Il Natale fa schifo!

dopo 3 giorni, che sembravano di pausa. Ecco si ripresenta il mio umore di schifo. Ma i tre giorni di festa mi hanno stancato più del dovuto. La faccia lavata e sorridente da dover tenere ogni istante, la confusione dei parenti e il senso di oppressione costante. Mi sentivo bloccata.
Ma a mezz'ora dalla mezzanotte, mentre tutti dicevano cosa avevano costruito l'anno passato e cosa fare in quello futuro, nella mia testa martellavano solo queste frasi: "che palle di anno", "non ho combinato niente di buono", "ricomincerò quest'anno esattamente uguale al precedente, tanto non è cambiato niente",ho passato in rassegna tutti i miei fallimenti. Cosa mi è rimasto, cosa ho fatto. Oggi mi hanno detto: "quest'anno! Mi sento ottimista".
L'ottimismo?
e dov'è? cosa è? Mi ha abbandonato tantissimi anni fa. O forse non sono mai stata ottimista per me stessa, ora che ci penso non lo ero neanche da bambina. La mia unica consolazione era isolarmi, giocare da sola etc. Proprio il 26 credo, mi hanno detto "tu non eri una bambina normale! E' normale una bambina che invece di giocare con gli altri bambini, sta da sola a costruirsi giocattoli?", ho pensato molto a questa frase... .
E poi arriva il 1° Gennaio 2012. Oggi è stato terribile. Costretta ancora alla presenza di altra gente, gente che ti dice "perchè non fai così", "non ti dai da fare abbastanza", e vedere il mio futuro ancora bloccato.
Aspettative: 0
Lavoro: 0
Obiettivi: 0
Soldi: -100
Cambiamenti: 0
Cosa rimane. Il Natale fa schifo! Una illusione di felicità, una totale ipocrisia.
Ecco come incomincio il 2012, identico al 2011, 2010 e andando sempre più indietro
Buon anno a tutti. Spero che possiate trovare qualcosa di positivo nel vostro anno passato, tanto da sperare in questo.
Credo che la speranza aiuti nell'affrontare il giorno successivo. Io l'ho persa per me, ma spero ancora per tutti gli altri. Anche chi legge l'ennesimo sfogo di questa deficiente che non ha niente da fare il primo Gennaio.
Ciao

il natale non mi è mai piaciuto. Al telefono dissi quest'anno a mia madre che abita a 200 km di distanza che i natali migliori li faccio da quando ho smesso di fare il natele.

e lei mi dice: ma cosa mi tocca sentire ora alla mia età (83 anni).

la famiglia a volte è un peso ma loro non si rendono conto di ciò credo o non vogliono rendersene conto.

marco7 ha scritto:il natale non mi è mai piaciuto. Al telefono dissi quest'anno a mia madre che abita a 200 km di distanza che i natali migliori li faccio da quando ho smesso di fare il natele.

e lei mi dice: ma cosa mi tocca sentire ora alla mia età (83 anni).

la famiglia a volte è un peso ma loro non si rendono conto di ciò credo o non vogliono rendersene conto.

la famiglia è un peso ma non averla è cmq un peso o non avere rapporto con l unico familiare col quale dovresti averli. Io ho passato il capodanno da sola incollata al pc ed il giorno dopo è stato peggio. Peggio ancora la ripresa delle attività pseudo normali per tutti e tutte e per me ogni giorno uguale e sempre sforzi e sforzi ancora.

Quando si è circondati da gente che non fa altro che criticarti e considerarti inferiore... è facile subire una caduta di autostima. Io capisco benissimo cosa si prova perché sono stato per lungo tempo un lupo solitario, durante la mia infanzia e la mia adolescenza. Ero circondato da tanta gente che non faceva altro che criticare. Spesso giocavo da solo e inventavo amici immaginari. Bisogna imparare a stare bene con sé stessi e fregarsene del giudizio degli altri... io l'ho capito tardi ma l'ho capito e adesso ho anche imparato ad avere una normale vita sociale, esclusivamente con le persone che mi piacciono e che scelgo io. Questo capodanno ad esempio sono rimasto a casa di mia volontà perché non avevo la macchina funzionante per andare dagli amici e l'alternativa sarebbe stata andare da parenti che mi stanno sulle scatole. Ho passato un capodanno migliore di quello che avrei passato se fossi andato dai parenti...
Anch'io mi rendo conto spesso di non aver combinato nulla di buono... però in fondo è già qualcosa averci provato... non sottovalutarti! Buon anno...

In effetti per chi sta male il Natale è un incubo che deve finire presto o che non deve mai venire, ed il bello è che vale anche per chi sta male fisicamente, chi è in ospedale, allettato...
Ma se si sta bene in Natale dovrebbe essere solo il momento per dedicarsi agli altri, e se non si vuole fare volontariato ci si può dedicare ad una persona che si conosce e che vive sola magari donandole un'umile cosa, anche un panettone come scusa per andarla a trovare. Anche vecchi amici con i quali i rapporti si sono raffreddati o semplicemente interrotti per mancanza di tempo. Io ho una parente che non sta bene di testa in maniera grave ma sotto farmaci sta bene, e vorrebbe tanto vedermi.
Io non ho fatto nulla di quanto ho detto adesso, ma sono convinto che si dovrebbe fare...

Per Luciano: Buon Natale (passato) anche a te.
e anche agli altri naturalmente

Per me è la prima volta, non ho mai avuto una sensazione simile a Natale. Per la verità mi è sempre piaciuto, e per quanto riguarda le critiche dei famigliari, non ho mai dato un peso rilevante, in fondo le fanno per il mio bene. Per la gente sono sempre stata un'esempio, all'università mi chiamano "genio", hanno sempre detto che sono eccellente in tutto, ho ottenuto risultati senza il minimo sforzo.
Mi sono sempre isolata, forse sono ipercritica nei confronti degli altri, maggiormente nei miei. Non credo di essere quel "genio" che tutti credono, credo invece, che quello che per gli altri mi rende speciale non sia abbastanza.
A volte invidio le persone ignoranti e senza obiettivi (io vivo a Bari, e c'è una certa fetta di gente che agisce senza pensare, tipo i nullafacenti che si trovano a bere Peroni per strada e a parlare di calcio, o quelle ragazze che vanno in discoteca a ballare per rimorchiare, senza naturalmente aver studiato e avere interesse per niente, che poi rimangono incinta a 15 anni, anche 12), loro vivono alla giornata, non hanno il minimo senso di cosa accada nel mondo, non hanno un'aspirazione che possa portare delusione, eppure noto sempre che non hanno facce sorridenti, perennemente incazzate, ma continuano ad agire senza pensare, quindi la loro incoscienza li salva dallo squallore generale.
Insomma non sarebbe bello vivere come una formica? Seguire la fila, senza sapere che potresti spostarti o fare altro, il tuo compito è quello e lo metti in atto, finchè qualcuno non ti schiaccia, allora sei morto, e tutto finisce lì.
Noi purtroppo, esseri pensanti siamo destinati ad una vita fatta di insoddisfazione.

Credo che certa gente senza sete di conoscenza, senza spiritualità, senza voglia di cambiare, di fare esperienze nuove... sia da evitare. A furia di vedere e stare vicini, di vivere con loro, di parlare con loro, condividere luoghi, si rischia (se non si è forti e ben piantati) di divenire superficiali, consumisti, pecore, materialisti, egoisti, dediti alla religione dell'apparire. A volte cambiando città si ha beneficio (a volte).

Anche io odio Natale, odio la feste e se forse non fossero arrivate non mi troverei nella situazione in cui mi trovo adesso.
In più ho letto che sei di Bari....come me
Vivere a Bari certo non aiuta. Premetto che io sono barese, di genitori baresi, ma i baresi non mi piacciono
Vastasi..... termine che tu conoscerai, aggressivi alla guida, fanatici di certi status symbol come la borsa di vuitton ( spero che tu non sia una di questi ), maleducati e quant'altro
Se avessi un pò più di soldi, mi farei trasferire a Roma o a Napoli o a Firenze...che so e me ne andrei da questi luoghi che mi hanno dato solo tanto dolore
Adesso le feste sono finite, ma ci sono i pezzi da raccogliere...e questo forum dovrebbe servire anche a questo
Io sto cercando un gruppo di auto aiuto a Bari...ho tanto bisogno di parlare e di demolire i miei sensi di colpa.Un abbraccio
Armida

Naturalmente non ho borse di Vuitton, e non seguo nessuna moda, per la verità mi vesto e comporto in maniera differente dalla massa, sia conformisti che anticonformisti. Se dovessi trovare una borsa di Vuitton che mi piace la comprerei (ma purtroppo non sopporto tutti quei tessuti autocelebrativi con i marchi (Vuitton e simili).
Bari è una città bellissima, tranne i vastasi baresi. Ho vissuto anche fuori, per la precisione Bologna, purtroppo non ho trovato molto giovamento, quindi penso che non siano i luoghi a dare dolore ma quel che io penso in quei luoghi (in effetti a Bologna ho vissuto un periodo simile a questo).
Se dovessi scegliere un luogo dove vivere, andrei in un paese del Trentino, sempre se non fossi discriminata perchè del sud, vorrei pace e tranquillità, sopratutto civiltà.
Per quanto riguarda il gruppo di auto aiuto a Bari, non ne conosco. Per la verità sono nuova di queste sensazioni e dal medico non sono ancora andata, non mi è stata diagnosticata una malattia. Mi sono affacciata a questo forum per capirne un po di più a riguardo, dato che ho trovato delle similitudini tra il mio comportamento e la depressione.

Cos'è il Natale? Solo il giorno in cui si palesa la superba ipocrasia della gente, solo questo; tutti indossano maschere adatte per quel giorno, le maschere appunto della ipocrisia e di finti moralismi e credenze; altresì serve come bilancio dell'anno, quest'ultimo sta per finire e tramite l'occasione del natale con qualità dei regali e status personali si cerca di enfatizzare la propria ricchezza e benessere.
E' soltanto una festa "idiota"