Ma cos e', alla fine, la felicità?

E' tenersi per mano e andare lontano? O è un bicchiere di vino con un panino??
Io questo non lo so, so soltanto che quando in generale si pensa alla felicità, si tende ad immaginarla in cose del tutto materiali, una bella casa, magari una bella moglie, un amante senza pretese, e un buon lavoro che ti permetta di mantenere entrambe, ma come mai allora che io ero cosi felice a sei anni sulla spiaggia a raccogliere conchiglie? Non mi serviva altro, si lo so con l'eta si diventa un po piu ambiziosi , ma alla fine mi immagino con un buon lavoro, una bella casa ecc e mi vedo infelice comunque, come mai? E' cosi facile essere infelici, che diventa la norma, forse è colpa della società in cui viviamo che ci fa sempre desiderare spesso l irragiungibile? Non lo so , so solo che ora vorrei tanto essere su quella spiaggia con le onde che mi bagnano i piedi a raccogliere conchiglie

tristania ha scritto:E' tenersi per mano e andare lontano? O è un bicchiere di vino con un panino??
Io questo non lo so, so soltanto che quando in generale si pensa alla felicità, si tende ad immaginarla in cose del tutto materiali, una bella casa, magari una bella moglie, un amante senza pretese, e un buon lavoro che ti permetta di mantenere entrambe, ma come mai allora che io ero cosi felice a sei anni sulla spiaggia a raccogliere conchiglie? Non mi serviva altro, si lo so con l'eta si diventa un po piu ambiziosi , ma alla fine mi immagino con un buon lavoro, una bella casa ecc e mi vedo infelice comunque, come mai? E' cosi facile essere infelici, che diventa la norma, forse è colpa della società in cui viviamo che ci fa sempre desiderare spesso l irragiungibile? Non lo so , so solo che ora vorrei tanto essere su quella spiaggia con le onde che mi bagnano i piedi a raccogliere conchiglie

Ciao Tristania!
Nella mente di molti la felicità dipende appunto da cose materiali..
Si è felici se si sta bene interiormente, con felicità non intendo l'essere frivoli. Eudaimonia. Essere in compagnia di un buon demone. La nostra autorealizzazione. La nostra fioritura come esseri.
Tu eri felice (e pure io!) sulla spiaggia a giocare con le conchiglie, impiastricciarsi le mani con la sabbia bagnata, tirare calci alle onde. Piccole cose. Senza troppi pensieri.
Sono le piccole cose che mi rendono felice.
Dedicare del tempo a qualcuno, un sorriso sincero.
Mi dispiace ma non ho delle risposte esaustive alle tue domande.
Ti abbraccio Tristania.

tristania ha scritto:forse è colpa della società in cui viviamo che ci fa sempre desiderare spesso l irragiungibile?

La società ci potrà pure indirizzare male, ma ognuno è responsabile di se stesso.

Sei tu che desideri o non desideri, che ti lasci condizionare o meno, meglio cercare i propri errori e correggere il tiro che cercare un ente terzo a cui scaricare la colpa...

Credo che con la parola felicità si possa dire tutto e niente
Non credo che la felicità sia una cosa, o raggiungere una cosa, o tante  
Si….potrebbe anche essere, ma con una condizione  
Condizione che si abbia serenità e tranquillità per potersi gustare tutto quello che si è creato nella vita, il presente, o che la vita stessa potrebbe ancora darci in futuro
Vivere serenamente con tranquillità e in salute, per me, equivale ad essere o poter essere felici, sono le basi per poterlo essere, creandoci, e far si di potersi gustare a pieno tutte quelle cose che ci rendono felici

ciao tristania,
ma guarda,la parola felicità è soggettiva come la parola bellezza...
sicuramente la società attuale non aiuta affatto;non è un caso che negli stati uniti,teoricamente centro del benessere,un ragazzo su due fa uso di psicofarmaci,ed è ovvio che sia così perchè quando tutto viene messo su un livello di società basata sull'iper consumismo e sulla competizione più spietata in tutti i settori(lavoro,istruzione,amore,denaro ecc...),non potrebbe essere altrimenti...ma al di la di questo tutto dipende da come il nostro cervello codifica quello che vede e percepisce...è triste da dire ma tutto parte da li...fa parte del nostro dna e personalmente credo che in qualche modo dobbiamo accettarlo e conviverci...ma non solo...
anche ciò che facciamo con e per gli altri può farci gustare qualche attimo di serenità e felicità...ma anche le motivazioni influiscono in modo determinante secondo me...insomma,per farla breve...siamo biologicamente fatti così ma possiamo comunque migliorare(chi più e chi meno) il nostro stato d'animo sofferente mettendoci in gioco con qualcosa o essendo in qualche modo prepositivi e un p'ò fiduciosi di noi stessi...un abbraccio a tutti voi!