Sfogo

Ciao,mi chiamo Rexhije,mio padre viene dalla Macedonia e mia madre è italiana io sono nata qui in Italia ma avendo il padre straniero sono stata sempre presa in gira e guardata male nonostante mio padre sia un grandissimo lavoratore e soprattutto onesto. Ma le male lingue...ci sono. Questo dopo un pò l'ho superato con l'aiuto dei miei genitori e dei miei professori. A dieci anni mio nonno(il padre di mia mamma) si ammala di tumore,dopo aver lottato con grande coraggio per due anni circa muore. Nel frattempo tra i miei genitori inziano ad esserci discussioni pensavo non fosse nulla ma una domenica mattina papà si arrabbia con mia madre dandole schiaffi per alcuni messaggi e chiamate trovati sul suo telefono. Da li iniziano i problemi. Mia madre il giorno del mio conpleanno se ne va di casa senza farsi più sentire dopo circa una settimana torna ma tra loro non è più lo stesso,due estranei che convivono. Due anni fa mia madre rimane incinta e a febbraio di quest'anno nasce Marina,la mia seconda sorella. Ma in estate poco prima che iniziasse la scuola mia madre se ne va di casa con mia sorella più piccola lasciandoci la lettera del suo avvocato. Il mondo mi è precipitato davanti agli occhi quando ho saputo che si trova a sette ora di distanza. Io sapevo che se ne sarebbe andata o meglio lo sospettavo ma non l'ho detto a mio padre perchè non volevo causare altri danno e litigi ed è colpa mia quello che è successo. A sedici anni io non sono felice non sono contenta tutti i giorni sono uguali,molte volte mi sono fatta del male e tutt'ora lo faccio. Mia madre mi ha sempre trattato male menandomi e dicendomi parolacce. Io quello che sapevo su di lei non l'ho mia detto a mio padre e anche adesso non lo faccio e non lo farò ma lei non mi ha mai concesso un pò di tempo neanche cinque minuti,nulla. Vorrei tanto far finta di nulla e continuare come fosse tutto normale ma è difficile non ho amiche sto sempre a casa sola. Ho un ragazzo che mi vuole bene da morire che mi aiuta sempre ma neanche il suo amore riesce a rendermi pienamente felice. Non so cosa fare,non riesco a instaurare più un rapporto normale con nessuno. Sono io quella sbagliata?

Io sono estraneo alla tua situazione, l'unico consiglio che mi sento di darti è di magari provare a sentire uno psicologo, potrebbe aiutarti a capire veramente chi sei e a risolvere alcune cose ti affliggono senza nemmeno che tu te ne renda conto.

Anch'io come Sfinito ti consiglio di parlare con uno psicologo.

Ciao dolce rexhije, ho vissuto anche io una situazione di violenza. E come padre piango leggendo le tue righe. Da quello che intuisco hai un maledetto bisogno di avere risposte. Che probabilmente dai tuoi genitori non hai ricevuto. Anche il mio consiglio: parla con una persona professionale, un psicologo. Uno che ti possa (consiglio personale che ci sono passato) spiegare talaltra anche le dinamiche della violenza. Questo è importante anche perché è purtroppo da quando il mondo gira violenza causa altra violenza. Vediamo come consiglio proprio e come possibile investimento nel tuo futuro che ti auguro di cuore sia più sereno di adesso...

Ma mio padre non vuole che io vada da uno psicologo...ma vi prego credetemi vi prego piango tutti i giorni,ho paura di aver sbagliato qualcosa ma non so cosa sono dimagrita cinque kili porto sempre maglie larghe per nasconderlo ma io non riesco ad andare avanti a rivedere tutti ricordi che mi passano davanti agli occhi...mia madre non vuole venire a trovarmi neanche per il mio compleanno perchè ha impegni! Con il suo nuovo compagno! Mio padre è buono ma non riesce a capire certe cose. Io sono confusa...ormai un giorno tira l'altro. Vedo le mie compagne di classe così serene io invece sto sempre peggio è sono invidiosa della loro serenità della loro famiglia io mi sento inutile...

Grazie mille per le vostre parole e per il vostro tempo che mi avete dedicato.

A scuola non ha disponibile una qualche forma di supporto?
Magari tuo padre è molto impegnato e/o molto provato dalla situazione e non riesce per ora a rendersi conto che ti servirebbe un sostegno.
Però forse a scuola tramite gli insegnanti o qualche operatore puoi iniziare a fare un discorso e magari valutare le diverse possibilità. Poi sai, a volte la parola "psicologo" fa paura per tanti motivi (magari tuo padre non riesce ad ammettere che tu stai male perché si sentirebbe in colpa), forse qualcuno potrebbe anche chiarire un po' meglio la cosa a tuo padre.
Alla fine se stai meglio, sicuramente la situazione sarà più sostenibile anche per lui.

Hai ragione proverò a farci parlare una mia professoressa con cui ogni tanto cerco di sfogarmi...e spero solo che riuscirà a convincerlo... Grazie mille.

Mi raccomando!

Sisi,vi farò sapere. grazie mille.