la depressione può cambiare i sentimenti di una persona?

Salve a tutti,
cercherò di essere sintetica. Ho 21 anni, premetto che sono una ragazza omosessuale dichiarata, accettata dai propri genitori e che vive la propria sessualità anche in pubblico senza troppi problemi.
Da 7 mesi sono fidanzata con una ragazza fantastica di 2 anni più grande di me, il nostro rapporto è nato per caso, lei stava per uscire da una storia che non la faceva più stare bene e dove i sentimenti per l'altra erano completamente scomparsi. Io ero appena uscita da una cotta durata qualche mese ma mai niente di serio, mi frequentavo con una ragazza di Roma e ci siamo viste solo una decina di giorni in 3 mesi quindi è già fin troppo azzardato chiamarla "storiella". Prima di questa ho passato un anno con un'altra ragazza della quale non ero innamorata, diciamo che è voluta starmi vicina per aiutarmi a dimenticare la mia prima storia di un anno e mezzo che mi ha completamente distrutta emotivamente.
Con la mia attuale ragazza le cose i primi tempi andavano benissimo, ma dopo il primo mese ho iniziato a pormi dubbi. Ho iniziato a farmi paranoie su paranoie, sono andata in panico dicendo di non esser presa davvero come credevo, di aver sbagliato tutto, non mi sentivo più coinvolta. Da quel giorno decisi di farla finita subito, perchè convinta di mettermi in un altro pasticcio, cioè di rimanere legata a una persona di cui non mi sarei mai innamorata. Invece dopo un paio di giorni mi girava per la testa l'idea di farle una sorpresa, di andare a trovarla, la voglia di stare insieme..quel giorno mi ha preceduta lei facendosi trovare sotto casa, e per me quel giorno è stato uno dei più belli della nostra storia, ogni cosa sembrava sistemata, i miei dubbi erano spariti, mi sentivo coinvolta moltissimo e vedevo tutto in modo diverso.
In sintesi abbiamo continuato così per diverse volte, ed ogni volta le ripetevo di non esser abbastanza presa, di aver sbagliato tutto..per poi ritrovarmi a piangere sulle nostre foto e tornare da lei, sempre. Nell'ultimo mese la cosa si è accentuata, la vedevo come un'estranea, i momenti passati sembravano così lontani..decisi di lasciarla definitivamente. Il giorno dopo non so cosa mi ha portato sotto casa sua, per crollare davanti a lei e ai nostri ricordi, piangevo mentre l'accarezzavo, non capivo più niente. Dopo 3 o 4 giorni è venuta a trovarmi di sera, e ho passato una serata bellissima, piena di emozioni fortissime e sono arrivata a ribadirgli di essere innamorata di lei...

Mi è capitato di leggere in questo forum un tipic di una ragazza che diceva di avere questi momenti e mi sono rispecchiata in una frase in particolare "com'è possibile arrivare ad amare una persona così tanto e il giorno dopo vederla come un'estranea?" Si parla di ansia, spesso ho paura di incontrarla pensando di non avere reazioni nel vederla, di non provare gelosia, di rimanere impassibile se mi dovesse lasciare...A volte è proprio così, rimango impassibile! mentre in altri momenti divento una iena, ad esempio se la vedo parlare con una sconosciuta in maniera estremamente confidenziale..se mi trascura o di notte non mi cerca per stringermi (sono abituata a dormire tra le sue braccia). Spesso mi viene una sorta di angoscia, mi si forma un nodo alla gola e mi rimane per giorni, cambia il mio modo di vedere le cose, vedo tutto sotto una cappa di negatività, lei sparisce dalla mia mente/cuore.
Ho pensato di soffrire di una lieve depressione perchè in certi periodi mi butto talmente giù che neanche coi miei amici riesco ad abbozzare un sorriso, non c'è niente che mi dia soddisfazione, non rido di gusto da più di un anno ormai..le cose che riescono a darmi emozioni e voglia di fare sono quando sto con la mia ragazza, ma a volte viene a mancare anche questo e mi ritrovo persa, priva di emozini..VUOTA, e scarico tutto su di lei, mi autoconvinco di non essere innamorata e che continuando così la farò solo soffrire e lei si merita di più...mi sta sempre vicina, sopporta tutte le cattiverie che le dico ogni volta, non ha mai mollato la presa perchè mi ama moltissimo e forse mi conosce meglio di me. Le prime volte non capiva questo mio comportamento e si sentiva presa in giro, mi accusava di averla usata per quanti mesi siamo state insieme, poi col tempo ha capito che senza di lei non riesco a starci, che nonostante io cerchi di allontanarla torno sempre in lacrime da lei. Io sono in grado di darle molto e me ne rendo conto, però solo quando sto bene e vedo/sento le cose in un determinato modo..ma spesso, il più delle volte sono chiusa in me stessa convinta che niente potrà mai sistemarsi...
Non so come fare, non capisco come sia possibile sentire il cuore caldo il giorno prima e il vuoto più totale il giorno dopo..

Sono 20 minuti che cerco di tirare giù qualche riga, ma non so che cazzo dire.
Da uomo è già difficile per me entrare in empatia con una donna etero, e spesso finisco per dire le solite cazzate scontate e ripetute all0infinito.
Buh, forse sei depressa, ma l'unico modo per saperlo e quello di andare da un esperto, oppure se hai la fortuna di avere un medico di base in gamba fatti prescrivere un leggero antidepressivo, poi vedi se cambia qualche cosa.

Hai 21 anni, divertiti, almeno tu rispetto a tanti altri sei libera di essere quello che vuoi essere, e non è cosa da poco.

Secondo me, solo noi possiamo lasciare non tanto che gli altri cambino i nostri sentimenti nei loro confronti, quanto il modo di esprimerli e relazionarci.

I sentimenti sono sempre un 'moto' individuale, il modo di esprimerli dipende dalla relazione tra due individui.

Quindi più che pensare se i sentimenti sono mutati, perchè raramente capita e non per colpe esterne, secondo me dovresti chiederti in quale tipo di relazione ti trovi.

Una relazione è qualcosa che presuppone uno scambio.
Se invece il rapporto è qualcosa a senso unico, non è una relazione, è una gabbia per i propri sentimenti.