non cambia mai nulla

per me non cambia mai nulla.
posso agire, posso star ferma, posso restare a guardare la mia vita andare avanti per inerzia (come ho sempre fatto), posso aspettare che siano gli altri a fare il primo passo, posso fare io il primo passo, posso prendere in mano la situazione ed essere attiva nel determinare gli eventi....posso fare qualunque cosa, ma per me non cambia nulla. sono sempre sola e sempre lo resterò...oramai ne sono convinta sempre più, giorno dopo giorno.
sembra che per me essere felice non sia possibile. questa volta ho creduto davvero di poterlo essere, per la prima volta ho fatto qualcosa di concreto perchè le cose andassero come volevo che andassero, non sono rimasta ferma ad aspettare invano, ma comunque non è servito. l'ennesima delusione per aver sperato in qualcosa che non era, per aver creato attorno a una persona un'immagine che non era quella vera (evidentemente),  per aver creduto a parole e gesti di una persona che, a quanto pare, non ha mai pensato nè voluto fare sul serio. ogni volta mi impongo di non illudermi, di non fantasticare perchè tanto so sempre come andrà a finire, ma tutte le volte ci ricasco e  tutte le volte, poi, è sempre più difficile andare avanti.
non è tanto per la persona in sè, quanto per quello che ha rappresentato per me in questi mesi, per quello che è riuscito a farmi provare, a farmi sperare...ma forse nemmeno lo ha capito...
forse è colpa del destino, forse è colpa di una serie di coincidenze se questa persona oggi mi appare diversa, forse nemmeno sa di aver compiuto un gesto così forte per me, forse nemmeno ha letto il mio ultimo messaggio, forse non immagina nemmeno che io gli abbia scritto. non lo saprò mai perchè non ho più modo di saperlo nè di vederlo. fatto sta, che ancora una volta, ho perso mesi ad illudermi...mesi a sperare senza aver più neanche la voglia di farlo. finalmente quando iniziavo a sperare con convinzione, certa che questa volta sarebbe stato un po' diverso, ecco la mazzata finale.
perchè? perchè per me essere felice, anzi serena, deve essere un percorso così tortuoso e doloroso? perchè non riesco ad avere una vita come tutti i  miei coetanei che incontrano persone, le conoscono e ci si mettono insieme e magari si sposano pure! io non riesco nemmeno ad arrivare al momento dell'uscita...forse scelgo le persone sbagliate, può essere...ma non credo possa essere solo questo e comunque, perchè scelgo sempre le persone sbagliate? cosa c'è in me che non va?
mi rendo sempre più conto di avere un equilibrio molto fragile...mi basta un nulla, per deprimermi e vedere tutto nero...

potrei filosofare per ore. Per quanto bello e speciale possa essere un'amore. Se non corrisposto e' altrettanto doloroso.

Quello che traspira dai tuoi messaggi, e non solo in questo, e' che nel tuo profondo senti un disagio. Un disagio presente, ma non tangibile. Io lo voglio dire con assoluta cautela, ma -almeno a me- dai l'impressione che il fatto di trovare "la persona" giusta, tirare su famiglia etc. etc. lo vivi un po' come situazione di stress, con una certa ansia. E ti metti sotto pressione e ti fai male da sola.

Una sfaccettatura della mia depressione era proprio quel senso di essere un canarino nella gabbia. Una gabbia fatta di aspettative, da parte dei miei genitori, dalla mia (ex)compagna, lavoro, dalla societa' etc. Io certe catene me le sono tolte..un po' da solo un po' grazie ad aiuto esterno, professionale (psicologo).

Un piccolo pensiero o forse un'incitamento - anche perche' non so' se sei gia' da uno psicologo o no...

Hai ragione.anche io penso si tratti di un disagio molto profondo.cercare quella che io definisco la persona giusta, sta diventando un' ossessione.una ragione di vita, anzi la ragione per cui sto male, a volte di più a volte di meno, ma comunque mi crea molto dolore.mi sento vuota e sola, terribilmente sola. E così mi aggrappo alle persone, anzi alle situazioni che mi si presentano. Ogni delusione diventa per me un fallimento e una conferna del fatto che non sarò mai felice, nemmeno per un giorno.
No, non sono mai andata da uno specialista. Penso di averne bisogno, ma è un passo e non riesco a fare.nessuno né la famiglia né gli amici hanno mai capito il mio disagio o io l ho nascosto sempre troppo bene.

Mi metti un po in difficoltà...se tu nascondi il tuo disagio è più che ovvio che nessuno ti potrà capire. A maggior ragione, sempre secondo il mio modesto parere, e per quanto può valere potrebbe esserti di aiuto uno specialista. Prova a vederlo come una cosa che fai in primis perte stessa.

Cara Sarah,

dal tuo sfogo traspaiono molte cose.
Intanto sei convinta che formare una famiglia sia per te imprescindibile dalla felicità. Stare con qualcuno che ti ama e che ami è bello, non lo nego; ma non è la panacea di tutti i mali. Altrimenti i depressi sarebbero solamente single o coniugi in crisi.
Purtroppo un legame sentimentale, per quanto solido, non è sufficiente a sostenere la psiche di una persona.
Mia madre sta con mio padre da 45 anni e entrambi sono ancora affezionatissimi l'uno all'altro, però è in cura con psicofarmaci che non smette mai da ben 20 anni.
La vita tende tranelli a tutti e non esiste una formula che derivi dall'esterno di te che ti possa preservare.
Anch'io ho avuto tutto per più di vent'anni: marito, figli, casa, amici...
Ma ad un certo punto ho rivoluzionato tutta la mia vita perchè l'avevo basata su una finzione. Una finzione non voluta certo, fatta pure con convinzione, ma destinata a fallire! La mia idea di famiglia era così radicata in me, che son durata tantissimo, nonostante ricorrenti depressioni mi dicessero fin dagli albori che c'era qualcosa che non andava. Ma non ho voluto dare ascolto a niente ed ora almeno son felice di avere riscoperto me stessa. Di questo sono fiera.

Anche tu, se poni così tanta importanza in un legame, vuol dire che dentro di te non sei serena, non sei soddisfatta di te stessa. Non centra nulla quello che è fuori di te...
Continuare a mettere la propria serenità in mano ad altri, significa finire sempre per commettere i medesimi errori. E lo dico soprattutto a me stessa!
Invece di cadere nel vittimismo e nei sensi di colpa che sono solamente distruttivi, se fossi in te mi interrogherei e metterei nero su bianco che cosa ti aspetti da una relazione e soprattutto perchè. Poi passerei ad analizzare gli errori commessi in quella appena conclusa, magari con l'aiuto di un'amica che ti conosce bene e che ha il coraggio di dirti anche ciò che non ti piace.
Spesso ci buttiamo in una relazione pur di non rimanere soli, rimanendo ciechi e sordi ai segnali che, se fossimo più tranquilli, coglieremmo nell'altra persona. Magari autospieghiamo/scusiamo i cattivi comportamenti del partner e facciamo finta di nulla, convincendoci che con il tempo tutto si aggiusterà. Oppure stiamo con uno che non ci convince, ma perchè è meglio di niente...
Di errori similari ce ne sono a bizzeffe e se ci rifletti a fondo, credo che riuscirai a capire i tuoi.

Forse è una cavolata, però anche un periodo di "astinenza volontaria" da ricerca marito può esserti utile. Tipo costringerti a NON avviare nuove relazioni per un anno intero... Metterti alla prova e dirigere la tua mente a gettarsi su altri pensieri....

Per mia esperienza personale, alla veneranda età di 44 anni, conosco più matrimoni fallimentari, che ben riusciti. Quindi consolati.. non sei nè sfigata, nè stupida, nè fallita.   
Forse sei solo fortunata!!!     

dopo qualche giorno di apparente serenità e fiducia nel futuro, sono ricaduta nel pessimismo più assoluto. sono ripiombata nella convinzione che per me non cambierà mai nulla, nemmeno se mi impegno.
forse è vero, anthea, avere una persona con cui condividere anche solo un pezzo della propria vita, non è la soluzione a tutti mali, ma sono sicura che potrebbe essere, almeno per un po', la medicina per il mio male. probabilmente in me c'è qualcosa di profondo che non va, sicuramente mi manca il coraggio, anche solo di conoscere gente nuova...e questo non aiuta ad alleviare la mia solitudine e il senso di vuoto che sento.
ogni volta mi illudo che le cose possano andare diversamente, questa volta addirittura ho agito perchè andassero diversamente, ma il risultato è sempre lo stesso...io attaccata al telefono ad aspettare... lui chissà dove e chissà con chi, anzi, questa volta so anche con chi...con la sua donna...
questa volta posso solo essere certa di aver fatto il possibile, ma comunque poco è servito...evidentemente, ancora una volta, non era il mio turno per essere felice....
sono arrivata ad uno stadio in cui non ho nemmeno più la forza e la voglia di piangere...sono rassegnata dinnanzi alla mia condizione...il che non fa che peggiorare il mio consueto essere passiva e inerme dinnanzi agli eventi...
anthea, non sono una che si butta a capofitto in una relazione dopo l'altra per sentire meno la solitudine...purtroppo, non sono così....e scrivo purtroppo perchè, forse, se lo facessi riuscirei a sentirmi meno male, anche solo per qualche giorno, anche solo per qualche ora...invece no! il mio carattere non mi consente nemmeno questo, purtroppo....

cara sarah,
io ho accanto, da 18 anni, una persona meravigliosa, che amo e mi ama immensamente, che mi coccola, mi rispetta, mi vizia, mi sopporta, mi fa sentire bella e speciale anche quando sarebbe meglio nascondersi sotto le coperte...
eppure sto male, soffro e percepisco questo vuoto e questa solitudine esattamente come te...
te lo hanno già detto in tanti e so che sembra la frase più banale del mondo ma secondo me è molto vicina alla verità...
tante soluzioni ai nostri mali e, molto spesso, quello che continuiamo a cercare, disperatamente, come fragili anime smarrite e in pena è solo dentro di noi

Stefi ha scritto:
tante soluzioni ai nostri mali e, molto spesso, quello che continuiamo a cercare, disperatamente, come fragili anime smarrite e in pena è solo dentro di noi

ne sono consapevole...forse pensare che il motivo di tanto vuoto e di tanta tristezza sia legato al fatto di non trovare l'"uomo giusto" è solo un modo per trovare una spiegazione semplice a questo dolore che provo e che razionalmente non so spiegarmi in altro modo (avendo apparentemente tutto ciò che ad una persona "normale" farebbe stare male).
condividere la mia esistenza con un'altra persona, probabilmente, non è la soluzione...ma quando mi è successo, stavo comunque meglio...
forse sarebbe un palliativo...e sarebbe per me un modo per tamponare la situazione...prima di prendere coraggio per ricercare il vero problema... e chissà, magari la soluzione a questo immenso vuoto....

ti capisco!
ricorda però che il tempo è prezioso.
come dici tu potrebbe essere solo un palliativo.
Immagina di trovare adesso la persona che stai cercando. Come sostieni tu, staresti meglio, non ho dubbi.
Potresti essere felice accanto a questa persona per anni e anni ma a mio avviso quello che ti fa stare male adesso rimarrebbe nascosto in un angolino, crescerebbe nel tempo e alle tue prime difficoltà ti divorerebbe con una forza maggiore di quella che ha adesso...
cos'è che ti blocca a ricercare il vero problema?
perchè rimandare l'inevitabile?

Stefi ha scritto:
cos'è che ti blocca a ricercare il vero problema?
perchè rimandare l'inevitabile?

non sono mai riuscita a parlare con nessuno del mio malessere....la sola persona con cui mi apro un po', non riesce a capirmi...forse perchè non ho mai raccontato sul serio tutto, ma purtroppo non ha la capacità e la sensibilità per ascoltare....troppo concentrata su se stessa per cercare di ascoltare ciò che dico, figuriamoci se può capire ciò che nemmeno racconto...e così faccio sempre molta fatica, ma cerco sempre di nascondere i miei problemi...la mia famiglia, pur essendo adorabile e presente, non ha capito assolutamente nulla.
l'idea di andare da uno specialista, per ora, la vedo molto lontana... mi manca il coraggio e non avere nemmeno una persona a cui chiedere il supporto, rende tutto molto più difficile...
non credo che la mia sia depressione.... leggo tanti post in questo forum da cui emerge tanta sofferenza che non credo sia paragonabile alla mia...ma penso che parlare con uno specialista potrebbe aiutarmi a capire tante cose...ma dovrei avere il coraggio....

sarah00 ha scritto:dopo qualche giorno di apparente serenità e fiducia nel futuro, sono ricaduta nel pessimismo più assoluto. sono ripiombata nella convinzione che per me non cambierà mai nulla, nemmeno se mi impegno.

Questo è uno degli assoluti classici della depressione. Scusa ma nella vita non esiste nulla di certo, tranne la nascita e la morte. Dire che non cambierà mai nulla è una mera bugia, perchè tutto cambia, anche quando non lo vogliamo. Quindi lascia perdere questi assolutismi e inizia a pensare che fino ad ora le cose non sono andate bene. Punto e basta.

sarah00 ha scritto:forse è vero, anthea, avere una persona con cui condividere anche solo un pezzo della propria vita, non è la soluzione a tutti mali, ma sono sicura che potrebbe essere, almeno per un po', la medicina per il mio male

Da cosa ti viene questo convincimento, questa sicurezza? Hai delle prove? Vedi qualcuno che è guarito dalla depressione perchè è felicemente accoppiato?
E se anche per te fosse vero, sei sicura che durerebbe nel tempo? Quanto pensi che la soddisfazione di aver trovato l'amore possa preservarti da problemi futuri?
Riflettici e capirai che questa certezza che senti dentro è frutto solamente di un tuo pensiero. Non c'è nulla di reale, nulla di provato.
Il fidanzamento ed il matrimonio non preservano dalla depressione e non la inducono di per sè (a meno di violenze e fatti gravi). Hai presente la storia del placebo? Ecco... se tu una cosa la credi fortemente allora per un po' si avvera. Come le stigmate di Padre Pio, i santoni che camminano sulle braci, quelli che ingoiano chiodi come fossero caramelle, ecc... Il potere che ha la nostra mente è immenso, sia nel bene che nel male. Convincersi ed accettare questo può aiutarci anche ad uscire da pensieri sbagliati.

sarah00 ha scritto: probabilmente in me c'è qualcosa di profondo che non va, sicuramente mi manca il coraggio, anche solo di conoscere gente nuova...e questo non aiuta ad alleviare la mia solitudine e il senso di vuoto che sento.

Tutti noi che partecipiamo a questo forum, abbiamo qualcosa che non va. Altrimenti non saremmo qui, ma magari iscritti ad un forum di bridge o di scala40.
Non sei la sola e questo dovrebbe farti capire che non ti devi tafazzare e continuare a vittimizzare o colpevolizzare perchè stai male. Stai male e basta! Ma non è detto che la cosa debba continuare così!
Che per noi tutta la vita debba continuare così.
Basta con questo stillicidio a noi stessi e a quanto siamo "sbagliati". Ma no! Siamo solamente esseri umani che sbagliano e soffrono.
E' importante che tu la smetta di considerarti sbagliata nel tuo insieme. Stai male, forse stai sbagliando, ma non SEI sbagliata tutta. Inizia a capire questo.

sarah00 ha scritto:ogni volta mi illudo che le cose possano andare diversamente, questa volta addirittura ho agito perchè andassero diversamente, ma il risultato è sempre lo stesso...io attaccata al telefono ad aspettare... lui chissà dove e chissà con chi, anzi, questa volta so anche con chi...con la sua donna...
questa volta posso solo essere certa di aver fatto il possibile, ma comunque poco è servito...evidentemente, ancora una volta, non era il mio turno per essere felice....
sono arrivata ad uno stadio in cui non ho nemmeno più la forza e la voglia di piangere...sono rassegnata dinnanzi alla mia condizione...il che non fa che peggiorare il mio consueto essere passiva e inerme dinnanzi agli eventi...
anthea, non sono una che si butta a capofitto in una relazione dopo l'altra per sentire meno la solitudine...purtroppo, non sono così....e scrivo purtroppo perchè, forse, se lo facessi riuscirei a sentirmi meno male, anche solo per qualche giorno, anche solo per qualche ora...invece no! il mio carattere non mi consente nemmeno questo, purtroppo....

Ci sono due concetti per me errati in quello che hai sostenuto sopra:
1) Quello che se tu ti comporti in una data maniera e dai tutto per un uomo, allora poi ottieni ciò che vuoi. Non è così. C'è un'altra persona in un legame e se anche tu ti comporti come Maria Goretti in totale sacrificio, non è detto che chi ti sta a fianco capisca e venga da te. Anzi, più facilmente farà il contrario. Se ti svilisci, vieni svilita.

2) Se sei stata attaccata al telefono ad aspettare uno che non ti ha in nota, non è più corretto pensare che tu non abbia colto i segnali che sicuramente lui ti ha mandato in precedenza?
Se era così perfetto prima, come mai si è comportato così da str...zo poi? Non è più semplice arrivare alla conclusione che forse non era così perfetto neppure prima e tu ti sei solamente illusa e ignorato i segnali?

Da qui mi sorge una considerazione: non sei tu sbagliata, ma probabilmente ti sei legata alla persona sbagliata per te. Tu volevi qualcosa di serio e lui no. Quindi il problema non è che tu sia sfortunata, poco meritevole, sfigata, ecc., ma forse è che sei talmente presa dalla foga di innamorarti e di avere qualcuno, che ignori e manchi di osservare gli atteggiamenti e i comportamenti di una persona fino a travisarne il carattere o le intenzioni.
Quindi, se il problema non sei tu, ma il tuo modo di giudicare una situazione od una persona, non c'è nulla di irreparabile. Sarà faticoso, ma basterà che tu inizi a porre maggiore attenzione in un rapporto.
Inoltre, cerca di capire che un rapporto può sempre fallire nonostante il tuo impegno, perchè c'è sempre un altro componente che può decidere di interrompere in qualsiasi momento.

Sarah... Mo' ti becchi un simpatica randellata da parte mia. Leggi quello che scrive Stef e anthea. Mi aggiungo al coro.

Io assolutamente rispetto quello che provi e pensi. Ma continuare a grugguolarti in questi sentimenti o a cercare delle spiegazioni esterne a te. Sei veramente convinta e sicura che questo basta?

Guarda te lo scrivo forse in modo incazzoso, ma io per tanti anni ho avuto stessa attitudine.
Ho detto, dai resisto, andra' meglio...alla fine sono finito nella depressione.

E oltre ai farmaci quello che veramente mi ha aiutato è stato lo supporto/sostegno/confronto con psicologo.
Ho incominciato a essere in primis onesto con me stesso. E tante visioni false che avevo del mondo si sono sgretolate con questo....adesso mi sento meglio. Sto meglio e vedo che tutto il resto viene poi pian piano da solo.....

come ho scritto, sono consapevole che non sarà stare con un uomo che mi risolverà i problemi. sarà un mero palliativo, che , come in passato, mi permetterà di stare meglio per qualche tempo....ma i problemi resterebbero...

per la "storia" attuale, quando scrivo di aver fatto tutto, intendo che ho fatto tutto il possibile perchè la storia iniziasse, nonostante le mille difficoltà che obiettivamente c'erano. non credo di essere sbagliata io, ma credo di aver sbagliato, ancora una volta, a illudermi che questa volta le cose sarebbero state diverse, che lui fosse diverso dagli altri e anche da come me lo descrivevano gli altri. ho sbagliato ogni valutazione, probabilmente perchè la voglia di credere che le cose stessero prendendo la giusta piega era troppo forte. un errore, questo, che commetto ripetutamente e puntualmente....perdendo solo il mio tempo dietro a storie inesistenti, che muoiono prima ancora di nascere, che esistono solo nella mia testa e nei miei sogni, e che sono, forse, prive di ogni significato, prima di tutto per me!

Ma tutto ciò ci sta...fa parte del bagaglio personale delle proprie esperienze.
Ma tu esprimi un disagio. Capisci che stai male in questo è che cerchi una soluzione.

Io non voglio renderla più pesante sarah, però per esperienza personale posso assicurarti che una relazione magari per un po' tampona la situazione di malessere (ovvio che nel momento in cui sei innamorato e vedi il mondo a cuoricini rosa, sembra tutto figo e meno male), ma poi invece una relazione (come in altre situazioni irrisolte, un figlio) i problemi li fa emergere con prepotenza.
E a quel punto non è detto che sia meglio, ma può anche essere molto peggio.
Io stessa e anche altri utenti di questo forum, possiamo raccontarti di relazioni diventate devastanti perché nel malessere "non riesci a starci dentro".
Capisco la paura di mettersi in discussione, però ad aspettare di avere qualcuno accanto (che prima o poi arriverà sicuramente) rischi di trovarti in una situazione ancora più complicata, in cui oltre a doverti dedicare a te stessa, devi dedicarti alla relazione per farla stare in piedi.
Dedicarti a te stessa, non vuol dire rinunciare a una relazione, non sono in alternativa o in antitesi. Però potrebbe essere il modo di fare il meglio che puoi anche per viverti le relazioni che verranno, no?

sarah00 ha scritto:per me non cambia mai nulla.
posso agire, posso star ferma, posso restare a guardare la mia vita andare avanti per inerzia (come ho sempre fatto), posso aspettare che siano gli altri a fare il primo passo, posso fare io il primo passo, posso prendere in mano la situazione ed essere attiva nel determinare gli eventi....posso fare qualunque cosa, ma per me non cambia nulla. sono sempre sola e sempre lo resterò...oramai ne sono convinta sempre più, giorno dopo giorno.

Soffermati sulla parola "posso" che usi ripetutamente. L'importante è che tu "puoi ancora". E non è poco.

tic tac ha scritto:

sarah00 ha scritto:per me non cambia mai nulla.
posso agire, posso star ferma, posso restare a guardare la mia vita andare avanti per inerzia (come ho sempre fatto), posso aspettare che siano gli altri a fare il primo passo, posso fare io il primo passo, posso prendere in mano la situazione ed essere attiva nel determinare gli eventi....posso fare qualunque cosa, ma per me non cambia nulla. sono sempre sola e sempre lo resterò...oramai ne sono convinta sempre più, giorno dopo giorno.

Soffermati sulla parola "posso" che usi ripetutamente. L'importante è che tu "puoi ancora". E non è poco.

sì è vero, posso ancora, ma in questo momento non ne ho più la voglia...forse mi manca la tenacia per andare avanti a tentare nonostante non veda alcuna possibilità di cambiamento. spero che questo momento passi in fretta...

Forse hai solo bisogno di un momento di pausa. Non allarmarti .