Da capo

Ho interrotto autonomamente la Fluoxetina da 3 mesi, per diversi motivi.
Stavo gradualmente tornando alla stessa situazione di apatia da cui sono partito, e onestamente volevo provare nuovamente a stare senza farmaci.

Interrompere una terapia di botto, e senza parlare con il medico, è sempre sbagliato, però un lato positivo c'è. Ho abbastanza chiaro che i miei problemi continueranno ad esistere con o senza farmaci, a meno che non cambi modo di comportarmi.

Pochi mesi fa ero riuscito ad uscire dalla solita solitudine, imbarazzo e inibizione, e uscendo mi ero costruito una vita sociale normale. Ho conosciuto una ragazza in gamba, "amici" o semplicemente persone con cui uscire la sera e distrarsi.

Poi lentamente mi sono isolato di nuovo.

Oggi sono di nuovo al "Ground zero"!
Mi sono giocato le conoscenze e anche la ragazza che avevo conosciuto semplicemente sparendo dalla circolazione, niente telefono, niente messaggi, niente di niente, me ne sono stato per conto mio, la maggior parte del tempo a fare niente.

Insomma, sono proprio di coccio, sarà approssimativamente la terza volta in 3 anni che faccio così.

Non so dove sbattere la testa, voglio dire, a cosa servono farmaci e terapie se uno ricade sempre nello stesso comportamento? Vale anche la pena che io mi lamenti per la condizione in cui sono? Oggettivamente parlando, no! L'ho praticamente costruita con le mie mani!

Attualmente direi che esisto, vivere mi pare un parolone.
Studio, esami, lezioni, la corsetta serale, dormite pomeridiane giusto per mettere un po' a tacere la coscienza.
Ancora una volta, 0 vita sociale, nessun amico a cui confidare questi problemi o semplicemente con cui uscire per pensare ad altro. Niente di niente.

Mi rendo conto che presto o tardi tornerò dallo psichiatra, magari ottenendo anche qualche iniziale risultato.
Mi chiedo quanto ci metterò a tornare a 0 ancora una volta, quante opportunità avrò ancora, e se vale la pena continuare così.

Sospendere i farmaci diventa sempre più pericoloso crescendo (d'età e di carico farmaceutico). Ma capisco che tu voglia provare a starne senza. Piuttosto, sarebbe quasi doveroso essere seguiti da uno psichiatra in questi passaggi, anche solo per un richiamino mensile.
Sull'apatia non saprei, sono poco indicato nel risponderti, si trovano tanti motivi per non essere allegri ma anche, più lentamente, per scoprire quelle piccole e meno piccole cose che ci rendono momenti più lieti.

Grazie della risposta.
In realtà sto maturando la decisione di farmi seguire nuovamente da uno psichiatra, magari in modo più assiduo rispetto all'ultima volta.

Sostanzialmente sono capace di grande allegria e socialità come dell'apatia assoluta, e oscillo lentamente e gradualmente tra i due estremi ogni anno, forse devo lavorarci sopra in modo più convinto, magari anche facendo psicoterapia, visto che l'approccio esclusivamente farmacologico, a lungo andare, non mi ha lasciato molto convinto.