OSSERVATORIO

a proposito della citazione di Gandhi (rispetto alla grandezza del quale posso solo limitarmi a condivire nel mio piccolo alcuni suoi principi base),sei troppo accorto e intelligente per sapere che di chiunque si può tentare di dire tutto e il contrario di tutto.La tua, a me sembra, una citazione non particolarmente significativa del pensiero e della vita di Gandhi.Probabilmente è una frase detta in una particolare circostanza e per alcuni tipi di persone ma non certo la linea guida del suo pensiero e soprattutto delle sue azioni.Vogliamo citare anche questa?"...non c'è liberazione per alcuno su questa terra, nè per tutta la gente di questa terra, se non attraverso la verità e la non violenza,in ogni cammino della vita,senza eccezione" (M.K.Gandhi la forza della verità,vol 1,Sonda, Torino, 1991).Piccola parentesi personale,a proposito della codardia di chi, pur aggressivo, si maschera con l'aureola della non violenza..Io so molto bene cosa sia la rabbia ma è raro che mi ci nasconda dietro e non corra dei rischi per non esprimerla,pur sbagliando,l'ho fatto anche davanti ad un giudice dicendole (avevo le mie ragioni)che era una st....e facendo saltare per aria due sedie.Naturalmente sono stata denunciata.Ma ho sbagliato.C'erano metodi non violenti per ottenere le mie ragioni.Ma certo la rabbia non si può sempre controllare anche quando pensi di avere tutte le ragioni del mondo.Ed infatti ho pagato la mia condotta violenta.E te ne potrei raccontare tante di cose.Certo non sul piano politico su cui ho poca preparazione, poche idee,ma buone secondo me. Ed un punto fermo rimane la non violenza gandhiana che non era una semplice passività rispetto al non giusto ma si concretizzava attraverso precise azioni di disobbedienza civile che costarono a Gandhi anni di galera e forse anche la vita.Ma un risultato immenso:la fine del colonialismo inglese in India e un pò meno ingiustizia in Africa dove visse per molti anni come avvocato.Ho usato il termine omertoso perchè so da dove nasce e per il resto, si potrebbe parlare per ore ma non ne ho proprio voglia nè tantomeno la preparazione per farlo.Mi premeva solo parlare di violenza e di non violenza.

elisabetta5656 ha scritto:a proposito della citazione di Gandhi (…),sei troppo accorto e intelligente per sapere che di chiunque si può tentare di dire tutto e il contrario di tutto.La tua, a me sembra, una citazione non particolarmente significativa.

però rispettosamente ti faccio notare che tu per prima, stabilendo arbitrariamente cosa è significativo e cosa non lo è, fai dire a gandhi ciò che vuoi, piuttosto che ciò che ha inteso effettivamente dire.
la tua avvertenza mi sembra fondata su due principi di metodo:
1. nessun discorso è rivolto all’universo e all’eternità: ci sono sempre dei referenti e dei contesti.
2. decontestualizzando, censurando e giustapponendo questi o quegli aspetti di un discorso, o di una serie di discorsi, si può rappresentarne il senso in mille maniere.
circa il primo punto, sono andato a vedere quale fosse il contesto e quale il destinatario delle affermazioni di gandhi da me citate. frasi di questo tenore si trovano ripetutamente proprio negli scritti in cui precisa e descrive il metodo del satyagrahi, cioè sono nel corpo stesso della dottrina non violenta (di gandhi). non sono pensieri estemporanei che gli sono scappati un giorno in cui si era alzato col piede storto. ripeto, se vuoi leggere e studiare "teoria e pratica della non violenza", devi fare i conti anche con il concetto che ho riportato io.
e perciò, circa il secondo punto, a me viene il dubbio che a deformare la figura e il pensiero di gandhi sia gran parte delle riduzioni che ci sono ammannite in buona o malafede da fonti poco interessate a mettere in luce le sue posizioni politiche o le sue strategie, e più attente a mostrarci il personaggio quasi si trattasse di johnny dorelli che interpreta san filippo neri (“siate buoni, se potete!”).



ricordo l'orrenda pubblicità telecom di qualche anno fa, che mostrava l’angosciante faccia di gandhi riprodotta su megaschermi e videofonini, impegnata in un esercizio di ipnosi di massa (“che avrebbe fatto, se avesse potuto comunicare così?”).
La non violenza è ridotta a un carattere psicologico. Io preferirei considerarla come l'indirizzo coerente e strategico di una vasta mobilitazione di massa legata a un preciso contesto storico e culturale, e penso che gandhi vada ricordato come leader rivoluzionario e non come esempio di buona condotta.
con ciò esaurisco per parte mia le note sull’opposizione astratta di violenza e non violenza, che in questo frangente, nel mio discorso, è secondaria. e forse scriverò qualcos’altro più tardi sul rapporto concreto tra la non violenza, la lotta, e ciò che ho messo in questo thread, cioè la delazione e la costruzione del black bloc alieno (operazioni che ritengo assolutamente violente e che per inciso gandhi non incoraggerebbe).

leggendo su repubblica.it
mi pare di capire che secondo le linee guida dell'agesci l'omosessualità di un capo scout o di un membro del reparto è un'evenienza problematica, al punto da richiedere interventi di psicologi e una tenace opera di occultamento sociale.

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/05/04/news/gli_scout_e_l_omosessualit-34388792/?ref=NRCT-34493890-2

poi mi viene la curiosità di sbirciare, su wikipedia, la succinta biografia di sir robert baden-powell , fondatore dello scoutismo. e trovo questi tre paragrafi:

" A Quetta, dove il reggimento si era trasferito, incontrò per la prima volta quello che sarebbe stato l'unico vero amico che Baden-Powell mai ebbe, il tenente Kenneth McLaren, che a causa del suo aspetto adolescenziale, Stephe [cioè sir robert baden-powell, ndcant] chiamò "The Boy". L'amiciza con McLaren iniziò il giorno in cui Baden-Powell si trovò a dover consolare l'amico per la perdita della madre. Visti gli strettissimi rapporti che Stephe aveva con Henrietta, non meraviglia che Baden-Powell si immedesimasse nella situazione dell'amico.

Da quel giorno i due amici divisero ogni cosa: avevano bungalow sempre vicini, condividevano i cavalli da polo (McLaren era in questa specialità un vero fuoriclasse), i cani e gli hobby. Tra questi spiccava il pigsticking, una sorta di caccia al cinghiale, a cavallo, e con una lancia relativamente corta. Sport pericoloso («Il cinghiale selvatico è definito il solo animale che osi bere alla stessa pozza d'acqua della tigre») che, tra l'altro, prevedeva spesso il dover stanare a piedi l'animale, cosa che Baden-Powell e McLaren facevano da soli, rischiando, quando i battitori fallivano.

L'amicizia tra The Boy e Stephe mise in crisi i rapporti con la famiglia, dato che Baden-Powell, ogni qual volta riusciva ad ottenere una licenza, non tornava più in Inghilterra. Henrietta [la mamma di baden-powell, ndcant] non apprezzò mai questa amicizia: mentre infatti aveva indottrinato efficacemente i figli contro il pericolo delle donne, non aveva pensato che l'amicizia maschile avrebbe potuto sostituirlo."

ecco, appunto.

sono sempre poco propenso a celebrare la ricorrenza di halloween, che proviene da una tradizione allogena e impermeabile rispetto a quelle dell'europa continentale, non fosse per le ragioni squisitamente commerciali che hanno favorito la colonizzazione del nostro immaginario con la sola intermediazione della televisione, del cinema e della paccottiglia diffusa dalla grande distribuzione.

però, se non sbaglio, tra i cliché che definiscono questa celebrazione, oltre alla molesta abitudine dei ragazzini a citofonare per ricevere dolciumi industriali dagli sconosciuti viene spesso rappresentato un altro rituale, che prevede di riunirsi in cerchio e far passare la mezzanotte raccontando storie lugubri e raccapriccianti.

precisamente per onorare questo rito di ognissanti mi accingo stasera ad arricchire il thread dell'osservatorio con il link ad un articolo da leggere al buio, a lume di candela o di una torcia elettrica, tenendosi per mano, e urlando per il disgusto quando nella storia appare il sorcio:

http://www.paesesera.it/Politica/Casa-Pound-11-mln-per-la-sede-Pd-Non-approveremo-il-bilancio

http://www.dazebaonews.it/italia/a-denti-stretti/item/14173-marchionne-caccia-19-lavoratori-odiosa-ritorsione-devo-far-posto-a-quelli-della-fiom

accade in spagna:
se citi gramsci su twitter, ti convocano in tribunale e ti interrogano.

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-europa/spagna-twitter-antonio-gramsci-indignados-almu-montero-1441514/

sempre più fighina l'europa, eh?

http://www.agi.it/politica/notizie/201303050945-pol-rt10038-m5s_lombardi_fascismo_aveva_alto_senso_dello_stato_polemiche

è il nuovo che avanza?
stiamo messi bene.

Io stamattina ho trovato un grosso parallelismo fra il Berlusconiano "ce l'hanno tutti con me, comunisti!" e il grillino "i giornali non fanno altro che cercare di demolirci...siamo vittime!".

La frase detta dalla Lombardi mi disgusta e non trovo che ci siano possibili giustificazioni. Non credo sia una neo-fascista (anche se non lo so per certo), ma sono convinta che i nostri politici non dovrebbero permettersi di lasciare adito a dubbi di questo genere.

kate91 ha scritto:
La frase detta dalla Lombardi mi disgusta e non trovo che ci siano possibili giustificazioni. Non credo sia una neo-fascista (anche se non lo so per certo), ma sono convinta che i nostri politici non dovrebbero permettersi di lasciare adito a dubbi di questo genere.

concordo, e davvero senza voler aprire polemiche qui, anzi, con un po' di pietà e di apprensione per i candidati che hanno creduto fosse facile rimpiazzare la kasta e mettersi nell'occhio del ciclone a dirigere la baracca. così, esibendo un titolo di studio e qualche anno di cyberattivismo alle spalle, e tanta buona lena. it's not that easy, mi dispiace.
le buone o cattive intenzioni e i giochi di ruolo movimentisti passano un po' in secondo piano di fronte agli effetti reali della delega politica.
nessuna analisi seria può basarsi sul concetto per cui le svolte storiche hanno una data di scadenza oltre la quale fascismo o antifascismo = vecchiume indistinto, cazzotene. se è per questo è passato ancora più tempo dalle costituzioni del 1848 e dalla rivoluzione francese. e allora cazzotene, ripristiniamo il granducato di toscana, le miglia fiorentine, e castriamo i bambini per farli partecipare a x factor quando saranno cresciuti.
l'assunzione a modello positivo del programma dei fasci del 1919 è una giustificazione più pericolosa e scombiccherata dell'ambiguità che pretendeva di sciogliere. e contestualmente questi parlano di fine dei sindacati, fine della stampa, e governi senza partiti. come li devo mettere in rapporto i due programmi, quello del 1919 e quello del 2013?
spero che si diano presto una regolata.