Vieni

Qualcosa è andato storto nella mia vita.
Ero una bella bambina, piena di letizia e vivacità. Le Cose hanno incominciato ad incrostarsi.
Le ferite d'uno sguardo o d'una assenza non si sono rimarginate, ma la cancrena ha portato via tutto. Ora sono un cumulo di Cose.
Adoro leggere e non leggo. (Cioran, Panikkar, Idel! Sedete, e mangiate del mio corpo.)
Adoro ascoltare "musica". Non lo faccio. (Stanchezza, immane stanchezza... e il TIMORE d'illuminarmi d'immenso.)
Ho Bisogno di scrivere. E non ho nulla da scrivere.
Cerco conforto non più in questo santuario in rovina che è la mia carcassa immonda, ma nell'Alto. Mi nutro della mano che tende, e non dell'oggetto teso. L'Altro salvifico, obeso di link e mirra e incenso!... Eppure... sono così pretenziosa... e ipocrita. E abbandono, e caccio colui che mi annoia, che mi è alieno. E a mia volta sono ripudiata da chi sento parte del mio costato.

Desidero chi mi è affine, ah! e chi mi è affine desidera la solitudine. Questa è la prova che la mia malattia mortale sono gli Altri. E il mio corpo è pieno di crepe.

Chiamo l'arte a rispecchiare in cose concepibili la mia croce e delizia.
Beksinski, questo è il midollo delle ossa.
Giger, questa l'orbita che scruta.
Kuksi, il cranio.
Hans Bellmer la fenditura.

Gli mp sono graditi. Voglio rimpiangere il Tuo abbandono.

Gran bèl tèsto. Potènza di dèscrizionè in pochè righè. E l'anèdonia chè brutta bèstia.

Mi associo a Bad trip.

Adoro il surrealismo.