e del nostro passato. Allora ora ti pongo una domanda; credi che il tuo corpo abbia dimenticato tutto quello che hai passato? Se la risposta è no, credo che la tua richiesta di aiuto abbia bisogno di una risposta...Forse, il tuo corpo oggi, ti sta chiedendo di occupartene....Ti abbraccio, Viola.

E' vero Viola, mi sono resa conto che non mi sono lasciata alle spalle nulla. Tutto il dolore che ho provato e che quando sto bene relego negli anfratti della memoria, appena sto male ritorna potente.
Il problema per me non è rendermene conto, il problema è come fare ad accettarlo.... a far si che si trasformi in qualcosa di utile invece che danneggiarmi ogni volta.
E per questo sto andando da uno psicologo.

E' anche vero Alfredo che la mia paura deriva dal non poter controllare la mia vita. Non riesco ad accettare gli imprevisti come le difficoltà della vita perchè ho timore di non avere le risorse per affrontarli. Penso che tutto derivi dal mio primo trauma, dove improvvisamente la mia innocenza e la mia speranza per il futuro sono morte con una gravidanza che mi ha sconvolto la vita.
Magari ci sono persone che ce la fanno, e hanno il loro bambino. Io forse avevo troppa stima di me, o forse troppa vergogna, o forse.... non so. Sta di fatto che son crollata.

Ora devo andare e riprenderò il discorso appena ce la farò.

Siete tutti davvero formidabili. Grazie ancora.

Lo scopo di tutte le psicoterapie, tecniche, farmaci è quello di rendere l'inconscio Collaborativo, nel senso di ristrutturare quelle parti inconsce che determinano comportamenti o reazioni a stimoli, che danneggiano la nostra vita.

Una ragione ben formata deve prendere le redini sull'inconscio con l'uso della volontà.

Dici che il trauma che hai subito all'eta' di 18 anni ti ha sconvolta e che forse ne subisci ancora le conseguenze......Sicuramente , abbraccciare certi valori , dove non si ammettono sbagli per le donne , pena l'indegnita' e la vergogna totale , possono ancora riemergere con il suo carico di sensi di colpa.

A questo punto ci si puo' chiedere: chi ha creato questi valori ? sono giusti ? tengono conto delle persone?vengono realmente da Dio? possono essere messi in discussione ?

Ad esempio , gli stessi valori cattolici , relegano i gay a persone contro natura , immorali per tutta la vita....... sono questi i valori che vengono da Dio? esempio supremo di amore ? Non credo proprio. Come pensi possano vivere con questo stigma che la chiesa gli ha appiccicato?

Quindi abbracciare certi valori , talmente dogmatici e in modo acritico , ci si puo' mettere in condizioni pericolose nel caso si sbagli o si devii dalle regole dettate.

Ciao
Alfredo

E' vero Viola, mi sono resa conto che non mi sono lasciata alle spalle nulla. Tutto il dolore che ho provato e che quando sto bene relego negli anfratti della memoria, appena sto male ritorna potente.[quote]

Io credo che non è quando si sta male ritorna potente...io credo che quello che non si riesce a lasciare alle spalle,cioè tutto il dolore, è quello che ci fa ammalare. Allora credo che come scrive mio, bisogna trovare il modo di [b]Collaborare col proprio dolore...capisci che da soli non ce la si può fare....primo perchè cerchiamo di nascondercelo( fa male) secondo perchè non sappiamo come collaborare col dolore...Il dolore è una energia che fa ammalare quando ce lo portiamo dentro per troppo tempo. Ci vizia anche nella postura, ci blocca le articolazioni....Farci aiutare a collaborare col dolore è liberarcene dolcemente....Dolcezza e morbidezza verso noi stessi perchè meritiamo. Checchè ne dica la chiesa, siamo Noi il tempio, siamo Noi la nostra chiesa. Tutto ciò che è sacro è racchiuso dentro ognuno di noi.

Sì, in effetti all’epoca è stata una lacerazione dell’anima fra i miei principi ed i miei sentimenti. In più mi rendevo conto di aver agito sconsideratamente su una cosa importantissima e questo non me lo perdonavo: io che andavo fiera del mio raziocinio, avevo agito come l’ultima delle oche!
Mi sono sempre sentita una gran cretina.

Ora voi dite che devo riconciliare la mia parte inconscia e credo sia vero. Sto facendo terapia, ma vorrei aiutarmi e questo non so come farlo.

Ora mi chiedo se non sia il caso che eviti di prendere medicinali e provi a seguire solamente la terapia psicologica. Grazie anche a voi che mi avete dato notevoli spunti di riflessione interiore, ho capito che la mia depressione è generata da un’immensa ansia verso il futuro dovuta ad un evento negativo inatteso ed incerto.
Non sopporto di non sapere cos’ho e soprattutto non sopporto di non essere padrona del mio corpo, di stare male. Mi terrorizzano le malattie invalidanti, con carichi di sofferenza alti e l’impossibilità di continuare la mia vita di sempre.
Queste cose credo che facciano paura a tutti, ma a me viene proprio un terrore senza limiti ed il pensiero costante, incombente.
Mi piacerebbe sapere da Viola e Mio quanto ha inciso lo yoga ecc. sul superamento delle loro paure e da Alfredo mi piacerebbe sapere quanto le sue letture lo abbiano aiutato.
Non cerco terapie certe ed assolute perchè capisco che ognuno ha una storia propria, però vedo che già parlare con voi mi ha aiutata tantissimo nell'introspezione e nel confronto e forse capire i percorsi altrui mi può aiutare a trovarne uno mio personale.

Siamo tutti diversi, ma in fondo ci definiamo tutti depressi e quindi qualcosa in comune l'abbiamo.

Mi sono altresì resa conto che sto parlando solamente di me e non ho chiesto nulla di voi. Mi piacerebbe sapere come vi va.

Ciao a tutti (ormai lascio perdere i ringraziamenti per non sembrare una "lecchina" ).

Le letture dei libri mi hanno aiutato tantissimo, anzi sono state fondamentali. Soprattutto per capire me stesso . Pur avendo vissuto un'infanzia apparentemente serena, in eta' adulta ho scoperto di ritrovarmi delle insicurezze paralizzanti. Ho potuto conoscere gli effetti che ha avuto l'educazione ricevuta , sul modo in cui si e' formata la mia personalita' .
Di fronte alle difficolta' della vita , queste insicurezze , che derivavano da una scarsissima formazione dell'autostima , si sono subito manifestate con ansie e depressioni ricorrenti.
Quello che i miei genitori non sono stati in grado di trasmettermi, o che mi hanno trasmesso solo in parte , ho dovuto ricostruirlo da solo, e posso dire di aver modificato gran parte delle convinzioni su me stesso , che in seguito hanno prodotto risultati positivi nella pratica.

Nel messaggio che ho messo l'anno scorso , ho trattato anche quei modi di "sentire" che hai usato anche te:
..."non sopporto che"......ti consiglio di leggerli , caso mai ti venisse utile qualche spunto.

https://depressione.forumattivo.com/forum-principale-f1/alcune-riflessioni-per-un-autoterapia-psicologica-t52.htm
a pag. 2 ci sono delle indicazioni su come superare queste "convinzioni irrazionali" al titolo "tralasciando il ginepraio" dello stesso post.
a pag. 3 un elenco dei libri che mi hanno aiutato maggiormente.

Ciao
Alfredo

Alfredo ti sta dando degli ottimi spunti che non dovresti trascurare.

Ricordati che il linguaggio che usi con te stessa e con gli altri, influisce notevolmente sui tuoi stati emotivi.

Le convinzioni che ci costruiamo sui vari aspetti del mondo, ci possono rendere la vita bella o disastrosa.

Ciao Anthea, di spunti te ne sono arrivati molti per riflettere...Credo che tu ora debba passare all'azione. Mi chiedi degli effetti dello yoga...Io ti chiedo di provare....Fammi sapere tu. Ne sarei contenta, poichè sarebbe la tua esperienza, che in seguito potresti donare.

Viola, vorrei provare lo yoga, ma al momento ho problemi fisici. Non so se lo posso fare ugualmente. E prima mi sa che devo informarmi sulla serietà dei vari maestri che ho nella mia provincia. Se qualcuno di voi ha spunti in tal senso gli sarei grata.

Per Alfredo:
Ho preso nota dei libri. Ma io non ho tendenza a cambiare amicizie e a ingasarmi e poi cadere. In base a ciò che ho scritto, sapresti consigliarmene (tu che li hai letti) almeno tre da cui iniziare che farebbero al caso mio, o chiedo troppo? So che non sei psicologo, ma forse puoi darmi un'indicazione.

Grazie.

Dimenticavo Viola.... sono passata all'azione e ho cercato vari centri nella mia provincia. Però mi sono accorta che ci sono tanti tipi di yoga ed io non so quale va meglio per il riequilibrio mentale.

Per azione intendevo non solo cercare ma provare. Io comincerei con uno vicino casa....Sicuramente, faranno fare delle sessioni gratis...fai tu l'esperienza....Chessò, prova, inizia con l'Hata Yoga...Di solito non sono corsi onerosi, questo potrebbe essere già un buon indizio ...Se ti ci trovi bene puoi esporre anche i tuoi problemi fisici, ne terranno conto e questo è il secondo indizio, utile per districarti nella selva delle offerte....Ma sempre meglio è fare l'esperienza diretta credimi...

Ciao Anthea,

provare con l'hatha yoga, come dice viola, per un occidentale è l'inizio migliore.
è il tipo di yoga più fisico e dinamico (sempre nei limiti del dinamismo compatibile con lo yoga..)

Io ho fatto per un po' anche Satyananda Yoga, un po' meno compatibile e molto volto all'immobilià e alla meditazione...una figata, ma in linea di massima anche una noia mortale. è una questione un po' di gusti, di carattere, e quanto uno è disposto o meno ad abbracciare la filosofia yogi, che fa un po' a pugni con la nostra quotidianità.

In ogni caso per i problemi fisici non ti preoccupare, di per sè lo yoga non implica nessuna forzatura fisica, quindi puoi stare tranquilla, basta che spieghi all'istruttore quali problemi hai.
Se cerchi su internet, trovi un elenco di scuole/istruttori di yoga con diploma, riconosciute, il che dovrebbe essere abs una garanzia di serietà.

Ciauz
Ale

Non ho capito a cosa ti riferisci quando scrivi :" Ma io non ho tendenza a cambiare amicizie e a ingasarmi e poi cadere.

Non essendo psicologo, non so se avrei la competenza per fare una diagnosi , cosa che, in ogni caso sarebbero necessari dialoghi reali.
Partendo dalle tue emozioni , hai individuato quelle situazioni in cui senti salire la rabbia o che cominci a non sopportare più ? ........cosa pensi possa succedere nella peggiore delle ipotesi?.....e in tal caso: cosa dici a te stessa?......." se succederà questo, vuol dire che io " ?.....
All'inizio può darsi che non venga niente alla mente, ma ci si senta solo sopraffatti dall' ansia o dalla rabbia, ma se si prova a fare attenzione e ad ascoltarsi, qualcosa potrebbe emergere e questo potrebbe essere quel vissuto che in un tempo , lontano , ci ha fatto soffrire tanto e la nostra mente ha rimosso per liberarci da quella situazione penosa e insopportabile.
Possono essere stati momenti in cui si aveva bisogno di un riconoscimento , di un sostegno , approvazione , e che non essendo arrivati ci ha lasciato un segno , un vuoto che ancora reclama una risposta.

Passiamo ai libri.
Per me ogni libro e' stato come un tassello che ha composto un grande puzzle.
Quello che ritengo piu' completo , benchè non si concentri sull'analisi del passato , è : "rompere gli schemi della depresione" di Michael D. Yapko del 2002 ed. il ponte delle grazie.
Gli altri , sono incentrati su temi specifici quali l'autostima, il senso di colpa, la vergogna, tutti sentimenti che hanno molta relazione con la depressione.
Interessante è "l'autostima" di Maria MIceli del 1998 ed. il mulino
Divertente e apparentemente non serio ,ma carico di significati e dalla lettura discorsiva e' :" alla ricerca delle coccole perdute" di G. C. Giacobbe ed. ponte delle grazie.
Ciao
Alfredo

il mio problema non deriva dalla rabbia bensì dalla paura.
Effettivamente Alfredo forse ti ho chiesto troppo.
Ho pensato e ripensato, ma la mia depressione credo sia stata reattiva. Da lì si è instaurato un circolo vizioso che mi prende all'improvviso quando le mie difese sono abbassate e quando succede un fatto che per me ha notevoli conseguenze sulla mia qualità della vita e totalmente inatteso.
Non ho avuto traumi infantili. Posso solamente dire di essere stata una bambina introversa, che aveva un rapporto con il cibo non dei migliori, gracilina, con una madre amorevole (ma forse un tantino soffocante sul cibo) e probabilmente eccessivamente responsabile per la mia età. Cioè non ho mai fatto nulla di avventato. L'imprevisto mi ha sempre dato da fare.
Anche cambiare lavoro è stato uno strazio. Ho rotto le scatole a tutta la famiglia prima di decidermi e sono stata eccessivamente ansiosa.
Il dolore è il mio tallone d'achille. Ne ho molta paura. Anche se ne ho dovuto sopportare e l'ho sopportato, questo non è servito a farmi sentirmi più forte. Semmai il contrario.
Non conosco la tua esperienza e perciò non so quali siano le origini della tua depressione, ma credo siano diverse dalle mie... o sbaglio?

Mi rendo conto che mi aspetta molto lavoro, ma non sono una che parla e basta. Mi sto dando da fare.
Il contatto con voi del forum mi fa bene perchè anche voi siete persone reattive, che non si lasciano trasportare ma cercano di trovare la serenità interiore (che non vuol dire essere sempre felici).
Anch'io la cerco tanto e sento il bisogno del contatto umano (anche se questo non è un vero è proprio contatto) io vi sento vicini quando mi rispondete e non mi sento sola.

A presto.

certo , le depressioni sono tutte diverse perche' diversi sono gli schemi mentali, ma hanno anche cose in comune quanto alle cause.
Mi hai chiesto di parlare della mia esperienza della depressione e delle cause che la scatenavano.

Come ho accennato altrove , ho passato un'infanzia emozionante e apparentemente priva di traumi, ricevendo come valore il senso del dovere , ma anche (mi sono accorto in seguito ) disistima delle mie capacita'.
Da adulto ho scelto di fare l'insegnante , un lavoro a cui aspiravo .
Ora , puoi immaginare come possano andare d'accordo , forte senso del dovere e disistima delle proprie capacita'? Una bomba sempre pronta a esplodere.
Secondo le statistiche sembra che , nella categoria degli insegnanti ci sia la piu' alta concentrazione di " bourn out " ( credo si scriva cosi') , cioè insegnanti con disturbi psichici , piu' o meno gravi. Negli ultimi anni poi, chi ha una qualche pur minima difficoltà relazionale , o qualche problema personale , nel contesto della scuola si amplifica in modo smisurato.
Non puoi immaginare il livello di arroganza e provocazione che hanno diversi studenti , consapevoli di essere difesi da genitori e presidi . Gia' sarebbe difficile fare questo mestiere con una personalita' equilibrata, figurati con problemi di autostima!!
Le discussioni erano quotidiane , per gli studenti occasioni di divertimento , per me invece , motivo di sofferenza.
Solo quando c'erano le vacanze , la depressione spariva , cosi', completamente. Ho tentato di affinare le tecniche per affrontare meglio questi problemi educativi, ma con presidi e genitori dalla parte degli studenti , sommato alla mia incapacita' di argomentare le mie posizioni, dovute alla disistima, era impossibile trovare soluzioni accettabili e ne uscivo sempre perdente.
A quel punto ho pensato piu' volte di lasciare e cambiare mestiere, ma poi si affacciava un imperativo derivante dal senso del dovere : MA VUOI LASCIARE UN BUON LAVORO? ..... il solo pensiero di dichiarare fallimento mi terrorizzava . Cosi' andavo a lavorare ed ero in perenne depressione .
Insomma ero proprio messo male! un circolo vizioso dal quale sembrava impossibile uscirne.

Ci sono voluti anni perche' modificassi un po' tutto : convinzioni sulle mie capacita' e senso del dovere.
Non e' che adesso sia un'altra persona. Di base sono sempre lo stesso , perche' l'inconscio non si cancella cosi' come per magia e questo invia sempre gli stessi pensieri in modo automatico , ma ora sono in grado ora di porre una difesa con altri pensieri piu' razionali .
I conflitti che ancora accadono ,so neutralizzarli con interventi piu' efficaci mentre a volte mi fanno arrabbiare sul momento e mi lasciano amareggiato e deluso in seguito , ma nel giro di poco tempo queste emozioni negative si dileguano.
Segno che qualcosa si e' davvero modificato nelle convinzioni che avevo in precedenza.

Ciao , Alfredo