Depressione e Scelte in amore...

Quanto contano, nella nostra malattia, le scelte in Amore?

Ad esempio, ricercare sempre ragazzi o ragazze "sbagliate" può essere un "sintomo"?

Personalmente, credo che rifiutare l'amore, scegliere un amore sbagliato, convincersi che una ragazza possa amarti anche quando non è così, sia un aspetto della Depressione.

Ma voi?

Cosa ne pensate?

Anche nella depressione ho continuato ad amare la stessa persona; anzi, anche per lui ho voluto reagire e curarmi... Non credo che la depressione ti porti a rifiutare un amore. Se ami, ami cmq anche da depresso.
Riguardo la scelta di ragazze sbagliate, conosco gente non malata che lo fa da anni... credo sia più una questione di carattere e di testa.

Direi che entrambi avete ragione.

Non è prerogativa dei depressi quella di fare scelte sbagliate in amore, però un depresso può essere condizionato, soprattutto se grave, nelle scelte amorose.
L'amore richiede risorse e una certa dose di fiducia che un depresso non ha. Non crede di potercela fare, ha paura di soffrire e di far soffrire.
Però se si incontra la persona giusta, anche il mondo del depresso può cambiare. Con questo non voglio dire che l'amore sia la panacea per tutti i mali, anzi... richiede sacrifici e rinunce; ma quando è forte può darti tanto.
Io ho avuto il primo episodio depressivo a 18anni, in conseguenza -se così si può dire- dell'amore della mia vita.
Ma prima è nato l'amore e poi è venuta la depressione. Ci ho messo più di 5 anni per "guarire" e mi è sempre stato vicino.
Mio marito, a distanza di 15 anni, mi ama ancora tantissimo. Ho avuto un altro episodio depressivo nel 2004 e ora lui è il mio rifugio, la mia roccia.

A volte vorrei semplicemente mollare e poter piangere, invece devo ingoiare le lacrime di fronte ai miei figli.
Lo so che ugualmente capiscono che sto male perchè sono abbastanza grandi, però spero almeno che vedere la loro madre reagire e capire che non si arrende, possa in futuro dargli fiducia quando anche loro dovranno affrontare i grandi problemi della vita.
Così esco e li accompagno a scuola o in palestra, li aiuto a fare i compiti ecc. anche quando vorrei riunchiudermi in camera e urlare. Mi costringo a sorridere.
A tratti questa responsabilità mi opprime, ma poi mi accorgo che è anche uno stimolo grandissimo a reagire e risollevarmi.

E poi è proprio quando una persona sta male che si vede il vero sentimento. Quando non si riesce a dare nulla e anzi si ha bisogno di sostegno, l'amore e l'amicizia vera resistono, il resto sfuma....