che succede se...?

Ciao. Quella mosca che appare aprendo il forum e davvero inquietantissima. A prescindere da cio volevo far presente una cosa..oggi sono uscita.dopo aver perso l ennesimo gruppo ho deciso di non darmi (dinuovo) per vinta e in questo periodo diciamo che piu o meno cerco di uscire un po (anche se sono stata anche parecchio a casa) ho intrapreso un amicizia con un ragazzo che ha un punto di vista con sfaccettature comuni al mio,anche lui diciamo che grosso modo finge con chiunque e sente molto il peso della "maschera".non credo sia una buona cosa avere un amicizia con lui perche per prima cosa mi ha detto che il suo cercare rapporti è mosso da principio egoistico e qual ora non dovesse piu aver bisogno mi abbandonerebbe.tuttavia non saprei neanche dire se è un problema,fingo anche con lui.poi sono uscita con una vecchia amica tornata al paese per pasqua (che adesso studia a Roma) ho cercato rperare quanto piu possibile il rapporto col mio migliore amico..sembrava migliorato in questi giorni..eppure mi sono accorta che spesso mi sento a disagio anche con lui.stasera sono uscita con lui e delle sue amiche,ho pensato che cambiare aria mi potesse far bene.e di fatto la serata e andata oggettivamente anche abbastanza bene.ho interagito parecchio e ridevano anche alle mie battute .ho sentito il peso dela recita per tutto il tempo...e anche nel post serata sola con lui l ho sentito.e sembra che anche lui reciti con me. A volte fingo le risate,e nn c e cosa piutriste che non saper piu ridere spontaneamente,a momenti..Riesco ancora a Farlo ma è sempre piu raro..il 9 vaso al mio primo incontro con la psicologa,sono scettica ma al contempo fiduciosa a riguardo (ossimoro?) Sono giorni che mi chiedo cosa dirle ma credo che già parlarne mi farà sentire meglio...un parere competente...ho un solo dubio...da tutta euesta ansia sociale...che succede se non voglio guarire? Cioè in fin dei conti ci provo costantemente ma anche quando va bene non mi sento appagata perche ho recitato tutto il tempo..se smettessi di provarci? Forse sarebbe la via giusta?

credo che la risposta tu già la conosca.. Se si sta male e non si guarisce cosa succede? che oltre ad essere sempre infelici, si può peggiorare e avvicinarsi sempre più al fondo.

idontknow ha scritto:non credo sia una buona cosa avere un amicizia con lui perche per prima cosa mi ha detto che il suo cercare rapporti è mosso da principio egoistico e qual ora non dovesse piu aver bisogno mi abbandonerebbe.

tu invece cerchi rapporti per far stare bene gli altri?

mmm ha scritto:
tu invece cerchi rapporti per far stare bene gli altri?

he già..le azioni dell'essere umano sono quasi sempre (non voglio dire sempre per non essere eccessivamente negativa!) mossi da un fine egoistico.
Quando si aiuta le persone bisognose si è soliti dire che si è una persona altruista, ma in realtà anche l'aiuto nasconde un pizzico di egoismo, perchè aiuatre gli altri fa star bene se stessi; quando compiamo una buona azione ci sentiamo meglio.
E mi viene pure in mente che quando si va in Chiesa a pregare non è per Dio, ma è per sentirci meglio..

nausiche84 ha scritto:

mmm ha scritto:
tu invece cerchi rapporti per far stare bene gli altri?

he già..le azioni dell'essere umano sono quasi sempre (non voglio dire sempre per non essere eccessivamente negativa!) mossi da un fine egoistico.
Quando si aiuta le persone bisognose si è soliti dire che si è una persona altruista, ma in realtà anche l'aiuto nasconde un pizzico di egoismo, perchè aiuatre gli altri fa star bene se stessi; quando compiamo una buona azione ci sentiamo meglio.

E non è forse giusto così?

Non è più piacevole ricevere un regalo, un'attenzione, sapendo che all'altro fa piacere farlo?

O è forse più piacevole pensare che l'altro si stia sacrificando?

Le relazioni servono ad arricchire la vita dei partecipanti o a mutilarla?

Non è meglio essere un qualcosa di prezioso per l'altra persona, invece che essere una costrizione?

Che chi non ha bisogno una persona la lasci invece a chi invece ne ha bisogno...

nausiche84 ha scritto:E mi viene pure in mente che quando si va in Chiesa a pregare non è per Dio, ma è per sentirci meglio..

Direi che è giusto così... Dio non ha bisogno di essere pregato...

mmm ha scritto:

E non è forse giusto così?

Non è più piacevole ricevere un regalo, un'attenzione, sapendo che all'altro fa piacere farlo?

O è forse più piacevole pensare che l'altro si stia sacrificando?

Le relazioni servono ad arricchire la vita dei partecipanti o a mutilarla?

Non è meglio essere un qualcosa di prezioso per l'altra persona, invece che essere una costrizione?

Che chi non ha bisogno una persona la lasci invece a chi invece ne ha bisogno...

nausiche84 ha scritto:E mi viene pure in mente che quando si va in Chiesa a pregare non è per Dio, ma è per sentirci meglio..

Direi che è giusto così... Dio non ha bisogno di essere pregato...

devo rispondere a tutte queste domande?   
in termini evoluzionistici ciò sarebbe un meccanismo importante perchè favorirebbe la conservazione di se stesso.
Quindi non è sbagliato, ma è sbagliato forse non averne un briciolo di consapevolezza.
Le persone che invece ne hanno, e magari si esprimono con certe frasi (tipo: sto con gli altri per il bene di me stesso) possono essere etichettate con termini quali egoista. :-D