Uno sfogo, il punto sulla situazione

Scrivo, per sfogarmi. Da almeno una settimana non sto lavorando quasi per niente. non faccio assolutamente nulla, sfoglio internet per aspettare che sia ora di andare a casa, di preparare di mangiare, o almeno che ci sia da andare a far la spesa, ma neppure di quello ho voglia. Piango diverse volte al giorno. Come sono arrivato a questo punto, a 58 anni? Ho sempre avuto grandi rimpianti, per le 1000 occasioni perse. Ma non le ho perse proprio tutte, queste occasioni, non dovrei struggermi così per questo! Il fatto è che le figlie sono grandi, con mia moglie le cose non vanno bene, il lavoro non va bene, e mia mamma, la persona che mi coccolava e mi comprendeva anche quando ero cretino, è morta due mesi fa, io l'ho accompagnata per tutto il periodo finale, lei lucidissima, ed è stata durissima, anche se penso di avre fatto le cose bene, che tutto è stato giusto, fisiologico, assistito, intenso come non può non essere. Ora sono solo. Nessuno più mi dice "siedti e mangia, non fare nulla, ci penso io". Ho smesso di essere un figlio, e non ero ancora pronto, me ne accorgo ora. Mi credevo adulto e abbastanza forte, ma non lo ero. Non ero pronto a passare nella generazione dei vecchi. Nessuno che mi chieda "come stai?" interessandosi davvero a me, salvo qualche cliente-amico, al quale però non posso manifestarmi in tutta la mia sofferenza, perchè sono clienti, devo mantenere un immagine di efficienza. Con le mie figlie mi voglio dimostrare sempre abbastanza tranquillo e sicuro, perchè vorrei che loro stesse fossero così, come io non riesco ad essere. Mostro le mie debolezze, ma non tutte, non appieno. Se ho gli occhi rossi perchè ho pianto, mia moglie mi chiede con rabbia: COSA C'E? "sono un pò giù... "Sapessi io!". Internet è una fuga, una scusa per non lavorare. Ho pensato 100 volte in questi giorni di iniziare a far qualcosa di lavoro, invece di perdere tempo con internet, avrei molte cose in sospeso. Ma non riesco a forzarmi. Ora provo, inizio a preparare la nota spese, ma tra poco devo cucinare.
Un'amica di un'altra città tempo fa mi ha detto che avrei bisogno di un'amante, alla prossima occasione le chiederò se per caso lei è interessata, io lo sono davvero, ma lei probabilmente no. Vedremo. Ho bisogno di qualche stimolo, di qualche speranza. Sto perdendo ogni speranza, non credo nell'amicizia (o meglio, nei miei amici), nell'amore, in Dio, nella politica...Vorrei chiudere tutto, ma ci sono persone che hanno su di me delle aspettative, ed io ho bisogno di fare qualcosa, oltre che di soldi. Vorrei andare in una baita con i miei cani, stare là. Tipico dell'andropausa. Scusate l'inconsitenza del racconto, è stato solo per scaricare un pò di tensione, mi sono accorto di avere la pressione alta.

Ciao mazzonrocky,

ti rispondo sempre io, ma giusto perché ho vissuto da poco un lutto forte.

Mi viene da dire di darti un po' più di tempo: due mesi sono pochi per aver superato una perdita forte come la tua ed è normale che tu sia giù, che ti manchi tua madre e che tu non fossi 'pronto' e che tu non senta speranza. In tutto questo non c'è niente di male e significa soltanto che siamo essere umani ed eravamo legati alle persone che abbiamo perso.
Per fortuna, non si è mai pronti a perdere un genitore.
Insomma, prenditi il tuo tempo, senza darti grosse colpe e se ti serve, cercando la vicinanza di persone che possano capirti. Fai cose per te e che ti facciano star bene.

Sull'amante, magari aspetta un po', non tanto per una questione 'morale', ma perché di fronte a lutto le emozioni e i cambiamenti personali sono molto forti e fare scelte impegnative sull'onda dell'emotività può essere rischioso. Se ti serve un numero (che non vuol dir niente, tanto per), un lutto del genere si supera in 8 mesi/un anno in genere.
A parte un numero, la mia esperienza, è che si supera meglio e prima, vivendosi tutta la sofferenza fino in fondo, quando arriva e come arriva: fa male, ma è necessario per venirne fuori.

merla

Solite cose, solite banalità: fatti forza, coraggio, la vita prosegue ...

La verità che la vita tanto ti dà e tanto ti toglie ... ora è un momento negativo, è una ruota che gira e ora tu sei nella parte bassa (come me daltronde)

Ti consiglio qualche gruppo di aiuto e di sostegno, io penso di provarci sta settimana. (Li trovi su internet)

E magari anche un supporto psicologico / psichiatrico per qualche antidepressivo miracoloso.

Cmq per il 90% dipende tutto da te


Auguri