Vivere fingendosi normali?

2 partecipanti

Andare in basso

Vivere fingendosi normali? Empty Vivere fingendosi normali?

Messaggio  Miaxxx Mer Ott 29, 2014 9:12 pm

Ciao a tutti,mi chiamo Mia e ho trovato questo forum per caso,non ho mai scritto in alcun forum,sono una persona molto individualista e pessimista per natura.
Ho 35 anni,sono tornata a vivere nella mia città natale dopo aver vissuto tantissimi anni a New York,dove ho avuto una storia di depressione e dipendenza pesante da droghe di classe A.Credevo di avere lasciato tutto questo alle spalle quando ho deciso da sola e con non pochi sacrifici sopratutto mentali,di abbandonare tutto quello che avevo costruito a fatica e la città che alimentava questi vizi per tornare nella mia cittadina tranquilla,sapendo benissimo che sarei tornata ad una vita in famiglia,uscite tranquille e noiose,persone con cui purtroppo non sono mai riuscita a rapportarmi.
Purtroppo anche se sono riuscita ad uscire dalla dipendenza  da sola,ho solo risolto uno dei sintomi ma non la fonte del problema.
Mi hanno diagnosticato una disturbo borderline associata ad una personalità narcisistica e questo mi ha traumatizzata perchè mi rendo conto che ho sempre visto me stessa come vittima delle situazioni o delle mancanze degli altri,mentre in realtà ero io a manipolare gli altri ,cosa che mi è sempre riuscita facilmente .... ma adesso che ne sono consapevole,non faccio che piangere in continuazione,non sto lavorando perchè sappiamo benissimo la situazione in Italia,sono passata dall' avere un lavoro di prestigio e splendidamente retribuito,la mia casa elegante e raffinata e la mia libertà in una metropoli che offriva molti svaghi,a stare tutto il giorno bloccata in casa dei miei genitori e non uscire perchè ho un blocco totale perfino a guidare per cui questo mi fa sentire ancora più fallita ai miei occhi.So che quando si è veramente al l,imite magari anche solo una boccata d'aria o un giro in macchina aiuterebbe ma non guidando e non volendo dire a nessuno a parte il mio ragazzo,di questo problema,non faccio che piangere e guardare film pensando che la mia vita non mi appartiene più ed è solo ed esclusivamente colpa mia  emi merito ogni male che sto vivendo.
Ho una personalità molto carismatica,ma non voglio vedere nessuno ne parlare con nessuno,ho allontanato sistematicamente  tante  amiche ,un fidanzato che mi adora e purtroppo non faccio che farlo sentire inferiore , portando avanti una relazione con un uomo che definirei molto simile a me con cui ho una relazione on-off da quando avevo 16 anni.Ho un senso di colpa perenne,cerco di essere gentile e mi riesce con gli estranei,ma temo che sia solo perchè nel sub inconscio sto recitando la parte della ragazza affabile e perfetta.Ho violente crisi di rabbia dove purtroppo uso parole molto taglienti e mi sento disperata per essere arrivata a questo punto,non dormo da sempre praticamente ,non riesco nemmeno ad iscrivermi in una palestra perchè sono ormai ancorata sul giudizio degli altri che ogni cosa che per altri sembra naturale,per me è impossibile.Non so come uscire da questa gabbia mentale,so che non avrò mai rapporti duraturi e sinceri,cosa che invidio terribilmente e che purtroppo non caratterizzeranno mai questa mia vita.Mi rifiuto di prendere i farmaci perchè so che ne diventerei totalmente dipendente e purtroppo so che non riuscirò a  continuare ad andare dallo psicologo perchè nel momento in cui  io mi sento attaccata tendo a reagire alzando gli ancora più alti meccanismi di difesa  che ho sviluppato e abbandonare tutto.Scusate questo sfogo,volevo sapere se qualcuno di voi ha avuto esperienze simili e se è riuscito ad avere momenti tollerabili pur convivendo con la depressione.
Se la depressione è dovuta da un disturbo o da qualcosa di unbalanced, come potremmo mai vivere come gli altri?
Grazie di cuore......

Miaxxx

Numero di messaggi : 3
Data d'iscrizione : 29.10.14

Torna in alto Andare in basso

Vivere fingendosi normali? Empty Re: Vivere fingendosi normali?

Messaggio  merla Gio Ott 30, 2014 12:08 am

Miaxxx ha scritto:Mi rifiuto di prendere i farmaci perchè so che ne diventerei totalmente dipendente e purtroppo so che non riuscirò a  continuare ad andare dallo psicologo perchè nel momento in cui  io mi sento attaccata tendo a reagire alzando gli ancora più alti meccanismi di difesa  che ho sviluppato e abbandonare tutto.

In realtà, se lo sai, diventa una tua scelta accorgerti dei tuoi meccanismi di difesa, cercando all'inizio soprattutto di dilatare i tempi, magari trovando anche strategie pratiche per fermarti in tempo e darti il modo di integrare un po' meglio quello che stai vivendo.

Fondamentalmente, a monte tu puoi fare una scelta, proprio in merito alla tua diagnosi, più o meno psichiatrica (e quindi come una condanna e un disturbo di personalità che tale è) o vederla più in senso evolutivo, prendendo atto che tutte le persone psichicamente adulte e integrate hanno avuto sia periodi narcisistici sia situazioni in cui è scattato un livello di funzionamento borderline. Faccio un inciso: non so mettendo in discussione la tua diagnosi, ti sto proponendo un modo di considerarla un po' diverso.

Sicuramente, una personalità narcisistica, borderline e un grosso problema dipendenza, nascondono grossi dolori da attraversare: la scelta se accettare la condanna (e mollare la terapia per meccanismi di difesa) o se attraversare questi dolori (e non è  una passeggiata) se però accetti di considerare la diagnosi solo come una fotografia del momento, e la prognosi solo come un dato statistico, diventa esclusivamente tua e di tua responsabilità.
Se invece parti dal presupposto che sul disturbo di personalità non puoi agire, allora ti condanni in automatico e la risposta è probabilmente no, è molto difficile riuscire a costruire relazioni autentiche con gli altri e avere una vita tollerabile e soddisfacente.

Da come scrivi, sembra che tu non abbia difficoltà a affrontare letture impegnativi: leggiti libri seri sugli argomenti borderline e sul narcisismo (io ti consiglio Oceano Borderline di Cancrini, che a me aprì molte porte), cerca di capire le vere ragioni dietro ai meccanismi che metti in atto, perché manipoli, perché abbandoni, perché ti senti attaccata e perché non riesci a fidarti dello psicologo. Conta che lui è lì per farti da controruolo e probabilmente sa cosa fare, e nel caso in cui i tuoi meccanismi lo portassero troppo oltre, dovrebbe essere lui a mettere i limiti servono a mantenere una relazione autentica (che a te magari a breve termine non piacerebbe molto, ma ti fa bene). Conta anche che la diffidenza e la paura sono emozioni, ma fidarsi fattivamente è un'azione consapevole che controlli tu, non la tua emotività (ho reso l'idea? Ad esempio tu puoi andare dallo psicologo e scegliere di fidarti abbastanza dal dirgli "io non mi fido di te, ho paura che tu non riesco a contenermi, ho paura di mettere in atto questo e quello", nulla togliendo alle tue emozioni, ma facendo una scelta attiva per imparare a fidarti).
In ogni caso al posto tuo io mi informerei a fondo sulle teorie psicologiche riguardo ai tuoi problemi, visto che le risorse cognitive e culturali per andare a fondo palesemente le hai, e proverei a osservare un pezzettino alla volta quelli che i sono i meccanismi automatici e magari a smantellarli o a diventare consapevole delle ragioni che li fanno scattare e parlane con lo psicologo.
TI consiglio davvero tanto Cancrini, perché nella sua esperienza clinica descrive anche di funzionamenti psicotici recuperati e racconta chiari esempi di come ci sia speranza per tutti.
L'altro consiglio è di cercare a tutti i costi di non "abbandonare" lo psicologo: le relazioni vanno chiuse in un modo sensato se è il momento di chiuderle, per poterle cmq integrare e trarne il buono. Questo non vuol dire non mettere mai in discussione lo psicologo: le problematiche che racconti sono difficili da gestire, sicuramente lo sa anche lui, e può essere che si arrivi a un momento in cui un'esperienza è da chiudere, per poterne aprire un'altra con un professionista diverso. Ma questo non vuole dire né abbandonare, né scappare, è una chiusura integrata che si può fare quando arriva il momento di farla, se arriva. Insomma, cerca il più possibile di ridurre fughe e abbandoni dal tuo raggio d'azione e di sostituirle mano a mano con delle scelte.

In ogni caso sì, si tratta di una scelta difficile, ma se è evolutiva sicuramente puoi arrivare a crearti una vita ben più che tollerabile e delle relazioni soddisfacenti. Anche perché, una narcisista borderline, che ammette di essere narcisista, bordeline e manipolativa ha già fatto un'operazione di consapevolezza immensa e per nulla facile ed è evidentemente ha molte risorse. Smile
merla
merla

Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino

Torna in alto Andare in basso

Vivere fingendosi normali? Empty Re: Vivere fingendosi normali?

Messaggio  Miaxxx Gio Ott 30, 2014 3:40 pm

Ciao,
grazie moltissimo per la tua risposta, a dire il vero non avevo neppure mai preso in considerazione l'idea che non fosse una condanna,sicuramente perchè è la scelta più facile tra i due cammini.
Secondo me,nella mia estremamente umile opinione,sto toccando il fondo perchè prima avevo un lavoro di responsabilità dove magari incentravo quasi esclusivamente le mie energie e se le crisi di nervi avvenivano,ero giustificate nella mia testa ad un problema di lavoro.Ora invece,capisco che non avendo alcuna motivazione cosi valida,l'ira esce fuori molto più frequentemente e per motivi al limite del ridicolo.
Mi dispiace moltissimo per le persone che ho vicino,loro tutte sono convinte che io abbia fatto solo del bene e che sia fenomenale,e la cosa quasi paradossale è che più gli si spiega che no,non è affatto cosi e che anzi i tuoi consigli per migliorarli erano in realtà solo meschini meccanismi per farli sentire male quanto ti senti tu, sembra che non lo accettino comunque,il che diciamocela tutta...non aiuta perchè ti sembra di impazzire con l'idea che tu hai di te(giustificata in questo caso) da quella idealista che hanno gli altri fino al momento in cui si risvegliano come dall'incantesimo.
O per lo meno,questa è la mia versione romanzata degli eventi.
Ho vari libri sull'argomento e di psicologia in generale come Il Mondo interiore del Trauma,Donne che corrono coi lupi, e molti sulla Gestalt e sulla terapia comportamentale e orientamento psicodinamico.Tutto ciò anche prima che iniziassi una qualche terapia.Comprerò immediatamente il libro che mi hai suggerito,anche perchè ne avevo già sentito parlare ...
Quello che sosteni riguardo i periodi che tutti noi possiamo avere questi comportamenti, mi hai fatto riflettere molto e forse nonostante mi abbiano parlato in molti,per la prima volta mi sembra di avere capito ,o per lo meno,mi sembra che in questo modo almeno possa vedere una via d'uscita anche se piena di eventuali ostacoli che io stessa creerò.
Ci tengo a precisare che la mia non è una diagnosi,io valuto solo quello che ho vissuto e vedo, probabilmente la mia impronta è ancora molto incentrata sul giustificarmi anche nelle mie azioni più basse di fronte agli altri,per poi vivere il senso di colpa isolata . So anche che nei pazienti borderline il rapporto con lo psicologo,che tu stesso stavi accennando,risulta difficoltoso nel trasfert, proprio perchè sono personalità che tendono a volere affascinare sempre e comunque(non credo sia un caso che tra tutti,mi sono trovata meglio con un uomo mentre con la donna sono entrata in conflitto quasi immediatamente)....volevo solo farti una domanda banalissima e probabilmente molto stupida: tu pensi che analizzare tutto sia un atteggiamento positivo o negativo?Per analizzare ovviamente intendo purtroppo farmi a pezzi,ma è estremamente difficoltoso per me capire dove sta il giusto mezzo tra il tirarsi su e l'auto compiacersi,o il buttarsi giù e l'auto mutilarsi l'esistenza.
Ti ringrazio veramente tanto per il tempo che hai speso nel scrivermi.


Miaxxx

Numero di messaggi : 3
Data d'iscrizione : 29.10.14

Torna in alto Andare in basso

Vivere fingendosi normali? Empty Re: Vivere fingendosi normali?

Messaggio  merla Gio Ott 30, 2014 4:15 pm

Non ho ho capito, scusa, allora disturbo borderline associato a personalità narcisistica, da dove viene fuori, se non è una diagnosi? Smile

Se vuoi il mio parere, squisitamente personale, analizzare così tanto i tuoi comportamenti è un errore, per due ragioni:
- l'autoanalisi in partenza non funziona perché è viziata dai propri schemi mentali
- stai iniziando a occuparti di cose che in realtà non ti competono, tipo il discorso del transfert: quella è una questione che gestisce il terapeuta, che non per niente ha dei supervisori e porta degli aspetti della terapia in supervisione. A te non deve riguardare.

Io eviterei, per il momento, di spiegare quando manipolavi e quando no. La manipolazione non è sempre qualcosa di negativo, chi si lascia manipolare ne è cmq corresponsabile, e cercherei al posto tuo di trovare una posizione un po' più stabile prima di fare certi bilanci.
O meglio, se a un certo punto "senti" di aver ferito qualcuno o "senti" che un tuo comportamento ha creato dolore, è sacrosanto voler spiegare e volerti scusare. Ma se sono tue considerazioni piuttosto analitiche, fermati. Potresti cambiare idea molto rapidamente nel corso del lavoro su te stessa.

merla

PS: Non sono io a sostenere che narcisismo e funzionamento borderline siano componenti della vita di tutti. Anche solo in termini strettamente psicologici, sul narcisismo il primo a essersi espresso in tal senso credo sia stato Freud. Smile
Io cercavo solo di invitarti a una visione meno rigida della definizione che ti sei data (o che ti hanno dato, ora non mi è più chiaro)
merla
merla

Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino

Torna in alto Andare in basso

Vivere fingendosi normali? Empty Re: Vivere fingendosi normali?

Messaggio  merla Gio Ott 30, 2014 6:53 pm

Miaxxx ha scritto:
Secondo me,nella mia estremamente umile opinione,sto toccando il fondo perchè prima avevo un lavoro di responsabilità dove magari incentravo quasi esclusivamente le mie energie e se le crisi di nervi avvenivano,ero giustificate nella mia testa ad un problema di lavoro.Ora invece,capisco che non avendo alcuna motivazione cosi valida,l'ira esce fuori molto più frequentemente e per motivi al limite del ridicolo.


Guarda che gli scatti di ira possono essere anche solo dovuti al fatto di non usare più droghe.
Adesso, non è che sia possibile valutare quanto siano le conseguenze dell'abuso e quando siano tuoi problemi di partenza, però non mi sembra verosimile smettere di usare droghe di qualsiasi tipo, a meno che non fosse un uso veramente sporadico, senza poi trovarsi ad attraversare lunghi periodi di scompenso.
Almeno, parlando di nostri coetanei, a nessuna delle persone che conosco che ha deciso/dovuto dare un taglio a certe abitudini, è stato risparmiato un periodo non particolarmente breve di chiamiamolo esaurimento con tutti gli aspetti del caso, dalla depressione, agli attacchi d'ira, alle crisi d'identità ecc. ecc. ecc.
Insomma, sì, ti stai analizzando un po' troppo e forse le risposte sono molto più semplici... Smile
merla
merla

Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino

Torna in alto Andare in basso

Vivere fingendosi normali? Empty Re: Vivere fingendosi normali?

Messaggio  Miaxxx Gio Ott 30, 2014 7:41 pm

Scusami mi ho letto con poca attenzione quella frase specifica,quando hai scritto "una mia diagnosi" pensavo ti riferissi al fatto che me le ero auto fatta,mentre credo ti riferissi semplicemente alla diagnosi fatta a me.
L'uso purtroppo non era sporadico ma è durato 10 anni quotidianamente,ma ne sono completamente fuori da quando sono rientrata e quindi parliamo di 3 anni buoni per cui speravo forse che il periodo di assestamento sia bello che passato ma può essere effettivamente come dici tu,che non sia così!


Miaxxx

Numero di messaggi : 3
Data d'iscrizione : 29.10.14

Torna in alto Andare in basso

Vivere fingendosi normali? Empty Re: Vivere fingendosi normali?

Messaggio  merla Gio Ott 30, 2014 10:06 pm

Insomma, ti hanno fatto una diagnosi, con specifici test ecc. ecc. relativi a un disturbo di personalità?

E, poi, curiosità, hai fatto un percorso per smettere o semplicemente hai smesso da sola e adesso ti trovi ad affrontare questa situazione come se fosse un'entità separata?
In ogni caso, dopo 10 anni di droghe pesanti quotidiane, non puoi ragionevolmente pensare che non sia qualcosa che in un certo senso non porterai dietro tutta la vita (e non intendo una condanna, assolutamente ma intendo un discorso un po' più ampio). Io non ho esperienza diretta di droghe pesanti, e meno male, perché la mia mente non avrebbe retto, però inevitabilmente non puoi considerarla come un'esperienza avulsa, fatta finita e risolta dopo un periodo di assestamento (questa sì, è una lettura un filo borderline Razz). Sono dieci anni che sono una parte di te, un'esperienza che sicuramente aveva delle ragioni e aveva degli scopi. no?
merla
merla

Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino

Torna in alto Andare in basso

Vivere fingendosi normali? Empty Re: Vivere fingendosi normali?

Messaggio  Contenuto sponsorizzato


Contenuto sponsorizzato


Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.