Smarrimento
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Smarrimento
Mi sento come se il mondo attorno a me si stesse disgregando, come il Nulla de "La Storia Infinita" distrugge il mondo di Fantasia. Mi trovo da solo, nella mia stanza, in un sabato piatto in cui non c'e stato modo di uscire con gli amici. Davanti a me Internet, msn, la chat, l'unico mondo in cui riesco a socializzare bene con le persone. A causa della mia timidezza, gran parte della mia vita sociale si svolge in chat, e a volte provo un po' di tristezza pensando che per conoscere gente ho bisogno di un pc.
Di solito scrivo i miei pensieri sul mio blog su msn, ma stavolta avevo voglia di scriverli qui... forse sarebbero meglio compresi.
Un saluto a tutti.
Di solito scrivo i miei pensieri sul mio blog su msn, ma stavolta avevo voglia di scriverli qui... forse sarebbero meglio compresi.
Un saluto a tutti.
Luciano- Numero di messaggi : 274
Data d'iscrizione : 19.03.08
Età : 41
Località : Lombardia
caro luciano
di solito chi scrive qui ha questo tipo di problemi.
la timidezza è una "cosa" su cui bisogna lavorare molto.
io ti reinvito a farti sostenere psicologicamente...sei ancora giovane e puoi plasmare questa tua timidezza lavorndoci su.
comunque scrivere qui non è un comportamento da maniaci o da stupidi è un modo per condivivdere con persone che hanno i tuoi stessi problemi.
e la condivisione per me è una grande risorsa.
con affetto
armida
la timidezza è una "cosa" su cui bisogna lavorare molto.
io ti reinvito a farti sostenere psicologicamente...sei ancora giovane e puoi plasmare questa tua timidezza lavorndoci su.
comunque scrivere qui non è un comportamento da maniaci o da stupidi è un modo per condivivdere con persone che hanno i tuoi stessi problemi.
e la condivisione per me è una grande risorsa.
con affetto
armida
armida- Numero di messaggi : 78
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 54
Località : Bari
Re: Smarrimento
Sei fortunato in fondo, almeno tu hai il pc e con qualcuno riesci a socializzare, anche se in maniera virtuale.
Quando questo strumento non esisteva, chi era timido, diverso o altro ancora, era veramente, ma veramente solo.
Sapere che non sei l'unico ad averne di questi problemi e avere la possibilità di trovare un immenso numero di informazioni al riguardo e poter condividere questo disagio con altri tuoi simili, credimi, è una gran fortuna.
Ricordati questo pensiero che ora ti propongo.
Tutto è un abitudine, anche la timidezza.
L'abitudine è il ripetersi incessante delle stesse azioni, pensieri e situzioni.
Quindi la timidezza è l'abitudine di tenersi in disparte nella vita sociale, famigliare, lavorativa etc.
Rompere questo comportamento, atuando nuovi comportamenti, anche minimi, ma costanti, si crea il presupposto per il cambiamento.
Quando questo strumento non esisteva, chi era timido, diverso o altro ancora, era veramente, ma veramente solo.
Sapere che non sei l'unico ad averne di questi problemi e avere la possibilità di trovare un immenso numero di informazioni al riguardo e poter condividere questo disagio con altri tuoi simili, credimi, è una gran fortuna.
Ricordati questo pensiero che ora ti propongo.
Tutto è un abitudine, anche la timidezza.
L'abitudine è il ripetersi incessante delle stesse azioni, pensieri e situzioni.
Quindi la timidezza è l'abitudine di tenersi in disparte nella vita sociale, famigliare, lavorativa etc.
Rompere questo comportamento, atuando nuovi comportamenti, anche minimi, ma costanti, si crea il presupposto per il cambiamento.
suggestione- Numero di messaggi : 835
Data d'iscrizione : 08.01.08
Età : 55
Località : nessuna
"essere"
Spesso si pensa che la comunicazione virtuale sia diversa da quella "reale" da vicino.
Ed è vero: guardare l'atteggiamento corporale dell'altro (come osservare la direzione dei piedi, quando un uomo parla con una donna ha i piedi aperti verso di lei, in un gruppo in cui uno non è ben inserito ha un piede aperto ed uno chiuso), poter osservare la mimica facciale, potersi guardare negli occhi... ci fa capire parecchie cose dell'altro e ci fa interagire, ci fa provare emozioni che non si possono provare "a distanza".
Questo il passato.
Oggi...
Poter finalmente comunicare al mondo il nostro stato d'animo, il pensiero, poesia, la magia della vita, condividre musica... tutto. E se si è timidi, finalmente poter parlare, dire la propria e, perché no, vestire i ruoli di un altro, più coraggioso, essere più intraprendenti.
Poter provare cose mai provate prima come il poter rispondere "per le rime", poter mandare affanculo chi è cretino con te.
Questa è una nuova epoca, è un'epoca di liberazione: "immaginazione al potere" era l'icona del '68.
Qui noi possiamo essere noi stessi con chiunque,
possiamo essere finalmente noi stessi,
"essere".
Ed è vero: guardare l'atteggiamento corporale dell'altro (come osservare la direzione dei piedi, quando un uomo parla con una donna ha i piedi aperti verso di lei, in un gruppo in cui uno non è ben inserito ha un piede aperto ed uno chiuso), poter osservare la mimica facciale, potersi guardare negli occhi... ci fa capire parecchie cose dell'altro e ci fa interagire, ci fa provare emozioni che non si possono provare "a distanza".
Questo il passato.
Oggi...
Poter finalmente comunicare al mondo il nostro stato d'animo, il pensiero, poesia, la magia della vita, condividre musica... tutto. E se si è timidi, finalmente poter parlare, dire la propria e, perché no, vestire i ruoli di un altro, più coraggioso, essere più intraprendenti.
Poter provare cose mai provate prima come il poter rispondere "per le rime", poter mandare affanculo chi è cretino con te.
Questa è una nuova epoca, è un'epoca di liberazione: "immaginazione al potere" era l'icona del '68.
Qui noi possiamo essere noi stessi con chiunque,
possiamo essere finalmente noi stessi,
"essere".
Stef- Numero di messaggi : 1033
Data d'iscrizione : 13.01.08
Età : 70
Località : Napoli
Sfoghi, sfoghi, sfoghi
Grazie ragazzi... Sono contento di trovare sempre delle risposte ai miei sfoghi... ultimamente tendo a sfogarmi (anche troppo) con le persone che mi circondano (familiari, amici...), rischiando di risultare a volte antipatico. In effetti io stesso mi rendo conto che non riesco a stare senza lamentarmi di qualcosa, e faccio sempre la parte della vittima. Mi sento vittima del mondo, mi sento una persona che non è capace di stare al mondo in maniera serena. Mi rendo conto di non riuscire a trovare appagamento nelle cose belle della vita, e viceversa le cose brutte mi abbattono. Mi capita anche, in certi momenti, di non sopportare di stare da solo in una stanza, di voler parlare sempre con qualcuno... I farmaci mi permettono di dormire, ma si verifica che il mio malessere aumenta di notte e non mi fa dormire... così sono costretto a recuperare il sonno perduto di giorno, e il mio ritmo di vita diventa irregolare. La notte mi mette ansia, mi mette paura. Il buio mi spaventa. Vorrei che fosse sempre giorno. Vorrei sentire sempre rumori, segnali di vita intorno a me. Per anni ho vissuto da solo e stavo bene, ora non riesco più a immaginare di vivere da solo. Non sopporto la solitudine.
Di là ci sono mia sorella e una sua amica, ma devono studiare. Non posso stare sempre a rompere le scatole a loro. Vorrei stare 24 ore su 24 in compagnia di gente. Mi piacerebbe avere una ragazza, ma sarei contento anche di stare tutto il tempo in compagnia di amici, cosa che non è possibile.
Se continua così, mi rivolgerò a uno psicoterapeuta. Ho l'impressione che il mio medico non ha risolto nulla.
Grazie ancora per la pazienza che avete, siete fantastici...
Di là ci sono mia sorella e una sua amica, ma devono studiare. Non posso stare sempre a rompere le scatole a loro. Vorrei stare 24 ore su 24 in compagnia di gente. Mi piacerebbe avere una ragazza, ma sarei contento anche di stare tutto il tempo in compagnia di amici, cosa che non è possibile.
Se continua così, mi rivolgerò a uno psicoterapeuta. Ho l'impressione che il mio medico non ha risolto nulla.
Grazie ancora per la pazienza che avete, siete fantastici...
Luciano- Numero di messaggi : 274
Data d'iscrizione : 19.03.08
Età : 41
Località : Lombardia
Re: Sfoghi
Luciano ha scritto:Grazie ragazzi... Sono contento di trovare sempre delle risposte ai miei sfoghi... ultimamente tendo a sfogarmi (anche troppo) con le persone che mi circondano (familiari, amici...), rischiando di risultare a volte antipatico. In effetti io stesso mi rendo conto che non riesco a stare senza lamentarmi di qualcosa, e faccio sempre la parte della vittima. Mi sento vittima del mondo, mi sento una persona che non è capace di stare al mondo in maniera serena.
Luciano, va bene lamentarsi uno, due giorni, poi però si passa all'azione. Lamentarsi soltanto non serve a nulla se non a farti mandare al diavolo dalla gente che fino a quel momento ti ha sopportato. E fa male anche a te, che passi il tempo a piangerti addosso; dopo ti senti di non aver combinato nulla, di aver perso tempo e ti senti ancora di più una cacca. Esci da questo circolo vizioso: parla col tuo medico, spiegagli cosa stai provando e tenta di impegnarti a fare qualcosa durante la giornata. Qualsiasi cosa va bene, basta che ti impegni e smetti di pensare. Fidati, funziona
Nadir78- Numero di messaggi : 339
Data d'iscrizione : 08.01.08
Età : 45
Località : Bari
Re: Smarrimento
Grazie Nadir. Comunque ci sono dei momenti (come adesso per esempio) in cui ci sarebbero un po' di cose che avrei voglia di fare... ad esempio leggere, giocare col pc, ascoltare musica, dormire... Purtroppo studiare non rientra quasi mai tra le cose che voglio fare, quindi cercherò come sempre di sforzarmi!! Speriamo bene...
Luciano- Numero di messaggi : 274
Data d'iscrizione : 19.03.08
Età : 41
Località : Lombardia
Pagina 1 di 1
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