Dove siete tutti?? Ancora sul pensiero scabroso...

mentre scende già la sera...
cavoli...non ricordo da quanto tempo non vedo il sole....che periodo storico (personale) sto vivendo...tra desiderio di ricominciare a vivere ed emozioni di disperazione.
Son solo io a provare questa emozione?? Forse...da depresso novello...mi "stupisco" nel sentire questa sofferenza....di provarla in prima persona.....la perdita di speranza...di un futuro;...certo, son solo momenti...ma che da 10 giorni si stanno ripetendo quasi quotidianamente. E son 10 giorni che assumo il farmaco...strana coincidenza...

Quindi...siam solo io e la piccola Serena a lamentarci...ci accomuna il fatto che siam nuovi a tale disturbo...quindi ci permettiamo di gridare il nostro stupore. Ma non vogliamo fare le vittime.

Ieri sera, per assurdo, ho avuto uno squarcio di benessere, riuscivo a concepire di lavorare in città ad un'ora da qui, era come se avessi un nuovo entusiasmo, ho perso due ore a mandare tre candidature alla Bartolini, ad un negozio di serramenti, e stamattina altri tre Cv, e una telefonata in un'agenzia interinale. Venerdì ho lasciato 4 Cv nei supermercati, altri due in uffici come impiegato.
Nessuna risposta.

Buffo. Mi viene in mente che, non ho più paura della mia psichiatra. Mi spiego meglio. Tempo fa "litigammo" sul fatto che io fossi o meno depresso...temevo di sentirmi addosso l'etichetta di "malato di depressione". Pensavo, se uno viene etichettato così...va sorvegliato a vista....magari fa qualche cazzata..vanno informati i familiari...ecc...ecc..
Ora lo ammetto. Solo davanti a lei a dire il vero. Ma all'atto pratico, che io prenda un farmaco ed ammettta di essere depresso, non ha mutato nulla. Strana malattia questa. In effetti la diagnosi viene fatta sulle dichiarazioni del paziente sul suo umore.
Il mio era un problema di lettura, di interpretazione del disturbo di depressione. Forse lo confondevo col fatto di poter diventare interdetto, o che mi potessero rinchiudere.

E così, ho potuto confessare nell'ultima seduta che ho dei momenti di disperazione. Lei, molto pacatamente ha solamente detto che i farmaci per agire hanno bisogno di tempo. Era come se, lo desse per scontato che un depresso ha dei momenti di disperazione. Ma allora...

Ma allora...il pensiero scabroso di cui parlavo tempo fa...ossia...di desiderare non esistere più...(nei momenti di sofferenza acuta) è un pensiero comune a tutti i depressi. E i medici lo sanno, ovviamente.

Nessuno scandalo dunque??

i pensieri sucidali sono un sintomo della depressione, non tutti i pazienti ne hanno ma molti si e gli psichiatri naturalmente lo sanno, se non lo sanno sono incompetenti.....