Il capodanno..
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Il capodanno..
Passarlo da soli.. a voi è mai capitato? è il giorno che ti fa sentire in assoluto il più solo.
Passarlo con i parenti mi farebbe comunque sentire solo...
Per tutti è così semplice, solo per me è così difficile. Eppure non mi manca nulla.
La tristezza più grande nasce dalla consapevolezza di lasciar passare giornate
che non torneranno mai più.
Mi chiedo se un giorno riuscirò ad avere una mia vita
Passarlo con i parenti mi farebbe comunque sentire solo...
Per tutti è così semplice, solo per me è così difficile. Eppure non mi manca nulla.
La tristezza più grande nasce dalla consapevolezza di lasciar passare giornate
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Howl- Numero di messaggi : 226
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Re: Il capodanno..
Misia ha scritto:Forse perchè tutti gli altri ridono e si divertono, e io mi sento obbligata a farlo, per non sentirmi esclusa.
Mi ricordo una cosa che sembra assurda da raccontare. Il male alle mandibole.
Mi sforzavo talmente di sorridere che dopo un pò mi veniva male alla faccia per la forzatura di quel sorriso, e iniziavo solo a sognarmi di essere stata a casa, di scappare via dalle feste.
Andrò a letto presto. La tele sarà spenta per non vedere i soliti spettacoli di fine anno. Poi il giorno dopo racconterò di aver mangiato fuori, di aver ballato tutta la sera, di aver fatto tardissimo.
Grandissima! lo farei pure io, ma non so mentire,
e ogni volta che mento sto male peggioro la mia situazione..
perchè mi chiedo si debba mentire, perchè, per quale motivo?
io voglio essere libero...
Howl- Numero di messaggi : 226
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Joy- Numero di messaggi : 250
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Re: Il capodanno..
Ma guarda... io però non riesco a fare come fai tu.. a tenermi tutti buoni e cari intorno..
La gente si allontana lo stesso, almeno per me. Però frse hai ragione, dovrei fare pure io così.
Che hai fato a capodanno? Mi sono diveritito come un matto, ho ballato ma ho bevuto troppo..
la prossima volta devo bere di meno
EDIT: è che io non mento bene, quanto mento no sorrido, abbasso il tono della voc, dico pochi dettagli, guardo in basso..
E nvece quanto vorrei parlare, dre quello che ho fatto e che non ho fatto, quanto mi piacerebbe
La gente si allontana lo stesso, almeno per me. Però frse hai ragione, dovrei fare pure io così.
Che hai fato a capodanno? Mi sono diveritito come un matto, ho ballato ma ho bevuto troppo..
la prossima volta devo bere di meno
EDIT: è che io non mento bene, quanto mento no sorrido, abbasso il tono della voc, dico pochi dettagli, guardo in basso..
E nvece quanto vorrei parlare, dre quello che ho fatto e che non ho fatto, quanto mi piacerebbe
Howl- Numero di messaggi : 226
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Re: Il capodanno..
Francamente ho sempre ragionato come luca.
Forse per me la fase dell'accettazione del problema "depressivo" in sé non è stata, almeno consapevolmente, particolarmente difficile, forse perché quando ho preso gioco forza coscienza di avere un problema avevo già incontrato alcune persone con problemi simili, forse perché a causa di altri percorsi non ritenevo di dovermi nascondere, o forse per una mia esigenza di autenticità particolarmente intima, ma in merito alla depressione io non ho mai mentito. Sono stata riservata in determinati contesti, prevalentemente professionali, perché non ero certa di non pagarne conseguenza antipatiche, ma certamente non mi sono mai inventata una vita più """bella""" (le virgolette sono triple, ma è un altro discorso) da raccontare.
Francamente, spero di non essere troppo "diretta", ma questa cosa che nel mondo a parte i "depressi" le persone sono tutte felici è una gran frottola che molto spesso da depressi ci raccontiamo: in Italia si parla di 1 su 10 con problemi di depressione più o meno curata(1 su 10 vuol dire che più o meno tutti hanno in famiglia un caso di depressione), milioni di persone che hanno sofferto/soffrono di malattie fisiche gravi più o meno croniche, milioni di persone con problemi di dipendenza/alcolismo, e solo per citare le prime cause di infelicità che mi sono venute in mente.
Probabilmente non riusciamo a condividere il nostro problema o le nostre emozioni proprio a causa del nostro problema e, forse, sarebbe più d'aiuto prenderne atto, invece che credere che "tutti gli altri sono felici". Magari sbaglio, ma 'sta esplosione di felicità e salute psichica, proprio non la vedo. Il fatto è che la depressione mina la capacità di reazione, questo sì, e decisamente falsa la visione della vita e degli altri.
Forse per me la fase dell'accettazione del problema "depressivo" in sé non è stata, almeno consapevolmente, particolarmente difficile, forse perché quando ho preso gioco forza coscienza di avere un problema avevo già incontrato alcune persone con problemi simili, forse perché a causa di altri percorsi non ritenevo di dovermi nascondere, o forse per una mia esigenza di autenticità particolarmente intima, ma in merito alla depressione io non ho mai mentito. Sono stata riservata in determinati contesti, prevalentemente professionali, perché non ero certa di non pagarne conseguenza antipatiche, ma certamente non mi sono mai inventata una vita più """bella""" (le virgolette sono triple, ma è un altro discorso) da raccontare.
Francamente, spero di non essere troppo "diretta", ma questa cosa che nel mondo a parte i "depressi" le persone sono tutte felici è una gran frottola che molto spesso da depressi ci raccontiamo: in Italia si parla di 1 su 10 con problemi di depressione più o meno curata(1 su 10 vuol dire che più o meno tutti hanno in famiglia un caso di depressione), milioni di persone che hanno sofferto/soffrono di malattie fisiche gravi più o meno croniche, milioni di persone con problemi di dipendenza/alcolismo, e solo per citare le prime cause di infelicità che mi sono venute in mente.
Probabilmente non riusciamo a condividere il nostro problema o le nostre emozioni proprio a causa del nostro problema e, forse, sarebbe più d'aiuto prenderne atto, invece che credere che "tutti gli altri sono felici". Magari sbaglio, ma 'sta esplosione di felicità e salute psichica, proprio non la vedo. Il fatto è che la depressione mina la capacità di reazione, questo sì, e decisamente falsa la visione della vita e degli altri.
merla- Numero di messaggi : 2206
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Re: Il capodanno..
Misia ha scritto:
Penso che mi definirò "libera" non quando dirò la verità, ma quando avrò sconfitto questa malattia.
Credo che la "guarigione" passi inevitabilmente dall'accettazione del problema, come una delle difficoltà che nella vita purtroppo possono capitare.
In sé non è fondamentale parlarne con gli altri, può esserlo stato per qualcuno, per altri no, però la questione è più che altro accettare e guardare un faccia un proprio problema, senza vergognarsene. Altrimenti le soluzioni sono molto difficili da vedere. Ma questo vale anche per qualsiasi altro problema.
merla- Numero di messaggi : 2206
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Joy- Numero di messaggi : 250
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Re: Il capodanno..
Misia ha scritto:
Ecco xche adesso faccio così. Perché magari una mattina mi sveglio, e ho solo voglia di prendere un caffè, ma non ci sarà più nessuno con cui prenderlo.
Non ci sarà più quella persona. E forse è un bene perché probabilmente quella persona non sarebbe in grado di starti accanto.
Il che assolutamente non vuol dire però che non ci sarà "nessuno" perché potrebbe esserci qualcun altro, e non avrai sprecato tempo ed energie in un rapporto di amicizia con una persona che evidentemente le risorse per un rapporto di amicizia non le ha.
Non è che ti sto dicendo di essere contenta o di far finta di niente, e neanche intendevo dirti di mettere i cartelli relativamente ai tuoi problemi, però il fatto di aver incontrato persone che ti hanno respinto o persone insensibili può essere usato anche per riflettere su cosa vuoi o non vuoi da una relazione, su come scegli le persone, sulle tue esigenze e sui tuoi tempi per aprirti con qualcuno, ecc. ecc. per crearti amicizie e rapporti migliori.
Non è facile, ma è una cosa fattibile e che sul lungo termine ti darà molte soddisfazioni.
Oltretutto può anche essere un'occasione per prendere atto che purtroppo la depressione falsa la sensazione delle cose. Se da una parte è ragionevole non spiattellare tutti i proprio problemi a conoscenti e colleghi per evitare conseguenza sgradevoli (o magari anche per non doverne parlare ogni giorno al lavoro), meno ragionevole appare inventarsi capodanni fittizi. Se la depressione o gli attacchi di panico possono facilmente essere stigmatizzati dalle persone (e non ne sono così convinta), essere stigmatizzati per un capodanno in solitudine è una proiezione mentale che facciamo a causa del nostro disagio.
Come il fatto che non debba esserci nessuno che vuole prendere un caffè con te perché non l'ha fatto una persona (persona che si è rivelata lei inadeguata al contesto).
è una proiezione mentale, comprensibile e giustificabile, ma non risponde alla realtà. forse, potrebbe esserti di aiuto cercare di mettere in evidenza le cose buone che tu puoi portare agli altri: è chiaro che in questo periodo, non avendo risolto per il momento la questione degli attacchi di panico, forse non è il caso di aspettarti di "venderti" come una persona con cui andare a festa e a fare gran ballotte, perché se non riesci, ti sottoponi a uno stress e a una pressione francamente inutili. Però sicuramente sei una persona con cui si possono fare altre cose, interessante da altri punti di vista e sicuramente puoi coltivare rapporti con persone che apprezzino i tuoi lati belli, a prescindere dall'atteggiamento che hanno verso le tue fragilità.
merla- Numero di messaggi : 2206
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Re: Il capodanno..
Se il presupposto è il non avere amici, allora il non voler raccontare certi episodi è anche comprensibile e non solo in termini di vergogna, ma anche perchè non si vuole raccontare i fatti propri a qualcuno che potrebbe essere poco più che uno sconosciuto, in tale categoria possono rientrare anche colleghi e conoscenti occasionali.
Mi domando se in qualche modo possa servire accettare la solitudine, non come uno stato ineliminabile ma come una condizione che al momento esiste, che potrà anche non durare, ma ora c'è; credo di star diventando più forte accettando il fatto di esser solo e di non viverlo come una malattia.
Quest anno, salvo sorprese dell'ultimo minuto, il capodanno lo passerò a casa coi miei, quindi proprio solo non sono, sia per motivi economici, sia perchè non saprei con chi passarlo; fortunatamente non mi interessano cenoni e ricevimenti, l'unico rammarico è di non poter fare qualcosa di particolare, che ne sò, come un anno che l'ho passato in piazza in una città della Spagna...
Mi domando se in qualche modo possa servire accettare la solitudine, non come uno stato ineliminabile ma come una condizione che al momento esiste, che potrà anche non durare, ma ora c'è; credo di star diventando più forte accettando il fatto di esser solo e di non viverlo come una malattia.
Quest anno, salvo sorprese dell'ultimo minuto, il capodanno lo passerò a casa coi miei, quindi proprio solo non sono, sia per motivi economici, sia perchè non saprei con chi passarlo; fortunatamente non mi interessano cenoni e ricevimenti, l'unico rammarico è di non poter fare qualcosa di particolare, che ne sò, come un anno che l'ho passato in piazza in una città della Spagna...
Niklaswolf- Numero di messaggi : 395
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Joy- Numero di messaggi : 250
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Re: Il capodanno..
Anche se il "mal comune, mezzo gaudio" è forse una leggenda metropolitana, almeno non siamo soli nell'essere soli; perdonami il gioco...Misia ha scritto:Niklaswolf, anche io sono tanto rammaricata per i momenti che sto perdendo.
Un film che volevo vedere, un evento a cui volevo partecipare, una festa segnata sul calendario di cui DEVO dimenticarmi.
Proprio perché come dici tu, non ho ancora accettato di essere sola, e piuttosto di fare queste cose da sola, preferisco rinunciarci.
Quando arrivero' ad avere la tua consapevolezza, vorrà dire che almeno qualche piccola soddisfazione me la potrò togliere e non dovro' rinunciare a tutti.
Forse anche le persone sole possono fare tante cose.
Bisogna solo accettarlo.
Voglio solo dire che mi ritrovo in quanto scrivi e in realtà non sono così consapevole, non come vorrei almeno, perchè anche io rinuncio alle medesime cose per non doverle fare da solo, ma da qualche giorno mi sembra di riuscire ad affrontare con più serenità la solitudine, sentendone meno il peso...chissà che il vivere bene da soli non metta in condizione di volersi bene e di relazionarsi di nuovo con gli altri senza soffrirne
Niklaswolf- Numero di messaggi : 395
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Località : Milano
Re: Il capodanno..
Io non ho mai passato un capodanno da sola, e anche quest'anno lo passerò a casa mia con una decina di amici...l'unica cosa che mi viene da dire è un "evviva!" molto ironico, perché mi sa che preferirei passarlo anche io con i miei, che sono in montagna. sembrerà assurdo ma quest'anno l'ultima cosa che ho voglia di fare è il solito cenone con i miei amici di sempre. in generale in effetti ultimamente non ho mai voglia di stare con loro, nonostante gli voglia ancora molto bene, ma non potrei mai spiegarglielo. quindi in un certo senso fingerò anch'io, li accoglierò in casa con una torta, mangerò i tortellini con il sorriso sulle labbra e farò finta di non vedere l'ora di cominciare i giochi alcolici post-mezzanotte, così ci divertiamo per bene!
Scusate il mini-sfogo, in questo momento mi sento un po' così. So che in realtà sono fortunata ad avere degli amici che sono felici di poter passare con me il capodanno quest'anno, e prima o poi tornerò a sorriderne...
Comunque spero che anche questa festa non sia poi così tremenda per nessuno di noi, ed in ogni caso non ci vedo niente di male ad andarsene a dormire e fare finta di niente...d'altronde l'inizio dell'anno, con tutto il calendario, è solo una costruzione artificiale, per l'universo è una notte come un'altra
Scusate il mini-sfogo, in questo momento mi sento un po' così. So che in realtà sono fortunata ad avere degli amici che sono felici di poter passare con me il capodanno quest'anno, e prima o poi tornerò a sorriderne...
Comunque spero che anche questa festa non sia poi così tremenda per nessuno di noi, ed in ogni caso non ci vedo niente di male ad andarsene a dormire e fare finta di niente...d'altronde l'inizio dell'anno, con tutto il calendario, è solo una costruzione artificiale, per l'universo è una notte come un'altra
kate91- Numero di messaggi : 240
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Joy- Numero di messaggi : 250
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Re: Il capodanno..
Vero...kate91 ha scritto:...d'altronde l'inizio dell'anno, con tutto il calendario, è solo una costruzione artificiale, per l'universo è una notte come un'altra
Niklaswolf- Numero di messaggi : 395
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Re: Il capodanno..
@kate91: per te è facile vederlo come un giorno qualsiasi
Howl- Numero di messaggi : 226
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Joy- Numero di messaggi : 250
Data d'iscrizione : 29.12.12
Re: Il capodanno..
@Misia: se ci sarò sarà un piacere
L'essere soli implica non essere d'aiuto a nessuno.. e questa è una cosa molto triste
Mi chiedo quante cose potrei fare anche per gli altri mentre sto fermo ad aspettare
la "mano divina". Tutta colpa mia, e della mia educazione..
grazie Misia
L'essere soli implica non essere d'aiuto a nessuno.. e questa è una cosa molto triste
Mi chiedo quante cose potrei fare anche per gli altri mentre sto fermo ad aspettare
la "mano divina". Tutta colpa mia, e della mia educazione..
grazie Misia
Howl- Numero di messaggi : 226
Data d'iscrizione : 03.06.12
Re: Il capodanno..
Molti di voi scelgono almeno di non andare, di non recepire l'invito e stare a casa. Io non ho proprio nessuno con cui passarlo, zero su zero, solo in senso assoluto. Piano piano mi sto sempre più abituando a questa situazione. Sono oramai quasi due anni che vivo per me e trascorro ogni giorno come il precedente. Pazienza; ho comunque capito, alla trentina inoltrata, che tra uscire e stare con gente indigeribile, e la solitudine, di gran lunga sia meglio quest'ultima.
Ultima modifica di Marco79 il Dom Dic 30, 2012 9:15 pm - modificato 1 volta.
Marco79- Numero di messaggi : 156
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Re: Il capodanno..
Avrei l'opportunità di passare il capodanno con due parenti un pò lontane che vengono da fuori...
sono più pincole di me, non ancora maggiorenni. Forse le lasciano fare un giro in piazza. A me piacerebe stare con loro,
ma mi chiedo che pensino i parenti del fatto che decida di passarlo con loro quando gli altri cugini non ci sono.
Non vivo bene la cosa, ho paura di essere giudicato, più che dagli altri, da me stesso.
Dovrei decidermi ma non so che fare, ho paura di sbagliare a dire che starò con loro.
Anche perchè con loro sto bene e non vorrei rovinare la mia immagine. Sono abbastanza malato?
sono più pincole di me, non ancora maggiorenni. Forse le lasciano fare un giro in piazza. A me piacerebe stare con loro,
ma mi chiedo che pensino i parenti del fatto che decida di passarlo con loro quando gli altri cugini non ci sono.
Non vivo bene la cosa, ho paura di essere giudicato, più che dagli altri, da me stesso.
Dovrei decidermi ma non so che fare, ho paura di sbagliare a dire che starò con loro.
Anche perchè con loro sto bene e non vorrei rovinare la mia immagine. Sono abbastanza malato?
Howl- Numero di messaggi : 226
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