ALCOL, DROGHE E PSICOFARMACI

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Messaggio  anthea Lun Apr 06, 2009 11:27 pm

Come ragionevolmente suggerito da Merla e ritenendo il discorso meritevole di approfondimento e riflessione, mi permetto di aprire questo argomento.

Riagganciandomi all'inciso di Merla sulle dipendenze inizio con l'inserire alcuni punti di vista personali.
per informazione, l'alcolismo ha anche ben poco a che vedere con quanto bevi o cosa bevi, l'alcolismo si identifica (come tutte le dipendenze) da come bevi e dal fatto che tu possa o meno farne a meno. Dire birra invece che superalcolici, vino invece che amari, una volta alla settimana, una volta al mese, tre volte all'anno, può essere una scelta più o meno salutista, ma non ha niente a che vedere con l'alcolismo. L'alcolista beve tutti i giorni e nella maggior parte dei casi non sembra ubriaco a chi gli sta vicino, vedi la marea di casalinghe con figli che si tengono la bottiglia di martini o di frizzantino in mezzo al bucato, e nessuno se ne accorge.

L'alcolismo ha un inizio e, come in quasi tutti i casi, ha un decorso subdolo. Spesso ci si fa una bevuta ogni tanto in compagnia per fare i cretini; poi c'è quello che smette perchè la vita va avanti e quello che piomba a terra e allora beve magari per superare un brutto momento o perchè ha perso qualcuno, vuoi perchè va tutto storto ecc. E ancora ha la possibilità di uscirne. Invece non trova lavoro e si sente un fallito ecc. e allora la sbornia settimanale non basta più e necessita sempre di qualcosa di più forte.
Il problema è che quando si inizia non si sa più se si sarà in grado di smettere.
Personalmente, a parte i vissuti familiari, non è che non mi sono mai sbronzata perchè sono più forte, ma bensì il contrario. Ho sempre avuto il terrore di iniziare e non poter più smettere.
Dato che per me il gioco non valeva la candela, non ci ho mai neppure pensato! Non ne vale la pena e basta.


Che poi faccia male, ok, ma che milioni di persone si droghino/bevano etc etc per puro spirito di autodistruzione, non è vero. Altrimenti non prenderemmo gli ansiolitici, ti pare?
Mi spiace ma non ho capito il riferimento agli ansiolitici. Per me prendere gli ansiolitici non è affatto bello. Anzi, il solo pensiero che il mio umore sia "comandato" e dipendente da una sostanza mi spaventa. Essere dipendenti vuol dire non essere liberi.
Purtroppo il bisogno era superiore alle mie possibilità e ho dovuto prenderli anch'io. Però appena ho potuto li ho smessi ed ora sto lavorando per cercare di farne a meno.

Il fatto che sia bello non lo discuto. Anche gettarsi giù da un aereo senza paracadute è bello se non pensi che ti sfracellerai al suolo. Anche passare un semaforo rosso con il pedale a tavoletta è bello perchè ti dà la scarica di adrenalina che è come una droga. E così per tanti comportamenti insensati che l'essere umano tiene per procurarsi emozioni intense, tali da distoglierlo dalle miserie quotidiane e farlo sentire superiore, intoccabile.
Chi è quel fesso che inizierebbe a drogarsi se così non fosse??

Tutti, quando iniziano, hanno la presunzione di credere proprio che sia una cosa totalmente sotto il loro controllo. Sottovalutano gli effetti devastanti che queste sostanze hanno sulla loro mente e sul loro corpo, proprio perchè sono convinti di poterle gestire senza problemi; proprio perchè pensano che una volta ogni tanto non può fargli nulla. Ed in effetti non lo fa.
Ma quello di cui non tengono conto è la loro debolezza; l'estrema volubilità della vita che certe volte non ti risparmia proprio niente!
Dalla sciocchezza settimanale, alla dipendenza vera il passo diventa ad un tratto molto corto. Troppo.

Non è un caso che molti ragazzi fumatori occasionali di cannabis, poi diventino fumatori più assidui alle prime difficoltà scolastiche.
La maggioranza poi si ferma lì, ma una certa percentuale si converte all'alcol o alle droghe più pesanti.

E' vero quando dici che l'alcolista nasconde il suo segreto così bene che agli occhi di un estraneo non trapela quasi nulla. In effetti ho un amico così. Agli addii ai celibati, lui era l'unico apparentemente sobrio.
Sembrava che la Vodka alla pesca, invece di andargli giù per la gola, scivolasse fuori, tanto era tranquillo e lucido.
Pian piano ci siamo tutti resi conto che, quando ci trovavamo in compagnia, mentre noi bevevamo una birra, lui se ne era già scolate quattro senza colpo ferire.

In spiaggia, a metà mattina, si andava a fare la birretta. Poi, dopo pranzo, l'ammazza dell'ammazza caffè. A merenda un bel Jack Daniels doppio. A cena vino a volontà e dopo cena il wiskino. E poi in serata altri due o tre wisky e/o grappini vari.

Ma ora, a quarantacinque anni, arrivano i problemi al fegato, l'umore instabile se salta la "dose" quotidiana, il figlio che, quando ha bisogno, si rivolge sempre alla madre e non tiene in alcun conto la sua opinione, gli amici che non ci escono più perchè si finisce sempre a bere... ecc.

Cosa volete che vi dica... continuo a non capire chi fuma, chi beve, chi si droga, chi ammazza, chi sodomizza e chi stupra, ecc. ecc.
Per me rimangono tutti comportamenti autolesionistici.
Preferisco dedicarmi ad altro.
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Messaggio  Pavely Mar Apr 07, 2009 2:24 am

Hai ragione.

Cancello quello che ho scritto...

E la prima cosa che faccio, è andare a dormire.

Mi accuccio sotto le coperte.

Domani sarà un giorno migliore...

Sì...

(Vorrei dire che hai ragione riguardo al protagonismo... scrivo troppo. Non vivo... tendo ad eccedere, a dipendere... e questo è un meccanismo che uso per non affrontare la realtà).

(Stò quì, davanti al computer, ogni giorno per non affrontare la realtà che è fuori di quella porta...)

(E stò tornando indietro)

(Stò tornando al mio passato hikikomori e questo scrivere in tanti forum non và bene... no)

Neutral
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Messaggio  merla Mar Apr 07, 2009 2:38 am

Ho cancellato la mia risposta per sbaglio anthea.
ti rispondo domani
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Messaggio  merla Mar Apr 07, 2009 11:00 am

anthea ha scritto:
L'alcolismo ha un inizio e, come in quasi tutti i casi, ha un decorso subdolo. Spesso ci si fa una bevuta ogni tanto in compagnia per fare i cretini; poi c'è quello che smette perchè la vita va avanti e quello che piomba a terra e allora beve magari per superare un brutto momento o perchè ha perso qualcuno, vuoi perchè va tutto storto ecc. E ancora ha la possibilità di uscirne. Invece non trova lavoro e si sente un fallito ecc. e allora la sbornia settimanale non basta più e necessita sempre di qualcosa di più forte.

Per la mia personale esperienza, questo è un luogo comune un po' troppo scontato: buona parte degli alcolisti sono persone che magari hanno iniziato bevendo regolarmente a pranzo, poi si facevano un aperitivo o assaggiavano il vinello usato per cucinare, senza necessariamente ubriacarsi e poi piano piano hanno iniziato a cascare nella dipendenza (che ti ricordo nell'alcolismo ha una componente psicologica indiscutibile, ma anche una fortissima componente fisica, per cui una volta uscitone non puoi più bere).
Le ragioni della dipendenza sono le più svariate tra cui un discreto grado di predisposizione.
Ci sono persone che bevono regolarmente vino ai pasti e fuori pasto, tutti i giorni e non diventano mai alcoliste, altri persone (come mia madre) ci cadono semplicemente prendendo il martini prima di cena. è soggettivo.

A partire da questo io sottolinerei che nel tuo discorso manca un aspetto sostanziale che è legato a molte sostanze psicoattive: la differenza tra uso, abuso e dipendenza.
Un uso regolare ma fatto con consapevolezza di qualsiasi sostanza (e si può fare se si ha l'equilibrio e la resistenza fisica adeguata) non è eccessivamente dannoso.
Ci sono un sacco di persone che usano sporadicamente droghe pesanti, senza cadere nell'abuso e tantomeno nella dipendenza. Oltretutto arrivare a essere davvero dipendenti di molte droghe pesanti (e intendo cocaina, allucinogeni, anfetamine ecc.) è difficilissimo se non impossibile. Sta al singolo, all'informazione e, a mio parere, molto è anche legato al fatto che essendo tutte illegali le persone (soprattutto i ragazzi giovani) non hanno la più pallida idea di quello che lo spaccino gli sta vendendo, e quindi si fanno davvero del male.
Però la distinzione tra uso e abuso, secondo me è fondamentale.

La dipendenza è un aspetto che dipende molto da cosa prendi (la cannabis non dà dipendenza, la cocaina sì ma ci vuole un abuso stratosferico, paste, LSD etc. etc. non danno dipendenza) ed è legato molto ai meccanismi del dipendente, che sono gli stessi che si instaurano in dipendenza da gioco, e simili. Seguendo il tuo ragionamento, anche andare una volta ogni tanto a S.Vincent è un comportamento autolesionista.

anthea ha scritto:Mi spiace ma non ho capito il riferimento agli ansiolitici. Per me prendere gli ansiolitici non è affatto bello. Anzi, il solo pensiero che il mio umore sia "comandato" e dipendente da una sostanza mi spaventa. Essere dipendenti vuol dire non essere liberi.
Purtroppo il bisogno era superiore alle mie possibilità e ho dovuto prenderli anch'io. Però appena ho potuto li ho smessi ed ora sto lavorando per cercare di farne a meno.

Il mio riferimento agli ansiolitici era dovuto al fatto che erano state tirate in ballo le droghe: ora io mi chiedo, cos'è che fa di uno spino una droga e di una pastiglia di Xanax un farmaco?
Sicuramente la legalità o meno, poi altre differenze sostanziali non le trovo. Le benzodiazepine danno dipendenza e assuefazione molto rapidamente e hanno effetto psicoattivo.
La cannabis ha effetto psicoattivo (secondo me meno forte e più naturale degli psicofarmaci) ma non dà dipendenza e in molti paesi è usata a scopo terapeutico, oltre che tollerata e legalizzata.
QUindi, se io in un momento di ansia scelgo di prendermi le mie goccine piuttosto che di farmi un canna (che io non faccio perchè ho la pressione bassa, ma solo per quel motivo) qual è la differenza? La legge, e poi?
è sempre qualcosa che prendi per star meglio, oppure se uno è un comportamento autolesionista lo è anche l'altro.
Per inciso, tra le varie tossidipendenze una di quelle con effetti più devastanti e che diventa dipendenza molto in fretta è quella da roipnol o darkene, reperibile in farmacia. E se parli con dei tossici veri, molti ti dicono che fa più male prendere il roipnol che tirarsi in vena.
Quindi la differenza per me continua a restare un mistero.





anthea ha scritto:Non è un caso che molti ragazzi fumatori occasionali di cannabis, poi diventino fumatori più assidui alle prime difficoltà scolastiche.
La maggioranza poi si ferma lì, ma una certa percentuale si converte all'alcol o alle droghe più pesanti.

Questo, scusa la franchezza, è proprio un mito della propaganda proibizionista. Innanzitutto se confronti i dati di paesi dove la cannabis è legale o tollerata (e non solo Svizzera o Olanda, ma anche Spagna, Germania) vedrai che la legalizzazione non è correlata a un aumento del consumo di droghe pesanti. Mentre,invece, noi italiani siamo noti in tutta europa per essere amanti di ogni tipo di droga. E questo probabilmente è legato al fatto che, visto che ormai le droghe, pesanti e legegre sono tutte equiparate, gli spaccini che vendono droghe leggere vendono anche quelle pesanti. Quindi un ragazzino che si vuole comprare un pezzetto di fumo per una festa si trova ad avere a che fare con gente che gli vende e gli propone di tutto, e probabilmente, prova.
Oltretutto con il fumo si guadagna poco e, ad esempio qui a torino, è diventato molto meno reperibile della cocaina. Dal punto di vista dello spaccino è uguale: stesso rischio, ma un guadagno molto maggiore, chi glielo fa fare di vendere solo droghe leggere?

E oltretutto, il tuo ragionamento ha un'altra pecca secondo me: ogni droga ha i suoi effetti, e chi la prende cerca un effetto specifico. Un consumatore abituale di cannabis in genere non è interessato a tirare di coca, perchè ottiene stati completamente diversi. Sarebbe come se io per rilassarmi, mi bevessi due caffettiere. Non c'è logica.

Oltretutto, e qui chiudo, stiamo a parlare della cannabis come se fosse sta cosa tremenda e seguiamo i nostri eccezionali mezzi di informazione, quando invece la droga che ha davvero una diffusione preoccupante oggi in Italia è la cocaina.
L'uso della cocaina ormai è trasversale: ricchi, poveri, operai, impiegati.
Ed è diffusissima proprio perchè la dipendenza vera è molto rara: la si può usare come droga del fine settimana, come droga per lavorare meglio ed essere più efficienti e mai stanchi, sempre brillanti. Dal punto di vista della società delle prestazioni in cui viviamo è fantastica, perchè ti rende più prestante e 'apparentemente' non peggiora la tua vita professionale e relazionale.
Poi a 40 anni schiatti di infarto...ma va bene così, arrestiamo i ragazzetti trovati con un tocco di fumo in tasca. (hai mai sentito di infarti, crisi d'astinenza, psicosi da cannabis? io mai)

merla

PS: secondo me è OT, ma vediamo cosa dicono gli altri
PPS: sono passati secoli ormai, ma nella mia classe alla matura ci furono due 60/60: uno consumatore abituale di sola cannabis, l'altro consumatori abituale di cannabis, più ogni tanto un trip e cosettine del genere. Anche qui non colgo l'associazione con i risultati scolastici. Very Happy

PPS: ancora una cosa, che avevo scritto ieri sera, ma poi per sbaglio ho cancellato: capisco (il senso, anche se non condivido) del definire bere, fumare e drogarsi autolesionisti e vabbè. Ma ammazzare e stuprare sono lesionisti di qualcun altro quindi non vedo il nesso. Meno ancora vedo il nesso con la sodomia, a patto che entrambi siano adulti e consenzienti, che secondo me non lede proprio nessuno. mboh.


Ultima modifica di merla il Mar Apr 07, 2009 11:46 am - modificato 1 volta.
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Messaggio  lunatica Mar Apr 07, 2009 11:43 am

E' vero,la cannabis è abbastanza innoqua.Di certo non provoca arresti cardiaci,problemi al fegato o altro.Sono i mass media spesso a demonizzarla.
C'è molta disinformazione al riguardo.
Io non fumo più erba perchè non posso mischiarla con gli psicofarmaci.
Ma se potessi eliminare gli psicofarmaci per sempre e farmi una canna ogni tanto lo preferirei.Forse sarebbe più salutare.
Mentre l'alcol può essere molto pericoloso.
Per non parlare della droga numero uno dei giorni nostri,appunto,la cocaina.Io non capisco,ma perchè non prendere qualche caffè in più anzichè rovinarsi la salute con la polverina.
Conoscevo un ragazzo che era completamente perso per via di questa sostanza e dell'alcol.
Entrava ed usciva dall'ospedale psichiatrico,era diventato molto violento,tanto che era arrivato al punto di picchiare i genitori e di spaccare bottiglie per strada.
Non sottovalutiamo alcol,cocaina,ecstasy ed altro.
E non esageriamo sulla cannabis.
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Messaggio  Nadir78 Mar Apr 07, 2009 5:02 pm

Io credo che qualsiasi dipendenza sia pericolosa, che si tratti di alcol, droga, cibo o psicofarmaci. Però anche io farei distinzione tra uso occasionale e abuso. C'è una gran bella differenza! Non è detto che se ad una festa ti sbronzi finirai un alcolizzato. Nè che se fai un tiro ad uno spinello finirai a farti nelle vene.
La dipendenza e l'abuso sono cose molto difficili da comprendere. Insomma, noi lo sappiamo che quando sei a terra ti aggrappi a qualsiasi cosa. Per carità, non sto giustificando questo comportamento. Proprio perchè ho un caso in famiglia, detesto queste cose. Però non sono così categorica da dire non bevete, non fumate, ecc. occasionalmente. Dalle persone che ho conosciuto nella mia vita e sono di vari tipi, ho capito che l'hanno sempre fatto per non pensare, per far finta che vada tutto bene. Ma non si sono mai resi conto di avere un problema. E' chiaro, è una vaccata, i problemi restano lì, non è che magicamente spariscono... però la gente pensa che almeno per quel momento non vuole soffrire, vuole staccare il cervello dalla realtà, che ai problemi ci penserà un'altra volta. Un pò li capisco, ma non li giustifico perchè coinvolgono quasi sempre la propria famiglia. Per me ognuno è libero di fare quello che vuole, anche fumarsi il catrame, però se coinvolge e crea problemi ad altra gente, non mi sta più bene.
Ecco, lì divento intollerante.
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Messaggio  merla Mar Apr 07, 2009 5:33 pm

Nadir78 ha scritto:I Però non sono così categorica da dire non bevete, non fumate, ecc. occasionalmente. Dalle persone che ho conosciuto nella mia vita e sono di vari tipi, ho capito che l'hanno sempre fatto per non pensare, per far finta che vada tutto bene.

Su nadia...lo si fa anche solo per divertisi e bona, senza che ci sia per forza qualcosa a cui non si deve pensare. Se uno va a un rave e vuole ballare per 8 ore di fila o prende qualcosa o non ce la fa. Si può aver voglia di ballare anche senza chissà che problemi di fondo. Anche se fa male alla salute e brucia i neuroni e tutto quanto.

L'abuso, la dipendenza, boh, ci son tanti di quei fattori che fanno scattare certi meccanismi, dalle compagnie di amici, dalla fortuna o meno del trovarti nel momento sbagliato nel posto sbagliato, l'ignoranza, mille cose.

Non credo che qualsiasi dipendenza debba per forza celare un disagio, sicuramente crea il disagio, ma che ci sia sempre di base un problema, secondo me non è detto.
Mi sembra un altro modo per dire, 'tu hai un problema di dipendenza, quindi hai un disagio di base - io che non ho disagi non sono a rischio dipendenza', un po' come si fa con la depressione quando si vuole trovare a tutti i costi LA ragione, così scoperto il trucco, ci si mette automaticamente al riparo da certe cose.
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Messaggio  Nadir78 Mar Apr 07, 2009 6:03 pm

Te l'ho detto, per esperienza personale, tutti quelli che ho conosciuto dipendenti da qualcosa hanno sempre avuto qualche problema che non hanno mai affrontato. Magari non è sempre così; forse ho conosciuto i più sfigati Smile
A parte gli scherzi, era gente, o meglio, è gente che si porta dietro problemi da anni e non sa di essersi creata un problema ancora più grosso. Voglio dire, uno che si fa 2-3 bicchieri di vodka prima di pranzo ogni giorno e ti vomita sul tavolo il giorno di Natale non credo stia proprio bene...
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Messaggio  anthea Mer Apr 08, 2009 1:01 am

Sapevo che il parallelismo fra l'alcol, lo stupro e la sodomia vi avrebbero fatto storcere il naso. affraid
In realtà non volevo creare uguaglianze nella sostanza, ma solamente affermare che sono tutte cose che io (e ripeto, io) non capisco (come molte altre che non ho indicato).
Assolutamente non le accomuno.

Sono in accordo con Merla quando dice che la cocaina è molto più pericolosa della cannabis.
Ma non concordo con lei sulla sua sbandierata innoquità. In effetti non è così "leggera" come tutti credono.
Pericolosa:
http://www.tuttotrading.it/granditemi/droga/080405nessunlegamecannabismortalita.php
http://www.droga.net/fuoco/psicannabis.htm
http://www.chanvre.info/info/it/Scienza-Teoria-della-droga-di.html
http://www.cybermed.it/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=18473

Per dovere di cronaca riporto anche gli articoli a favore, ognuno tragga le proprie conclusioni.
Non pericolosa:
http://www.fuoriluogo.it/arretrati/2003/ott_20.htm
http://www.waytrend.net/root/corpo_psyche_293.asp

Nì:
http://www.campaniasuweb.e26.it/articolo/tempi-moderni/298_il-mondo-dei-giovani-tra-hashish-e-marijuana.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Effetti_della_cannabis_sulla_salute

Effettivamente non è che tutti quelli che bevono il bicchiere di vino tutti i giorni diventino alcolizzati, questo vale anche per il consumo occasionale di droghe, immagino (voi sicuramente siete più esperti di me e accolgo le vostre considerazioni), ma quand'è che si finisce nella dipendenza?
Voglio dire.... anche voi asserite che chi lo fa non se ne accorge... E allora perchè rischiare?

Inoltre, se fosse anche vero che la sbronza e la fumata occasionale non comportano rischi di dipendenza, però è provato che annullano la "vigilanza" del nostro cervello e ne modificano temporaneamente il comportamento.
Tantissimi si mettono al volante sotto l'effetto di tali sostanze con una noncuranza spaventosa.
Per me equivale ad un tentato omicidio.
Lasciamo stare poi chi afferma di aver commesso lesioni, omicidi e stupri sotto l'effetto di alcol e droghe... poverini! Come li compatisco!! Non volevano!!
Non ho mai sentito di gente che perpetrava crimini sotto l'effetto delle benzodiazepine... Question (anche della cannabis a dire il vero; ma mi costa ammetterlo! Razz )

Fatto sta che nel dubbio io penso sia meglio evitare. Di problemi ce ne sono già tanti, senza che ce ne tiriamo addosso altri!!

Magari un viaggetto con il Lorazepam... sai che goduria?! affraid

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Messaggio  merla Mer Apr 08, 2009 2:01 am

anthea ha scritto:Sapevo che il parallelismo fra l'alcol, lo stupro e la sodomia vi avrebbero fatto storcere il naso. affraid
In realtà non volevo creare uguaglianze nella sostanza, ma solamente affermare che sono tutte cose che io (e ripeto, io) non capisco (come molte altre che non ho indicato).
Assolutamente non le accomuno.

Sono in accordo con Merla quando dice che la cocaina è molto più pericolosa della cannabis.
Ma non concordo con lei sulla sua sbandierata innoquità. In effetti non è così "leggera" come tutti credono.
Pericolosa:
http://www.tuttotrading.it/granditemi/droga/080405nessunlegamecannabismortalita.php
http://www.droga.net/fuoco/psicannabis.htm
http://www.chanvre.info/info/it/Scienza-Teoria-della-droga-di.html
http://www.cybermed.it/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=18473

Per dovere di cronaca riporto anche gli articoli a favore, ognuno tragga le proprie conclusioni.
Non pericolosa:
http://www.fuoriluogo.it/arretrati/2003/ott_20.htm
http://www.waytrend.net/root/corpo_psyche_293.asp

Nì:
http://www.campaniasuweb.e26.it/articolo/tempi-moderni/298_il-mondo-dei-giovani-tra-hashish-e-marijuana.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Effetti_della_cannabis_sulla_salute

Effettivamente non è che tutti quelli che bevono il bicchiere di vino tutti i giorni diventino alcolizzati, questo vale anche per il consumo occasionale di droghe, immagino (voi sicuramente siete più esperti di me e accolgo le vostre considerazioni), ma quand'è che si finisce nella dipendenza?
Voglio dire.... anche voi asserite che chi lo fa non se ne accorge... E allora perchè rischiare?

Inoltre, se fosse anche vero che la sbronza e la fumata occasionale non comportano rischi di dipendenza, però è provato che annullano la "vigilanza" del nostro cervello e ne modificano temporaneamente il comportamento.
Tantissimi si mettono al volante sotto l'effetto di tali sostanze con una noncuranza spaventosa.
Per me equivale ad un tentato omicidio.
Lasciamo stare poi chi afferma di aver commesso lesioni, omicidi e stupri sotto l'effetto di alcol e droghe... poverini! Come li compatisco!! Non volevano!!
Non ho mai sentito di gente che perpetrava crimini sotto l'effetto delle benzodiazepine... Question (anche della cannabis a dire il vero; ma mi costa ammetterlo! Razz )

Fatto sta che nel dubbio io penso sia meglio evitare. Di problemi ce ne sono già tanti, senza che ce ne tiriamo addosso altri!!

Magari un viaggetto con il Lorazepam... sai che goduria?! affraid

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Vabbè il discorso guida e/o crimini vari è un discorso a parte: se ti metti in macchina che non sei in condizioni di guidare (ma anche solo per naturalissima stanchezza) sei un disgraziato e tant'è. Chiaramente questo si applica a tutte le sostanze, compresi, giustamente tutti gli ansiolitici perchè danno sonnolenza e rallentano i riflessi.
Cioè se io faccio un tamponamento, mi fanno gli esami del sangue e risulta che ho preso delle benzodiazepine, non so se mi tolgono solo un mare di punti o direttamente la patente, perchè il problema è lo stesso.

Sui crimini sbagli....come ti parlavo prima di roipnol e darkene, queste sono benzodiazepine che prese in dosi forti possono scatenare crisi di aggressività e violenza, oltre che vuoti di memoria, e crimini commessi dopo aver preso tali ''farmaci'' (chiaramente non in dosi farmaceutiche) ce ne sono molti, solo che faceva tendenza qualche anno fa, adesso un po' meno. In ogni caso il darkene è tornato in farmacia.
Cmq leggere gli articoli scientifici sulla cannabis e leggere un bugiardino delle medicine che prendiamo noi...non so cosa fa più impressione. Leggiti bene quello del Lorazepam..Very Happy

Poi non dico che la cannabis sia innocua, come tutte le cose ha lati positivi e negativi, semplicemente la ritengo meno dannosa dei farmaci che prendo. Solo che è più cara, ho la pressione bassa ed essendo illegale, 1 volta su 3 finisci a fumare paraffina e non c'è controllo medico. Personalmente non ho visto casi di psicosi da cannabis, nè di crisi di astinenza o simili, mentre invece persone rovinate a livello psichiatrico da altre sostanze, e rovinate definitivamente sì, quindi rimango della mia idea che se proprio di droga si deve parlare, almeno si parli di leggera. Poi oh....se uno che non fuma mai, si fa 50 canne da solo e gli viene un mezzo collasso, vabbè, ma ci sono anche medici che prescrivono ansiolitici come fossero caramelle ai ragazzetti. E anche lì se esageri, ospedale e lavanda gastrica (storia di una mia amica). Cioè il buon senso ci vuole anche, e soprattutto, nell'uso/abuso di sostanze/farmaci.


Sul perchè rischiare, ci possono essere mille ragioni: ci può essere la curiosità di provare sensazioni diverse, di liberarsi dei propri freni inibitori, può essere che ti piace bere e non hai voglia di star tutta la sera attento a considerare se quello è o non è il bicchiere di troppo. Ti passi la cena tranquillo e se poi hai esagerato te ne pigli le conseguenze e amen.
Poi, cmq, non è che non te ne accorgi quando da un vizio sta diventando una dipendenza...il fatto è che non siamo informati sul problema dipendenze e quindi i segnali, che il nostro fisico e la nostra mente ci danno, non li sappiamo cogliere. Ma se ci fosse più informazione sulle dipendenze forse riusciremmo a cogliere questi segnali e sarebbe più semplice fermarsi in tempo. è cattiva informazione, che demonizza le sostanze ma non spiega nulla a chi le usa.
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Messaggio  anthea Mer Apr 08, 2009 12:32 pm

siamo dei drogati e neppure ce ne rendiamo conto!! Razz

Sì, concordo con te Merla che alcuni ansiolitici sono più pericolosi della canna. E soprattutto concordo con il fatto che tantissimi medici di base o neurologi, che nulla sanno di psichiatria, si mettono a prescrivere farmaci senza la necessaria competenza. Invece di aiutare spesso rovinano. Mia madre, fino a quando non si è decisa ad andare in clinica a Pisa, ha fatto il giro di neurologi e "psichiatracci" della provincia e l'hanno portata alla depressione bipolare. Un casino.
Ora sta bene. Ma sapessi che anni si è fatta!!

Non sono concorde con l'informazione. Giustamente dovrebbe essere migliore, ma ricordiamoci che sul pacchetto delle sigarette c'è una scritta grande come una casa del tipo: "Nuoce gravemente alla salute", "Il fumo uccide" ecc.. però non gliene frega niente a nessuno! Rolling Eyes

Secondo me siamo tutti un po' masochisti!! Ci piace soffrire!! Twisted Evil
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ALCOL, DROGHE E PSICOFARMACI Empty vero

Messaggio  merla Mer Apr 08, 2009 1:08 pm

Vero che del fumo ce ne freghiamo degli avvertimenti, però per quanto riguarda tossicodipendenze e alcolismo, secondo me ci vorrebbe davvero più informazione e meno vergogna.

Ci sono un sacco di persone con problemi evidenti di alcol ad esempio, che non chiedono aiuto perchè non sanno neanche valutare che alla fine dei conti l'alcolismo è una malattia e non un vizio e come tale va curato e affrontato. Quindi si vergognano e in qualche modo tirano avanti, anche per non essere ostracizzati, soprattutto in realtà più piccole magari della città dove vivo io.

Lo stesso discorso vale per usi/abusi e dipendenze dalle droghe: finchè si parla di vizi e non si fa distinguo tra dipendenze (che quindi ormai hanno raggiunto lo stadio della patologia e non più del vizio) e usi/abusi occasionali, chi ha un problema del genere difficilmente diventerà consapevole del fatto di avere bisogno di aiuto e quindi non si rivolgerà a chi può dargli una mano.
E l'informazione, che secondo me oggi in italia ha un'impronta categorica e demonizzante riguardo alle droghe, manca anche da un altro aspetto: le gente quando si compra una qualche droga non sa cosa prende, la compra per provare senza avere idea delle conseguenze delle specifiche sostanze e quindi degli accorgimenti per non fare cagate enormi.
Quest'informazione, forse perchè sono tutte sostanze illegali, manca totalmente.

Ad esempio (riporto una cosa che so da diversi amici, perchè io non l'ho mai presa, per ragioni circostanziali e ora sono troppo vecchia Very Happy) chi una sera vuole provare a prendersi l'ecstasy e simili per ballare dovrebbe bere tanto, tanto succhi di frutta e zero alcolici, perchè perde molti liquidi e sali minerali e l'iterazione con gli alcolici è molto pericolosa. Cosa che il ragazzino che va per la prima volta ai rave in genere non sa, quindi mischia senza timori con birra etc etc etc...e poi magari dopo sta male in modo molto grave.

Ora io credo che, visto che queste sostanze sono in giro e sono diffusissime in tutti gli ambienti a partire proprio dalle scuole, una buona politica di riduzione del danno sarebbe quella di spiegare cosa contiene ogni sostanza e quali sono gli effetti e i rischi di ogni sostanza e come prenderla riducendo il pericolo al minimo. Visto che tanto vengono usate comunque a prescindere da legalità o illegalità, almeno rendere veramente consapevoli le persone di cosa stanno facendo.

Cioè io sento che nella mia città ci sono ragazzini di 15/16 anni che si presentano al sert a farsi fare le analisi perchè non sanno cos'hanno preso e spaventati non hanno idea delle conseguenze. Non è possibile che ci siano soltanto consumatori navigati a fornire queste informazioni, quando dovrebbero essere iniziative prese in tutte le scuole. Non ha proprio senso, data la portata del problema.
Ma non con l'intento di propagandare chissà che sostanza, tanto le sostanze si propagandano da sole, ma con l'intento di spiegare ai ragazzi e anche alle famiglie di cosa di tratta veramente.
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Messaggio  anthea Mer Apr 08, 2009 5:58 pm

Purtroppo è vero. Le schifezze in ogni caso girano comunque.
E' come la prostituzione; è illegale ma tutti ci vanno. Quindi case chiuse sì o no?

Il fatto però che l'uso di queste sostanze sia così dilagante mi fa stare male. Mi lascia sempre con l'amaro in bocca ed il timore, non per me ovviamente, ma per i miei figli.

Non capisco cosa ci sia di più bello di sbraitare canzoni in compagnia, di una bella biciclettata pazza, di una bella partitina a carte, a pallavolo, a calcio ecc., di una sana notte di sesso; insomma.... ma di cosa abbiamo bisogno!!
Che cavolo vogliamo!!
Siamo tutti attaccati al computer e quando si esce in discoteca la musica è talmente forte che non riesci a parlare e arrivi a casa con le orecchie che ti fischiano ancora per una buona ora, più triste e solo di quando sei partito.
Quasi, quasi penso si divertano di più gli anziani alla bocciofila!!

Facciamoci di compagnia e di allegria. Cose sane, che ti lasciano qualcosa invece di togliertela. cheers

I miei ricordi più belli sono le estati passate a sbraitare per le strade della riviera cori improvvisati e stupidi.
Alzarsi all'alba per fare scherzi al bagnino, fare i gavettoni alle cameriere che poverette stavano per uscire tutte tirate per andare a ballare e fare i garini con i gocart...
Quelli sì erano bei 'viaggi' spensierati! sunny sunny
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ALCOL, DROGHE E PSICOFARMACI Empty Come dice una canzone...

Messaggio  Nadir78 Mer Apr 08, 2009 6:13 pm

"Che bello gli amici, una chitarra e uno spinello"!!! afro
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Messaggio  merla Mer Apr 08, 2009 6:43 pm

anthea ha scritto:fare i gavettoni alle cameriere che poverette stavano per uscire tutte tirate per andare a ballare

ecco....poracce.

cheers
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Messaggio  suggestione Mer Apr 08, 2009 9:23 pm

Pur avendo fatto un mucchio di cagate in vita mia, non ho mai avuto la sfortuna di cadere nel vizio, a parte le cicche.
Ora che sono un mezzo santone, provo orrore verso qualsiasi tipo di sostanza e atteggiamento che sia "immorale".
Per comodità mia di pensiero, trovo che l'attaccamento, sia lo stato mentale che porta al vizio, qualunque esso sia.
Quindi non sono particolarmente tollerante e permissivo, nei confronti dei vizi da voi messi in discussione, per me non c'è distinzione tra tipi di sostanze più o meno innocue, perché riconduco l'errore alla volontà malata dell'agente.

tolleranza zero ai vizi.
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Messaggio  anthea Gio Apr 09, 2009 2:04 am

Caro Sugge, tu più che sugge sei 'sagge' Razz Razz Razz

Mi piacciono le risposte chiare e semplici! Ed io che ci giravo tanto intorno.....
In effetti un vizio è di per se stesso la versione negativa della passione; quindi vizio=male.

Perciò seguiremo tutti te sulla via della santità.. WOW!! flower

PS.: (E tu Merla, non osare mai più difendere la cannabis, che ci porti sulla cattiva strada!!!) Twisted Evil Twisted Evil
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Messaggio  merla Gio Apr 09, 2009 4:42 am

Preferisco un vizio accomodante che una virtù ostinata.
(Molière)

cheers
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Messaggio  Viola Gio Apr 09, 2009 8:48 am

...Anche se l'ostinazione è quella che serve per poter uscire dal tunnel dell'alcol e delle droghe. Ad un alcolista viene chiesto di non bere più il "primo" bicchiere...Idem per le sigarette...idem per tutte le dipendenze, al di là delle sostanze. Le dipendenze portano alla manipolazione della realtà...Quindi le dipendenze sono una fuga dalla realtà...Diventano un'altra realtà....In questa nuova realtà ci vuole sicuramente una rigida e sana ostinazione.
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Messaggio  merla Gio Apr 09, 2009 9:22 am

sì viola, scherzavo.

Non so, ho l'impressione che di tutto il discorso, sia passato solo il fatto che secondo me la cannabis non fa poi così male, mentre io cercavo anche di fare una distinzione tra vizio e dipendenza, ma non ci sono riuscita, cercando di evitare, almeno per le dipendenze, di dare giudizi di merito, perchè argomento molto delicato, come dice nadia.

Ma non ci sono riuscita proprio per niente direi. No

Probabilmente perchè visto che non dò giudizi di merito neanche sui vizi, non vengo considerata affidabile. Very Happy:D:D:D

vabbè

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Messaggio  anthea Gio Apr 09, 2009 12:38 pm

Mi sa che sei proprio inaffidabile e troppo godereccia!! Laughing

Comunque, rimanendo sul tema alcol e guida, riporto questo testo tratto dal sito dell'ARCAT Sicilia (Alcolisti in trattamento):
[quote]l'Oms ha condotto uno studio secondo il quale un quarto dei decessi di giovani maschi tra i 15 e i 29 anni è dovuto al consumo di alcolici, per un totale di 55mila morti all'anno. Del resto la pubblicità non aiuta di certo la riduzione del consumo di bevande alcoliche, il marketing delle industrie che producono queste bevande prende sempre più di mira i giovani. Anche tra le mura domestiche o sul posto di lavoro si registrano sempre più incidenti dovuti allo stato confusionale indotto dall'alcol.

Marc Danzon, direttore dell'Oms Europa, invita a una maggiore istruzione sugli effetti dell'alcol e i pericoli che si affrontano quando se ne "abusa" (*), l'alcol è una droga che provoca assuefazione e dipendenza. Il Club degli Alcolisti in Trattamento ricorda che il 5% della popolazione è alcolista e che i decessi causati dall'alcol sono ogni anno ben 30mila, uno ogni quarto d'ora. Legati alle morti vanno aggiunti i costi sociali che ammontano a 13mila miliardi l'anno.

Il Club combatte questa emergenza fornendo una rete di assistenza formata dalle famiglie e da un servitore-insegnante che si ritrovano in appuntamenti settimanali, l'associazione utilizza amore, amicizia, solidarietà e informazione scientifica come strumenti per combattere questa epidemia che distrugge tante vite e tante famiglie. Con questa terapia il 70% dei pazienti in cura è riuscita a liberarsi dei problemi dell'alcolismo.

(*)NOTA: il termine uso/abuso per l'alcool, eroina, cocaina, lsd, ecstasy ecc., nell'approccio ecologico sociale non esiste, perché si tratta di una sostanza psicotropa, ovvero di droga, dunque le accezioni uso e abuso, scientificamente, non hanno senso. Aurelio Di Carlo[quote]

e ancora cita:

Conferenza ministeriale europea dell’OMS - Stoccolma 19 febbraio 2001 - Direttore Generale per l’Europa dell’OMS
Dr. Marc Danzon.
Perché l’opinione pubblica così pronta ad infiammarsi, spesso a ragione, talvolta esageratamente, contro tutti gli attentati alla salute, si inquieta così poco quando settimana dopo settimana decine di migliaia di bambini e adolescenti muoiono a causa dell’alcol, (più di 57.000 ogni anno nella Regione europea)?

Perché l’alcol, il cui consumo tra i giovani si affianca sempre più all’uso di droghe, è considerato quasi dovunque come un prodotto di consumo corrente tanto da essere venduto e pubblicizzato?

Come spiegare che i pochi studi sugli effetti positivi dell’alcol sulla salute ricevono una vasta eco, mentre tutti gli altri che mettono in evidenza i suoi danni passano spesso sotto silenzio?

Chi per esempio è al corrente del fatto che in Europa un decesso su quattro tra i ragazzi tra i 15 e 29 anni è dovuto all’alcol?

Perché si continua a lasciar credere che ci sono due tipi di consumi totalmente distinti ed opposti. Quello buono, che provoca piacere e convivialità. L’altro, quello cattivo che conduce all’alcolismo. Oggi si sa molto bene che il confine tra un consumo moderato ed un consumo eccessivo è estremamente labile e che il passaggio dal primo al secondo è frequente e nascosto.

Se non è il caso di difendere la proibizione, che ha dimostrato i suoi effetti perversi e la sua inefficacia, almeno si può e si deve dire tutta la verità e adottare le misure di prevenzione, di precauzione e di protezione che si impongono di fronte ad un fattore di rischio di tale ampiezza. All’alcol si attribuisce nella Regione europea il 10% del carico di malattie.

L’alcol uccide brutalmente negli incidenti, nella violenza e nei suicidi che provoca. Uccide inoltre lentamente con le degradazioni fisiche, mentali e sociali che comporta.

Il suo peso economico è incontestabile, ma questo da il diritto alla industria dell’alcol e alle sue lobbies di fare e dire ciò che vogliono?. L’esempio della promozione dell’alcol nello sport che arriva al punto di oscurare il nome stesso dello sport a vantaggio di quello del marchio del prodotto ne è una eccellente dimostrazione.

E’ vero che l’alcol è nello stesso tempo un fattore di deterioramento della salute ed un sintomo di malessere sociale. Questa dualità non deve servire da scusa per atteggiamenti passivi che proclamano: la società va male, aspettiamo che vada meglio, l’alcolismo sparirà da solo.

E’ per questo che proprio cinque anni fa noi abbiamo organizzato la Conferenza di Parigi sull’alcol e la società con l’ambizione di rilanciare la lotta contro l’alcolismo nelle politiche di salute e nei programmi di salute pubblica ad ogni livello. Una Carta Europea é stata adottata. Uno dei suoi principi é di attualità per la nostra Conferenza:

“…dare il diritto a i bambini e agli adolescenti di crescere in una situazione protetta dalle conseguenze nefaste del consumo d’alcol e se possibile della sua promozione.”

Durante questi ultimi cinque anni si sono registrati numerosi sviluppi in tema di alcol nella Regione europea. Sul piano anedottico bisogno annotare lo smacco dell’industria dell’alcol nel suo tentativo poco onorevole di usurpare a suo vantaggio la Carta di Parigi manipolandone il contenuto.

In modo più serio, noi abbiamo potuto constatare le difficoltà di sviluppo delle politiche di lotta contro l’alcolismo nella Regione. Gli sviluppi sono contrastati. Nella metà dei paesi il consumo d’alcol è leggermente diminuito. Nell’altra metà aumenta. Fatto positivo: gli incidenti legati all’alcol sembrano diminuire dappertutto.

Questa Conferenza cinque anni dopo Parigi si propone una grande partecipazione. L’abbiamo preparata insieme ai giovani e li abbiamo invitati ad unirsi a noi. Sono convinto che parteciperanno numerosi.

Questa Conferenza è anche una riunione scientifica. Una seduta plenaria è dedicata alle prove scientifiche degli effetti dell’alcol sulla salute dei giovani e sugli aspetti economici del mercato dell’alcol.

D’altra parte, i risultati di uno studio sui pericoli sociali del consumo d’alcol saranno presentati durante la Conferenza. Avete nella vostra documentazione il libro dedicato all’argomento.

Infine, a partire dal 29 febbraio, in seguito alla nostra Conferenza, sarà attuato un sistema di informazione e di osservazione europea sui dati relativi al consumo e alle politiche di lotta contro l’alcolismo.

Per terminare vorrei ringraziare coloro che hanno organizzato con noi questa Conferenza, in particolare il Governo della Svezia, la Commissione Europea e molti paesi della Regione.


Io non credo assolutamente che ci sia disinformazione. Se uno si vuol documentare, oggi come oggi, non ha che da recarsi su Internet.
In realtà penso che l'informazione uno ce l'ha se se la cerca. In caso contrario non c'è informazione che tenga!

Sono concorde che se ci fosse assistenza di personale specializzato circa gli effetti delle droghe/alcol ed il loro funzionamento, sicuramente eviteremmo molte morti.
Purtroppo più una cosa è illegale e più, ad una certa età soprattutto, diventa godurioso trasgredire. Senza parlare di quanto ci guadagnano con questo commercio legalmente come illegalmente.

Altro esperimento sull'abuso di cannabis:
LONDRA - Paranoia, attacchi di panico, ansia, apatia, aumento di peso e assoluta mancanza di concentrazione anche per fare le cose più semplici. Sono le conseguenze di un «esperimento» messo in atto da Nicky Taylor: fumare marijuana una volta al giorno per un mese intero. Il tutto filmato in un documentario della Bbc. L'inglese, madre di tre figli, si è anche fatta iniettare tetraidrocannabinolo (thc), il principio attivo della marijuana, per vedere gli effetti di una dose massiccia assunta tutta insieme. L'esperimento della Taylor prende spunto da un altro documentario, Super Size Me, in cui l'americano Morgan Spurlock mangiava per un mese intero tre volte al giorno solo da McDonald's con il risultato di ingrassare di undici chili e riportare gravi danni a livello epatico.

SKUNK - Sin dalla prima canna fatta con lo skunk, la variante più potente di cannabis che si fuma oggi, la Taylor ha iniziato ad avere paranoie, paure e incapacità a fare le cose più semplici. «Ero terrorizzata. Subito sono diventata paranoica, con attacchi di panico. A un certo punto avevo il terrore di alzarmi dalla sedia. È stato uno dei momenti peggiori della mia vita», ha detto la donna, non nuova a queste imprese. Lo scorso anno, per esempio, non si è lavata per sei settimane, sempre seguita dalle telecamere. Al termine dell'esperimento, la donna - che aveva fumato marijuana l'ultima volta quando era studentessa vent'anni fa - è anche ingrassata, ha registrato apatia e mancanza assoluta di concentrazione. Test condotti a metà dell'esperimento hanno notato livelli di psicosi superiori rispetto agli schizofrenici. Nicky era consapevole del fatto che oggi la marijuana, causa le modifiche genetiche che hanno creato la variante detta skunk, è molto più potente e pericolosa di quella fumata in gioventù: «In quella naturale c'è il 3-5% di thc, nello skunk c'è il 10-15%». Nel Regno Unito c'è ormai da qualche anno il dibattito sull'opportunità di riconsiderare la depenalizzazione della cannabis: quando fu declassata infatti non era potente come la sostanza che circola oggi. [quote]
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Messaggio  merla Gio Apr 09, 2009 12:49 pm

epperò Anthea..l'articolo lo dovresti mettere tutto..perchè così è troppo facile.

innanzitutto perchè questa è una pazza scatenata che per fare un altro esperimento non si è lavata per 6 settimane e poi perchè mentre la fumava ha avuto la geniale idea di farselo anche iniettare in vena il THC.

Poi è una canna al giorno che le fa venire il panico, non è lei che sta di fuori, per carità....Very Happy:D:D:D:D:D:D
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Messaggio  lunatica Gio Apr 09, 2009 12:55 pm

Che la cannabis possa indurre ad avere attacchi di panico me l'ha detto anche il mio psichiatra.
Il resto mi sembra esagerato
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ALCOL, DROGHE E PSICOFARMACI Empty Fantastico...

Messaggio  anthea Gio Apr 09, 2009 1:10 pm

Ok, mi avete beccato....!!
In realtà devo ammettere che mi piace tantissimo provocarvi. Twisted Evil Twisted Evil

Sul serio.. e non per slinguazzare, vi ringrazio tantissimo perchè siete persone ricche, con le quali è molto bello discutere e disquisire.
Esprimete quello che pensate senza mai far sentire l'interlocutore inferiore o giudicato, anche quando siete in totale disaccordo.
Colloquiare con voi è estremamente stimolante e fonte di arricchimento personale. Almeno per me.

Questo ci tenevo a dirvelo perchè magari, da ciò che scrivo, non si evince.

Mi piacerebbe tantissimo conoscervi tutti di persona.
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Messaggio  lunatica Gio Apr 09, 2009 1:27 pm

Anche a me piacerebbe conoscerti e conoscere gli altri utenti del forum.
Grazie anche a te per tutte le informazioni preziose che ci dai sempre Smile
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