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Messaggio  FantaBombers Gio Mag 22, 2014 2:49 pm

Ciao a tutti, sono nuovo e mi presento. Sono Luca e ho 25 anni, nella mia vita studio e mi mancano pochi esami per finire la mia laurea specialistica.
Ho deciso di iscrivermi a questo forum per parlare un po' di me e ascoltare opinioni di persone che provano probabilmente i miei stessi stati d'animo, per capire se posso fare qualcosa per fermare questa cosa che spesso mi accompagna e che mi sento dentro.

Vorrei partire descrivendo la mia famiglia. Una famiglia come tante, affiatata, sono figlio unico. In particolare, mia mamma ha quasi 60 anni ed ha iniziato a soffrire in modo pesante di depressione dalla morte di suo padre, ossia di mio nonno, avvenuta circa 20 anni fa. Dopo un periodo nero, nerissimo, per lei (mio padre dice che se non ci fossi stato io probabilmente non sarebbe più tra noi perchè non avrebbe avuto più ragioni per andare avanti), la situazione è migliorata anche se spesso ha dei veri e propri crolli e sbalzi d'umore. Si reca all'incirca una volta ogni due mesi presso una specialista con cui si confida e che le somministra costantemente un mix di medicine: xanax, zyprexa, lyrica, stilnox, deniban. A volte questo mix viene anche cambiato e lei in particolare nel periodo subito successivo alla nuova somministrazione sta abbastanza male, peggio del solito.

Dopo questa piccola premessa, vi voglio parlare di me. Penso di essere stato sempre un ragazzo modello, quel figlio che ogni tipo di genitore vorrebbe avere. Voti altissimi a scuola, ottime prestazioni nello sport, mai bevuto, mai fumato e mai drogato. Riuscivo a concentrarmi su tutto e a fare tutto al meglio. Avevo anche una ragazza, con la quale sono cresciuto e finchè non ci siamo lasciati tutto nella mia vita stava andando perfettamente. Un giorno di circa 3 anni fa, dopo quasi 5 anni di relazione, sicuramente per colpe mie come il fatto di trascurarla per lo studio o per i miei impegni, ho scoperto che questa persona mi tradiva e sono completamente caduto dalle nuvole. La mia autostima (che allora era altissima e pensavo non potesse mai essere scalfita) è di colpo crollata: niente più concentrazione, niente più studio, voglia di abbandonare qualunque cosa, ho iniziato a interessarmi a ragazze che non mi piacevano semplicemente perchè queste persone erano in grado di starmi vicine sempre, perchè stare anche solo qualche ora da solo per i fatti miei, oppure non sentirmi amato da nessuno mi faceva stare male. In tutto questo, fortunatamente sono riuscito a dare i 4 esami che mi mancavano alla fine della laurea triennale con grande fatica e almeno sono riuscito a ottenere quel traguardo.

La verità è che da quando sono stato tradito mi sento veramente debole, vulnerabile ed insicuro. Basta una minima cazzata per buttarmi giù in ogni ambito e non riesco a concentrarmi, perchè il solo fatto di mettermi in camera a studiare e passare una giornata sui libri mi mette una forte angoscia. Ho deciso circa due anni fa di rivolgermi alla stessa specialista che ha in cura mia madre e sono andato ad un unico incontro in cui mi ha somministrato Minias gocce per facilitare il sonno (10 gocce prima di dormire), perchè altrimenti mi addormentavo tardi la sera e mi svegliavo prestissimo alla mattina e non riuscivo più a dormire, ed Entact da prendere alla mattina (5-6 gocce al giorno). Dopodichè non ci sono più voluto andare, perchè ho paura di diventare dipendente dalle medicine come lei, che alla sera spesso è costretta a imbottirsi di farmaci e mi ripete 3-4 volte le stesse domande dimenticandosi le risposte e di avermele fatte.

Faccio molta fatica a concentrarmi sullo studio, nonostante piano piano io abbia dato gran parte degli esami della laurea specialistica. Non sono più la macchina da guerra che ero prima, alterno momenti di voglia con molti altri caratterizzati da assenza di voglia, anche ora che ho trovato una persona che amo e che mi stia a fianco praticamente in ogni giorno della mia vita. Con lei sono parecchio geloso e insicuro, ho sempre paura che, nonostante le stia dando tutto me stesso, possa trovare un motivo per andarsene e per abbandonarmi e trovare una persona migliore di me, anche se lei da quando ci conosciamo si è comportata sempre in modo corretto con me. Spesso ho paranoie, attacchi di ansia, sbalzi di umore con voglia di piangere e tachicardia che non mi fanno dormire, anche perchè i miei genitori mi stanno facendo molte pressioni perchè io finisca il più in fretta possibile l'università ma io vedo che non ci riesco così rapidamente e che loro sono delusi da me. Ma non ci riesco non perchè io non voglia (sarei ben felice di lasciarmi questo capitolo alle spalle e aprirne magari uno nuovo), bensì perchè lo stare da solo in una stanza (che è l'unico modo con il quale riesco un po' a studiare e a tenermi le cose in mente) dopo un po' mi fa stare male e perchè non ho più quella concentrazione e quella determinazione che avevo una volta e che non so mai se ritroverò. Per questo vado avanti con rilento.

Quello che non voglio è dover diventare dipendente dalle medicine come mia madre. Ogni tanto mi era stato consigliato di prendere qualche mezza pasticca di xanax per rilassarmi e concentrarmi, ma spesso mi forzo e mi rifiuto perchè ho paura di non riuscire poi a farne più a meno. Già senza Minias ed Entact penso che farei fatica, ma da quel che ho capito quelli sono farmaci più leggeri.

Vorrei chiedere una vostra opinione. Questo lungo periodo che ormai dura da tre anni finirà mai? Ritroverò quella sicurezza che una volta avevo e che ora mi manca superando questo stato depressivo in cui sono caduto e che mi fa stare male? Vi chiedo scusa per il papiro e per il fatto che in questo forum ci siano problemi sicuramente molto più grandi dei miei, ma sono anni che cerco una risposta e non la trovo e questo mi fa stare male. Grazie.

FantaBombers

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Messaggio  merla Gio Mag 22, 2014 3:41 pm

Ciao Luca,

premetto che mi sembra che la tua problematica abbia tutta la dignità di stare in questo forum, quindi sentiti pure a tuo agio in questo senso. Smile

Per quanto riguarda il tuo malessere, mi sembra di aver capito che tu segui da due anni una cura con psicofarmaci ma non sei seguito da uno specialista.
Questo non è molto efficace, perché le cure farmacologiche vanno sempre seguite con la supervisione di un medico: la cura può cambiare, possono essere necessari aggiustaggi, aumenti/diminuzioni del dosaggio.

Forse ti sentiresti può a tuo agio rivolgendoti a un altro specialista: se hai il dubbio che la cura di tua mamma non sia stata adeguata, non c'è niente di male a rivolgerti a qualcun altro per te stesso e, inoltre, prendere due anni psicofarmaci e ciononostante avere angoscia, tachicardia, sbalzi di umore, paranoie, non mi sembra una situazione sensata.
Anche perché, in realtà, tu ipotizzi di aggiungere lo xanax (che poi alla fine è una benzodiazepina come il minias, leggero o pesante, fa poca differenza) e quindi, paradossalmente, di seguire proprio la strada che in teoria vorresti evitare.

In ogni caso, la depressione e i disturbi dell'umore, in linea di massima si curano, e si curano prima e si curano meglio se si fa il meglio possibile per curarsi. Statisticamente, la cura più efficace si ottiene abbinando farmaci e psicoterapia.
Visto che sei giovane, fai l'università, hai davanti a te progetti e programmi, io credo valga la pena mettere da parte la paura, comprensibile data la tua esperienza familiare, e affrontare con convinzione la cura farmacologica e una terapia (un sostegno) psicologico. Magari, ma solo alla luce della mia esperienza, tenendo presente che i farmaci sono uno strumento a termine, per aiutarti ora a non perdere terreno nei vari ambiti della tua vita e magari defininendo un programma preciso con obiettivi e scadenze con lo specialista che ti segue, e che invece la psicoterapia può a disinnescare le ragioni che ti hanno portato a star male.
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Messaggio  mazzonrocky Lun Mag 26, 2014 8:23 pm

Ciao Luca, io potrei essere il tuo paparino, ed anche a lui va la mia solidarietà per la vita difficile, oltre che a tua mamma. Io ho spesso avuto sensi di colpa per comportamenti irrazionali, oggettivamente sbagliati, che ho avuto con le mie figlie, o in presenza delle mie figlie, oppure che mia moglie ha avuto in presenza delle mie figlie. Ho sempre avuto paura di danneggiarle, con i miei problemi e con quelli di mia moglie. E nessuno di noi due ha una depressione conclamata, siamo solo "un pò tesi" e con umore variabile. Quindi, Luca, semplicemente ti abbraccio, come un padre, un amico, un fratello, con sincerità. La tua vita è la TUA, il futuro è TUO, e se sei andato così bene fino ad adesso ce la farai anche a superare questa fase così difficile. Io ti consiglierei di non dimenticare di prenderti (e di cercare) dei momenti di divertimento. Sui farmaci non so nulla, io sono uno di quelli che (sbagliando!) hanno il terrore di prenderli e diventare dipendenti. La mia psicanalista mi spiega che è perchè voglio sempre avere il controllo di tutto, di me, degli altri, perchè per certi aspetti io, che mi ritengo uomo aperto ed illuminato, ho dentro di me il mito dell'uomo forte. Non mi sono mai fidato di nessuno, per paura di essere tradito. Se sai che puoi essere tradito, cerchi tragicamente di non innamorarti neppure, e vivi una vita spesso infelice, e generi infelicità. Certo che neppure riporre tutte le nostre sicurezze in una persona va bene, dobbiamo crescere. Io ci sto ancora provando, e potrei essere un tuo genitore, non ho 25 anni mannaggia, e a 25 anni mi sentivo a volte più vecchio di adesso. Credo che essere vicini alla conclusione degli studi, con queste "difficoltà ambientali", sia uno stress aggiuntivo piuttosto importante. Senza nulla togliere alle cure mediche ed al supporto psicologico, ti direi di non dimenticarti di respirare, e trovare il modo di ridere, ogni tanto. Ad alcuni corsi di management ho saputo che insegnano a sorridere e ridere forzatamente per innescare meccanismi di rilascio di droghe endogene, che ti fanno davvero vedere la vita più rosea, e stimolano la voglia di fare. Cose che mi sono sempre rifiutato di fare, per paura di sentirmi ancora più cretino. Ma penso che sia vero, che funzioni. Ora provo.

mazzonrocky

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Messaggio  nausiche84 Mar Mag 27, 2014 11:50 am

ciao luca
in alcuni tratti del tuo post rivedo me stessa. Anche io alla triennale ero una macchina da guerra e poi per una serie di motivi, alla specialistica ho fatto gli esami con fatica, perchè avevo perso energie e concentrazione, e devo ancora dare la tesi.
A livello fisico, non ho ansie, tachicardia o cose simili, perchè io somatizzo con lo stress e l'insonnia, ma sto imparando pian piano a gestirli sempre di più.
Ci sono stati momenti in cui sembra quasi in agguato un attacco d'ansia (o di panico, chiamiamolo come vogliamo, ma infondo è la stessa cosa), ma il solo pensiero di capire che cosa sta succedendo, fa si di bloccarlo e tornare in uno stato fisiologico normale.
Quando ti prende uno stato d'ansia con tachicardia, in quel momento c'è la somatizzazione di una paura e più ti concentri su quello che provi e più i sintomi aumenteranno; più aumentano i sintomi e più aumenta la paura; la paura a sua volta alimenta ancora di più i sintomi fisici. Praticamente si crea un circolo vizioso tra paura e sintomi fisici. Dovresti interrompere questo circolo, pensando che appunto quei sintomi sono solo la somatizzazione di una paura.
L'insonnia migliora sicuramente diminuendo il livello di stress, ansia e paura. Io se sono meno stressata dormo meglio, ma banalmente ho scoperto che mi addormento più facilemente lasciando la tv accessa e dormo meglio mettendo la testa in posizione più alta, prima dormivo su un cuscino sottilissimo. Quello che voglio dire è che le soluzioni ci sono, ma sono diverse per ognuno, bisogna provare e agire su più fronti per trovare ciò che ci fa stare meglio.
Sicuramente lo studio ti stressa e quando raggiungerai il traguardo della laurea starai meglio. Anche i miei mi hanno sempre pressato con lo studio, ma col tempo ho imparato a fare le cose che fanno stare bene me, non gli altri, e se oggi mi fa stare bene guardare un film e non studiare lo faccio, perchè la vita è oggi (non domani) e le cose che ci fanno stare bene non bisogna rimandarle.

A me sembra di capire che ti colpevolizzi per il tradimento della tua ex. Niente di più sbagliato. Sarà anche vero che eri preso dallo studio e dagli impegni ma questo non giustifica un tradimento.. Ci hanno dotato di un linguaggio per comunicare, scambiarci pensieri, risolvere problemi insieme agli altri. Quando in una coppia c'è qualcosa che non va, si affronta il problema, non certo si tradisce. Se ti ha tradito non è colpa tua, quindi metti da parte tutte queste paure. Purtroppo i gesti degli altri possono segnarci, soprattutto quando pensiamo che siamo stati noi a causarli. Ma pensando in questo modo poi stiamo male, proprio come sta succedendo a te.
Dovresti riflettere su quanto è accaduto e convincerti che non è colpa tua, che non sei sbagliato. Dopodichè metti da parte il passato e non lasciare che condizioni il tuo attuale rapporto. Le due storie non hanno nulla in comune.

La tua paura per la dipendenza dai farmaci è del tutto sensata, soprattutto perchè hai l'esperienza di tua adre. Tutti ne hanno paura. Potresti provare con un pò di psicoterapia oppure psicoterapia e farmaci (che vengono scalati man mano che migliori con la psicoterapia). Come ti hanno già suggerito, se non ti fidi del attuale specialista, prova con un altro e spiegagli la tua paura di essere dipendente dai farmaci e di iniziare con una terapia leggera.
nausiche84
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