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Messaggio  Ella Mar Feb 13, 2018 10:59 pm

Cari tutti,
sono una ragazza di 28 anni che ha dovuto fare i conti spesso con sintomi ansioso-depressivi a partire dall'adolescenza e la mia battaglia è tuttora in corso. E' la prima volta che scelgo di confrontarmi con una comunità di persone che hanno i miei stessi problemi e vorrei provare a vedere se il reciproco sostegno può costituire quella "marcia in più" di cui molti di noi hanno bisogno per affrontare dei momenti davvero difficili. Scrivo motivata dal fatto che spesso chi si trova in queste situazioni non ha la possibilità di parlare apertamente con qualcuno di quello che sente e trovo inguisto che chiunque sia costretto a soffrire in silenzio. Spesso chi ci è vicino, nella vita di tutti i giorni, fa del suo meglio ma non riesce a comprendere appieno le nostre esigenze o nei casi peggiori non riesce proprio a comprendere o non se ne preoccupa neppure. Comunque siamo costretti a vivere la "nostra" vita con "gli occhiali neri" in mezzo a tante persone che hanno "gli occhiali rosa" e sfido chiunque a dirmi che non si sente la differenza! Molti di coloro che hanno "gli occhiali rosa" cercano magari di farci coraggio, di spingerci a superare i nostri limiti nella speranza che torniamo a stare bene e ad apprezzare la vita e... indovina un po'? Molte volte proprio non riusciamo a condividere il loro punto di vista, proviamo e riproviamo ad affrontare la vita più spensierati, mettendoci in gioco anche se ci costa fatica, ma il nostro "malessere" ci insegue come una brutta pantegana ovunque mettiamo piede. Vorrei guardare insieme a voi la pantegana, quando gli arcobaleni sono al di fuori della nostra portata.

Ella

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Messaggio  Morris29 Gio Feb 15, 2018 5:14 pm

Ciao Ella, mi permetto di darti il benvenuto sul forum Smile

Si la situazione è spesso come l hai descritta.
Io.ho attorno persone che nn riescono o nn vogliono capire (perché dovrebbero cambiare punto di vista x capirmi, e a quanto pare conta di più quello) ed è un eterna lotta XD

Però c'è anche qualcuno che ha cercato di capirmi, per cui a mio parere essere positivi è già una marcia in più.

Credo che poi ognuno ha le sue idee e quindi affronti la propria vita in maniera diversa. Come hai scritto bisogna trovare la forza di mettersi in gioco, concordo pienamente Smile

Per quanto riguarda la."pantegana" è un bel discrorsone Smile

Un abbraccio

Morris

Morris29

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Messaggio  Ella Gio Feb 15, 2018 6:08 pm

Grazie del benvenuto!
Sì, per fortuna anch'io ho trovato anche persone gentili e pronte a comprendere e uno straordinario compagno che fa di tutto e di più per sostenermi! Dall'altro lato non sono stata così fortunata con la mia famiglia d'origine che ancora si rifiuta un po' ottusamente di comprendere che non basta "tirarsi un po' su" e prendere qualche psicofarmaco, ma che la depressione è una sfida quotidiana che arriva a essere decisamente sfiancante in alcuni giorni (parlo per la mia esperienza). Sono tutto sommato una persona fortunata perché ho trovato una rete di persone che, a più livelli, non senza difficoltà, ma comunque provano a capirmi ed aiutarmi. Credo che il sostegno altrui sia fondamentale, soprattutto per condizioni "dure a morire". Posso testimoniare per mia esperienza diretta i "danni" che possono fare, per ignoranza/scarsa capacità di comprensione etc etc, anche persone che ci vogliono bene ma sbagliano completamente approccio alla nostra condizione. Io spero che il diffondersi di questa condizione- purtroppo- nel mondo occidentale "costringa" prima o poi le famiglie, la società, il mondo del lavoro etc etc a prendere sempre maggiore coscienza del problema e soprattutto a diffondere A MARTELLAMENTO gli approcci più salutari, o almeno non dannosi, al problema, fino a che queste cose non raggiungano anche i TIMPANI più DURI!!! Personalmente trovo ancora piuttosto carenti due aspetti nella percezione che "la massa" ha del depresso: 1. il depresso è un "debole" in un senso un po' diverso da quello di altre malattie più o meno invalidanti; ad esempio spesso il malato di cancro che combatte contro la sua malattia è un eroe, e giustamente!!! Invece una persona che combatte quotidianamente con il suo cervello è sempre un po' sotto il sospetto di crearsi dei problemi da solo ( es "ma come è possibile, se arrivi a capire che le cose che pensi non sono ragionevoli, che tu non possa lasciarle da parte e pensare ad altro?")e ancora quando trova difficoltà a fare cose banali molte persone rimangono stupite e si domandano come possa non riuscirci- e nemmeno sanno quale fatica serve per arrivare fino lì!!! Il depresso può essere in ambito lavorativo e sociale sotto-produttivo e meno "appetibile" ma le aspettative non si adeguano alla sua condizione: spesso gli viene "chiesto" implicitamente di funzionare "normalmente" senza nessun riguardo per i suoi bisogni e per i suoi limiti, perché è più semplice relazionarsi con lui "al solito modo", "come se niente fosse". 2. Non tutti i depressi sono uguali, trovano d'aiuto le stesse cose, hanno le stesse difficoltà etc etc. Eppure esistono ancora persone convinte che ci sia una "ricetta universale" per tutti e "un modo di reagire corretto" per tutti. Ci sono, ovviamente, delle linee guida stabilite dalla medicina, dalla psicologia e dal senso comune che dovrebbero essere seguite e potrebbero portare a un miglioramento, ma ognuno ha i suoi demoni da affrontare e la miglior cosa per aiutare chi soffre, secondo me, è ascoltare - ascoltare a lungo- e provare a immaginare cosa può essere d'aiuto a quella persona in particolare (ed è difficile comprendere appieno cosa prova un'altra persona!!!) e poi, se ci viene richiesto, esprimerci con la famosa cautela: "Puoi provare a vedere se nel tuo caso x,y,z aiutano."
Io mi impegno personalmente a migliorare su entrambi i punti, perché anche io mi ritrovo a cadere negli stessi errori Smile e spero, se necessario, di poter mettere a disposizione la mia capacità di comprensione, fin dove può arrivare, su questo forum.

Ella

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Messaggio  Morris29 Ven Feb 16, 2018 9:49 am

Ciao Ella Smile

PRECISO SUBITO CHE I MIEI PENSIERI SONO CONTRO LO STANDARD CHE CI VIENE IMPOSTO. PER CUI NN LEGGETE IL MESSAGGIO SE SIETE SUSCETTIBILI. A VOSTRO RISCHIO.

Allora concordo con te riguardo al voler fare del bene che alla fine tanto bene non è...dal presunto aiuto di chi ci vuole bene (si presume) a quello medico. Dato che le persone che ho visto imbottite di psicofarmaci, o tranquillanti in gocce o quello che prendono, nn solo non hanno superato i problemi, ma ora sono anche dipendenti da queste droghe, o "sostanze"se vogliamo vivere nell illusione che nn lo siano.

C'è tanta disinformazione dove girano un mucchio di soldi, come anche nell ambito farmaceutico, e basta informarsi un po', ci sono molti libri validi controcorrente che ci offrono spunti diversi di riflessione.
Che quindi, a mio parere,non sono da trascurare.

Senza contare che gli effetti di psicotropi, psicoattivi, allucinogeni, non sono dimostrabili scientificamente (ovvero l effetto, il risultato, non è mai lo stesso perché ogni soggetto, cervello, mente, è unico; come hai giustamente fatto notare)

Secondo me il vero problema del punto 1 è che l' essere umano ha fiducia cieca nella medicina e nelle istituzioni. Ma non arriva a capire che le medicine di per sè non hanno un gran costo di produzione, e parallelamente l industria farmaceutica è un industria appunto....e qui ho detto tutto
Secondo te l obiettivo della Bayer è curare tutti i malati del mondo?
Non prendiamoci in giro...
Il mondo sarebbe nettamente diverso...
Chi ha i soldi x la ricerca, i miliardi che servono, non li usa per quello che crediamo noi, mi spiace deludervi..

...

Io nn reputo la depressione una malattia, anche perche dal poco che so l unica causa imputabile sarebbe di origine biologia (batteri?) Da quanto mi ha detto una ragazza su questo forum. Personalmente abbiamo tutti miliardi di batteri dalla bocca ai piedi (in ogni punto del corpo) e nn vedo in che modo possano nascere questi ceppi di batteri solo dentro me e non in te. Soprattutto dopo milioni di anni di evoluzione...se fosse così sarebbe un passo evolutivo la depressione più che una malattia.

Poi vorrei ricordare che ogni atomo vibra.
Vorrei ricordare che l' acqua ha un potenziale energetico non da poco
E vorrei ricordare che noi siamo composti da acqua, siamo acqua.
E sono cose dimostrate scientificamente per chi è così ottuso da dover leggere che è dimostrato scientificamente se no è una c*****a
Queste forme di energia, curativa anche, vengono usate da migliaia di anni in altri paesi

Per cui per me è difficile seguire il tuo discorso, perché io vedo i sintomi della depressione come blocchi energetici.
Non come un sintomo che devo bloccare spegnendo il cervello/mente con una pastiglia.
Senza voler offendere nessuno, sia chiaro.
Poi bisogna ricordare che la nostra mente è molto potente, è programmabile, e comanda il corpo (e qui capiamo perché quando uno nn sta bene di testa, il male si riversa sul corpo, in modi diversi)
E in più tutto quello che abbiamo intorno vibra e comunica a sua volta.
Ecco ad esempio perché alcuni posti o persone sono confortevoli e altri no.
Le sensazioni a pelle...le emozioni, tutta energia.

A livello di energie il discorso è intricato, ma lo puoi verificare te stessa, con i tuoi occhi

Ma l Italiano medio se non lo sente x il TG, o d un medico, rimane lì nelle sue congetture (neanche sue tralaltro) e di norma nn si chiede neanche se sono giuste o sbagliate

Un po' come mille anni fa si bruciavano le streghe, perché quella determinata congettura.era radicata nelle testa Delle persone

Cosi di norma ragiona il popolo. I genitori. I medici. Gli amici.

..


Io ci ho lavorato sopra e sto cercando di vivere bene ogni giorno, ovviamente dobbiamo crearci una base di vita che ci renda felici. Senza frustrazioni o rapporti che fanno più male che bene.

Ora lascio la parola ad altri Smile

Scusate per il lungo messaggio, spero di leggere altre opinioni al riguardo.




Morris29

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Messaggio  Ella Ven Feb 16, 2018 1:48 pm

Io sono di un'opinione molto diversa dalla tua Morris, anche se rispetto le posizioni di tutti.
Secondo me esiste una "malattia", insomma uno squilibrio della mente, che genera i sintomi e il malessere della depressione. Questo squilibrio può nascere da fattori "ambientali" e "psicologici" (è molto importante il rapporto che abbiamo con noi stessi, il nostro "dialogo interiore" di fronte alle difficoltà della vita, e spesso la vita ci mette a dura prova con traumi, lutti, stress prolungati etc etc) ma ha anche una componente biologica. Mi sembra possibile che alcune persone abbiano una certa "inclinazione" a soffrire di questa condizione e che in certe circostanze la mente si trovi sotto questo tipo di sofferenza. Per quanto riguarda le teorie scientifiche ne esiste una ad oggi abbastanza diffusa- direi che è la linea ufficiale della medicina-, che non spiega completamente il fenomeno, né arriva a fornire una cura, secondo la quale i sintomi depressivi sarebbero originati da uno squilibrio di alcuni neurotrasmettitori nel nostro cervello. Sulla base di questi studi vengono attualmente sintetizzati i farmaci anti-depressivi, che sono però non una cura di questo squilibrio ma un "temporaneo" tamponamento, per farmi capie hanno l'effetto di un antidolorifico non di un antibiotico. Ora, la nostra mente e il nostro cervello sono organi molto complessi, e non voglio certo ridurre la sofferenza di molte persone a un semplice "malfunzionamento" del cervello. Ma la mia opinione- basata sulla mia esperienza personale e sulle mie letture scientifiche- è che esista una patologia depressiva, che la terapia psicologica possa aiutare così come quella farmacologica e che si possa dare almeno una chance alle vie "tradizionali" proposte dalla medicina. Per la mia personale esperienza, gli psicofarmaci sono medicinali molto forti, è vero, e possono davvero causare molti effetti collaterali davvero pesanti (dipendenza, sindromi da dismissione, peggioramento dei sintomi depressivi e purtroppo anche psicosi e tendenze suicide- basta leggere il bugiardino e ci si prende paura), ma la verità è che milioni di persone nel mondo ne fanno uso per contrastare i sintomi della depressione con un discreto successo. Io stesso ne ho fatto e ne faccio uso con maggiore o minore efficacia e ne ho tratto aiuto, e la mia mente non è per nulla annebbiata o stordita, la mia personalità è immutata. La cosa forse più confortante è che non ne sono dipendente: nonappena la mia condizione sparisce ("guarisce?) posso tranquillamente smettere di assumere i farmaci (ovviamente con le debite precauzioni per non causare "sindromi da astinenza") e passare diversi anni senza farne più uso. E' possibile che si debba ricorrere agli psicofarmaci anche solo una volta nella vita, perché la depressione non si ripresenterà più (malattia davvero misteriosa!!!). Io credo dunque che non si debba avere paura degli psicofarmaci, tenuto conto però di alcuni fatti: è vero, le multinazionali non lavorano per curare noi, e ci guadagnano un sacco di soldi, è vero, sono un medicinale pesante, che può dare effetti collaterali pesanti e creare più problemi che altro (in quel caso bisogna assolutamente smettere!!!! Perché prendere un farmaco che non ci aiuta e ci fa stare male? Esisteranno altre vie migliori per noi) e vanno usati con moderazione e cautela- se il medico ci vuole "stordire" con mix da overdose è un pessimo medico. Se lo psicofarmaco aiuta a raggiungere un buon equilibrio, bene. Altrimenti si può abbandonare questa strada. Io non credo molto nel "sistema"- nel senso che penso sia costruito per fare i soldi e la felicità di pochi e di certo non si preoccupa del benessere generale- però credo nella scienza e nella ricerca medica perché ho fiducia nella curiosità di alcune persone di scoprire cosa accade nel nostro corpo, al di là di tutti i condizionamenti economici e politici. Secondo me la "cura" per la depressione- insomma la fine delle nostre sofferenza- va cercata, se la vogliamo cercare, con pazienza, determinazione, senza pregiudizi, dovunque essa ci può venire offerta, purché non sia una palese truffa per speculare sul dolore altrui, purché ci faccia stare bene- o meglio con noi stessi- e purché ne siamo convinti in prima persona (ragionare sempre con la propria testa!!!). La "cura" della depressione può anche consistere semplicemente nell'accettazione di sé e del sintomo come naturale stato attuale della nostra mente e del nostro corpo, se abbiamo questa "forza interiore" e i nostri sintomi non sono così gravi da farci temere/pensare il peggio. Vorrei anche invitare chi ci legge a non aver paura di chiedere aiuto a psicologi e psicoterapeuti, che possono davvero diventare la persona di fiducia di cui avete bisogno, tenendo a mente che non sono né santi né guaritori, ma solo persone formate appositamente per evitare di trattarvi magari in quei modi "dannosi" che altri vi riservano. Anche in questo caso c'è però possibilità di trovare svantaggio più che vantaggio, e in quel caso, via di corsa!!!!
Purtroppo - o per fortuna- ognuno deve cercare la sua "ricetta", il suo modo di convivere, vivere (e superare?) la depressione.
Non è una ricerca facile, e a volte può essere davvero frustrante, ma per la mia esperienza si finisce sempre per capire sempre di più sé stessi. E quando ci si guarda indietro forse tutta quella sofferenza, tutto quel buio, forse ne è valsa anche la pena, perché ci fa sentire più forti, più aperti, più empatici.

Ella

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Messaggio  Morris29 Sab Feb 17, 2018 1:05 pm

Bellissimo messaggio Ella, sei davvero una ragazza di mentalità aperta, sono abbastanza sbalordito nn lo nego, così ci piacciono XD spero tanto che il tuo ragazzo sappia apprezzarti

Non voglio aggiungere niente, vediamo se qualcun altro dice la sua, seguo il topic Smile

Buon sabato a tutti Smile

M

Morris29

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Messaggio  Ella Sab Feb 17, 2018 2:17 pm

Grazie Morris,
aspetto anche io che qualcun altro si aggiunga alla nostra discussione!

Ella

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