DUBBIO...Sono un pò di giorni che ci penso....

Volevo proporvi una domanda....Avete sentito parlare di depressione e celiachia? Circa cinque anni fa, mi si prospettò tramite visita omeopatica, una intolleranza al glutine. Mi feci le analisi del sangue dei tre anticorpi...Uno risultò positivo...Ma sembrerebbe che perchè sia celiachia tutti e tre gli anticorpi devono risultare positivi...Io iniziai una dieta che fosse attenta alla assenza del glutine...devo dire che ogni qual volta la riprendo sto molto meglio...anche con l'umore. Ora voglio andarci a fondo...fatemi sapere, confrontiamoci se possibile.

Le intolleranze alimentari creano stati depressivi,ansia, dolori articolari, "sinusiti", cervicalgie, sciatalgie, dolori migratori, gonfiori adominali.

Importante.
Dolori a carico della colonna vertebrale:
Se non ci sono cause meccaniche, ernie, traumi da incidenti, allora i dolori sono causati da problemi agli organi interni.
Alcuni esempi:
Problemi ai reni: sciatalgia, lombalgia.
Fegato e stomaco: Dolori interno scapole, cervicalgie, emicranie.

Devo dire che anch'io soffro spesso di problemi intestinali. Sono intollerante al lattosio e sono allergica al nichel.
Però so anche che non ci sono esami specifici per conoscere le proprie intolleranze (quelli propagandati ho letto che sono inefficaci) tranne quella al glutine.
Allora come si fa? E nel caso anche le trovassimo, che dieta adottare? Anche qui ci sono pareri medici contrastanti fra chi sostiene che bisogna eliminare totalmente e chi invece che sarebbe controproducente.

Mio, vorrei sapere se tu sei un insegnante di yoga o un adepto convinto... Sei un depresso o lo sei stato? Perchè da come parli afferro solamente un gran equilibrio interiore. Se non ti scoccia mi farebbe piacere sapere la tua storia e sapere se tu effettivamente hai tratto giovamento non solo psicologico ma anche fisico.

Ciao

Faccio lo Yoga tutti i giorni, dalle 2, 3 ore la giorno.
Inizio alla mattina presto alle 5, con le varie pulizie corporali che ogni attento praticante fa, poi passo al saluto al sole o i 5 tibetani, esercizi che ti danno molta energia.
Al pomeriggio solitamente faccio cicli di asanas tonificanti o rillassanti a seconda.
Poi proseguo con esercizi per risvegliare il Kundalini.
Tra le varie pratiche ci sono molti esercizi di respirazione e purificazioni degli organi interni.
Due volte alle settimana pratico esercizi di meditazione, visualizzazione, autoipnosi o ipnosi.
Una volta per settimana la respirazione a mantice o come va di moda ora in America il reberding.

Soffro di una leggera depressione ansiosa, che comunque controllo molto bene e quando lo ritengo necessario prendo per un breve periodo un antidepressivo in dose minima.
Non demonizzo l'uso dei farmaci, penso invece che aiutano molto, ma da soli non sono sufficienti.
l'importante è sapersi regolare, e soprattutto mai trascurare i sintomi.
Quando si incomincia ad avere delle sofferenze è meglio correre immediatamente ai ripari, in questo modo i tempi di recupero sono immediati, anche nell'arco delle 48 ore.
Conosco un maestro Zen che soffre di depressione però lui non usa farmaci.

Il consiglio che ti voglio dare e di iniziare una cura farmacologica di sostegno, magari potresti chiedere al tuo medico un antidepressivo con meno effetti collaterali, poi incominciare contemporaneamente una disciplina che ti dia soddisfazione, non è necessario lo Yoga, anche il ballo o solamente fare delle belle camminate nei boschi per incominciare.
L'importante per ora è coccolarsi, lasciarsi scivolare il dolore da dosso, senza cacciarlo,.... dolcemente.

Credo che la tua paura sia dovuta a delle convinzioni limitanti, sappi che il futuro è incerto per chiunque in quanto non esiste, come non esiste il passato.
L'attimo, il qui ed ora è la realtà, tutto il resto è astrazione.
Quando la tua mente vaga nel tempo, fai un bel respiro, stai in apnea per una decina di secondi, in questo modo interrompi i pensieri, poi tocca con le mani il pavimento o la terra, per ricordarti il presente, il momento.
Per liberarsi dalle paure bisogna liberarsi dall'attaccamento.