New in town

Buonasera.. sono Elvira, ho 26 anni e mi sono appena iscritta al forum... senza nessuna pretesa particolare se non quella di essere ascoltata da persone che sanno, seppur in modi differenti dal mio, cosa sto passando...
Non starò a fare un escursus dei miei problemi depressivi dalla nascita ad oggi, ma da 3 anni a questa parte sono successe molte cose che cercherò brevemente di raccontare per farmi capire.
Sono sempre stata una persona particolare con interessi particolari, molto timida, introversa...non ho mai avuto grandi amicizie e quelle poche che ho posso aver avuto mi hanno sempre lasciato dell'amaro in bocca, tuttavia attraverso l'arte avevo conosciuto un gruppo di persone che saltuariamente frequento a distanza di 10 anni con il quale riesco a interagire...Ho finito gli studi, ho avuto molte relazioni, un lavoro ecc ecc...seppur di tanto intanto sentivo nascere in me un malessere che molto spesso mi portava ad isolarmi con il risultato che tutto ciò che avevo intono svaniva... fidanzato, conoscenze.. lavoro...
4 anni fà conobbi quello che è ora il mio ex ragazzo, fu una storia molto tormentata per via della distanza ma poi lui si trasferì e io pensai che le cose finalmente sarebbero migliorate, visto che la sua famiglia non mi vedeva di buon occhio (forse per il mio aspetto non proprio solare?)e il fatto che fossi una persona sensibile, con un lavoro e con dei principi non servì a molto..
La storia con questo ragazzo declinò tant'è che litigavamo spesso arrivando anche alle mani, nei periodi miei di depressione lui non riusciva a capirmi e mi faceva sentire ancora peggio di quanto stessi in quel momento.. tentai il suicidio ingerendo una quantità elevata di pillole giusto per farvi capire come mi sentissi...
Un paio di mesi dopo questo fatto lui con la scusa di andare a trovare i suoi genitori se ne andò via....scappò letteralmente.. non mi lasciò manco 2 righe.. zero assoluto...
Ci misi un po' per riprendermi...ma riuscii a trovare una certa forma di equilibrio dove non mi sentivo nè bene nè male. evitando come la peste qualsiasi forma di relazione sentimentale (anche perchè l'autostima è raso terra), ho tentato varie volte di farmi delle nuove amicizie ma vengo sempre etichettata come "strana" dalla massa di persone superficiali che incontro e quindi la sensazione che ho addosso è sempre quella di una totale inconprensione.
La settimana scorsa il destino ha voluto giocarmi un brutto scherzo, in un locale ho rivisto il mio ex e con coraggio sono andata a parlargli... e il risultato è stato che appena ha potuto se ne è andato via lasciandomi nuovamente senza risposte e rifilandomi frasi del tipo "sei stata importante per me e ti auguro ogni bene"...
Il motivo per cui scrivo è che sento di nuovo il bisogno di avere un compagno con cui costruire qualcosa di duraturo...vorrei tanto degli amici con cui parlare ma quelli che ho sono persone profondamente egoiste e ciniche, la realtà che ho intorno mi opprime come fosse una morsa e io sento che sto di nuovo ritornando al punto di partenza.
Ho provato varie volte a cambiare vita, a fare qualcosa per la mia autostima, ma il risultato è che reggo sempre quei 2-3 mesi e poi ripiombo nel baratro perchè vedo che nulla cambia e il mondo così effimero che mi circonda rende faticoso ogni singolo respiro.
Stavo pensando di ritornare in terapia e magari ricominciare una cura di antidepressivi...
Grazie a chi avrà avuto la pazienza di leggermi.

E.

ciao elvira, ho letto il tuo intervento, mi son ritrovato in certi punti e mi son chiesto: ma a te piacciono in generale le persone? sei selettiva? Perchè spesso finiamo pretendere dalle persone di più di quanto sono disposti a darti. Non è che chiedi troppo? Io, per dire, so che vado d'accordo con una ristrettissima categoria di persone e nonostante abbia poche frequentazioni non ne cerco di ulteriori e non me ne faccio più un problema. Di carattere sono molto chiuso e so che neanche volendo riuscirei a gestire più frequentazioni delle poche che ho. Comunque se non pensi di riuscirne a parlare con le persone che conosci ti consiglio una terapia.

Ciao,... beh si di norma sono molto selettiva.. nel senso...credo che l'amicizia sia un valore molto importante e nella maggior parte delle persone che ho incontrato spesso ho trovato solo molta superficialità... Il fatto che non mi arrenda all'idea di restare sola con me stessa deriva dal fatto che penso ancora che il confronto con le persone serva a farci crescere e ad avere un punto di vista diverso. Ho sempre pensato in fondo che un'amicizia di quelle vere può essere un vario sostegno nella vita, ancora di più dell'amore...
Forse il mio problema è che chiedo troppo.. ma ho provato a frequentare persone "normali" e alla fine della serata quando tornavo a casa mi dicevo che era stata solo una perdita di tempo perchè queste persone non mi avevano lasciato nulla...
Ma non so perchè non riesco a farmene una ragione, forse perchè una piccola parte di me crede ancora che in quest'epoca di modernità ci siano ancora persone che danno valore alle cose? Forse...probabilmente ho un piccolo lato ottimistico nascosto da qualche parte...o forse dovrei cominciare a prendere seriamente il detto "meglio soli che male accompagnati"...

Forse hai raggiunto un livello di comprensione più profondo e non riesci a capacitarti che gli altri non siano al tuo livello. Però in questo modo pretendi dagli altri qualcosa che non potranno mai darti, semplicemente perché sono a un altro livello. Io penso che il massimo sia crescere insieme, ognuno coi propri pregi e i propri difetti. Se un altro è così cocciuto da non desiderare minimimante di cambiare e migliorare, come diceva il poeta, non ti curar di lui ma guarda e passa.

FidoDido ha scritto:Forse hai raggiunto un livello di comprensione più profondo e non riesci a capacitarti che gli altri non siano al tuo livello. Però in questo modo pretendi dagli altri qualcosa che non potranno mai darti, semplicemente perché sono a un altro livello. Io penso che il massimo sia crescere insieme, ognuno coi propri pregi e i propri difetti. Se un altro è così cocciuto da non desiderare minimimante di cambiare e migliorare, come diceva il poeta, non ti curar di lui ma guarda e passa.

O forse è troppo miope/insensibile/superficiale per cogliere quello che gli altri hanno da condividere.

Laibach non te la prendere non ce l'ho con te ;-) ce l'ho forse con quella tendenza che si ha, di sentirsi più intelligenti degli altri. Se gli altri stanno bene e vivono, e (esempio ipotetico) noi stiamo male e a malapena sopravviviamo, forse siamo noi che abbiamo qualcosa da imparare.

Può darsi che non ci veda bene in quel senso, però tentando di essere oggettiva talvolta ho avuto un po' di difficoltà a trovare del buono "oggettivo" e non il buono che piace a me.. Alla fine di norma se una persona è valida, penso lo si percepisca, e di solito è anche l'ottusità che impedisce di essere aprti mentalmente e di considerare anche persone diverse da noi.
Io dal canto mio penso di avere la coscienza abbastazna pulita in questo senso..

Penso che siano vere entrambe le cose.
La gente tende a vivere "in superficie" perchè i legami oggigiorno sono difficili da conservare e quelli veri comportano una buona dose di altruismo e sacrificio di sè che non molti sono disposti ad offrire.
Noi depressi, quando stiamo male, generiamo intorno a noi un'aura di sofferenza e diffidenza difficile da scalfire. Per cui starci vicino senza venirne contagiati risulta complesso. Non siamo facili da sopportare a volte!

Solo tu, cercando di andare oltre il tuo punto di vista, puoi capire quanto questa difficoltà a socializzare sia imputabile a te e quanto agli altri. Capisco che sia difficile farsi un'autocritica, ma a volte serve per scrollarsi di dosso false convinzioni ed essere più aperta agli altri.

Se poi le persone che incontri ti sembrano vuote, forse non bazzichi i luoghi giusti. Se vuoi incontrare persone profonde, devi provare a cercarle dove possono essere. Cioè a fare cose profonde.
Difficile trovarle nei locali o in discoteca. Più facile incontrarle in un gruppo teatrale, fotografico, di volontariato, di escursionismo... ecc. ecc.
Non stancarti di provare, perchè la vita è strana e ti mette di fronte a situazioni incredibili anche alla mia veneranda età.

Anthe.. ti assicuro che non frequento locali "cool" o discoteche... il 20 e passa anni di vita ci sarò stata 1 volta in prima superiore.... anche perchè il genere musicale che di norma ascolto non si trova nei locali normalmente..
Cmq quello che dici sull depressione e sulla terra bruciata che si crea attorno ad essa è verità... Io ho perso la persona che amavo 3 anni fà per colpa della mia inettidutine nel gestirla...o quantomeno nel contenerla...con il risultato che gli effetti su di me erano come triplicati quando stavo assieme ad una persona..talvolta facendo uscire parti di me piuttosto inquiete e violente...ma forse ora, già con il fatto che l'ho ammesso, ho fatto un passo in avanti.
Ci sono giorni in cui la mia momentanea solitudine mi pensa come un macigno...come non uscire nel fine settimana, come non condividere interessi con qualcuno.. e a altri in cui non vedo ora di rinchiudermi tra le 4 mura e non sentire o vedere nessuno. Dicono che la verità sta nel mezzo ma io sono abituata a vedere tutto bianco o tutto nero e come ho scritto in precedenza ogni mio tentativo di apertura verso il mondo circostante non è sempre andato nel migliore dei modi...

però non facciamo il festival del luogo comune.

Premetto che concordo con anthea nel consiglio generico di cercare gruppi di persone che condividono i tuoi interessi, ma al di là di questo mi sembrano davvero luoghi comuni: una delle mie più vecchie amiche, che sta studiando per una seconda laurea mentre lavora, ha un master sui diritti umani, e ha lavorato per anni all'estero nelle ONG, la trovi a volte in night decisamente terra-terra della mia città (che definire discoteca è decisamente esagerato). (per altro vi si può incontrare anche me a volte, ma preferisco non inserirmi nella classifica profondi/superficiali).
Invece nell'ambito degli artisti con cui ho avuto a che fare io (e non sono pochi) ho trovato esempi di gretezza e soprattutto di ignoranza senza pari (da carta igenica a ritenere che eleanor roosevelt fosse la moglie di bertrand russel....). E questa regina dell'ignoranza disdegna qualsiasi locale danzereccio, in quanto artista...

Come in questo momento sto pensando a un mio altro amico muratore, che sta studiando e lavorando per il diploma, che passa il poco tempo libero che gli avanza a divertirsi in discoteca sfasciandosi e/o a pescare, che però coabita (e ovviamente aiuta) con un tetraplegico e mostra nelle sue relazioni interpersonali, una delicatezza e una sensibilità che hanno in pochi.

A meno che con "profondo" non intendiamo "intellettuale", e allora rientro in classifica e con orgoglio mi inserisco tra i superficiali.

Cara Merla, mi hai beccato!

In effetti ho toppato. Non ci sono luoghi che possano catalogare una persona. Mi sono lasciata fuorviare dalla giovane (per me) età di Laibach....
In effetti era più consono rispondere che magari deve ampliare i suoi orizzonti e lanciarsi in qualcosa di nuovo e in ambienti nuovi, per conoscere altre persone.
Ma è difficile quando si sta male. Lo capisco.

Ah ah ah non sono più tanto giovane....