Aggressività

Bene sono stato tirato in ballo sia da Cantarell che da Merla, i quali mi hanno detto che certi miei interventi possono in qualche modo turbare qualcuno.
Per prima cosa non credo di aver offeso ne minacciato nessuno degli utenti del forum e non è mia intenzione farlo. Mi sembrava un luogo dove poter esprimere liberamente quello che si prova. Si io sono una persona aggressiva e violenta, verbalmente e fisicamente se perdo le staffe. Inoltre soffro di disturbo bipolare e nelle fasi maniacali posso diventare pericoloso. Da qui a dire che posso spaventare qualcuno che nemmeno conosco, mi sembra che ne passi.
Io purtroppo vivo, ho sempre vissuto di rabbia. Sono nato geneticamente così. Sono cresciuto in un ambiente contadino in cui la violenza sulle persone e sugli animali era all'ordine del giorno. Mio nonno era un padre-padrone. All'epoca non esisteva il bollino rosso per oscurare ai bambini le scene da non vedere. Ho assistito a scazzottate tra confinanti, a missioni punitive contro zingari e perfino contro meridionali. Mio nonno aveva fatto due guerre e con il senno del poi credo che fosse stato bipolare anche lui. Non perdeva occasione di arrivare alle mani con chiunque ritenesse fastidioso. Fino a 13/14 in cui ho iniziato a manifestare la mia rabbia in modo violento, ne ho prese tante ma tante davvero. Calci, frustate, cinghiate. Siccome ero un bambino agitatissimo e ne combinavo di tutti i colori, facevo danni e disastri, ne prendevo praticamente tutti i giorni. Diventato adolescente tutta questa violenza è diventata parte di me. Ho capito che con la cattiveria, coadiuvato da una buona massa corporea, potevo far valere le mie ragioni ovunque. Ho cercato di indirizzare la mia rabbia e violenza dedicandomi per un periodo alla boxe. Per un po' sono andato avanti (tre anni), però non potevo salire sul ring per gli incontri perché m'incazzavo di brutto quando sentivo male e oltre ai guantoni usavo sgabelli e tutto quel che mi passava per le mani per farmi giustizia. Fui cacciato dalla palestra.
Poi la vita è andata avanti. Non mi sono mai tirato indietro quando c'era da menare le mani, nelle risse e nelle manifestazioni politiche. Io e la rabbia e violenza, siamo tutt'uno. Non posso esimermi da questo mio aspetto, fa parte di me.
Questa settimana poi mi sento particolarmente agitato. Sicuramente sarà luna piena (non ridete per favore)

per me la tua rabbia è del tutto giustificata. e non certo per via del passato violento o del disturbo bipolare.  non lo dico da professore, lo dico perché sono il primo che imbraccerebbe un fucile in caso di rivoluzione, il primo che farebbe saltare teste di cazzo a destra e a manca. e non ho avuto un infanzia difficile o sarcazzo. il diffiicile sta nel gestirla quando ci si sente accerchiati da un branco di idioti. tanto di cappello a chi ci riesce. io ho bisogno dei miei calmanti. poco ma sicuro.

Concordo con quanto hai scritto

Devo ammettere però che non mi piaccio così. Vorrei gestire i rapporti in modo razionale, con calma, lucido, senza perdere il controllo. La mia aggressività mi ha condizionato l'esistenza. Alla fine uno fa terra bruciata intorno a se perché la gente non vuole essere azzannata. Non è un bel vivere il mio. Passare da uno stato apatico ad uno violento nell' arco di pochi secondi, non ti fa mai stare bene, specie se hai 56 anni. Mi detesto

posso immaginare. complimenti per la resistenza. io ne ho 37 e mi sento costantemente al limite della sopportazione. almeno tu, tuo malgrado, ogni tanto la fai esplodere. io riesco a fare piazza pulita intorno a me solo con le vibrazioni che emano dovute al sovraccarico. non dico che sei fortunato, dico che solo prima o poi la combinero' grossa.

Be necropolitano di cazzate grosse purtroppo ne ho fatte diverse. Mi rendo conto che con la forza non si va da nessuna parte. Non è così che si viene rispettati. La fermezza non s' impone battendo i pugni.

Richarson, forse io non sono stata chiara quando ti ho scritto in privato. Quindi ci riprovo.

Stamattina ti ho scritto semplicemente perché, dopo aver letto il tuo intervento in risposta a quello di canterel, ho avuto l'impressione che tu avessi colto da parte sua una sorta di azione "in qualità di moderatore".
Questo non era vero, perché le azioni "di moderazione" sono concordate tra me e lui, a volte piquemal, e non era successo. Quindi ci tenevo a dirti semplicemente che l'impressione non era fondata, né che stavamo in alcun modo pensando di intervenire o altro riguardo a quello che hai scritto.

Poi ho aggiunto a livello personale che i tuoi interventi sono un po' forti. Per me è evidente che non sia il tuo intento spaventare nessuno (e credo di averti detto anche questo), tuttavia mi sembra ovvio che se uno inizia a parlare di fucili, rivoluzioni, aggressività e violenza ecc. ecc. può accadere che qualche lettore, con una sensibilità diversa, o più impressionabile o più ansioso banalmente si spaventi o si prenda male.

Però, a questo punto, ci tengo a precisare una cosa sul ruolo dei moderatori, non per te in particolare, ma per tutti:

Il senso di un forum è di essere uno spazio di condivisione e scambio di cui devono poter fruire tutti gli utenti che lo desiderano e che si adattano a minime regole di convivenza, almeno questa è fin dall'inizio l'interpretazione del senso di questo spazio di chi l'ha aperto (che non interviene più da un sacco di tempo) e di chi lo modera. Questa interpretazione deriva direttamente dall'esperienza diretta di Nadir (fondatrice), di canterel e mia (anche di altri, se se lo ricordano, che hanno scientemente scelto di migrare qui alla luce di quell'esperienza) di un forum non moderato, dove alla fine la gente ha scazzato e, per fortuna solo emotivamente, si è fatta vicendevolmente del male, sostanzialmente perché un po' l'uno e un po' l'altro non sono riusciti a darsi uno stop quando sarebbe stato opportuno. Quindi, sia chiaro, l'intento mio, di canterel II, di piquemal, e di Nadir (quando apparirà   ) non è assicurare a ognuno sempre e comunque la totale e completa libertà di espressione né di sfogo perché "io sono fatto/a così". Regolarsi sul "io sono fatta/o così" da sempre e in ogni situazione ha soltanto demolito qualsiasi relazione umana, perché in qualsiasi scambio tra persone entrambi devono fare ogni tanto un passo indietro per venirsi incontro: vale qui, vale al bar, vale in coppia, tra gli amici, nella squadra di calcetto e in qualsiasi contesto dove interagisca più di una persona. In ogni caso per la totale libertà di espressione ci si apre un blog, un forum è un'altra cosa, mi sembra evidente.

Noi quattro abbiamo cercato di mantenere questo posto fruibile, cercando di intervenire francamente poco, limitando le regole, evitando il più possibile i ban o gli interventi secchi a meno di situazioni eccessive. Tenendo anche conto delle nostre situazioni personali visto che, cmq, investiamo il nostro tempo gratis e non è sempre una cosa semplice nè divertente, ogni siamo anche noi stanchi, incazzati, spaventati, affaticati, ogni tanto le cose che leggiamo e i litigi ci feriscono o ci toccano direttamente, a volte ci amareggiano anche molto profondamente. Tenete presente ogni tanto che siamo esseri umani anche noi e che, visto che siamo qua e non in forum di vacanze ai tropici, varrebbe la pena farsi la domanda se davvero abbiamo tout court un vissuto più divertente del vostro.
Detto questo, credo che sia ovvio per chiunque che sfoghi senza freni, minacce di violenze più o meno fondate, boutade razziste, sessiste, politiche non rendano questo ambiente poi così gradevole. È già successo che alcune persone in momenti di forte fragilità abbiano smesso di intervenire o abbiano chiesto di cancellare il proprio profilo, perché ferite dalla poca considerazione, dal poco riguardo, dalla poca sensibilità e dalla poca gratitudine per l'interesse manifestato che hanno trovato qui, tra gli utenti, non fuori tra i ""non depressi"", qui dove pensavano di essere accolti e invece hanno trovato tanto casino e tanta assenza di riguardo.

Che piaccia o no, io (e credo di poter parlare per tutti i miei "colleghi") credo sinceramente che sia sensato provare ad assicurare un ambiente sereno dove anche persone particolarmente delicate, fragili, timide e prive dell'energia e delle risorse per imporsi con aggressività, sfoghi più o meno debordanti, istrionismi ed esibizionismi vari possano trovare un'occasione di scambio e di confronto, senza essere macinati non dall'urgenza (l'urgenza è di tutti) ma dalla forza di espressione di altri che, apertamente o meno, è evidentemente superiore, che si snodi attraverso manifestazioni di aggressività, provocazioni, manipolazioni o vittimismo è indifferente.
Questo implica chiedere (e a volte anche imporre, quando necessario anche se non piace) un passo indietro da parte degli utenti che, a prescindere dal malessere, dimostrano evidentemente maggiori risorse nel esprimersi. Altrimenti vale la legge della jungla anche in questo contesto, perché ha inevitabilmente più spazio chi urla più forte. Non è questa la nostra logica. Sarebbe bello (e ci aiuterebbe) se invece di considerare così spesso il moderatore come un guardiano cattivo e frustrato, ci fosse un po' più di sforzo da parte di tutti a prendersi cura dello spazio che si sta usando, a coglierne il senso (e sono ben otto anni che ogni tot settimane ci troviamo a ripeterlo ad libitum), a pensare prima di scrivere, non perché lo dice merla o lo dice cant, ma perché chi ci legge potrebbe anche stare peggio di noi. Sarebbe solo una dimostrazione di cura per gli altri (chiunque essi siano) e per un forum che, gestito bene, male, magari di m_erda da un manipolo di moderatori forse nevrotici, cmq in qualche modo qualcosa darà, altrimenti non si tornerebbe.

Grazie.

Ho afferrato il concetto. Sono un animale, torno nella giungla. È stato comunque un piacere.

ciao richarson,
voglio cominciare a risponderti perché sono direttamente chiamato in causa e questa interazione nasce da un mio commento di ieri.

confermo quanto ti dice merla: non ero intervenuto in veste di moderatore, non ho fatto riferimento a sanzioni di alcun genere e non avevo intenzione di bannarti, e neppure di censurarti.
ammetto che nel mio commento c'era anche un elemento di affettuosa, amicale provocazione (quando ti ho chiesto di fare uno sforzo per il bene che mi vuoi ). una provocazione prosociale però, a cui ho esplicitamente allegato il massimo rispetto. empatizzo con la tua fatica, e infatti ieri ti ho scritto che tante volte girano le balle anche a me.

spero perciò che tu non ti senta vittima di un'azione repressiva. spero infatti che tu possa verificare da te, ad esempio scorrendo i messaggi archiviati nel tuo profilo utente, che in queste settimane hai avuto tutto lo spazio per esprimere senza incontrare alcun filtro molti messaggi dello stesso tenore di quello a cui ieri ho risposto.
ieri, rispondendoti, ho cercato di inserire marche di affetto e di rispetto perché mi rendevo conto di assumere una posizione un po' ingrata, cioè quella di richiamarti ad una fatica (contestualizzare mentre scrivi i tuoi interventi).
sensata o meno che fosse la mia osservazione, credo di averti intepellato perché ho notato che stavi infilando le fucilate anche in un thread aperto da altre persone e spontaneamente indirizzato verso l'espressione di pensieri che con le fucilate non c'entrano.
io quindi mi sono detto che forse in queste settimane ti sei abituato a venire qui, giorno per giorno, riconoscendo questo come il posto in cui tu hai il ruolo di mettere le fucilate. abituandoti, le fucilate diventano qualcosa di rituale e aproblematico. smetti di parlarne come di un problema e diventano un elemento di abitudine.
ecco, io non voglio dare nessun contributo positivo alla trasformazione di questo forum in uno sfogatoio generale e in un luogo in cui le persone, i soggetti, si identificano tout court con i problemi e celebrano ritualmente i problemi.
e se questo può accadere non è colpa tua, o mia, o di merla, o di un utente preso singolarmente, ma delle dinamiche interattive che diventano automatismi.
automatismi del cavolo, secondo me. e sbaglierò. ma io provo adesso due sentimenti contrastanti:

1) dispiacere se il mio stimolo ti ha urtato, ti ha fatto sentire limitato ingiustamente e ora ti fa dire che devi "tornare nella jungla".
2) allo stesso tempo, la sensazione di avere in qualche modo ottenuto da te un feedback positivo nel senso in cui l'avrei voluto ottenere (però senza urtarti), perché di tua iniziativa hai aperto questo thread, dove hai avuto modo di rimettere in questione la violenza verbale e l'aggressività parlandone come di rispettabili e umanissimi problemi, collegandole al tuo vissuto. ora che ne stiamo parlando, evitiamo il rischio di banalizzarle attraverso la ripetitiva ostensione simbolica delle fucilate. e non mi sembra poco. e lo hai fatto tu aprendo questo thread, e ti ringrazio. io credo che ogni tanto, anche qui sopra, restituire un limite (la cornice, le interazioni) sia utile alla dialettica, anche e proprio perché ci diamo poche regole e moderiamo poco, e quindi il rischio è che smettiamo di far caso (e di dar senso) alle cose.

ribadisco la mia stima e l'affetto, spero di non averti infastidito, spero di non aver scritto cose incomprensibili.
se ho scritto cavolate, perdona. sono due giorni che non mangio se non crackers, e che non mi lavo. ora vado a lavarmi. hasta siempre.

Non mi hai urtato ne tu ne Merla, mi ha urtato richarson, quello che sono, quello che io apparisco agli altri. Per quanto possa metterci tutta la buona volontà possibile io non riuscirò mai a liberarli dell' altra parte di me che prende il sopravvento.

Più che liberare qualcuno da una parte di richarson, magari basterebbe che le varie parti parti facessero un po' pace, o almeno smettessero di farsi la guerra.
Per te eh, prima che per gli altri, per sballottarti un po' meno.

Contenta di non averti urtato, in ogni caso. Non era quello che volevo.

Sai Merla cos' è il disturbo bipolare? Leggendo sui libri o su internet si capisce soltanto che il soggetto che ne soffre altera momenti depressivi ad altri maniacali. Tutto vero tranne il fatto che un bipolare si alza in due, lavora in due, mangia in due, fa ogni cosa in due. Io sono due persone che si alternano senza soluzione di continuità. Sono contemporaneamente le due facce della medaglia, sono la luna e la parte invisibile della stessa. Io non sono in guerra con me stesso, io sono le due facce di me stesso che ruotano sull' asse del mio corpo. Io sono il richarson calmo e rilassato ed il richarson malvagio. Una parte di me è tranquilla, l'altra violenta. Le fucilate in fondo sono sciocchezze al confrondo di nefandezze indicibili che mi suggerisce l'altra parte di me. Prende il sopravvento perché è forte e predominante. Difficile da controllare. Una parte di me va dallo.psichiatra per chiedere aiuto. L'altra parte mi suggerisce di strappargli il naso quando mi è seduto davanti. la parte buona di me mi dice di prendere i farmaci mentre l'altra mi ride dietro e mi dice di bere due birre dietro ai farmaci. Non è mai stato facile capire chi sono veramente.

Io non ho mai avuto episodi di mania in senso stretto, quindi lo so il giusto.
Però il mio ex convivente ha avuto alcuni episodi di mania, e per un certo periodo ha preso anche le medicine che stai prendendo tu. anche altre.
Nessun TSO, ma ci è andato vicino, qualche ricovero, qualche problema con l'aggressività (non con me eh, in generale) e tante tendenze paranoiche da un certo punto in poi.
Insomma, non posso sapere come ti senti esattamente, ma è qualcosa con cui per un po' ho convissuto come compagna e mi rendo conto che sia difficile, non è che minimizzo.

Stasera io mi sento il dio in terra. Mi sento forte e possente. Stasera mi facevano schifo chi beve. Stasera mi faccio schifo io depresso, quando mi lagno. Stasera penso che io risolverò tutto. Stasera penso di essere superiori a tutti. Stasera la mia cagnetta mi guardava impaurita. Un paio di giorni e sarò di nuovo uno sputo su un marciapiede.

Secondo me è una parte del tuo carattere, hai un atteggiamento difensivo che ti porta ad essere aggressivo. Il mio migliore amico è bipolare, ha avuto diversi tso ma non ha tutta questa rabbia.

Scusatemi, è un periodo particolarmente difficile.

Tranquillo..

Guarda richarson che la rabbia l' abbiamo tutti dentro anche io che sono una persona pacifica sono sbroccato più volte ho distrutto tutto e preso a calci i carabinieri che mi stavano portando in tso, per la precisione me ne sono fatti tre in passato di tso da un mese l' uno e gli psichiatri mi avevano bollato come bipolare anche se io non ci ho mai creduto ed ho fatto bene! Io mi sento bene ora, non ho nessuna mania ne depressione: Però ho fatto un lungo percorso d'accettazione: Come stai facendo tu non va bene perché non accetti la tua rabbia, la reprimi! É molto difficile imparare ad accettarla perché ci si confonde e si pensa la voglio accettare ma in realtà quello che vorresti realmente é farla scomparire, anche se credi di accettarla in realtà é una repressione mascherata! La rabbia che spingi nell'ombra, nel mondo del subconscio, non si esprime più direttamente come rabbia, ma si distorce e cambia volto. Se invece di osservare e amare la tua rabbia la stai reprimendo, allora questa riemergerà come depressione, utilizzo di droghe o alcool, disturbi alimentari o un generico disagio che fa vivere male. La depressione non é altro che la rabbia verso il mondo che viene repressa e soffocata nel subconscio: Il depresso, nel profondo, é molto aggressivo e autoaggressivo....se fai un corretto lavore su di te la rabbia si tramuta in compassione! Cmq se non riesci a fare un lavoro puoi iniziare con esprimerla: Quando qualcuno ti dice qualcosa che ti fa arrabbiare, devi subito rispondere: Guarda questa cosa mi provoca rabbia! Così con tranquillità, ancor prima che i tuoi pensieri riescano a suscitare l' emozione, se rispondi così, esprimendola, non riesce a rafforzarsi creando l' emozione e facendo si che poi perdi le staffe! Qualora non riesci ad esprimerla e perdi le staffe amen, non ti incolpare é passata, cercherai di essere più sveglio la volta seguente!spero di essere stato utile ciao non ti odiare e detestare mai più, amati! Quando tua moglie ti dice che fai schifo perché mangi o bevi prima che quei pensieri ti creano dolore rispondile queste parole mi creano dolore, lo so che mangio bevo così cercherò di stare meglio ed abbandonare questi vizi, tu gentilmente cerca se puoi di non incrementare i miei sensi di colpa. Se fai un lavoro del genere vedrai i risultati e non arriverai mai a momenti di dolore o di rabbia da finire in tso!

Hai ragione serpico solo che io ora non riesco neppure a parlare con gli altri. Parlo solo con la mia cagnolina e la gatta che però se ne strafrega pure lei. Solo la canina sembra accettarmi cosi come sono. Non si stacca da me.