Depressione nell'arte. Una domanda.

Secondo voi, nella letteratura, nell'arte, nella scultura, nella pittura, chi ha descritto in modo migliore la Depressione?

Pochi giorni fà, mi è capitato di andare a San Pietro in vincoli, quì a Roma e mi sono fermato a vedere il Mosé di Michelangelo.

I suoi occhi, la sua forza, la sua immobilità, la sua imponenza mi hanno parlato con parole di Depressione.

Sono uscito silenzioso, perdendomi per le strade di Roma.

ti rispondo così, di getto....Perchè pensare a tutte le arti mi porta fuori...Per me ciò che mi rimanda meglio alla Depressione è il Pinocchio quello passato in tv qualche annetto fa, quando la tv era in bianco e nero...Poi, per fortuna è arrivato quello di Benigni

Pavely ha scritto:Secondo voi, nella letteratura, nell'arte, nella scultura, nella pittura, chi ha descritto in modo migliore la Depressione?

Pochi giorni fà, mi è capitato di andare a San Pietro in vincoli, quì a Roma e mi sono fermato a vedere il Mosé di Michelangelo.

I suoi occhi, la sua forza, la sua immobilità, la sua imponenza mi hanno parlato con parole di Depressione.

Sono uscito silenzioso, perdendomi per le strade di Roma.

ciao,
stimolante anche questa domanda.
secondo me, nelle diverse epoche , gli artisti hanno espresso tutta la gamma delle emozioni tra cui anche quelle angosciose, anche se forse non propriamente rappresentazioni della depressione,.... ma forse qualcuno puo' avvicinarsi molto.
L'espressionismo tedesco degli inizi del "900 , con rappresentazione di figure deformate e con l'uso di colori stridenti, evova sentimenti di rabbia e disperazione. E. Munch, norvegese, anche attraverso i titoli dei suoi quadri , e' inequivocabile : "l'urlo" , "solitudine", rappresenta l'alienazione e la non comunicabilita' dell'uomo del periodo , fonti del disagio esistenziale. Non da meno , restando in tema e' il pittore austriaco E: Schiele, che rappresenta figure dai movimenti contorti , e sguardi allucinati, con un segno spigoloso e sofferto.
Il precursore di questo movimento e' stato Van Gogh, le cui crisi depressive, lo portarono a ricoverarsi ripetutamente in cliniche psichiatriche.
Lui stesso ne parla nelle lettere che scriveva al fratello Theo, delle emozioni cosi' forti quando sentiva ardentemente l'esigenza di esprimere la sua interiorita' , che in seguito dopo uno sforzo eccessivo, gli causavano profonda prostrazione.( il rosso accostato al verde , esprimevano le profonde passioni umane).
Durante una delle sue crisi, arrivo' a compiere un gesto automutilativo, tagliandosi parte dell'orecchio sinistro, finche' 2 anni dopo , nel 1890, si suicido' con un colpo di pistola.

Altri artisti che hanno trattato l'angoscia ve ne sono , ma non in modo cosi esplicito come quelli che ho citato.
Ciao
Alfredo

nei miei momenti di depressione forte, mi ha accompagnato facendomi compagnia e quasi sollevandomi un poco la musica di E. Satie ,musicista degli inizi del 900. Brani : Gnossienne o gymnopedie , N 1, 2, 3, 4.
Della musica pop , invece Peter Hammill ( del gruppo Van der graf generator ), un bel brano e' : house with no doors.
ciao