MI SENTO IN TRAPPOLA

buongiorno, io mi sento in trappola! è una sensazione costante che non mi abbandona...sono scoraggiata. Purtroppo l'anno scorso mio papà ha perso il lavoro e mia mamma ha solo un piccolo lavoretto che non le permette di mantenere una famiglia intera, con questa crisi economica è davvero dura; tutto quindi è ricaduto tutto sulle mie spalle, io faccio del mio meglio per andare avanti, ma penso di essere davvero depressa. Ho 30 anni e mi sembra di non avere un futuro! Ho dovuto accantonare qualsiasi progetto di convivenza con il mio ragazzo, nonostante il mio lavoro (che detesto) passo le giornate a girare a vuoto, non riesco a concentrarmi, mi sento svogliata...ho provato a crearmi uno spazio tutto mio, mi sono iscritta ad inizio anno ad un corso d'inglese serale e per un po' è andata anche bene, poi ha iniziato a pesarmi, la sera arrivavo talmente "scoglionata" a casa dalla giornata lavorativa che l'unica cosa che desideravo era quella di andarmene a dormire e chiudere la giornata! Inutile dire che alzarsi la mattina per affrontare la giornata è diventata una tortura...anche il sesso ne sta risentendo, e mi dispiace davvero tanto far ricadere questo malessere mentale, su una persona che amo moltissimo e che adoro.
In mezzo al progetto della convivenza, c'è anche il sogno di iscrivermi all'università...ma ogni volta che ci penso, rifletto e una vocina maledetta dentro di me mi dice di lasciar perdere, che con tutte queste difficoltà economiche vado a pensare di iscrivermi a 30 anni all'università, con tutte queste preoccupazioni, ansie....e che ogni volta che mi fermo a pensare a me stessa, mi sembra di star togliendo qualcosa alle persone care...non lo so se qualcuno si è mai sentito così...non so proprio come affrontare tutto questo casino...

Anch'io vivo una situazione simile alla tua..in parte ho alleviato quella sensazione cercando di distrarmi, facendo altro, cercando uno spazio solo per me stesso. Prova a pensare più a te stessa e forse , un pò come me, riscoprirai il piacere di dedicare un pò di tempo a ciò che ti piace e avrai più forza per affrontare le tue giornate!

e che ci ho provato a interessarmi ad altro per distrarmi, ma ad un certo punto mi scontro con quella sensazione di inutilità...leggo e studio per conto mio, e mi rilasso, mi piace ecc... ma poi mi fermo e mi dico "ma a cosa serve?" se probabilmente continuerò ad essere la solita impiegata, frustrata e sotto pagata? Se appena penso a me stessa, mi sento in colpa? Assurdo!

magnolia31 ha scritto:leggo e studio per conto mio, e mi rilasso, mi piace ecc... ma poi mi fermo e mi dico "ma a cosa serve?" se probabilmente continuerò ad essere la solita impiegata, frustrata e sotto pagata? Se appena penso a me stessa, mi sento in colpa? Assurdo!

Non posso capire il peso delle responsabilità che hai, capisco come possa pesare come un macigno, ma a mio avviso devi coltivare questi spazi di piacere personale (leggere e studiare, inseguire i tuoi interessi) senza pensare a un tornaconto, è uno spazio vitale per sopportare il resto. Il mondo è pieno di impiegati sotto pagati e frustrati che coltivando i propri piccoli interessi imparano a diventare meno frustrati e anche a trovare piacere nel proprio lavoro. Se lavoravi in una catena di montaggio a quest'ora che facevi, ti buttavi sotto una pressa?

so di non essere l'unica al mondo...vorrei solo trovare un modo per non sentirmi così smarrita e inutile

Non guardare sempre le cose dal: "Se facevo di più", "Cosa devo fare ora per gli altri?! etc.

Cerca di essere più programmatica e concreta.

E pensa: "Se non c'ero io dove stavano tutti adesso? Come se la passavano?".

Dall'altro lato devi imparare a pretendere e non più da te stessa, ma dagli altri.
Devi dire: Faccio quel che posso per tutti ma, mi spiace, devo pensare anche a me stessa, a non finire la mia vita come impiegatuccia stressata.

Ci sono tante persone oltre i limiti dell'egoismo che per come si pongono non hanno recrminazioni di sorta mai. Dipende tutto da te: se ti poni già remisssiva son già tutti pronti ad avanzar pretese.

Fai per gli altri, ma nel limite che ti è possibile senza uccidere te stessa.

Mi sento oppressa, dal lavoro, dalle colleghe, dalla mia situazione famigliare che non ne vuole sapere di sbloccarsi, e io continuo a rimandare ogni cosa...l'università in primis...

Fai bene a rimandare che le umiliazioni peggio si digeriscono se già la situazione è catastrofica. E quasi sicuramente di questo si tratterebbe considerato il tuo stato generale.
Riacquisci prima la serenità, con piccole cose. Quando ti sentirai equilibratae ..serafica inizia col grande passo.

Ti sconsiglio di pensare: oddio è passato, un altro giorno, oddio è passato un altro mese, oddio si stanno accavallando i mesi, mi iscriverò all'università ad un'età ridicola...etc.

E' deleterio al tuo scopo, la prima vittoria in questi casi è riuscire a dirsi: quando sarà sarà, non posso lottare contro le montagne, l'unica cosa che posso fare è guadagnare terreno.

Quando non lo guadagni, devi subito dirti: è così, è il momento dell'assimilazione, verrà quello della diradazione (degli ostacoli) e un passo no un passo si..., se adesso non va non posso farci niente, non mi opprimerò per questo, non ho potere su questo, solo il tempo coi suoi non condivisibili ritmi ce l'ha.

O almeno così era per me, facevo questo lavoro su di me, perchè c'era il circolo vizioso di star peggio e agitarsi per il tempo che corre ineluttabile e tu lì che ti spremi senza risultati e quindi stai peggio e qundi fai ancora meno etc etc.

Io non credo dovresti rimandare l'università, non per molto almeno. Credo di capirti quando dici che ti senti oppressa, conosco questo stato........... tra l'altro hai diversi motivi per rimandare, la tua situazione famigliare, il lavoro, le tue colleghe, però devi cercare anche di fare un analisi sul tuo stato in maniera più obbiettiva possibile. Personalmente spero la tua vita possa cambiare in meglio, ma se questo non dovesse accadere, che farai?.
Quello che cerco di dirti è che non puoi aspettare per molto il momento più giusto, perché se questo non dovesse mai arrivare, finiresti col non andare più all'università, ed è qualcosa che rimpiangeresti.
Se davvero vuoi andare all'università, usa tutta la determinazione che hai per perseguire il tuo obbiettivo. So che è difficile fare questo quando hai una vita che non vuoi o che magari ti soffoca, però penso tocchi a te cercare di dare una svolta ad essa............se poi la tua vita, col passare del tempo migliora da sola, tanto meglio.

Io non ho molta fiducia in me stessa, ma non mi sono mai data nemmeno delle occasioni per dimostrare che valgo qualcosa...finite le superiori (12 anni fa) sono andata subito a lavorare, e da allora ho sempre avuto il tanto agognato posto fisso...sono davvero GRATA che ci sia, perchè sarei in mezzo ad una strada se non fosse così, anche se alla fine del mese non si arriva...sono solo così stanca! Ci si sforza tanto per avere solo il minimo indispensabile, e per quanto io non sia una materialista (non vado in crisi se non ho l' I phone) è dura fare i conti quando si hanno dei sogni e li vedi sfuggire via quando guardi la realtà...e i sogni sono "semplicemente" vedere i miei genitori tranquilli economicamente con un lavoro decente...da lì in poi anche il resto sarà più facile! Beh da due anni a sta parte ho accantonato tutto! Mi guardo intorno e vedo i miei coetanei sposati con figli, o almeno un po' indipendenti e io....sono ancora a casa, è frustrante alla mia età! Ma allo stesso tempo mi dico, come qualcuno ha scritto sopra "ok! va bene, aspetta, ora è così! FORSE migliorerà..." ma se così non fosse? Ho buttato via il mio tempo ad aspettare (e aspettare per me significa morire dentro), sono una persona IMPAZIENTE, ho una fottuta voglia di mettermi in discussione, mi sento assetata di vita, io non non posso accettare chi mi dice, di accasarmi, di fare figli e di pensare a me stessa tralasciando la mia famiglia che in questo momento ha davvero bisogno di me! . Stanotte ho dormito poco, rifletto e rifletto sulle stesse cose da mesi e mesi, so che voglio migliorare il mio curriculum, ma allo stesso tempo devo fare i conti col poco tempo a disposizione per studiare, e questo mi frena davvero tanto, lavorando 8/9 ore al giorno è dura mettersi sui libri alla sera...al momento non ho gli strumenti per cambiare la situazione economica dei miei genitori, posso solo aiutarli come posso, ma magari posso provare a migliorare la mia di situazione, PER ME, PER IL MIO FUTURO, ma esito, la delusione di non riuscire in questo mi trattiene tanto quanto la voglia di provarci, vorrei solo convincere me stessa, di provarci a cuor leggero, che mal che vada almeno uno straccio di lavoro ce l'ho...ma i libri di inglese per il placement test di settembre continuano a rimanere sulla scrivania. Manca il coraggio.

E' straziante quello che scrivi.

Poi mi pare di aver capito che non vivi una situazione di ricatto con i tuoi ma è tuo stesso desiderio aiutarli.


Io prenderei già questa cosa del corso come un inizio, perchè se farai l'Università dovrai avere anche buone conoscenze dell'Inglese, solitamente è così.
Quindi vedila con eccitazione sotto questa forma, funzionale al tuo sogno, penso ti motiverà abbastanza.

Sai quante storie eccitanti di rivalsa e superimpegno costellano l'arco umano, anche tra i famosi. Lavorare nelle cucine e la notte sui libri, per esempio.

Aiutati in qualche modo, magari con degli integratori, dei fiori di bach, se è vero che funzionano, adatti alla situazione, delle erbe energizzanti etc.
Entra in casa, fatti una doccia rilassante con una bella crema odorosa (coccolati nelle piccole cose se non puoi nelle grandi), vai nella tua stanza, mettiti la musica che ti piace, e pensa che stai costruendo il tuo futuro.
Studia sino a che riesci e senza sensi di colpa poi fiondati nel letto.

Ricordati che solo se riesci nelle piccole cose, potrai affrontare quelle grandi.
Rifiutare quelle piccole che tanto poi nelle grandi c'ho passione e mi si risvegliano tutte le sinapsi è rischioso. Mettiti prima alla prova su questo.

non vivo assolutamente una situazione di ricatto da parte dei miei genitori, semplicemente MI SENTO in dovere di farlo, è il minimo che possa fare, non mi sentirei a posto con la mia coscienza voltandogli le spalle, per me è inamissibile! In fondo mi hanno mantenuta, mandata a scuola, hanno sempre "provveduto" a me...
Oggi è una giornata abbastanza positiva, sono riuscita a fare una scaletta di lavoro, delle mansioni da svolgere nella giornata, sta andando abbastanza bene, di solito sono abbastanza dispersiva, annoiata...oggi invece va meglio...il 6 maggio ho deciso di andare alla giornata dell' orientamento organizzata dall'università...sono un po' in ansia in realtà, è un ambiente del tutto nuovo per me, e mi sento a disagio per l'età che ho, si, non sono vecchia e decrepita, ma fuori età media di sicuro...

magnolia31 ha scritto:...il 6 maggio ho deciso di andare alla giornata dell' orientamento organizzata dall'università...sono un po' in ansia in realtà, è un ambiente del tutto nuovo per me, e mi sento a disagio per l'età che ho, si, non sono vecchia e decrepita, ma fuori età media di sicuro...

Non preoccuparti, sarà divertente, io l'ho provato di persona a stare in mezzo a quei pischerli! Io mi rendevo conto di essere più grande e loro vedevano una persona di maggiore età, ti ripeto, è stato divertente...e interessante anche

ma mi auguro che sia così...forse mi sto facendo le paranoie ora, poi quando sarò lì non ci farò caso...o peggio ancora spero di non ripensarci all'ultimo momento...so solo che quando si ha 19/20 anni tutto sembra tutto più facile o forse lo è davvero...

ma guarda, secondo me è più questione di diversi prospettive, fini e approcci piuttosto che di facilità o meno...magari torni giovincella! (perdonami, non è un commento sulla tua età...)

e dopo una giornata emotivamente tranquilla, ecco la giornata del VOLER SPACCARE QUALSIASI COSA, MANDARE A QUEL PAESE TUTTO, basta con tutte queste responsabilità! Sono in ufficio e mi sento mancare persino l'aria...voglio uscire, allontanarmi da qui...
a casa è un casino, al lavoro è insopportabile

Un po' penso di capirti e credo che potresti provare a valutare per cosa valga la pena davvero di sentirti coinvolta e cosa invece non merita la tua considerazione, lasciandoti scivolare addosso ciò per cui non vale la pena; non è semplice, è un cambiamento interiore, ma se riesci potrai focalizzare le tue energie senza sprecarle; stabilisci delle priorità, poche, quelle vere, il resto vada da sè per la sua strada...non vale la pena di farsi il fegato marcio

si è davvero difficile, ci sono dei giorni che riesco a districarmi e dei giorni che sono davvero stanca di farmi andare bene tutto per forza perchè al momento non ho alternative...