Il senso filosofico della Depressione.
Pagina 1 di 1
Il senso filosofico della Depressione.
Io vorrei proporre una riflessione.
Qualsiasi esperienza terapeutica ha, secondo il mio modo di vedere, la mia opinione personale, tre presupposti positivi.
Aldilà del nome tecnico che conferisco loro, ci tengo a sottolineare che propongo una concezione di natura "filosofica" quindi strettamente attinente al pensiero e distante da un'osservazione comunicativa comune.
I tre presupposti sono: "La Depressione Positiva", l'"Istinto suicidario positivo", la "Tossicodipendenza positiva".
Uso, volutamente, l'aspetto "negativo" di queste parole sposandolo ad un aggettivazione felice.
Ogni esperienza terapeutica si regge, infatti, su tre fondamenta: la consapevolezza , la tristezza e il disagio di essere malato; la consapevolezza che la malattia può portare ad una debilitazione permanente e quindi alla morte; la consapevolezza che solo assumendo "sostanze" è possibile guarire. (Depressione, Suicidio, Tossicodipendenza).
Se non si è consapevoli di essere malati, non ci si cura.
E la consapevolezza della malattia assume il nome tecnico della Depressione clinica.
Quindi: la sussistenza di questo "istinto" ha proprio la ragione di "identificare" la Malattia e chiarire all'anima e all'identità di ognuno di noi quanto questa posso portare ad un rischio della vita.
La "Depressione negativa" evidenzia una "malattia della Depressione". Cioè la Depressione diventa patologica e pervasiva spingendo il corpo a credere che sia possibile una malattia inesistente. (Che effettivamente il cervello non vede).
...
Qualsiasi esperienza terapeutica ha, secondo il mio modo di vedere, la mia opinione personale, tre presupposti positivi.
Aldilà del nome tecnico che conferisco loro, ci tengo a sottolineare che propongo una concezione di natura "filosofica" quindi strettamente attinente al pensiero e distante da un'osservazione comunicativa comune.
I tre presupposti sono: "La Depressione Positiva", l'"Istinto suicidario positivo", la "Tossicodipendenza positiva".
Uso, volutamente, l'aspetto "negativo" di queste parole sposandolo ad un aggettivazione felice.
Ogni esperienza terapeutica si regge, infatti, su tre fondamenta: la consapevolezza , la tristezza e il disagio di essere malato; la consapevolezza che la malattia può portare ad una debilitazione permanente e quindi alla morte; la consapevolezza che solo assumendo "sostanze" è possibile guarire. (Depressione, Suicidio, Tossicodipendenza).
Se non si è consapevoli di essere malati, non ci si cura.
E la consapevolezza della malattia assume il nome tecnico della Depressione clinica.
Quindi: la sussistenza di questo "istinto" ha proprio la ragione di "identificare" la Malattia e chiarire all'anima e all'identità di ognuno di noi quanto questa posso portare ad un rischio della vita.
La "Depressione negativa" evidenzia una "malattia della Depressione". Cioè la Depressione diventa patologica e pervasiva spingendo il corpo a credere che sia possibile una malattia inesistente. (Che effettivamente il cervello non vede).
...
Argomenti simili
» Il senso della vita
» Il senso della vita
» Cause prenatali della "depressione"
» Potenziali cause fisiche della depressione
» Ostaggio della depressione.
» Il senso della vita
» Cause prenatali della "depressione"
» Potenziali cause fisiche della depressione
» Ostaggio della depressione.
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|