Cambiamento

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Ciao emme,

ti scrivo solo una considerazione molto tecnica e che può apparirti sbrigativa, ma sono un po' di corsa.

La gravidanza implica dei grossi scompensi ormonali, grossi nodi psichici da superare ecc. ecc., per tutte, comprese le donne che non soffrono o non hanno sofferto di disturbi psichici.
La situazione ha un sacco di complicazioni, soprattutto se non sei certa del rapporto con il padre e hai anche difficoltà sul lavoro, è evidente, ma tutti i problemi che l'accompagnano sono un motivo in più per spingerti a metterti in condizione di scegliere davvero, e che la tua scelta non sia viziata da forme depressive o da scompensi ormonali.
Dati i precedenti di disagio, la cosa più opportuna da fare è sicuramente metterti in contatto con delle strutture di supporto (e sicuramente ce ne sono, data la diffusione della depressione post partum).
Sicuramente, inoltre, la gravidanza e la presenza di un bambino (che cmq non sei obbligata a tenere se dovessi essere certa di non essere pronta, anche senza abortire) non ti impediscono in modo assoluto di terminare la scuola né di laureati. Sicuramente complicano questi progetti e non poco, ma non sono un impedimento assoluto.
Può essere che tu lo veda in senso assoluto perché in questo momento i problemi ti sovrastano, ed è più che comprensibile.

Però un aiuto competente (che forse potrebbe essere anche farmacologico, ma data la gravidanza sicuramente sarà prevalentemente di tipo psicoterapeutico se non addirittura assistenziale, come ragazza madre e portatrice di un disagio) è fondamentale per metterti in una situazione di maggior serenità per affrontare le diverse problematiche.

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Beh la situazione è effettivamente complicata e sarebbe complicata per chiunque.
Certamente se inizi guardando tutti i problemi insieme è inevitabile che ti sovrastino e tu tema di non farcela.
Al posto tuo io darei la precedenza a cercare un aiuto specialistico.
Puoi iniziare con un medico e poi se per qualche ragione cambiassi idea riguardo al tuo ragazzo e decidessi di riprovare a vivere con lui, si tratterebbe soltanto di cambiare specialista, come e quanto te la sentirai. Come è possibile che una volta più serena tu non consideri più eventuali soldi dati dal tuo ragazzo come soldi chiesti, ma semplicemente come come il desiderio legittimo di un padre di contribuire alla crescita e alla cura di suo figlio. O è possibile che, nonostante le effettive difficoltà, tu trovi il modo di conciliare la scuola con lo stare con il tuo bambino, magari con scuole serali se devi ancora diplomarti o con corsi a distanza per l'università.

Credo che la cosa migliore che tu possa fare davvero sia affrontare una cosa per volta, cominciando per quanto possibile dalla tua serenità, perché senza è inevitabile sentirsi sovrastati dai problemi.
In realtà, anche se tu ti senti sicuramente confusa e incasinata dai problemi, a me sembra che tu abbia le idee chiare e che sia molto consapevole del fatto che la prima cosa, per te e per il bambino, è proprio recuperare tranquillità ed equilibrio.
E in una situazione del genere, avere le idee chiare non è davvero poco.