Come stare accanto ad un familare depresso?

Mio marito soffre da circa un anno. Si cura ma pare senza risultati efficaci. Vi sono cause oggettive e scatenanti (difficolta' sul lavoro, perdita di beni e averi - si presume temporanea - a causa delle condizioni dittatoriali del suo paese di origine). Viene da una famiglia molto benestante, ma le condizioni ora sono mutate. Il senso di fallimento e'atroce, ed esasperato oltre la realta'. Nel lavoro, nel nostro matrimonio.
C''e' troppa carne al fuoco, troppi fronti: lavoro, famiglia, perdita di beni, matrimonio fallito...ma ora lui e'concentrato nel suo rancore per me. Vorrei lasciarlo, ma ora viviamo all'estero ed io lavoro, (tra láltro lui e'il mio direttore), non me la sento di lasciare questo lavoro che per ora e' l'unica risorsa che ho, non c'e' molta scelta qui. Non vuole mangiare, rifiuta il cibo che preparo, mi evita, non vuole condividere nulla. Non accetta aiuto o soluzioni dalla mia famiglia, l'orgoglio glielo impedisce. Si sta autodistruggendo.
Come sopportare la convivenza? E' normale che vengano incolpati rancorosamente i familiari? Come affiancarlo? Quando essere silenziosa, presente, e quando essere un po'piu'dura? Come sopravvivere senza farsi trascinare nel baratro?

ciao
Non è certo una passeggiata stare vicino a una persona che soffre di un disturbo psichico.. Io non so darti consigli pratici, però vorrei solo dirti che in questi casi, esistono anche aiuti psicologici per i familiari.. Puoi rivolgerti anche te ad uno psicologo che potrebbe consigliarti.. La nostra convinzione è che dallo specialista ci deve andare il familiare che soffre in prima persona per un disturbo, ma non è così..