Vecchio e abbattuto

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Messaggio  mazzonrocky Ven Apr 16, 2021 10:51 am

Ragazzi, è qualche anno che non scrivo qui. Tra poco compio 67 anni, sono da poco nonno.
Ho bisogno di parlare con qualcuno, ma le cose che devo dire non posso dirle ad amici o parenti. Ho dubbi su mia moglie, la mia compagna di tutta la vita. No, non dubbi sul fatto che abbia o abbia avuto qualcun altro. Ma su chi è, mia moglie.
E'una professionista, ha qualche dipendente, vive per il lavoro, facciamo una vita pessima, ma davvero triste. Io mi salvo grazie a diverse passioni,che riesco a portare avanti cercando di dedicarci i tempi più compressi possibile, per non sentirmi in colpa nel lasciarla sola.
Lei non ha nessuno, non si fida di nessuno. Una sola amica con cui confidarsi, che però si è trasferita a 1000 km.
Secondo me sfrutta i propri dipendenti, anche se lei è convinta di no. E' aggressiva con tutte le persone che le vogliono bene, a partire da me (io non sono un santo, anche se a volte mi sento tale). Ho scoperto che dice piccole bugie per nascondere i propri errori cosa che ho sempre aberrato,e, a parole, anche lei. Cosa che abbiamo sempre disprezzato, entrambi, in altri componenti della sua famiglia...ma evidentemente è nel DNA. Sono tristissimo. Invecchiamo, non facciamo più l'amore (da molto tempo lei non vuole) e io da vecchio rincoglinito sono attratto dalle ragazze giovani, non riesco neppure a farmi accompagnare quando faccio qualcosa che mi piace e che lei fisicamente non è in grado di fare, ma potrebbe stare vicino a me, pranzare insieme, prendere il sole, passeggiare insieme....niente, solo rabbia e lavoro. Non è possibile che io, che sono suo compagno da quasi 40 anni, non abbia responsabilità, per come è diventata......o come non è diventata. Ero una persona anaffettiva, cosa pessima. Ma ognuno ha i propri problemi. Mia moglie mi ha salvato. Con gli anni, sono riuscito un pò a smollarmi. Ma com'è possibile rassegarsi a vivere gli ultimi decenni nella tristezza? Sono pieno di sensi di colpa, voglia di vivere, voglia di divertirmi, voglia di fare qualcosa di utile, voglia di stare con mio nipote, di passeggiare, di volare, di nuotare.....
Tre anni di psicoterapia mi hanno fatto capire che non posso cambiare gli altri e posso solo accettarli e lavorare su me stesso. Ma è dura. Vorrei essere solo, con due cani, su un camper, e girare per mari fiumi e monti, e avere storie d'amore. Sono probabilmente desideri che hanno quasi tutti. Ma spesso mi basterebbe fare una passeggiata con mia moglie, bere una birra, un bicchiere di vino, una pizza insieme scherzando. Ma per ragioni di salute non beve più birra, mai bevuto vino, in pizzeria (chiusa) parleremmo solo del suo lavoro, e di quanto secondo lei sono cattive e stupide le persone che ha attorno. E se la contraddico, urla, pianti, disperazione, io le ho tolto la fiducia in sè stessa, sono io il responsabile di tutto. Raga, è dura, io sono una brava persona, anche se di problemi ne ho, e me ne trascino dall'infanzia, e chi mi sta vicino ne fa le spese. Ma ragiono, sono equilibrato, sono buono, sono sincero...E lei invece, com'è? Non lo so. Perchè non ne parlo con altri? Perchè lei è SOLA. Tutti sanno che ha un "caratteraccio", ha tagliato i ponti con tutti, perchè tutti sono malvagi, secondo lei (la faccio semplice)e se io mi confidassi, riceverei solidarietà ma lei sarebbe ancora più sola, ed anche per me sarebbe un ulteriore danno. L'ho già sperimentato. E' uno sfogo, grazie. Non rileggo, scusate gli errori e magari il racconto arrigginito.

mazzonrocky

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