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Messaggio  Angela Mar Dic 23, 2014 2:00 am

Ciao a tutti,
Sono felice di poter scrivere qui per condividere la mia esperienza con persone che possono capirmi, e per dare e ricevere un supporto a chi può avere bisogno di me e della mia esperienza personale con i farmaci e la depressione.
Sono Angela, una ragazza di 25 anni, e ho iniziato a soffrire di depressione a seguito della scomparsa di mia nonna alla quale ero molto legata, alla fine di febbraio 2013. A ciò si aggiunge un periodo stressante e negativo con il mio fidanzato, che in parte credo sia una causa importante dell' esplodere del mio disturbo. Ero già in cura da circa sei mesi dal mio psicoterapeuta, mi è stato diagnosticato il disturbo di personalità borderline. Ho iniziato a manifestare i sintomi della depressione, che voi meglio di me sicuramente conoscete: apatia, inappetenza, insonnia, ossessioni, attacchi di panico, notevole perdita di peso (sono passata da 56 kg a 47 in pochi mesi), disturbi psicosomatici quali gastrite ed eruzioni cutanee, desiderio di morte e continui pensieri legati al suicidio. Ho perso un anno intero di università a causa della depressione, e il disturbo borderline e' peggiorato in maniera molto forte. Da allora sono in cura con lexotan e cipralex, oltre a proseguire la cura psicoterapeutica. Da diversi mesi ho gradualmente smesso di prendere lexotan, visto il miglioramento generale dell'umore e la ripresa dei ritmi universitari, e all'inizio ho reagito abbastanza bene. Da qualche mese però mi sono ricomparsi dei sintomi della fase acuta che con lexotan erano scomparsi, in particolare eruzioni cutanee di tipo psicosomatico e maggiore ansia durante il giorno, che in alcuni momenti diventa quasi insopportabile da sostenere. Sono molto amareggiata perché pensavo di esserne uscita e invece sono ancora in alto mare. Riguardo una ripresa con lexotan, il mio terapeuta mi dice che è molto soggettivo, sono io che devo valutare se l'ansia è' troppo pesante da sostenere e in tal caso ricominciare a prenderlo. Mi sono molto spaventata anche perché e' successo in un paio di occasioni recenti che dimenticassi accidentalmente di prendere cipralex, e tutte e due le volte ho avuto una reazione spaventosa: malessere, umore a terra, aggressività e urla isteriche scatenate da stupidaggini tanto da arrivare a perdere il controllo di me nei litigi, e a spaventare il mio fidanzato. Sto cercando di preparare gli ultimi due esami che mi separano dalla laurea, ma purtroppo sono sempre ansiosa e quando provo a studiare, o anche solo a pensare allo studio, mi agito ed e' come se avessi un blocco psicologico nei confronti degli esami. Sono molto preoccupata perché mi vedo ancora molto instabile, e ho paura che possano esserci ricadute e di non uscirne mai definitivamente. Sono anche molto agitata riguardo i farmaci che prendo, perché mi sono resa conto di essere dipendente dal cipralex, e le forti "crisi di astinenza" mi hanno spaventata; mi rendo conto che sarebbe saggio riprendere con lexotan, visto lo stato delle cose e i consigli del mio terapeuta, ma sono dubbiosa e preoccupata. Grazie a chiunque mi ha ascoltata e vorrà darmi un consiglio. Grazie, Angela

Angela

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Messaggio  madotsuki Mar Dic 23, 2014 2:58 pm

Angela ha scritto:Ciao a tutti,
Sono felice di poter scrivere qui per condividere la mia esperienza con persone che possono capirmi, e per dare e ricevere un supporto a chi può avere bisogno di me e della mia esperienza personale con i farmaci e la depressione.
Sono Angela, una ragazza di 25 anni, e ho iniziato a soffrire di depressione a seguito della scomparsa di mia nonna alla quale ero molto legata, alla fine di febbraio 2013. A ciò si aggiunge un periodo stressante e negativo con il mio fidanzato, che in parte credo sia una causa importante dell' esplodere del mio disturbo. Ero già in cura da circa sei mesi dal mio psicoterapeuta, mi è stato diagnosticato il disturbo di personalità borderline. Ho iniziato a manifestare i sintomi della depressione, che voi meglio di me sicuramente conoscete: apatia, inappetenza, insonnia, ossessioni, attacchi di panico, notevole perdita di peso (sono passata da 56 kg a 47 in pochi mesi), disturbi psicosomatici quali gastrite ed eruzioni cutanee, desiderio di morte e continui pensieri legati al suicidio. Ho perso un anno intero di università a causa della depressione, e il disturbo borderline e' peggiorato in maniera molto forte. Da allora sono in cura con lexotan e cipralex, oltre a proseguire la cura psicoterapeutica. Da diversi mesi ho gradualmente smesso di prendere lexotan, visto il miglioramento generale dell'umore e la ripresa dei ritmi universitari, e all'inizio ho reagito abbastanza bene. Da qualche mese però mi sono ricomparsi dei sintomi della fase acuta che con lexotan erano scomparsi, in particolare eruzioni cutanee di tipo psicosomatico e maggiore ansia durante il giorno, che in alcuni momenti diventa quasi insopportabile da sostenere. Sono molto amareggiata perché pensavo di esserne uscita e invece sono ancora in alto mare. Riguardo una ripresa con lexotan, il mio terapeuta mi dice che è molto soggettivo, sono io che devo valutare se l'ansia è' troppo pesante da sostenere e in tal caso ricominciare a prenderlo. Mi sono molto spaventata anche perché e' successo in un paio di occasioni recenti che dimenticassi accidentalmente di prendere cipralex, e tutte e due le volte ho avuto una reazione spaventosa: malessere, umore a terra, aggressività e urla isteriche scatenate da stupidaggini tanto da arrivare a perdere il controllo di me nei litigi, e a spaventare il mio fidanzato. Sto cercando di preparare gli ultimi due esami che mi separano dalla laurea, ma purtroppo sono sempre ansiosa e quando provo a studiare, o anche solo a pensare allo studio, mi agito ed e' come se avessi un blocco psicologico nei confronti degli esami. Sono molto preoccupata perché mi vedo ancora molto instabile, e ho paura che possano esserci ricadute e di non uscirne mai definitivamente. Sono anche molto agitata riguardo i farmaci che prendo, perché mi sono resa conto di essere dipendente dal cipralex, e le forti "crisi di astinenza" mi hanno spaventata; mi rendo conto che sarebbe saggio riprendere con lexotan, visto lo stato delle cose e i consigli del mio terapeuta, ma sono dubbiosa e preoccupata. Grazie a chiunque mi ha ascoltata e vorrà darmi un consiglio. Grazie, Angela
Ciao Angela,benvenuta! Quando si hanno delle ricadute è normalissimo spaventarsi, io pensavo di essere "guarita" tempo fa, poi ho avuto una forte crisi depressiva e mi sono spaventata a morte, cadendo ancora più giù nella depressione.. Io ad esempio, per non demoralizzarmi, non mi aspetto mai di essermi ripresa dalla depressione da un giorno all'altro, solo perché magari quel giorno sono felice, perché altrimenti quando ho nuove crisi mi sembra di non poter mai "guarire". Ok, non so spiegarmi Sad Spero che tu abbia capito cosa intendo Smile Per quanto riguarda il farmaco non saprei, se come dice il tuo terapeuta ne senti ancora bisogno, senti che per gestire l'ansia ti serve, allora forse è il caso di riprenderlo, però ce la puoi fare anche da sola.. davvero non lo so. Io ho una paura a smettere di prendere i farmaci, ho paura di tornare ad avere i disturbi ossessivi compulsivi, ho paura di tornare ad essere apatica. Cosa ti preoccupa degli esami e dello studio? Io penso di saperlo, però devi essere tu a darti le risposte, Angela Smile Ti abbraccio forte I love you
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Messaggio  roberto66 Mar Dic 23, 2014 3:41 pm

Ciao Angela
Darti consigli è un po difficile, perche sei diciamo in cura con il tuo terapeuta e sotto farmaci
E io non prendendo farmaci potrei dirti qualcosa di sbagliato
Per la dipendenza dai farmaci che usi, credo che la persona che te li ha prescritti sia una persona di fiducia con una laurea in medicina, parlane con lui, e senti dell'eventuale possibile problema ( comunque tutti questi farmaci la dose deve essere ridotta gradualmente, con dosaggi decrescenti, per parecchie settimane, per evitare rimbalzi di questo tipo, e non smettendo di punto in bianco )
Se senti di averne ancora bisogno prova a sentire per una eventuale ripresa con dosaggi piu bassi, lo so che è brutto in certi momenti avere niente da prendere per cercare di strar meglio ( ma io non posso e non me la sento di darti consigli sulla terapia non sono medico )    
Per il problema di ricordarti di prenderli
In farmacia trovi delle scatoline per pillole le puoi riempire 1a con la dose giornaliera, 7 x una settimana, se non ricordi di averla presa basta che guardi dentro la scatolina se c'è ancora, o facciamoci aiutare dal nostro bene amato telefonino impostando la suoneria  Laughing
Sfogarsi esternando rabbia, certe volte da solievo, ma è anche controproducente perche genera questa consapevolezza di aver esagerato per delle banalità in maniera esagerata, rischiando anche di compromettere i legami con le persone
Certe volte sento anch'io questo bisogno, ma cerco di trattenermi isolarmi un momento, finche ritrovo la calma e poi mi sento comunque meglio, e faccio così anche per l'ansia e gli attacchi di panico, ma per questi, tante volte funziona e tante no
Ma credo comunque che isolarsi un momento per ritrovare o cercare di non perdere il controllo sia sempre una cosa utile da fare
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Messaggio  Fabio_79 Dom Dic 28, 2014 9:26 pm

ciao Angela.

sono un nuovo iscritto, la mia prima rispostas è per te. come te vivo uno stato di depressione da diverso tempo. è da circa un anno che sono andato a vivere da solo, inizialmente tutto andava bene, poi ho iniziato a soffrire di crisi di ansia e la cosa è deteriorata in depressione, facendomi anche perdere la fidanzata che avevo.
voglio risponderti in merito ai farmaci dandoti una buona notizia. i farmaci certamente ci aiutano a migliorare l'umore e la situazione generale, perchè agiscono chimicamente nel nostro cervello andando a sedare le situazioni che scatenano l'ansia. tuttavia devi ricordare, e dico questo per ricordarlo anche a me stesso e atutti gli utenti, che l'ansia non va interpretata come un demone cattivo ma quanto un segnale che arriva dal nostro cervello emotivo, la parte piu interna del nostro cervello, quella primordiale, primitiva, quella che un tempo ci dava l'adrenalina necessaria a scappare se una tigre dai denti a sciabola ci stava inseguendo. ecco, oggi quei pericoli non esistono piu, tuttavia il nostro cervello primitivo scatena l'ansia tutte le volte in cui c'è qualcosa nella tua esistenza che non è in accordo con lo stile di vita che stai conducendo. è insomma la tua mente che ti dice che cosi come stai vivendo non va bene e devi cambiare qualcosa.
con tutto questo voglio semplicemente dirti che i farmaci sicuramente è bene prenderli per tamponare la situazione. tuttavia il mio consiglio è di affidarti ad un bravo psicoterapeuta che ti conduca attraverso un percorso per cui arriverete insieme ad invididuare quali sono i blocchi mentali o i pensieri o meccanismi che ti scatenano l'ansia la depressione e ti aiuti a trovare una soluzione psicoterapeutica di guarigione. in sostanza il professionista bravo è in grado di risalire al circolo vizioso in cui tutti i tuoi pensieri vengono convogliati e manomessi causandoti l'ansia, interrompere questo flusso negativo andando a modificare i comportamenti ed i pensieri che alimentano tale circolo vizioso.
un sincero in bocca al lupo, a te e a tutti gli utenti di questo forum

Fabio_79

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