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Messaggio  Testapazza Dom Set 14, 2014 1:46 pm

Se i miei genitori morissero in questo momento, soffrirei molto. Ma semplicemente perchè non ci sarebbe nessuno in grado di mantenermi e comprarmi quello che desidero. Non proverei nulla in senso affettivo. Farei finta di provare qualcosa, forse al funerale. La stessa cosa vale per tutte le altre persone. Sono una persona orrenda ma non posso cambiare la mia personalitá, è qualcosa di innato. Non riesco a legarmi a nessuno.

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Messaggio  merla Dom Set 14, 2014 2:52 pm

Testapazza ha scritto:Se i miei genitori morissero in questo momento, soffrirei molto. Ma semplicemente perchè non ci sarebbe nessuno in grado di mantenermi e comprarmi quello che desidero. Non proverei nulla in senso affettivo.

Ti posso assicurare per esperienza personale che buona parte del dolore per la perdita di qualcuno è legato al fatto di perdere quello che quella persona ci dava, sia a livello di concretezza, sia a livello emotivo. La sofferenza per la perdita, non è così legata al sentimento che si prova per qualcuno, per quanto di solito le si associ. Non mi sentirei tanto orrendo, al posto tuo, non più di molti altri, anche perché non puoi scegliere quali emozioni provare.


Testapazza ha scritto:Sono una persona orrenda ma non posso cambiare la mia personalitá, è qualcosa di innato. Non riesco a legarmi a nessuno.

Anche la capacità di legarsi o meno, non è una virtù o un difetto personale. È una capacità più o meno appresa ed è tanto più difficile apprenderla, quanto più le proprie difese psichiche sono arroccate, ma, di nuovo, se sono arroccate in linea di massima c'è un motivo, non è in sé un difetto.
Se senti il desiderio, in qualche modo, di uscire dall'isolamento, sentirti orrendo o sentire di dover giustificare un'emotività che non ti sembra in linea con quella degli altri, è un atteggiamento che potrebbe rivelarsi un grosso peso, inutile.
Nessuno critica, ad esempio, gli eremiti, né li colpevolizza di eventuali scarse capacità sociali: il punto è solo capire cosa tu desideri e, eventualmente, ragionare sopra le difficoltà che si frappongono tra te e i tuoi desideri in modo da comprenderle e affrontarle. Ma colpevolizzarti e svalutarti ti danneggia di più secondo me.
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Messaggio  Testapazza Dom Set 14, 2014 7:34 pm

merla ha scritto:
Testapazza ha scritto:Se i miei genitori morissero in questo momento, soffrirei molto. Ma semplicemente perchè non ci sarebbe nessuno in grado di mantenermi e comprarmi quello che desidero. Non proverei nulla in senso affettivo.

Ti posso assicurare per esperienza personale che buona parte del dolore per la perdita di qualcuno è legato al fatto di perdere quello che quella persona ci dava, sia a livello di concretezza, sia a livello emotivo. La sofferenza per la perdita, non è così legata al sentimento che si prova per qualcuno, per quanto di solito le si associ. Non mi sentirei tanto orrendo, al posto tuo, non più di molti altri, anche perché non puoi scegliere quali emozioni provare.


Testapazza ha scritto:Sono una persona orrenda ma non posso cambiare la mia personalitá, è qualcosa di innato. Non riesco a legarmi a nessuno.

Anche la capacità di legarsi o meno, non è una virtù o un difetto personale. È una capacità più o meno appresa ed è tanto più difficile apprenderla, quanto più le proprie difese psichiche sono arroccate, ma, di nuovo, se sono arroccate in linea di massima c'è un motivo, non è in sé un difetto.
Se senti il desiderio, in qualche modo, di uscire dall'isolamento, sentirti orrendo o sentire di dover giustificare un'emotività che non ti sembra in linea con quella degli altri, è un atteggiamento che potrebbe rivelarsi un grosso peso, inutile.
Nessuno critica, ad esempio, gli eremiti, né li colpevolizza di eventuali scarse capacità sociali: il punto è solo capire cosa tu desideri e, eventualmente, ragionare sopra le difficoltà che si frappongono tra te e i tuoi desideri in modo da comprenderle e affrontarle. Ma colpevolizzarti e svalutarti ti danneggia di più secondo me.
Ma sei una psicologa? Comunque sono d'accordo con te, ho imparato ad accettarmi e ad accettare anche questi lati di me ma ogni volta c'è qualcuno che mi rinfaccia di essere senza cuore: i miei genitori, appunto.

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Messaggio  merla Dom Set 14, 2014 7:44 pm

Testapazza ha scritto:
Ma sei una psicologa?

Ma va', figurati.
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