mi sto perdendo...

Salve a tutti,sono nuova e cercherò "brevemente" di spiegarvi le motivazioni che mi hanno spinta a chiedere un po' di attenzione da parte vostra.Ho sempre avuto una vita intensa e anni fa,in seguito ad un brutto esaurimento,decisi di andare in terapia...venni definita sociofobica,in quanto ho sempre avuto il difetto di legarmi emotivamente a persone instabili che mi hanno fatto del male,ebbi anche una relazione devastante che grazie al cielo finì,poichè il ragazzo in questione era violento.Passai da periodi distruttivi ad altri in cui la saggezza imperava.Sono una creativa,faccio un lavoro creativo,ormai ho fatto l'abitudine nel non venire compresa,immaginate come vennero accolte le prime donne coi pantaloni...ho sempre affrontato a testa alta i commenti delle persone,poichè molte altre mi hanno incoraggiata e resa consapevole di saper svolgere a dovere il mio mestiere.
Purtroppo con la crisi ho dovuto dire addio al mio negozio,adattandomi a partecipare ai vari mercatini dell'artigianato o a svolgere i lavori più pesanti,per mia sfortuna ho un fisico debole (incubo costante è quello di venire sempre scambiata per anoressica o per malata,da quando facevo l'asilo),ebbi due incidenti sul lavoro,la mia psicologa sostenne che me li fossi provocati da sola,in quanto infelice nel ritrovarmi a ricoprire un ruolo non mio.Mi rimboccai le maniche,lavorai per un'azienda di moda abbastanza conosciuta che,con l'avanzare della crisi andò a fondo...nel frattempo conobbi il mio attuale fidanzato,un uomo dolce e gentile che apprezza il mio essere un po' bizzarra e che mi sostiene da quasi tre anni.La mia migliore amica(ormai EX) per gelosia o chissà per quale motivo,decise di informare la famiglia del mio ragazzo su una mia presunta pericolosità,facendogli credere che io sia capace di azioni riprovevoli di dubbia moralità...per fortuna il mio lui mi è rimasto vicino,nonostante le pressioni,inoltre i miei genitori (coi quali devo ancora abitare in quanto precaria)lo vedono come un figlio e lo amano molto.
So che sembra la trama di una telenovela,invece è tutto un incubo,vivo in una piccola cittadina in cui la gente non cambia mai e non è incline alle innovazioni...un po' come se si facesse un concerto dei Depeche Mode ad 1 sagra di paese....ecco come accolgono qui creativi e artisti,il mio ragazzo vive a molti chilometri lontano da me,ci vediamo raramente,vogliamo convivere ma abbiamo seri problemi a dare garanzie per una casa in affitto.Negli ultimi giorni non dormo di notte,mi metto a creare,per poi ritrovarmi a riflettere sul perchè mi affanno tanto....Sono adulta,i miei amici hanno una famiglia propria e non posso agire come una volta,chiedendo aiuto...passo ore al telefono col mio ragazzo e spesso dubito delle sue parole quando mi dice che tutto andrà bene,di fidarmi....ma io ho perso la strada,sono nella nebbia e sbatto la testa contro ogni albero....mi tiene in vita il pensiero di dover accudire i miei adorati animali.Non so nemmeno se qualcuno di voi si sia addormentato a metà messaggio o se qualcuno capisce come mi sento.

Ciao! ti capisco tanto sai? questa crisi...ti toglie ogni speranza verso il futuro, i sogni vengono distrutti della concretezza... è facile diventare tristi...
e non riuscire a credere a chi ti dice che tutto andrà bene... non credere più di poter ottenere un giorno quello che si sognava...

No, è solo che ciò che si vive dentro è complesso da esprimere e da comprendere.
Ci vuole un po' per poter rispondere.
Porta pazienza.
Ciao
Stefano

ciao White Angel, io non mi sono addormentato leggendo le tue righe. Leggi il mio precedente post e capirai. Ti capisco (scusa il gioco di parole) eccome. Ognuno di noi, raccontando la propria vita, la propria esperienza, é in simbiosi con tutti gli altri di questo forum. Siamo tutti simili, con le nostre difficoltà ad affrontare la malattia. Mi meraviglia molto tuo padre, che pur se in buona fede, non ti comprende. Egli, da scientifico che é, dovrebbe per primo adoperarsi per capire meglio il tuo problema e parlare con colleghi psichiatri per affrontare il problema. Ma tant'é... Io ho cambiato molti psichiatri nel tentativo di trovare quello giusto. Perché é un fatto di feeling, non ci sono storie. O il medico ti capisce veramente e fa di tutto per curarti, o é meglio cambiare. La depressione, come le altre, é una malattia grave e debilitante, ma non viene dappertutto considerata una malattia (parlo degli ambienti para-medici) L'ignoranza che circonda la malattia mentale é molto potente e infonde nella gente che ti sta attorno diffidenza ed incredulità. Io ho famiglia e per loro devo continuare a lottare. Ma come dico al mio medico, mi sento ingabbiato. Da una parte vorrei farla finita, ma sarei un vigliacco, un GRAN bastardo a lasciare la mia famiglia quando piu' han bisogno di me. Dall'altra, il suicidio mi porterebbe una soluzione che da tanto tempo ho cercato e che finalmente mi darebbe quella pace tanto agognata. Poi pero', nei momenti migliori, mi documento, mi informo, leggo, faccio il possibile per guarire.
Non mollare mai White Angel, succeda quel che succeda, cerca, cerca e cerca ancora di curarti. Non temere gli psichiatri, anche se non sono tutti bravi. Cambiali, cerca qualcuno che ti senti in sintonia; e dell'altra gente fregatene, non farti pene per loro. Poveretti; non lo fanno per cattiveria, ma non capiscono. Noi depressi invece ci sentiamo forti assieme perché abbiamo diversi disturbi che ci accomunano oltre che altre qualità. Ma mica siamo matti. Tieniti strette le persone che ti vogliono bene senza assillarle troppo e fai loro comprendere che hai solo bisogno di essere curata dopo un'attenta e precisa diagnosi da parte di uno specialista (medico psichiatra). Lo psicologo invece lo trovo piu' indicato nel caso tu avessi delle problematiche da risolvere. Ma la precedenza va data ad un BRAVO medico specialista. Non aver paura di cercarlo; se l'ho trovato io...mi vergognavo da morire. Poi son partito come un razzo. Ma l'ho fatto per la mia famiglia, io ormai ero poco piu' di un vegetale... Un'abbraccio (p.s. cerca il mio post precedente e dimmi che ne pensi, ormai son collaudato... )

Grazie per le vostre risposte,di solito ho sempre trovato la forza di reagire,ho anche avuto e ho tuttora dei buoni amici che mi porto dietro dall'adolescenza ma non voglio turbare la loro serenità visto che hanno una loro famiglia,dei bambini.
Non so perchè ALTALENA creda che il mio babbo sia un medico....forse ho formulato male qualche frase,comunque voglio dirgli GRAZIE DI CUORE,il suo esempio mi ha un pochino scrollata.
Spesso quando mi sveglio sto lì,ferma e immobile a fissare il soffitto,mi dico che se rimango in quella posizione nessuno mi costringerà ad alzarmi e ad affrontare una nuova giornata,poi sento uno dei miei animali che si muove e trovo il motivo che mi serviva per abbandonare il materasso.
E' vero,le persone che non hanno mai avuto a che fare con i depressi non possono capire,ci credono dei matti,addirittura potenziali assassini...Purtroppo in una cittadina piccola come la mia ho provato tutti gli psicologi e gli psichiatri della mutua,ora come ora non mi posso permettere uno specialista a pagamento e la mia famiglia non può aiutarmi,in quanto mio padre è stato da poco vittima di un grave incidente e dovrà subire molti interventi costosi....potete immaginare che duro colpo per tutti noi,forse è li che ho esaurito le forze,cercando ogni giorno stargli vicino e vedere che lui si chiudeva sempre di più a riccio.
La famiglia del mio fidanzato colpisce sempre più spesso ormai,per loro è stato semplice credere alle calunnie sul mio conto,in quanto hanno perso il controllo sul figlio prediletto,quello che non li ha mai contraddetti e che per difendermi ha osato dire la sua.Pensare che l'ho convinto io a non tagliare i ponti con loro,nella speranza(ormai vana) di potergli dimostrare che sono l'opposto della persona descrittagli da una ragazza in preda alla gelosia,tra l'altro penso che la mia ex amica avesse preso una cotta per il mio ragazzo,altrimenti non saprei come spiegarmi le foto che gli faceva di nascosto e tutto questo improvviso odio nei miei confronti da quando le confessai che ci eravamo innamorati(notare bene,lei conviveva e diceva di amare il SUO ragazzo),ho perso anche delle occasioni di lavoro per le sue bugie,ma soprattutto non avrò mai l'affetto che desideravo da parte della famiglia dell'uomo che amo.
Spero di trovare presto un nuovo dottore,uno che non mi imbottisca di farmaci,ci ho messo tanto per farne a meno...
Voi fate uso di medicinali?Una mia cara amica si è curata con quelli,ora sta meglio e glieli stanno levando volta per volta,per fortuna suo marito è ricco ed è stata curata bene...è l'unica tra i miei amici che mi capisce,ma siccome è quasi alla fine della terapia non posso farla retrocedere addossandole i miei problemi,cerco sempre di farle credere che reagisco ed è bello vederla più serena.
Ho scritto un altro monologo da anestetizzare un grizzly.

White Angel ha scritto:
Spero di trovare presto un nuovo dottore,uno che non mi imbottisca di farmaci,ci ho messo tanto per farne a meno...
Voi fate uso di medicinali?Una mia cara amica si è curata con quelli,ora sta meglio e glieli stanno levando volta per volta,per fortuna suo marito è ricco ed è stata curata bene...

Ciao White Angel,

non anestetizzi proprio nessuno tranquilla, come ha detto anche stef ci sono cose che è difficile esprimere quindi magari anche comprendere.
Riguardo a i farmaci qui siamo in molti a prenderli/averli presi (chi è guarito, chi non ancora, chi li deve prendere forse a vita...un po' di tutto insomma) e in merito l'unica cosa che mi viene è di associarmi ad altalena, cercati un medico bravo.
Effettivamente affrontare una psicoterapia privatamente richiede uno sforzo economico notevole, per cui se hai già esaurito la via della mutua, non so che consigliarti, se non eventualmente di ritentare, se ritieni di volere una psicoterapia (che in ogni caso è la cosa che associata ai farmaci, statisticametne dovrebbe dare i risultati migliori, però son statistiche e quindi hanno il valore che hanno).

Però per essere seguiti da uno psichiatra, non c'è bisogno di fare visite e colloqui tanto frequenti come la psicoterapia, quindi nel caso io al posto tuo farei un sacrificio e proverei, perchè la bravura e l'empatia con il medico sono fondamentali. Ci sono depressioni che richiedono un'assunzione costante di farmaci e altre depressioni o altri disturbi dell'umore per i quali si può definire un obiettivo, non dico temporale, ma quantomeno di benessere, raggiunto i quale i farmaci devono essere dismessi (nei tempi e modi dovuti).
Personalmente ormai sono giunta alla convinzione che gli psicofarmaci non guariscono, i farmaci permettono di gestire uno stato di malessere in modo che sia il meno invalidante possibile e magari di riuscire ad affrontare un percorso personale se se ne ravvisa l'utilità (e io non sono psicologa, ma mi sembra di capire da quanto scrvi che i tuoi problemi bene o male siano riconducibili a cause esterne o cmq risolvibili con un lavoro personale (con o senza psicoterapeuta, starà a te comprenderlo) quindi il margine di guarigione pare che ci sia :-)). La guarigione secondo me dipende da altri fattori, che siano la psicoterapia, un lavoro personale fatto in altri modi, uno stile di vita diverso o magari nel tuo caso basterebbe allontanarti un po' da questa realtà che senti stretta (è un esempio tirato a caso eh).
Non so, ormai io diffido sia degli psichiatri che danno farmaci come fossero caramelle, dimenticando che ogni persona ha una storia personale che forse andrebbe tenuta in considerazione, e diffido anche degli psicoterapeuti che aborrono il farmaco come fosse cianuro.
I primi ti imbottiscono senza affrontare il problema, i secondi magari il problema lo affrontano anche, ma mentre affrontano (o meglio affronti tu) ti lasciano nel tuo stato di sofferenza, tanto i farmaci non si prendono...non so se per una forma di dolorismo del terzo millennio o per un malcelato sadismo. vabbè

Cmq, fossi in te, almeno per il medico, farei lo sforzo economico e me lo cercherei bravo e competente, si tratta della tua salute