abuso di benzodiapzepine
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abuso di benzodiapzepine
ciao
sono disperato per andare avanti devo prendere 10 compresse di lendormin al giorno
sono disperato per andare avanti devo prendere 10 compresse di lendormin al giorno
schiacciato- Numero di messaggi : 3
Data d'iscrizione : 07.04.17
Re: abuso di benzodiapzepine
Quali problemi ti portano a prendere quelle pastiglie?
MortoCheCammina- Numero di messaggi : 87
Data d'iscrizione : 17.12.13
abuso benzodiazepine
mi trovo in uno stato depressivo e sono sempre in ansia per quaklunque cosa
schiacciato- Numero di messaggi : 3
Data d'iscrizione : 07.04.17
Re: abuso di benzodiapzepine
Sei seguito da uno psichiatra?
L'obiettivo dovrebbe essere quello di iniziare una terapia magari con altri farmaci che, a differenza delle benzodiazepine, possano farti guarire.
L'obiettivo dovrebbe essere quello di iniziare una terapia magari con altri farmaci che, a differenza delle benzodiazepine, possano farti guarire.
MortoCheCammina- Numero di messaggi : 87
Data d'iscrizione : 17.12.13
Re: abuso di benzodiapzepine
Beh, 10 al giorno, sicuramente non è il dosaggio che ti ha indicato il medico.
Cmq non ci racconti né sei seguito da un medico o da uno psicologo, né se questo abuso è recente/episodico o se è ormai strutturale.
Quindi ti scrivo più che altro raccontandoti le considerazioni, abs ovvie in realtà, che io ho tratto dalla mia esperienza diretta e indiretta. Lendormin io ne prendevo in genere 2, però contestualmente tiravo giù lo xanax come fosse acqua fresca.
Se hai un problema di abuso, tu conta che la prima cosa da affrontare è l'abuso di farmaci.
Prendere sonniferi tutto il giorno, al di là degli effetti che possono avere sull'ansia, vuol dire compromettere qualsiasi ambito della propria vita: non si hanno più i riflessi per guidare e neanche per attraversare la strada in sicurezza, né per la lavorare, leggersi un libro, guardarsi un film o passare una serata con gli amici né gestire una normale vita di relazione.
Inoltre con un abuso di farmaci in essere, non è realisticamente possibile affrontare in modo costruttivo i propri problemi; non si ha la possibilità di ascoltare le proprie emozioni e le proprie esigenze emotive e di conseguenza non si ha la possibilità di darsi una qualsiasi direzione.
Tieni anche conto con le benzodiazepine si sviluppa tolleranza, più o meno rapidamente, il che significa però che a un certo punto non fanno più effetto. Tra questo fa spesso scattare l'abuso, perché se ne prende di più, perché non si sta bene, ma dopo un po' scatta di nuovo il meccanismo di tolleranza, e si sente la necessità di prenderne altre.
La soluzione in ogni caso è di farti seguire nella dismissione da un medico competente e/o da uno psicoterapeuta che ti accompagni nello scalare lentamente. E che ti aiuti a seguire le prescrizioni del medico e a non fare più di testa tua.
Metti in conto che è un processo lungo e non ti scoraggiare!
Cmq non ci racconti né sei seguito da un medico o da uno psicologo, né se questo abuso è recente/episodico o se è ormai strutturale.
Quindi ti scrivo più che altro raccontandoti le considerazioni, abs ovvie in realtà, che io ho tratto dalla mia esperienza diretta e indiretta. Lendormin io ne prendevo in genere 2, però contestualmente tiravo giù lo xanax come fosse acqua fresca.
Se hai un problema di abuso, tu conta che la prima cosa da affrontare è l'abuso di farmaci.
Prendere sonniferi tutto il giorno, al di là degli effetti che possono avere sull'ansia, vuol dire compromettere qualsiasi ambito della propria vita: non si hanno più i riflessi per guidare e neanche per attraversare la strada in sicurezza, né per la lavorare, leggersi un libro, guardarsi un film o passare una serata con gli amici né gestire una normale vita di relazione.
Inoltre con un abuso di farmaci in essere, non è realisticamente possibile affrontare in modo costruttivo i propri problemi; non si ha la possibilità di ascoltare le proprie emozioni e le proprie esigenze emotive e di conseguenza non si ha la possibilità di darsi una qualsiasi direzione.
Tieni anche conto con le benzodiazepine si sviluppa tolleranza, più o meno rapidamente, il che significa però che a un certo punto non fanno più effetto. Tra questo fa spesso scattare l'abuso, perché se ne prende di più, perché non si sta bene, ma dopo un po' scatta di nuovo il meccanismo di tolleranza, e si sente la necessità di prenderne altre.
La soluzione in ogni caso è di farti seguire nella dismissione da un medico competente e/o da uno psicoterapeuta che ti accompagni nello scalare lentamente. E che ti aiuti a seguire le prescrizioni del medico e a non fare più di testa tua.
Metti in conto che è un processo lungo e non ti scoraggiare!
merla- Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino
ABUSO BENZODIAZEPINE
Si Merla sono seguito da uno psichiatra e da uno psicologo. Il problema e che non riesco a rispettare le loro indicazioni.
Il mio malessere e talmente forte che non posso fare a meno di prendere le bdz in notevole quantità ed in dosi ben superiori a quelle che mi ha prescritto lo psichiatra.
Comunque ti ringrazio per la risposta ed i consigli.
Il mio malessere e talmente forte che non posso fare a meno di prendere le bdz in notevole quantità ed in dosi ben superiori a quelle che mi ha prescritto lo psichiatra.
Comunque ti ringrazio per la risposta ed i consigli.
schiacciato- Numero di messaggi : 3
Data d'iscrizione : 07.04.17
Re: abuso di benzodiapzepine
Ciao schiacciato,
a me spiace, evidentemente, non essere riuscita a esprimere che empatizzo (davvero) con il tuo malessere, ma di aver fatto soltanto passare un messaggio un po' troppo operativo.
Mi è chiarissima la sensazione di aver bisogno del farmaco perché si sta troppo male, ma mi è anche chiaro per esperienza diretta come questa sensazione e il malessere stesso nell'ambito di un abuso sono causate anche dall'abuso stesso; al di là dei problemi di fondo, che c'erano prima e che probabilmente andranno comunque affrontati, sicuramente l'abuso crea un fattore in più che aumenta e spesso amplifica l'ansia e il malessere.
Innanzitutto, è evidente che un sonnifero che, nel dosaggio giusto, non è sufficiente a farti dormire è un farmaco che in quel contesto non sta funzionando; al di là di questo, però, il problema è che tra gli effetti collaterali documentati di quei farmaci ci sono la tolleranza, la dipendenza, e l'effetto paradosso. Questo significa, in soldoni, che l'ansia e il malessere che tu senti adesso sono creati (anche) dall'abuso stesso.
E la tua sensazione che invece questi farmaci ti servano è a sua volta causata dall'abuso, benché sia evidente che non ti servano. Se servissero, dormiresti come un ghiro e soprattutto ti sveglieresti riposato.
In altre parole, nel corso di un abuso prolungato e strutturato, quei farmaci diventano da un certo punto di vista "acqua fresca" perché si è innescato il meccanismo della tolleranza. Quello che resta sono gli effetti collaterali, primo fra tutti il rincoglionimento, ma anche la soglia dell'ansia molto più bassa (o ormai inesistente), la tolleranza ai farmaci di quel tipo (la mia in questo caso è permanente; certi farmaci non mi fanno più niente a distanza di anni e quelli simili mi fanno cmq pochino), il senso di colpa per non riuscire a rispettare le indicazioni del medico (questo è un chiarissimo segno dell'abuso, non credere), il senso di impotenza (idem) ecc. ecc.
Armati di pazienza, tanta, rifletti se e quanto ti fidi delle persone che ti seguono e valuta se puoi affrontare con loro questo problema o se invece vuoi cercare qualcun altro. Ma cerca di convincerti che l'unica strada percorribile per stare meglio, per quanto sia dura e faticosa, è affrontare il problema dell'abuso, che incancrenisce tutto il resto.
buone cose
a me spiace, evidentemente, non essere riuscita a esprimere che empatizzo (davvero) con il tuo malessere, ma di aver fatto soltanto passare un messaggio un po' troppo operativo.
Mi è chiarissima la sensazione di aver bisogno del farmaco perché si sta troppo male, ma mi è anche chiaro per esperienza diretta come questa sensazione e il malessere stesso nell'ambito di un abuso sono causate anche dall'abuso stesso; al di là dei problemi di fondo, che c'erano prima e che probabilmente andranno comunque affrontati, sicuramente l'abuso crea un fattore in più che aumenta e spesso amplifica l'ansia e il malessere.
Innanzitutto, è evidente che un sonnifero che, nel dosaggio giusto, non è sufficiente a farti dormire è un farmaco che in quel contesto non sta funzionando; al di là di questo, però, il problema è che tra gli effetti collaterali documentati di quei farmaci ci sono la tolleranza, la dipendenza, e l'effetto paradosso. Questo significa, in soldoni, che l'ansia e il malessere che tu senti adesso sono creati (anche) dall'abuso stesso.
E la tua sensazione che invece questi farmaci ti servano è a sua volta causata dall'abuso, benché sia evidente che non ti servano. Se servissero, dormiresti come un ghiro e soprattutto ti sveglieresti riposato.
In altre parole, nel corso di un abuso prolungato e strutturato, quei farmaci diventano da un certo punto di vista "acqua fresca" perché si è innescato il meccanismo della tolleranza. Quello che resta sono gli effetti collaterali, primo fra tutti il rincoglionimento, ma anche la soglia dell'ansia molto più bassa (o ormai inesistente), la tolleranza ai farmaci di quel tipo (la mia in questo caso è permanente; certi farmaci non mi fanno più niente a distanza di anni e quelli simili mi fanno cmq pochino), il senso di colpa per non riuscire a rispettare le indicazioni del medico (questo è un chiarissimo segno dell'abuso, non credere), il senso di impotenza (idem) ecc. ecc.
Armati di pazienza, tanta, rifletti se e quanto ti fidi delle persone che ti seguono e valuta se puoi affrontare con loro questo problema o se invece vuoi cercare qualcun altro. Ma cerca di convincerti che l'unica strada percorribile per stare meglio, per quanto sia dura e faticosa, è affrontare il problema dell'abuso, che incancrenisce tutto il resto.
buone cose
merla- Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino
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