il mobbing la depressione e una lezione di vita

Dicono che qundo l'allievo è pronto il maestro si fa sentire.

Ero un ragazzo spensierato quando undici anni fa subì un mobbing spietato dai miei compagni di classe, che non esitarono a violentarmi psicologicamente per giorni e mesi. Ero forte, il più forte di tutti. Non ho mai avuto rivali in ambito sociale e negli amori, che sotto la luna consumavo pensando fosse tutta li la vita.

Eppura amici quando un gruppo si mette in testa che tu devi essere fatto fuori, non c'è carisma che tenga, la maggioranza ha la meglio, ti schiaccia e umilia. Non so come spiegarvi il Mobbing, forse lo puo capire solo chi l'ha vissuto, è inafferebbile e brutale!

Così entrai in una depressione allucinante che oggi, undici anni dopo, non ho ancora superato, o almeno non del tutto.

Sono qui per lanciare un messaggio: anch'io osservo come voi l'abbandono degli amici e parenti nei miei confronti, perchè depresso, ma se guardiamo la cosa da una certa angolatura, possiamo dire di aver capito molto dell'ipocrisia della vita di oggi giorno.

Quando sei felice, tutti li a coccolarti e farti le feste - mentre se hai un problema, anche minimo, CHIUNQUE, ti tira un calcio per farti azzoppare.

Ma non penso sia colpa della gente, penso invece che viviamo in tempi duri, in una società poco evoluta ed insesibile al disagio altrui..

...se si imparasse a vedere l'uno, cioè l'unità che abbraccia tutte le persone di questo mondo, forse molti mali verrebbero leniti

Saluti

Ciao, mi dispiace per la tua storia, anche se l'hai solo accennata e non ho capito un granchè, non riesco a immaginare una situazione in cui il campione diventa oggetto delle malvagità del gruppo, queste solitamente (o almeno per quanto ho potuto osservare) vengono dirette verso il più debole e insicuro. E poi com'è possibile che, da non avere rivali in ambito sociale, ti sei trovato all'angolo così. Ancora, il più forte di tutti, come fa a patire per 11 anni per essere stato maltrattato in classe.

djc0re ha scritto:Sono qui per lanciare un messaggio: anch'io osservo come voi l'abbandono degli amici e parenti nei miei confronti, perchè depresso, ma se guardiamo la cosa da una certa angolatura, possiamo dire di aver capito molto dell'ipocrisia della vita di oggi giorno.

Quando sei felice, tutti li a coccolarti e farti le feste - mentre se hai un problema, anche minimo, CHIUNQUE, ti tira un calcio per farti azzoppare.

Mah questo è falso, chi ti vuole bene, chi ti ama, cercherà di aiutarti, magari poi non riuscendo, magari facendo più danni che altro e risultandoti nocivo in conclusione, ma terrei in conto anche le intenzioni.

Per quanto riguarda gli altri, invece, è comprensibile, la tristezza è contagiosa, perchè mai uno dovrebbe passare il tempo a consolare te, invece di divertirsi e godersi la vita con qualcuno più felice e spensierato?

O davvero pretendi che tutti siano disposti a sacrificare il proprio tempo (la propria vita) per fare piacere a te (o a me, per quel che cambia)?

djc0re ha scritto:Ma non penso sia colpa della gente, penso invece che viviamo in tempi duri, in una società poco evoluta ed insesibile al disagio altrui..

...se si imparasse a vedere l'uno, cioè l'unità che abbraccia tutte le persone di questo mondo, forse molti mali verrebbero leniti

Saluti

Questa cosa di cui parli la hanno già inventata, si chiama umanità, per questa hanno inventato i diritti umani, le associazioni umanitarie, ecc... ecc....

Scusa se ti posso sembrare aggressivo ma non è mia intenzione, è che la metà dei neuroni stanno dormendo e non ho la capacità di moderarmi più di tanto ;-)