solitudine insopportabile

La gente si serve di me e poi sparisce. La gente che non ha bisogno di qualcosa neanche si preoccupa della mia esistenza.i sento la "sfigata" per tutti.e non era così.era così quand ero piu piccola ma ero riuscita a rimediare con successo.non so che cavolo è successo,davvero.mi sento troppo sola.e sento che tutti mi fanno pesare il mio essere sfogata persino mia sorella sento che sta con me solo quando non ha alternative e mi fa sempre battute he lei non lo sa ma mi mettono molto a disagio.se glielo dicessi non capirebbe.sono noiosa per tutti.anche per lei.non ce la faccio piu.tra due giorni cominciò tirocinio e non mi sento pronta,mi viene da star male al sol pensiero.dovrò andarci tutte le mattine fino a fine luglio...non so davvero come farò.persino i miei amici virtuali mi hanno abbandonata.non so come fare perche qualcuno abbia piacere nel parlare o nello stare con me...non so come fare per non farmi abbandonare ancora.aiuto...

ciao, ho letto tutti i tuoi post precedenti anche se non ti ho mai scritto. Secondo me ti sottovaluti e hai di te stessa una pessima idea che non corrisponde affatto alla realtà. Leggendo i tuoi post l'opinione che mi sono fatta di te è che sei una ragazza giovane e intelligente che vuole migliorarsi e forse per questo è troppo critica con se stessa e non apprezza le sue qualità. Capisco che il pensiero del tirocinio ora ti sembri faticoso ma secondo me una volta iniziato riuscirai a trovare le energie per affrontarlo e ti farà anche bene perché essere impegnata in qualcosa ti impedirà di rimunginare troppo su te stessa e ti aiuterà ad aumentare l'autostima.

Li però avrò a che fare con altre persone che sicuramente amplificheranno pur non volendo la mia scarsa autostima e il mio senso di disagio. In piu mi sento davvero troppo sola.quest estate la prevedo pessima e in casa. L unica cosa che mi da sollievo e che quantomeno avrò la scusa del "dover preparare tanti esami" (quindi essere troppo impegnata per uscire)rendiamoci conto a che punto sono arrivata...mi sono resa conto che le.uniche persone con cui mi sento sono "amici virtuali" che iniziano anche loro a snobbarmi.me n e rimasta solo una.questa cosa mi fa sentire malissimo.

idontknow ha scritto:Li però avrò a che fare con altre persone che sicuramente amplificheranno pur non volendo la mia scarsa autostima e il mio senso di disagio..

Sei troppo pessimista... magari succede proprio il contrario.   

Ogni persona nasce con il proprio carattere, e secondo me, è una cosa che resta tutta la vita, o almeno dovrebbe
Gli eventi le circostanze, malattie, lutti, tante cose possono cambiarlo, modificarlo
Ma non è che il primo venga cancellato per far posto al secondo
Qualcosa del primo rimane ( forse nei nostri ricordi ) e questo genera il contrasto
Mio Papà un volta mi disse: che una cosa che nasce tonda non muore quadrata
A me è capitato di incontrare ragazze e ragazzi conosciuti un tempo e li ho trovati esattamente come erano allora
Magari con qualche capello in meno un po piu di pancetta ma sentirli parlare era come chiudere gli occhi e tornare indietro di 20’anni

Purtroppo il non piacersi, il essere diversi da come eravamo o meglio dire, non essere noi stessi
E’ il classico contrasto di come eravamo e di come siamo

Il non uscire, non frequentare gente, non essere portati ad una festa il perché si passa da chi ha portato un sopra mobile, il non andarci noi per lo stesso motivo, o per non sentirsi isolati a disagio e fuori posto, genera questo giro vizioso che porta alla solitudine e isolamento, ed avere persone intorno solo se ne hanno bisogno, è una conseguenza, ma non è colpa loro
Lo ripeto, spesso non è colpa loro
Se un mio vicino di casa non mi parla ( senza che ci sia rancore ) e io li telefono perche giocando mi è andato il pallone nella sua proprietà, questo non mi puo, dire: mi parli sono quando ne hai bisogno

1) non sono d accordo perche questo significa che uno dovrebbe cedere alla sua indole perche tanto "lui è così" e quindi così sarà per sempre. Il carattere cosi come la personalità si formano e ci sono esperienze che cambiano radicalmente il punto si vista di una persona tonda che può diventare quadra in base a cio che vive.
Punto 2) se mi cade il pallone nella tua proprietà e ti chiamo solo per raccoglierlo è un conto ma è un esempio che non calza. Non è che io mi avvicino a te perche sono solo come un cane e poi sto meglio e tanti cazzi di te,ti lascio a marcire .non funziona così.almeno non per me.non è che t accompagno al traguardo e poi ti lascio annegare nella tua merd*. l amicizia è reciprocità.

Magari non mi sono espresso bene

idontknow ha scritto:1) non sono d accordo perche questo significa che uno dovrebbe cedere alla sua indole perche tanto "lui è così" e quindi così sarà per sempre.

Io non ho detto questo
Ma questo

roberto66 ha scritto:Ogni persona nasce con il proprio carattere, e secondo me, è una cosa che resta tutta la vita, o almeno dovrebbe
Gli eventi le circostanze, malattie, lutti, tante cose possono cambiarlo, modificarlo
Ma non è che il primo venga cancellato per far posto al secondo
Qualcosa del primo rimane ( forse nei nostri ricordi ) e questo genera il contrasto

Ci sono eventi nella vita che ti cambiano, lasciano il segno indelebile sulle persone, cambiando la loro vita il loro carattere, possono rendere le persone che erano buone come il pane. persone socievoli, simpatiche con gioia di vivere in persone diammetralmente opposte
E non credo che uno si dimentichi come era prima di questi eventi che lo hanno cambiato e reso diverso, ed è ovvio che uno puo anche non accettarsi ora in base a come era prima, creando contrasti interiori, disagi ecc....

l'esempio del pallone l'ho fatto perche tante volte si imputa agli altri di essere abbandonati o esclusi

idontknow ha scritto:mi avvicino a te perche sono solo come un cane e poi sto meglio e tanti cazzi di te,ti lascio a marcire .non funziona così.almeno non per me.non è che t accompagno al traguardo e poi ti lascio annegare nella tua merd*. l amicizia è reciprocità.

Se qualcuno a fatto finta di aiutarti solo per interssi personali, e ti sei sentita solo usata, sono d'accordissimo con te che sono azzioni solo egoistiche e opportunistiche, di basso valore morale
E me ne dispiace molto... è capitato anche a me

Oggi ho pensato molto al fatto che non me ne frega niente.nonvoglio piu soffrire per la perdita di qualcuno.se un amico mi abbandona vorrà dire che me ne farò degli altri. Quando ero piu piccola avevo questa filosofia.il punto è che prima.era piu facile.ora come faccio a farmi nuovi amici?

idontknow ha scritto:Oggi ho pensato molto al fatto che non me ne frega niente.nonvoglio piu soffrire per la perdita di qualcuno.se un amico mi abbandona vorrà dire che me ne farò degli altri. Quando ero piu piccola avevo questa filosofia.il punto è che prima.era piu facile.ora come faccio a farmi nuovi amici?

io col tempo, durante tutta la mia adolescenza e la prima età adulta, ho perso tutte le amicizie e le conoscenze che avevo, per il semplice fatto di avere avuto sempre un carattere particolare che, ovviamente, non può essere facilmente compreso dagli adolescenti.
Purtroppo, se perdi le amicizie in quella fase, dopo può risultare difficile fartene delle nuove (per varie circostanze).
C'è stata una fase della mia vita, intorno ai 18-22 anni che questa solitudine mi faceva soffrire, perchè il sabato sera non sapevo che fare e i parenti parlavano sempre di me come "quella che non esce mai di casa" (una cosa che mi dava molto fastidio perchè non capivano quanto stavo male, credevano che fosse per scelta).
La cosa che mi faceva stare male non era aver perso quelle amicizie, ma era la solitudine. Eppure preferivo stare sola che con loro, perchè sono sempre stata del parere che se stai male con una persona (per un motivo o per l'altro) meglio stare soli.
Oggi ho due amiche (conosciute un anno fa) e un fidanzato, e sono contenta così, perchè sono ancora del parere che è stato un bene perderle (ne ho avuto una riconferma un anno fa quando mi è successo un fatto grave e non ho visto nessuno). Se una persona non ha considerazione di te, del tuo dolore, ma che te ne fai?
E tutta quella voglia di uscire il sabato sera come gli altri per divertirmi, ho capito che non era vera, era solo la solitudine che me la faceva desiderare. In realtà sono una che ama e ha sempre amato più stare a casa a guardare un film che andare in giro nei locali.

Per i miei parenti ormai sono rimasta "quella che non esce mai di casa", anche se non è più così, ma oggi mi diverto a lasciarli nella loro convinzione, perchè non mi interessa e non mi scalfisce più il parere degli altri su come sono o cosa faccio.
Conclusione: non me ne frega niente degli altri, dei loro pareri, della loro compagnia. Ho fatto le mie selezioni e sto bene così. Non posso dire che amo ogni aspetto della mia personalità, ma non odio questo carattere un pò diverso, particolare, non mi sento inferiore agli altri, perchè ho imparato a valorizzarmi.

Ciao, ti racconto un pezzetto della mia storia. Mi sono visto sempre brutto, ho sempre avuto complessi di inferiorità. Eppure quando mi guardo allo specchio sono carino, quasi bello. Eppure prima che il mio disturbo esplodesse ero uno dei migliori della facoltà di fisica. Ma questo non bastava. C'é sempre stato un vuoto dentro che non riesco a colmare, una ricerca di assoluto, un qualcosa che dia un senso straordinario alla mia vita. E l'ho cercato lanciandomi in imprese folli, che alla fine ho sempre abbandonato. Perché l'interesse andava scemando, e non sentivo più quel brivido eccezionale che quell'esperienza mi dava. Ho avuto relazioni tormentate con le donne, inibizione nel sesso (non mancanza di interesse, solo che non riuscivo a sentire il coinvolgimento spirituale della donna, che percepivo solo alla ricerca del piacere). Ma soprattutto ciò che mi distrugge é quel senso di vuoto che mi assorbe. Quel senso di vuoto che ho sempre cercato di colmare con un affetto, o con un grande amore, ma dall'altra parte non sono riuscito a trovare qualcuno che mi capisse. A volte il senso di solitudine nasce dal non riuscire a condividere quello che hai dentro. Sei con uno che ti ascolta ma il tuo "Oceano" é altrove. Mi sto costruendo un lavoro, con fatica, perché il mio umore, il mio entusiasmo e le mie forze oscillano costantemente. Vorrei dare un senso alla mia vita, ma so che non basterà un lavoro, una relazione, degli amici. Ho bisogno di qualcuno che riesca a sentire quello che sento io

IlVorticeDentro ha scritto:Ciao, ti racconto un pezzetto della mia storia. Mi sono visto sempre brutto, ho sempre avuto complessi di inferiorità. Eppure quando mi guardo allo specchio sono carino, quasi bello. Eppure prima che il mio disturbo esplodesse ero uno dei migliori della facoltà di fisica. Ma questo non bastava. C'é sempre stato un vuoto dentro che non riesco a colmare, una ricerca di assoluto, un qualcosa che dia un senso straordinario alla mia vita. E l'ho cercato lanciandomi in imprese folli, che alla fine ho sempre abbandonato. Perché l'interesse andava scemando, e non sentivo più quel brivido eccezionale che quell'esperienza mi dava. Ho avuto relazioni tormentate con le donne, inibizione nel sesso (non mancanza di interesse, solo che non riuscivo a sentire il coinvolgimento spirituale della donna, che percepivo solo alla ricerca del piacere). Ma soprattutto ciò che mi distrugge é quel senso di vuoto che mi assorbe. Quel senso di vuoto che ho sempre cercato di colmare con un affetto, o con un grande amore, ma dall'altra parte non sono riuscito a trovare qualcuno che mi capisse. A volte il senso di solitudine nasce dal non riuscire a condividere quello che hai dentro. Sei con uno che ti ascolta ma il tuo "Oceano" é altrove. Mi sto costruendo un lavoro, con fatica, perché il mio umore, il mio entusiasmo e le mie forze oscillano costantemente. Vorrei dare un senso alla mia vita, ma so che non basterà un lavoro, una relazione, degli amici. Ho bisogno di qualcuno che riesca a sentire quello che sento io

....Sto leggendo le storie degli altri, per capire, per capirmi e mi sono ritrovata pienamente nelle tue parole, te lo volevo dire. Ciao

Per non essere considerati dei mostri esteticamente in Italia basta poco. Se sei alto, con la carnagione scura, capelli neri e ti vesti bene sei passabile più o meno per tutti a meno che non ti sia arrivato un camion in faccia. Con passabile per tutti intendo dire che io non vengo deriso o umiliato in luoghi pubblici, non ho ricevuto prese per il culo per l'aspetto a scuola o cose così ma ragazze zero. Questo perchè per avere una ragazza occorre di più. Occorre essere carini o belli di viso.

E poi se.ti ricordi di avere un Personalita,cosi,per dirne una,non guasta.

idontknow ha scritto:E poi se.ti ricordi di avere un Personalita,cosi,per dirne una,non guasta.

Una personalitá puoi costruirtela se hai una caratteristica che spicca, come Caparezza. Puoi sfruttare una capigliatura stana per crearti tutto un universo personale intorno.

Testapazza ha scritto:
Una personalitá puoi costruirtela se hai una caratteristica che spicca, come Caparezza. Puoi sfruttare una capigliatura stana per crearti tutto un universo personale intorno.

cercare di definire cosa sia la struttura della personalità è interessante. è una parola molto usata, ma se ciascuno analizzasse ad alta voce i significati che le attribuisce forse si scoprirebbe che le concezioni sottostanti la parola possono essere diverse. io per esempio considero questo enunciato di Testapazza come la definizione, forse, di un "personaggio" o di una singola componente della personalità, ma certo non penso mai a una cosa del genere quando uso la parola.
per esempio, credo che la personalità di Michele Salvemini sia per me in gran parte occulta e inattingibile (perché non posso rilevare nulla dei suoi comportamenti quotidiani) e che non sarei in grado di ricostruirla soltanto a partire dal Caparezza che mi si propone e canta, risponde ad interviste o fa dichiarazioni sul palco del concertone del 1° maggio. il materiale simbolico che costutisce Caparezza è adatto ad instaurare un rapporto mediato e asimmetrico che da una parte vede aggregati di consumatori casuali oppure assidui, indirizzati verso un certo stile o sottoprodotto della semicultura, e dall'altra parte un personaggio sovraesposto che deve caratterizzare un prodotto e venderlo ed è l'epitome emergente di un processo produttivo che sta alle sue spalle.
Nelle relazioni dirette tra esseri umani entrano in ballo altre componenti della personalità.

canterel II ha scritto:

Testapazza ha scritto:
Una personalitá puoi costruirtela se hai una caratteristica che spicca, come Caparezza. Puoi sfruttare una capigliatura stana per crearti tutto un universo personale intorno.

cercare di definire cosa sia la struttura della personalità è interessante. è una parola molto usata, ma se ciascuno analizzasse ad alta voce i significati che le attribuisce forse si scoprirebbe che le concezioni sottostanti la parola possono essere diverse. io per esempio considero questo enunciato di Testapazza come la definizione, forse, di un "personaggio" o di una singola componente della personalità, ma certo non penso mai a una cosa del genere quando uso la parola.
per esempio, credo che la personalità di Michele Salvemini sia per me in gran parte occulta e inattingibile (perché non posso rilevare nulla dei suoi comportamenti quotidiani) e che non sarei in grado di ricostruirla soltanto a partire dal Caparezza che mi si propone e canta, risponde ad interviste o fa dichiarazioni sul palco del concertone del 1° maggio. il materiale simbolico che costutisce Caparezza è adatto ad instaurare un rapporto mediato e asimmetrico che da una parte vede aggregati di consumatori casuali oppure assidui, indirizzati verso un certo stile o sottoprodotto della semicultura, e dall'altra parte un personaggio sovraesposto che deve caratterizzare un prodotto e venderlo ed è l'epitome emergente di un processo produttivo che sta alle sue spalle.
Nelle relazioni dirette tra esseri umani entrano in ballo altre componenti della personalità.

Lui ha fatto quello che hai detto tu. Si è fatto crescere i capelli. Ai capelli ha associato estroversione, pazzia, schizofrenia (voce acuta), talento, intelligenza, cultura, apertura mentale. Un personaggio unico in Italia.

Appunto, cosa se ne farebbe l'Italia di un altro Caparezza. Caparezza è Caparezza. Testapazza è Testapazza. Non ti rattrista un po' voler assomigliare agli altri? Concentrati su di te, non sugli altri. La gente ha tanti problemi. I tuoi capelli forse potrebbero distrarre una persona dai propri terribili pensieri solo per 5 secondi. I tuoi capelli non fanno la differenza. Le donne sono molto difficili, non parliamo di quelle italiane, le più attaccate e fissate con la moda. Loro vogliono apparire, sempre, non so in che percentuale, ma credo sia alta. Da lì capisci anche quanta intelligenza. Oggi ho visto tre pullman dai cui scendevano tante donne in carriera immagino...sembravano una mandria di prostitute...ok i gusti son gusti..Scommetto che se una tipa si innamora di te adesso che hai i capelli corti, poi te li tagli sempre. Magari a lei neppure piace Caparezza, e va a finire che non l'ascolti più. Più avanti la maledirai. Perchè ti costringerà a vestire come vuole lei. Sei sicuro di volerti per forza trovare una ragazza? Goditi la tua solitudine, cerca di capire qual'è la tua missione su questo schifo di mondo che ha bisogno di parecchie migliorie. Poi quando ti sentirai pronto e forte, le ragazze lo vedranno dal tuo sguardo, dal tuo portamento, e non dai tuoi capelli. E allora ti salteranno addosso e farai fatica a gestirle. Tra tutte troverai quella a cui piace Caparezza. Finalmente.

Io prendo i pop corn...

Chiaradb ha scritto:Appunto, cosa se ne farebbe l'Italia di un altro Caparezza. Caparezza è Caparezza. Testapazza è Testapazza. Non ti rattrista un po' voler assomigliare agli altri? Concentrati su di te, non sugli altri. La gente ha tanti problemi. I tuoi capelli forse potrebbero distrarre una persona dai propri terribili pensieri solo per 5 secondi. I tuoi capelli non fanno la differenza. Le donne sono molto difficili, non parliamo di quelle italiane, le più attaccate e fissate con la moda. Loro vogliono apparire, sempre, non so in che percentuale, ma credo sia alta. Da lì capisci anche quanta intelligenza. Oggi ho visto tre pullman dai cui scendevano tante donne in carriera immagino...sembravano una mandria di prostitute...ok i gusti son gusti..Scommetto che se una tipa si innamora di te adesso che hai i capelli corti, poi te li tagli sempre. Magari a lei neppure piace Caparezza, e va a finire che non l'ascolti più. Più avanti la maledirai. Perchè ti costringerà a vestire come vuole lei. Sei sicuro di volerti per forza trovare una ragazza? Goditi la tua solitudine, cerca di capire qual'è la tua missione su questo schifo di mondo che ha bisogno di parecchie migliorie. Poi quando ti sentirai pronto e forte, le ragazze lo vedranno dal tuo sguardo, dal tuo portamento, e non dai tuoi capelli. E allora ti salteranno addosso e farai fatica a gestirle. Tra tutte troverai quella a cui piace Caparezza. Finalmente.

Ciao Chiara. Di certo non mi metto con una che mi impone di non ascoltare Caparezza o tagliarmi capelli. È stato proprio Caparezza a darmi la forza e ad aprirmi la mente. O meglio, i temi di cui discute nelle canzoni li condivido come li condividerebbe qualsiasi persona intelligente. Il vero effetto che ha avuto su di me riguarda l'affermazione della mia personalità, continuamente soppressa dai miei genitori per anni. Sai quanto ho dovuto lottare per tenere i capelli grossi? Molte volte li ho tagliati perchè me li tiravano, o m'insultavano tutto il giorno. Una volta mi hanno abbandonato al centro commerciale perchè mi sono rifiutato di andare dal parrucchiere dentro al centro. Lo so, vi fará ridere questa cosa, ma è successa veramente ed è stata una esperienza orribile. I capelli e la sicurezza in me vanno di pari passo. Mi sento fortissimo con i capelli. Quindi non è possibile che io trovi una ragazza e questa mi imponga di tagliarmeli perchè se dovesse accadere, la ragazza mi lascerebbe una settimana dopo delusa dalla mia mancanza di vita dovuta al taglio. Io in effetti la penso come te, mi trovo bene solo, mi sento libero, non devo rendere a nessuno e nemmeno mantenere una reputazione ma una ragazza deve condivdere almeno in parte la mia filosofia di vita altrimenti non c'è storia.