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Messaggio  Howl Gio Giu 28, 2012 11:12 pm

Dico io.. ho 22 anni. Oggi l'Italia ha vinto la partita con la Germania. I ragazzi escono
fuori a far festa in piazza, girano con le macchine e con le mani sui clacson..
Io sono solo a casa, ho visto la partita con i miei, ma come è triste non avere nessuno con cui condividere questi momenti
Anche a me piacerebbe festeggiare in queste occasioni, che per me diventano un colpo al cuore.
L'ultimo capodanno, passato a casa, mi ha fatto soffrire almeno due settimane. Quanto mi piacerebbe divertirmi come tutti i
ragazzi, avere degli amici, vivere questi eventi, che a qualch'eduno possono anche infastidire..
ma a cui vorresti tanto partecipare quando ti senti fuori, quando vorresti avere quelle piccole gioie che ti fanno sentire
appartenenti a questo presente. Non capirò dove sta il problema. Forse, anche alle superiori, sono sempre sembrato uno serio,
uno a cui non manca il sabato sera, le uscite, anche le cazzate, scherzare, sbagliare.. forse prima sembrava così, e mi stava pure bene.
Ma ora che non ho amici, come mi manca tutto questo, come vorrei liberarmi, condividere i momenti con gli altri,
tornare a casa con il sorriso o la spensieratezza di una bella serata, uscire le sere, vivere l'estate, esprimermi.
Che rabbia, anzi che sconsolazione. Rabbia no, tanta tanta amarezza che rimane dentro, e tanta voglia di divertirmi che rimane.
Che vita di cacchina (tutto è relativo). Ho sbagliato alle superiori forse, sarei dovuto essere più aperto, farmi molti più amici, e poi non perdere
quelli che già avevo... ho sbagliato veramente tutto, e la società di oggi, a mio parere, non ti da modo di recuperare.
Grazie per avermi dato, questo spazio, perchè, per quanto piccolo esso sia, almeno mi permette di non tenermi tutto dentro..
perchè fa proprio male quello che rimane. Se insieme spendessi qualche lacrimuccia almeno sarebbe meglio, ma adessso non ci riesco.
Vorrei urlare.. mondo del cazzo, io del cazzo. Scusate il linguaggio volgare Razz buonaserata a tutti

Howl

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Messaggio  chissaseceuacita Ven Giu 29, 2012 12:02 am

Ciao howl
Io ho 26 anni e ho guardato la partita a casa da solo
Mio padre nella sua stanza. Fuori la gente festeggia e come te ho tanta voglia di divertirmi
Eccetto l'ultimo capodanno ho passato circa 4 capodanni da solo e altrettanti compleanni
E un mondo pazzo dove se non sei identico allo standard vieni etichettato come pazzo
Ormai io mi ci sono anituato ma odio piu di ogni altra cosa la speranza che in me non muore mai
Ho perso molti anni di gioventu e se accettassi che le cose non necessariamente andranno bene troverei un modo di cambiare
Odio mio padre e il mondo per howl una coosa
Tieni duro. Hai 22 anni. Se sei in salute e non hai grosse malattie fisiche possiamo farcela
Non mollare. In pochi ce la fanno ad uscire dalloscurita ma quei pochi o a 22 o 26 o 30 possono dare coraggio a molti altri come noi. Le anime in pena sono tante quindi... Per tutte le anime in pena e per tutti questi utenti del forum che non mollano.. Dobbiamo lottare
Fottitene del tuo linguaggio hai tutto il diritto di gridare e di imprecare tutto! E devi farlo!
Grazie di aver postato il tuo messaggio
Ho fatto lo stesso pensiero ma non ho avuto il coraggio di scriverlo

chissaseceuacita

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Messaggio  Lonely_darkness Ven Giu 29, 2012 12:03 am

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Messaggio  Lonely_darkness Ven Giu 29, 2012 12:13 am

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Messaggio  chissaseceuacita Ven Giu 29, 2012 12:33 am

Lonely non so cosa dirti
Sto come te e il nome lho scritto male il mio nick voleva essere
Chissa se ce un uscita
La gente li fuori che cesteggia non puo diventare tua amica perche loro cercano un cog**** come me o te per dire "lui e' depresso.. E' Peggio di me... Io sono figo ed esco... Lui e' uno scemo"
Gli amici non sono quelli. Cmq non ho risposte davvero
Mi sono stracacato il cazz di fingere di essere fortunato rispetto agli altri
Lonely sto come te e howl e non so come cazz ci sono finito e se porco di un giuda loadro ... Da questa vita ne usciro con la testa bastonata dalla societa e 5 tumori addosso oppure...
Oppure il caz ... A dire io vero so che da questa cosa qua solo un eroe puo uscirne e io nIon credo di esserne uno
Lonely se vuoi farla finita la dai vinta a quei falsi li fuori che sono felici solo Perche reggono le loro cazz sul paragone con chi come te e me tenta di uscire la testa dal sacco
Quelli li aspettano con il bastone. E' quello il loro gioco
Tieni duro per cosa? Perche ce la verita lonely. Se sei nella merd e' per he qualcuno o qualcosa ti ci ha messo e la tua missione e scovarolo e fargliela pagare! Qualcuno ha lechiavi della gabbia la verita esiste caz

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Messaggio  Lonely_darkness Ven Giu 29, 2012 12:58 am

...


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Messaggio  Howl Ven Giu 29, 2012 2:01 am

@Lonely_darkness: mi fa piacere vedere che condividiamo alcuni pensieri, che sono derivati da esperienze simili di vita.
Di fatto anche con chissa non posso essere in disaccordo, almeno non del tutto, perchè anche i suoi sono pensieri
che ho avuto.
In particolare, Lonely, condivido con te le prime righe della tua ultima risposta. Da quando mi sono successe
queste cose ho cercato di capire, di caire le persone; purtroppo è meglio non capirle certe cose, perchè se
davvero vai nel profondo le persone ti deludono. Penso che, come è naturale, molti individui non si accorgano
della gravità delle loro azioni o dei loro pensieri, o meglio, non si rendono conto del valore etico. Credo che molti nascondano a loro stessi
i motivi che li portano a comportarsi in un certo modo, perchè non si accetterebbe un modo di essere così riprovevole.
Dall'altra non mi piacciono i falsi rapporti che ha molta gente; preferisco la conscia amarezza che una stupida illusione.
Mi sono accorto che nessuno la pensa esattamente come me nel modo di vedere i rapporti umani e l'etica, questo
è un altro motivo che mi porta a rendere difficile l'approccio con la maggior parte delle persone.

Una causa importante della mia vita socale attualmente nulla penso possa riferirsi anche alla mia autodifesa;
a me piacerebbe parlare degli altri del film che ho visto al cinema, di dove sono andato l'ultima sera, chi ho incontrato
cinque minuti fa, cosa ho saputo di chi, e chiedere loro dove hanno visto la partita, dove sono andati il sabato,
dove vanno in vacanza. Ma io non posso parlare di tutto ciò perchè ne sto fuori. E non voglio mostrare agli altri una mia solitudine.
Quello che mi chiedo e se gli altri capiscono se sono solo. Mi chiedo se pensano se non ho amici (se lo sanno) perchè lo voglio.
Io penso che il mio modo di fare, orgoglioso, senza debolezze, mostri in realtà agli altri che io non voglio divertirmi, avere amici,
uscite.
In realtà io le vorrei, vorrei tutte queste gioie, eppure non puoi dirlo alla gente, non ti capirebbe, saresti solo na fonte di disagio;
allora non parli mai di uscite, di birre, di pub, e questo non fa che isolarti ancor di più perchè fai notare che quello proprio non ti interessa.
O più spesso fai intendere che sei un tipo riservato, e che se eviti questi argomenti è perchè vuoi mantenere una certa distanza.
In realtà come se ti interessa, ma il fatto che questi aspetti non siano della tua vita non fanno che farti vergognare;
lmeno questo è quello che succede a me. Mi vergogno a mostrare agli altri la mia patetica condizione, i quali non
farebbero altro che compiacersene; perchè è proprio quando un forte mosta le sue debolezze viene attaccato e messo in difficoltà.
Grazie ragazzi per le vostre riflessioni; di cui non condivido solo l'assolutismo o l'eccesso nel senso che singolarmente proponete.

Howl

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Messaggio  chissaseceuacita Ven Giu 29, 2012 5:42 pm

Howl e lonely.. come voi dite.. non c'è uscita da questo male. A volta sempra impossibile e tutta una farsa.
Sorridere per finta, sforzarsi per finta.. tanto poi si ricade e torniamo noi stessi.
E' verissimo. Anche vero il fatto che molti di quelli li fuori non vogliono farci del male e che se lo fanno è perchè sono inconsapevoli o per "salvarsi il cu*o".
In realtà quasi quasi che anche molti di loro hanno i nostri stessi problemi pero di sicuro li affrontano meglio.
In quanto ad uscire per parlare del film visto e delle quattro chiacchere da bar.. si.. è anche vero.. puo starci.
Di sicuro quelli li fuori sono piu allegri perchè non pensano e non si fermano a pensare cosi tanto come facciamo noi.

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Messaggio  Numb Sab Giu 30, 2012 6:21 pm

Ciao Howl .. anch'io ho guardato la partitata a casa, ma tenendo Germania non sarei andata in giro a festeggiare comunque ... Cool
Come già avrai intuito dal mio topic, sono nella tua stessa situazione ... e spesso anch'io mi chiedo se ai tempi del liceo avrei dovuto comportarmi in modo diverso ...
Mi sono sempre fatta il mazzo, pregiudicandomi la possibilità di fare nuove amicizie e di conoscere ragazzi ... allora pensavo che farsi una cultura fosse la cosa più importante, e che mai mi sarei ridotta a fare l'oca senza cervello ...
Il risultato di tutto ciò, è che mi ritrovo quasi senza amici (i pochi che ho abitano lontano, e riusciamo a vederci raramente), senza un ragazzo ... a capodanno non esco da quando avevo 14 o 15 anni (ne ho 24), e in vacanza non vado da quattro ... la sera non esco mai, il pomeriggio idem, fatta eccezione per le poche volte in cui vedo gli amici di cui parlavo sopra ... mai nessuno che mi porti fuori, mai nessuno con cui poter uscire a divertirsi ...
Io sinceramente penso che il periodo del liceo sia stata una gran perdita di tempo ... sono entrata in depressione e lentamente ho perso la voglia di fare ... al momento di finire la laurea specialistica, il mio spirito di iniziativa si è definitivamente arrestato ... un diploma e una laurea alle spalle, gli esami del biennio finiti tutti per tempo, e poi mi sono bloccata ... ora sono molto preoccupata perchè non so come fare a finire ...
Non so dove andare per incontrare gente, e sinceramente mi è passata la voglia ...
Attualmente non vedo il senso della mia vita (soprattutto a causa della mancanza di una persona con cui stare), quindi concordo con quanto detto sopra da Lonely_darkness (" ma non capisco bisogna lottare di cosa? [...] per cosa dovrei combattere? di solito si combatte per un obiettivo uno scopo, ma onestamente non lo vedo ")
La cosa buffa, o drammatica che dir si voglia, è che più vado avanti, più l'esperienza mi dimostra che per farsi notare (io mi riferisco principalmente al fatto dei ragazzi, ma considero il discorso applicabile anche a livello di amicizie e compagnie) non è necessario essere colti, o educati, o siceri, ma essere come quelle persone che vedevo passare per strada quando ero piegata sui libri ai tempi del liceo ... Se tornassi indietro probabilmente propenderei per diventare un'oca senza cervello ... sicuramente mi sarei risparmiata una marea di problemi.

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Messaggio  Howl Sab Giu 30, 2012 8:42 pm

Ciao Numb, cosa studi? anche io durante la partita mi dicevo, vince l'una vince l'altra, forse è meglio che vince la Germania così non devo risopportare
questo senso di solitudine di prigione; ma alla fine mi ha fatto piacere..
Io al liceo forse ero troppo timido (ma alle medie i compagni mi hanno fatto soffrire tanto) e evitavo le persone più estroverse perchè mi mettevano
soggezione, in realtà mi sono accorto che sbagliavo totalmente a giudicare le persone, perchè gli amici che mi sono fatto (tranquilli..)
non lo sono mai stati realmente, e non mi hanno mai capito. Anche io andavo molto bene a scuola, e non ti dico che reazioni (invia?odio?)
scatenavo nei compagni con molte amicizie, che magari avevano problemi con la scuola, ma ai quali io mi chiudevo, un pò per paura, un pò
perchè effettivamente non sapevo di cosa parlarci. Alle superiori avevo una ragazza; questo da una parte è stata una bella esperienza, ma
mi induceva anche a conoscere meno persone (anche se per colpa mia, perchè grazie a lei ne ho conusciute diverse). Purtroppo la quantità
di persone con cui riesco a kegare è stata sempre esigua, e ora che sono rimasto deluso dalle persone di cui mi fidavo, per
me è ancora più difficile. E poi fin dalle elementari mi ci voleva un sacco di tempo per creare buoni rapporti: all'epoca non avevoproblemi,
perchè avevo il tempo pieno e avevo otto ore per stare con i compagni. Il trauma del passaggio alle medie è stato durissimo:
5 ore di scuola, gente diversissima da me, io timido, incapace di essere amichevole (poi sono migliorato è..) e l'andare bene a scuola mi ha messo
contro tutti (è stato terribile.. anche questo ha pesato dopo, perchè avevo paura di uscire per la città perchè li gravavano tutti i giudizi di quelle persone). Alle superiori ho avuto un gruppo, ma forse sono rimasto troppo chiuso in me stesso, e con gli esami con alcuni elementi ho litigato,
ed è finita li, i rapporti di amicizia completamente interrotti. Avevo ancora la ragazza, poi le cose si sono evlute (tranne la mia situazione sociale...)
e ci siamo lasciati.



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Messaggio  Lonely_darkness Dom Lug 01, 2012 12:16 am

...


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Messaggio  Anima in pen...ombra Dom Lug 01, 2012 2:00 am

...Ciao Howl, Lonely, Chissa e Numb...
Nella vostra conversazione in buona parte mi ritrovo...
Come accennavo nel mio topic "...In cerca di un contatto coi miei simili..."
la mia vita sociale è piuttosto difficile,
e solo in parte c'entra il fatto
(al quale per troppo tempo ho voluto attribuire l'intera responsabilità della questione...)
di vivere in un montanaro paesino piccolino dai pressochè zero orizzonti
e con poche (nella mia visione pure per la maggiorparte sgradevoli...) anime...
Coi coetanei del luogo non mi sono mai trovata granché bene:
i loro interessi e la loro “sensibilità” eccessivamente diversi dai miei
mi hanno forse spinta a credere che l'intero mondo fosse tanto distante dal mio modo di essere,
al punto di farmi chiudere in una timidezza eritrofobica e quasi sociofobica,
che mi causava attacchi di panico e pensieri catastrofici
praticamente ogni volta in cui ero costretta
(dico "costretta" perchè fino a 16 anni circa nemmeno ci pensavo lontanamente a farlo di mia volontà...)
a stare in mezzo alle persone...
Ho iniziato fin dalle scuole medie a rifugiarmi negli studi,
a fare di una sorta di inconsapevole “missione di vita” l’eccellere nella scuola a 360°…
Anche se in realtà credo mi pesasse passare il tempo sui libri, non riuscivo a farne a meno,
e anche quando oggettivamente avevo già acquisito gli strumenti per riuscire in ogni singola materia,
non potevo fare a meno di smettere di studiare:
non mi accontentavo mai dei risultati raggiunti e interiormente necessitavo dimostrare sempre di più,
far vedere di essere sempre un gradino sopra a tutti gli altri
sacrificando la mia vita in nome di qualcosa che nemmeno mi serviva davvero
(dato che la troppa “ansia da prestazione” non mi hai mai realmente permesso
di apprendere in maniera durevole nel tempo: ora infatti mi ritrovo con delle lacune culturali pazzesche)…
Per frequentare il liceo ho dovuto spostarmi in un paese più grande (e “popolato”…) qui nei paraggi,
ed ho iniziato a nutrire la speranza che avrei finalmente avuto la possibilità di farmi degli amici…
Ero una ragazzina che fino a quel momento non aveva conosciuto nemmeno un angolino di mondo,
e avevo quindi una visione troppo “rigida ed idealizzata” delle cose e delle persone:
non trovai infatti, nella nuova scuola, le “amiche ideali” che avevo disegnate in testa
e finii per chiudermi ancora di più in me stessa…
Le mie compagne erano le classiche ragazze sveglie, carine e superficiali:
madide di voglia di vivere e divertirsi, e per nulla incentivate a legare con una come me
(la classica “prima della classe sempre chiusa in casa, acerba di esperienze di ogni tipo,
e con nessuna frequentazione interessante con la quale poter cercare di ampliare il proprio giro”)…
Invidiavo così tanto la loro spensieratezza e la loro leggerezza!
Mentre io riflettevo fin troppo su ogni piccola emozione e sfaccettatura del mondo e dell’esistenza,
loro vivevano “in superficie”, pensando soltanto “a fare le ragazzine della loro età”…
Più mi sentivo estranea e più mi estraniavo ulteriormente,
sperando solo fortuitamente che un giorno sarebbe arrivato qualcuno (magari un ragazzo…) che,
invece di deridermi o di non calcolarmi come tutti,
avrebbe apprezzato il mio essere “diversa dalla massa” e saper “vedere oltre”…
…Qualcuno arrivò in effetti, ma fu soltanto il caso a dargliene la possibilità
(io non l’avrei fatto se fosse dipeso da me…Per fortuna non sempre abbiamo il controllo delle cose!):
in villeggiatura nel mio paese, mi aveva vista casualmente alcune volte d’estate al lavoro
ed era riuscito a procurarsi il mio contatto per conoscermi bene,
nonostante io fossi restia a farglielo avere
(d’altronde questa relazione per me significava “scendere in campo”,
dopo un’adolescenza passata praticamente a nascondermi!)…
Più per cortesia che per altro, a quel punto iniziai ad uscirci assieme,
e finii inaspettatamente per perdere la testa per lui
(era un gran bel ragazzo, intelligente, di tanta cultura, con moltissimi amici ecc…:
poteva avere chiunque! Come poteva volere proprio me??? Mi sembrava incredibile…)…
Non solo egli fu per me quel “primo Amore che non si scorda mai”,
ma mi ci attaccai oltremodo “coi denti e con le unghie”,
facendone “il mio Motivo sufficiente”
per iniziare finalmente a buttarmi (per quanto con grossi sforzi…) nel mondo
cominciando ad uscire, divertirmi, e fare amicizie come tutte le mie coetanee…
Quando l’evidenza mostrò quanto, al di là dell’idillio, tra noi non potesse proprio funzionare, fu l’Inferno:
avevo perso non solo il mio tanto desiderato Ragazzo (e, coi miei occhi di allora, che Ragazzo..!)
ma assieme a lui anche tutta la mia motivazione per scuotermi
e smetterla di “osservare la vita da fuori sospirando, senza viverla”…
Per di più tutte le amicizie che mi ero fatta grazie a lui presero incondizionatamente le sue parti,
e mi ritrovai di nuovo completamente sola,
costretta a passare le serate in chat per non impazzire…
Qualcosa in me comunque grazie a quell’esperienza si era “sbloccato”
e piano piano, pur continuando ad essere isolatissima a scuola,
ho iniziato a lavorare sul mio modo di relazionarmi alle persone
riuscendo, nei periodi “turistici”, a crearmi una piccola comitiva coi ragazzi che salivano in villeggiatura…
Ho inaspettatamente scoperto in me (in me! Proprio in me! Non potevo crederci…)
Forti capacità organizzative ed “aggregative”,
tanto che in breve tempo ero diventata “la P.R. del gruppo”…
Forse per l’aver per tanto tempo desiderato una comitiva “importante” (come quella stava diventando),
finii per farci un eccessivo “investimento emotivo”,
e credo di non essere mai riuscita ad accettare veramente che ognuna di quelle persone
avesse iniziato a “snobbarla”, preferendo ad essa il “flusso degli eventi” della propria vita individuale…
Se le lezioni imparate fino a quel momento mi fossero davvero servite,
probabilmente avrei evitato tante successive Delusioni:
non avrei continuato a proiettare su ragazzi ed amici IN CARNE ED OSSA
valori assoluti ed ideali DELLA MIA MENTE
ma mi sarei semplicemente goduta le cose spensieratamente,
prendendo da ognuno soltanto ciò che in realtà poteva darmi,
smettendola di riflettere eccessivamente sulla natura intrinseca di ogni cosa e di ogni persona…
La realtà dei fatti invece è stata quella di ricaderci ogni volta,
col risultato di una perenne insoddisfazione e frustrazione…
Credo sia stato proprio questo re-inciampare continuo nei miei errori ad aver fatto sì
che anche nel momento in cui i miei orizzonti avevano la concreta possibilità di allargarsi un poco
(ovvero quando dopo il Liceo mi sono trasferita in città per l’Università)
io non abbia saputo costruirmi relazioni sociali e traguardi lavorativi solidi…
Sono sempre stata bravissima a criticare ogni cosa e lamentarmene,
ma quando si è trattato di passare all’azione mi sono dimostrata una buona a nulla…
Ora infatti eccomi qui:
di nuovo nello sperduto paesello nel quale tutto è iniziato,
a lavorare (estremamente infelice, per una lunga serie di motivi…)
con mio padre (e di grazia, vista la “scostanza” che le crisi depressive mi impongono…),
a vivere a due passi dai miei genitori (altro nodo fondamentale del mio gomitolo…)
con l’unica persona (di cui non so nemmeno più se sono davvero convinta…)
che ha saputo accettare nel tempo la mia Malattia
(alle volte mi dico che ci riesce solo
perché in fondo non possiede la sensibilità necessaria per comprenderla pienamente
–è un ragazzo estremamente semplice, pratico ed essenziale: l’opposto di me insomma-…),
senza praticamente avere uno straccio di vita sociale che valga davvero
(le poche persone con cui di rado esco, sono per lo più “storiche amicizie di superficie e cortesia
che presumo di mantenere solo per non impazzire nella mia solitudine”, non lo nascondo…)
e con nemmeno una “valvola di sfogo” (un hobby “serio”, un obiettivo di vita concreto, ecc...)
alla quale aggrapparmi…
Anche se da ciò che ho scritto forse non si evince,
nel tempo ho fatto molti progressi nel mio modo di agire nel mondo e con le persone:
purtroppo però accuso il mio perenne rimanere una “Tonio Kroger col timbro sulla fronte”
(conoscete il meraviglioso racconto di Thomas Mann..? Qualcuno, come me, capisce cosa prova Tonio?)
che continua a considerare la realtà con filosofico distacco esistenziale,
affranta infantilmente perché essa non sia strutturata a sua immagine e somiglianza…
Come leggo rileggendomi so solo piangermi addosso,
prendendo ogni giorno consapevolezza ulteriore di quanto io sia triste di non essere capace
di prendere veramente in mano le redini della mia vita
mettendo attivamente un punto e a capo rispetto a tutti gli errori fatti e a ciò che fino ad oggi è stato…
Mi sembra che tutti intorno a me sboccino mentre io appassisco,
in una vita in cui (nonostante tanto lavoro, tanta terapia e tanti farmaci)
passo (e ho passato…) davvero troppo tempo a soffrire…
Like a Star @ heaven
P.S. Perdonate il mio egocentrismo: in futuro spero di riuscire a mitigarlo e cercare di aiutare voi,
invece di scrivere le cose (come credo che sia…) soltanto per ribadirle a me stessa…


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Messaggio  Numb Lun Lug 02, 2012 2:18 pm

Beh, che dire ... è molto interessante il tuo post, Anima in pen...ombra ... mi ritrovo quasi in tutto quello che hai scritto, in primis a livello di ' esperienza ' (cito sotto i pezzi in cui mi sono ritrovata) ...

Anima in pen...ombra ha scritto:

[...] Coi coetanei del luogo non mi sono mai trovata granché bene:
i loro interessi e la loro “sensibilità” eccessivamente diversi dai miei
mi hanno forse spinta a credere che l'intero mondo fosse tanto distante dal mio modo di essere,
al punto di farmi chiudere in una timidezza eritrofobica e quasi sociofobica [...]


[...] a fare di una sorta di inconsapevole “missione di vita” l’eccellere nella scuola a 360°…
Anche se in realtà credo mi pesasse passare il tempo sui libri, non riuscivo a farne a meno,
e anche quando oggettivamente avevo già acquisito gli strumenti per riuscire in ogni singola materia,
non potevo fare a meno di smettere di studiare:
non mi accontentavo mai dei risultati raggiunti e interiormente necessitavo dimostrare sempre di più,
[...] sacrificando la mia vita in nome di qualcosa che nemmeno mi serviva davvero [...]


[...] Ero una ragazzina che fino a quel momento non aveva conosciuto nemmeno un angolino di mondo,
e avevo quindi una visione troppo “rigida ed idealizzata” delle cose e delle persone:
non trovai infatti, nella nuova scuola, le “amiche ideali” che avevo disegnate in testa
e finii per chiudermi ancora di più in me stessa…
Le mie compagne erano le classiche ragazze sveglie, carine e superficiali:
madide di voglia di vivere e divertirsi, e per nulla incentivate a legare con una come me
(la classica “prima della classe sempre chiusa in casa, acerba di esperienze di ogni tipo,
e con nessuna frequentazione interessante con la quale poter cercare di ampliare il proprio giro”)…
Invidiavo così tanto la loro spensieratezza e la loro leggerezza!
Mentre io riflettevo fin troppo su ogni piccola emozione e sfaccettatura del mondo e dell’esistenza,
loro vivevano “in superficie”, pensando soltanto “a fare le ragazzine della loro età”…
Più mi sentivo estranea e più mi estraniavo ulteriormente,
sperando solo fortuitamente che un giorno sarebbe arrivato qualcuno (magari un ragazzo…) che,
invece di deridermi o di non calcolarmi come tutti,
avrebbe apprezzato il mio essere “diversa dalla massa” e saper “vedere oltre”… [...]

Qui purtroppo cessano le similitudini a livello di ' vissuto ', poiché io quella persona la sto ancora aspettando ... Sad ... anche se so che mai arriverà ...
Le poche volte che mi sono illusa di avere trovato una persona che potesse fare ciò che tu hai descritto benissimo poco sopra, ho però avuto il tuo stesso atteggiamento (cito sotto) ...

Anima in pen...ombra ha scritto:
[...] (d’altronde questa relazione per me significava “scendere in campo”,
dopo un’adolescenza passata praticamente a nascondermi!) [...]

[...] ma mi ci attaccai oltremodo “coi denti e con le unghie”,
facendone “il mio Motivo sufficiente”
per iniziare finalmente a buttarmi (per quanto con grossi sforzi…) nel mondo
cominciando ad uscire, divertirmi, e fare amicizie come tutte le mie coetanee … [...]

[...] Quando l’evidenza mostrò quanto [...] tra noi non potesse proprio funzionare, fu l’Inferno:
avevo perso non solo il mio tanto desiderato Ragazzo (e, coi miei occhi di allora, che Ragazzo..!)
ma assieme a lui anche tutta la mia motivazione per scuotermi
e smetterla di “osservare la vita da fuori sospirando, senza viverla”… [...]

[...] e mi ritrovai di nuovo completamente sola,
costretta a passare le serate in chat per non impazzire… [...]


Senza contare altre similitudini a livello di atteggiamento verso gli altri e verso sé stessi (cito sotto) ...

Anima in pen...ombra ha scritto:
[...] non avrei continuato a proiettare su ragazzi ed amici IN CARNE ED OSSA
valori assoluti ed ideali DELLA MIA MENTE
ma mi sarei semplicemente goduta le cose spensieratamente,
prendendo da ognuno soltanto ciò che in realtà poteva darmi,
smettendola di riflettere eccessivamente sulla natura intrinseca di ogni cosa e di ogni persona…
La realtà dei fatti invece è stata quella di ricaderci ogni volta,
col risultato di una perenne insoddisfazione e frustrazione…
Credo sia stato proprio questo re-inciampare continuo nei miei errori ad aver fatto sì
che anche nel momento in cui i miei orizzonti avevano la concreta possibilità di allargarsi un poco
(ovvero quando dopo il Liceo mi sono trasferita in città per l’Università)
io non abbia saputo costruirmi relazioni sociali e traguardi lavorativi solidi…
Sono sempre stata bravissima a criticare ogni cosa e lamentarmene,
ma quando si è trattato di passare all’azione mi sono dimostrata una buona a nulla…[...]

E alla fine, sono nella tua stessa situazione ...

Anima in pen...ombra ha scritto:
[...]Come leggo rileggendomi so solo piangermi addosso,
prendendo ogni giorno consapevolezza ulteriore di quanto io sia triste di non essere capace
di prendere veramente in mano le redini della mia vita
mettendo attivamente un punto e a capo rispetto a tutti gli errori fatti e a ciò che fino ad oggi è stato…
Mi sembra che tutti intorno a me sboccino mentre io appassisco,
in una vita in cui (nonostante tanto lavoro, tanta terapia e tanti farmaci)
passo (e ho passato…) davvero troppo tempo a soffrire…[...]


Sad

P.S: bella foto Smile
P.P.S: ultima cosa: soffri di disturbo narcisistico di personalità, per caso? A me è stato diagnosticato questo disturbo ... vedo alcune similitudini e dunque provo a porti la domanda ...

Numb

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Messaggio  chrissolo Lun Lug 02, 2012 6:12 pm

Numb ha scritto:
P.P.S: ultima cosa: soffri di disturbo narcisistico di personalità, per caso? A me è stato diagnosticato questo disturbo ... vedo alcune similitudini e dunque provo a porti la domanda ...

Numb, non ti conosco ma non mi preoccuperei (più di tanto almeno): quando non sanno cosa dirti trovano un nome elaborato e sono felici Very Happy (scherzo)

Seriamente.. secondo me se tutti facessero psicanalisi non si salverebbe nessuno da qualche sindrome, io di gente davvero "normale" (secondo gli standard psicanalitici) non credo di averne mai incrociata nemmeno per sbaglio.. hanno un modello di riferimento ideale assurdo, trovare una persona che sia perfettamente "sana" in base ai loro criteri è impossibile.

Il problema è quando i disturbi di cui uno soffre diventano socialmente invalidanti.. e ti portano a essere costantemente "evitato" come possibile rapporto sociale, qui sta il nocciolo della questione, più che l'ambizione ad una presunta "normalità" che - in fondo in fondo - proprio non c'è.

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Messaggio  Numb Lun Lug 02, 2012 9:55 pm

chrissolo ha scritto:
Seriamente.. secondo me se tutti facessero psicanalisi non si salverebbe nessuno da qualche sindrome, io di gente davvero "normale" (secondo gli standard psicanalitici) non credo di averne mai incrociata nemmeno per sbaglio.. hanno un modello di riferimento ideale assurdo, trovare una persona che sia perfettamente "sana" in base ai loro criteri è impossibile.

Si', si' lo so ... Smile Chiedevo solo per curiosità ...
Riguardo al disturbo narcisistico mi ero documentata ... effettivamente molte cose corrispondono con la diagnosi che mi è stata fatta ... mi sa che ci hanno azzeccato!

Numb

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Messaggio  chrissolo Lun Lug 02, 2012 11:02 pm

Numb ha scritto:
Si', si' lo so ... Smile Chiedevo solo per curiosità ...
Riguardo al disturbo narcisistico mi ero documentata ... effettivamente molte cose corrispondono con la diagnosi che mi è stata fatta ... mi sa che ci hanno azzeccato!

Numb, hai sbagliato a documentarti: è come quando cerchi dei sintomi in internet .. qualsiasi malattia CE L'HAI.. Very Happy

E, poi, dimmi chi non ha questo "disturbo narcisistico" oggigiorno, in una società "chiusa" ed individualistica come la nostra: se la maggior parte della gente fosse davvero empatica e solidarizzasse con gli altri, non ci sarebbero tutti questi drammi, problemi, isolamento, solitudine, depressione, suicidi..

Ciao.

chrissolo

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Messaggio  crisalide Ven Ago 03, 2012 6:21 pm

Io ho sempre cercato, in un certo qual modo, la solitudine.
Lo ritenevo uno status superiore, specie sul fronte introspettivo ed autorealizzativo, alla normale estroversione.
La fregatura è che, negli ultimi anni, questa solitudine si è accidentalmente, inavvertitamente e lentamente tramutata in isolamento, che è una cosa ben diversa dalla solitudine, ovvero dal metterti in disparte TEMPORANEAMENTE QUANDO/QUANTO VUOI TU.
E cos', eccomi che tra le cose che devo ricostruire c'è un abbozzo decente di vita sociale.

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Messaggio  ... Sab Ago 04, 2012 12:08 pm

Quanto mi ritrovo in questi post... la maggior parte dei passaggi è come se fossero usciti dalla mia mente, è come se gli avessi scritti io...
anch'io mi trovo nella vostra situazione... ho 22 anni, mi guardo attorno e vedo il deserto... anch'io ho sempre avuto grossa difficoltà a farmi delle amicizie, e le poche persone con cui son riuscita a legare, alla fine, si son allontanate senza, apparentemente, una ragione, alcune addirittura mi hanno persino tolto il saluto... eppure se da un lato mi sento la causa, e mi dico che sono una persona insulsa che non riesce a trasmettere niente a nessuno, dall'altra non mi pare di essermi mai comportata male... son sempre stata disponibile, gentile, e c'ho sempre messo del mio per coltivarle queste "amicizie"... eppure alla fine, son sempre quella che viene cestinata... e fa male... fa male vedere che questa situazione si ripete, e si ripete, da quando ero alle elementari....
da piccola, pensavo che le cose sarebbero cambiate, ma col passare del tempo, è come se mi fossi cristallizzata in questo circolo insano... in cui finisco sempre per darmi delle colpe. Eppure, nei rari momenti di lucidità, mi chiedo, ma che colpa puà avere una bambina di 6 anni... che viene presa di mira solo perchè è un pochino più timida e meno spigliata delle altre bambine... che colpa può avere una bambina di 12 anni, che viene presa di mira perchè non dice parolacce, studia e ha dei brufoli...... ed al liceo, segnata da tutte queste cose, mi son chiusa in me stessa, con la paura di esser presa di mira anche lì, e alla fine son stata presa di mira per questa ragione invece.... come dite voi, forse anch'io mi sarei dovuta aprire... ma era complicato, sia per la paura, sia perchè mi sentivo a disagio con persone che pensavano solo a trucchi e profumi, ad andare il sabato in discoteca, a telenovelas, a maria de filippi, e non sapevano manco chi fosse Montale, ad esempio.
Ma ora, mi ritrovo sola, chiusa fra 4 mura... a trascinarmi per le stanze di una casa che è diventata una prigione, a non avere un attimo di pace manco nel sonno, perchè anche lui m'ha abbandonato... a non avere la voglia di alzare un dito, e quindi neanche da fare qualcosa di costruttivo per il mio futuro, a rosicare osservando i ragazzi della mia età che escono spensierati ed in gruppo....
Son disperata all'idea che fra 20 anni, sarò nella stessa identica situazione... non trovo più un senso ed una ragione per vivere.
...
...

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Messaggio  Dreamer89 Sab Ago 04, 2012 9:49 pm

non sai quanto ti capisco. Io sto passando tutte le cose che hai scritto.
Io ho 17 anni e tutti dicono goditi questi anni...si ma come se non ho amici? Io le due amiche che ho non escono o anzi una ha il suo gruppo e non mi fa partecipare e nn c è mai. Anche io come te vorrei divertirmi uscire feteggiare e quant altro, e quando stavo con il mio ex ragazzo questo succedeva ma ora non più.
Per lo meno non sono l unica che passa tutto questo Sad anche io forse avrei dovuto aprirmi di più una volta

Dreamer89

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Messaggio  Niklaswolf Dom Ago 05, 2012 11:39 am

Dreamer95 ha scritto:non sai quanto ti capisco. Io sto passando tutte le cose che hai scritto.
Io ho 17 anni e tutti dicono goditi questi anni...si ma come se non ho amici? Io le due amiche che ho non escono o anzi una ha il suo gruppo e non mi fa partecipare e nn c è mai. Anche io come te vorrei divertirmi uscire feteggiare e quant altro, e quando stavo con il mio ex ragazzo questo succedeva ma ora non più.
Per lo meno non sono l unica che passa tutto questo Sad anche io forse avrei dovuto aprirmi di più una volta


...ehm....non per insistere...io ho 34 anni, il doppio dei tuoi e di sicuro ho meno possibilità di tè di fare amicizia; alla tua età basta uscire di casa e "scegliere", con un po' di testa visto che sei una ragazza e quindi un poco più a rischio di un ragazzo; anche se l'esser ragazza potrebbe darti una mano! Very Happy ...dipende forse anche un po' da dove sei (città, paese, paesino, cittadina) ma, non so, alle superiori, all'università se ci andrai o se ci vai, a spasso....al centro commerciale!!! (non avrei mai pensato di scrivere una cosa del genere! Surprised )...io oggi mi trovo un po' da solo, ma alla tua età giravo in compagnie di anche 50 persone; sei davvero giovane, non puoi pensare di ammainare bandiera, la cosa buona è che dipende tutto da te e quindi puoi "rimediare", fidati, sei ancora tranquillamente in tempo per conoscere altra gente con cui condividere la tua vita...

ciao Smile
Niklaswolf
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