lasciato dopo essere stato vicino ad una ragazza depressa

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Messaggio  omorana Ven Apr 26, 2013 4:47 pm

Conobbi Marzia (Nome di fantasia) Nel 2001,ci innamorammo e ci mettemmo assieme.
Lei sembrava una ragazza fantastica,molto intelligente,con una visiome critica del mondo,molto vicina alla mia.
Ci piaceva la stessa musica,la stessa letteratura,gli stessi film.
Andammo a vivere assieme quasi subito e restammo assieme 8 anni.
In questi anni iniziò a manifestare segni di depressione mascherata.
Si ammalava spesso,non voleva uscire,cosa che a me faceva molto male perchè io ero un animale sociale e quindi ,sbagliando,mi rinchiusi anch'io.
All'inizio si era mascherata per avermi. Usciva con i nostri amici (dato che conoscevamo la stessa gente ) Era allegra,brillante e anche molto bella.
poi dopo poco rivelò la sua vera natura. Ma c'era altro l'intelligenza e la bellezza,così rimasi con lei.
Avendo una madre depressa la capii e la accompagnai per mano nel suo percorso fuori dalla depressione,non accorgendomi che mi stava infettando e senza nessuna avvisaglia caddi in una lieve depressione,ma non ci feci caso,anzi la ignorai,c'era Marzia e lei veniva prima di me stesso.
Con sacrifici e qualche rischio facemmo molti viaggi in estremo oriente sognando di trasferirci a vivere in un isola tropicale.
Il sogno divenne realtà e con pochi soldi comprammo una spiaggia nelle Filippine.
Lei si curava (sertralina e benziodiazepine) e a poco a poco uscii dalla depressione e partii per costruire dei bungalow sulla nostra spiaggia.
Io rimasi a casa a lavorare e curare il lato economico di questa operazione.
Lei organizzò i lavori nele Filippine e io da casa spedivo i soldi per tale operazione. Ci sentivamo ogni giorno con skype. Lavoravo e le stavo vicino nei momenti difficili. Si ammalò e le venne la febbre alta,io mi preoccupai tantissimo,poi guarì e io fui felicissimo.
Un giorno mia madre mi telefonò dalla Liguria (noi abitavamo a Torino) Dicendomi che mio padre si era ammalato di tumore. Io nonvedevo l'ora che Marzia tornasse,avevo bisogno io adesso di lei. Feci su e giu dalla Liguria per quanto il mio lavoro me lo permettesse.
Poi arrivò il giorno del suo rientro. Avevo persino paura che l'aereo precipitasse,che non la vedessi,che la donna della mia vita si fosse persa in quelle diecimila isole tropicali...invece arrivò.
Per farla breve stette dieci giorni a dormire e a piangere.
Io una sera ritornando da un triste viaggio al capezzale di mio padre la vidi nel momento che tirava fuori una padella dal cassetto della cucina e guardandomi mi disse che fra noi due non c'era più connessione.
Quindi mi lasciò e corteggiò un suo vecchio compagno di scuola delle medie tramite facebook e ci uscii . Vivevamo ancora assieme.lei andò a stare un po da una sua amica lasciandomi solo con due cani e un padre che stava morendo e una madre depressa ai limiti della psicopatia.
Mio padre morì dopo una operazione,lei non venne al funerale,i miei amici mi chiesero dove fosse e io per difenderla dissi che era a portar avanti il lavoro nelle Filippine.
Si portò questa persona sulla nostra spiaggia,gli diede tutto quello che era mio ,ebbe anche un figli da lui . Poi lui la lasciò
lei venne a piangere da me e io la consolai.
iniziai a frequentare un altra ragazza ,ero felice ma finì presto e continuavo a pensare a tutto cio che Marzia mi aveva portato via.
Ricominciai ad avere una vita sociale furibonda,mi aggrappavo ad ogni ragazza con cui avevo dei rapporti per avere un minimo d affetto quello che mia madre non è mai riuscita a darmi e quello che Marzia mi ha strappato in pochi mesi. Di ragazze ne frequentai molte e iniziai a soffrire deficit erettile.. Ero decisamente depresso. La sentii arrivare,la depressione,lenta m inesorabile.come una colata lavica.
Mi misi assieme ad un altra ragazza,ma io ero pazzo e depresso quindi non funzionò.
Andai al ssm mi diedero degli antidepressivi (sertralina) e degli antipsicotici,ero uno zombie. Lasciai perdere.
poi andai al sert (avevo vaghi problemi di dipendenza da eroina ) mi diedero il Subutex e con quel farmaco la mia depressione si è quasi risolta ,ma la mia vita è ferma. Esco poco e sto vicino a mia madre a cui ho trovato una casa vicino alla mia. Al lavoro mi hanno licenziato causa crisi e passo le mie giornate a fare lunghe passeggiate da solo o con qualche amico dopo aver mandato centinaia di curriculum e non aver avuto risposta.
Passo le giornate a tener sotto controllo i miei stati ansiosi col tavoe senza abusarne lo conosco e qualche volta uscendo la sera andando in qualche locale,ma si sa che quando una persona e anche solo vagamente depressa è dura ridere e scherzare.
Non ho più nessun interesse per le ragazze e il sesso (Questa cosa mi preoccupa molto),sono andato da svariati medici e dicono che è una cosa psicogena. Penso che vivrò finchè vive mia madre e poi valuterò se è il caso. Non sono stato tanto a soffermarmi sui sintomi della depressione e sulle ideazioni siucidiarie per non tediarvi troppo ma più sulla mia storia dove nel giro di pochissimi mesi mi è crollata la vita addsso tutta assieme

omorana

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Messaggio  Analitica Ven Apr 26, 2013 6:31 pm

Mi riesce così impossibile entrare nella testa di chi perdona qualcuno che non ha mostrato il minimo scrupolo verso di sè, ma che allo stesso tempo per sè non vede altro che il male,
mi è così impossibile che non riesco a darti dei consigli.

Posso aggiungere solo che tante anime belle sanno esser docili e soggiacenti verso il proprio salvatore, tutto tempo per carburare bene e poter pensar al meglio ai propri interessi. Sono dinamiche che noto negli esseri umani, seppure non essendone coinvolta, buon naso permettendo.

E tanti cari ragazzi ci cascano che le arpie son più che altro donne.


Però non conosco il caso da vicino e se davvero anche qui tutto è cambiato da un momento all'altro.

A volte pure avverto in certa fredda perfidia la sola grande abilità del sopravvivere, per cui il bene e il rispetto dell'altro, vale sempre e soltanto se compiacente al proprio benessere e, in quei momenti, ne sono maestri, perfezioni di altruismo, sin quando il loro bene non spira da altre parti e quelle doti -che son armi seduttive, da Gesù alla ballerina latinoamericana, in qualsiasi umano- vengono belle e che risposte per trascendere altrove.
Ora, io ho sempre questo problema con gli interruttori, da sempre, la stessa parola fine mi 'orripila', percepisco qualsiasi cosa come un continuum, ma il riuscire ad esondare un sentimento, quando sincero, e riporlo in bella cassetta, a seconda delle esigenze, mi pare un artificio stregonesco, un'antiscienza, eppure se davvero esiste il modo, è assolutamente funzionale al sopravvivere e

alla fine cosa sto dicendo?

Ti devo suggerire di venerare alfine la tua precedente come maestra?

Infatti, non mi pare il caso.


Anzi, come medicina proporrei sempre amor proprio e almeno un po' di orgoglio.
Lasciarle pure la spiaggia, non hai pensato di inviarle una claque di ballerini neri seminudi?

Si dice: vogliti bene che gli altri ti vorranno bene, ed è la verità sebbene si scontri con quelle velleità di disinteresse immacolato cui ambiremmo.

Ti imbatti nel male, ingratitudine (fortunatamente punita dalle Parche), indifferenza altrui, dico come vi viene di perdervi nel marasma tiepido della constatazione? Razionalizzate, speculate, assiomatizzate e ritornate là nel modo con nuovi mezzi, più pronti, più svezzati e cercate il bene, con sospetto, fatelo, cercate il bello, con precauzione, fatelo, perdetevi nell'immanente, ma limitandolo.
Entrate nel campo caldo, anch'esso è, e forse più, suadente, della lotta.

Dato che ogni cosa che scrivo è sottoposta a ferrea censura e rimbrotto, postillo di prenderla bene, che se non è una lode-a-te non è mica una ramanzina. E' la mia opinione, il mio subbuglio, con diritto di replica e interesse aperto, non so cosa ci si legge usualmente di male, ma almeno giuro che non c'è dolo.







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Messaggio  merla Dom Apr 28, 2013 7:11 pm

Ciao omorana,

so che sembra una risposta banale, ma non ti sei rivolto a uno psicologo?
Le terapie farmacologiche aiutano sul breve termine e magari per reggere determinate situazioni, ma al di là di Marzia, apparentemente sembri piuttosto fragile da diversi punti di vista e forse un sostegno del genere potrebbe aiutarti.
Hai avuto una vita difficile, per superare certi traumi, uno psicoterapeuta può essere adeguati.

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Messaggio  omorana Mar Apr 30, 2013 2:44 pm

Si merla sto andando da uno psicologo e so di essere fragile

omorana

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