Suggestione kamikaze
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Suggestione kamikaze
Sono stupido e pure pazzo!!!
Ci si può ammalare di lavoro?
Si può soffrire a causa del lavoro, in un paese come l'italia, dove il 90% della gente non fa un beato cazzo?
Si può essere perennemente incazzati con i propri superiori tanto da doverli riprendere affinche svolgano il loro lavoro?
C'è dentro di me qualcosa che mi spinge sempre a dare il meglio, anche quando questo non andrebbe fatto, e per questo che vi chiedo dei suggerimenti su come agireste in situazioni paradossali o apparentemente incomprensibili.
Ci si può ammalare di lavoro?
Si può soffrire a causa del lavoro, in un paese come l'italia, dove il 90% della gente non fa un beato cazzo?
Si può essere perennemente incazzati con i propri superiori tanto da doverli riprendere affinche svolgano il loro lavoro?
C'è dentro di me qualcosa che mi spinge sempre a dare il meglio, anche quando questo non andrebbe fatto, e per questo che vi chiedo dei suggerimenti su come agireste in situazioni paradossali o apparentemente incomprensibili.
suggestione- Numero di messaggi : 835
Data d'iscrizione : 08.01.08
Età : 55
Località : nessuna
Re: Suggestione kamikaze
Non mi trovi daccordo con te sul 90% degli italiani....Poi, si capisce che sei arrabbiato...Poi non ho capito cosa vuol dire per te "fare il meglio"....Poi nessuno cambia un sistema da solo...Poi , per quanto riguarda i paradossi, beh, secondo me già è tanto rendersene conto....Non so , ti rispondo a caldo e velocemente...Devo staccarmi da internet per un attimo, ma volevo lasciarti con ste due righe e altre risposte che ti arriveranno...A dopo.
Viola- Numero di messaggi : 432
Data d'iscrizione : 20.01.08
Età : 60
Località : Roma
Re: Suggestione kamikaze
Ti ho risposto che "non si può cambiare un sistema da soli"...Riflettendo sul fatto che un sistema è composto da parti, beh, la "parte" diventa fondamentale Ti faccio altre domande caro Sugge... Ti piace il tuo lavoro? Hai possibilità, nell'ambito della tua professione di salire di grado? Perchè come ti dissi tempo fa, hai capacità manageriali....Magari il tuo spazio lavorativo ti va stretto? Se spesso ti ritrovi a riprendere i tuoi superiori forse devi stare dall'altra parte? Senza prendersela col 90% degli italiani che si trovano a nn fare un cazzo per altri motivi (vedi crisi ecc.ecc.)...In fine, chi farebbe parte del restante 10% ? Ti lascio una frase. - Io sono quello che sono e non posso fare a meno di essere ciò che sono. I paradossi , fanno emergere in primis che forse andiamo bene così che dobbiamo accettarci per poter cambiare, prima noi e poi l'ambiente, il fuori di noi. Quello che mi sembra di capire è che forse il conflitto è con Te stesso? Un abbracciuzzo
Viola- Numero di messaggi : 432
Data d'iscrizione : 20.01.08
Età : 60
Località : Roma
lavoro e vita
Continuo a sostenere che il lavoro serve per vivere e non il contrario. E' importantissimo, però da solo non basta e non deve bastare.
Vedo molte persone che danno anima, cuore e corpo nel lavoro, arrivando anche a trascurare la famiglia e sobbarcarsi pesanti carichi di stress ed impegni, e magari non sono altro che dipendenti. Alla fine succede come ad una mia compaesana che, dopo 17anni e un momento di stress che magari ti fa buttar lì un "se continua così me ne vado", gli hanno aperto la porta e le hanno fatto un gran sorriso. E ci rimangono di "M" perchè magari credevano di essere, se non indispensabili, almeno importanti e si illudevano di essere rincorsi e sollecitati a rimanere. E invece...... ora si ritrova a casa senza più nulla, a cercare un posto che altre mille persone sono pronte ad occupare ad uno stipendio molto inferiore al suo. AUGURI!!
Solamente un titolare in azienda è indispensabile (e qualche volta neppure quello!), tutti gli altri sono sostituibili (e per fortuna!!), bene o male che sia. Quindi perchè identificarsi con il proprio lavoro?
Certo ci si deve impegnare, ma bisogna sempre rendersi conto che tutto potrebbe andare a rotoli nonostante tutta la nostra buona volontà ed il nostro ingegno.
Quando mi sono ammalata di depressione e ho passato mesi da vera ameba, sono stata felice di essere una semplice dipendente e poter andare in malattia!!
Se avessi avuto un'attività in proprio, credo mi sarei tagliata le vene!! Penso a Merla e veramente la ammiro perchè non dev'essere stato facile per lei tirare avanti.
Caro Sugge, so che per te il lavoro è cruciale, ma vedi di dargli un po' meno peso. Non esiste posto di lavoro dove non ci siano sfaticati ed imbecilli al comando. Pensa al mio povero marito che lavora in Telecom e gli hanno silurato il capo diretto ed ora veleggia in balia di un sistema che taglia persino le stampanti e lo fa girare con una gomma bucata perchè nel budget il cambio è previsto a gennaio!!
Mentre Tronchetti, che è uscito dalla porta, rientra dalla finestra fornendo attrezzatura che non funziona a prezzi non certo economici e fa i miliardi!
Pensa a cosa ti serve davvero per vivere....
Vedo molte persone che danno anima, cuore e corpo nel lavoro, arrivando anche a trascurare la famiglia e sobbarcarsi pesanti carichi di stress ed impegni, e magari non sono altro che dipendenti. Alla fine succede come ad una mia compaesana che, dopo 17anni e un momento di stress che magari ti fa buttar lì un "se continua così me ne vado", gli hanno aperto la porta e le hanno fatto un gran sorriso. E ci rimangono di "M" perchè magari credevano di essere, se non indispensabili, almeno importanti e si illudevano di essere rincorsi e sollecitati a rimanere. E invece...... ora si ritrova a casa senza più nulla, a cercare un posto che altre mille persone sono pronte ad occupare ad uno stipendio molto inferiore al suo. AUGURI!!
Solamente un titolare in azienda è indispensabile (e qualche volta neppure quello!), tutti gli altri sono sostituibili (e per fortuna!!), bene o male che sia. Quindi perchè identificarsi con il proprio lavoro?
Certo ci si deve impegnare, ma bisogna sempre rendersi conto che tutto potrebbe andare a rotoli nonostante tutta la nostra buona volontà ed il nostro ingegno.
Quando mi sono ammalata di depressione e ho passato mesi da vera ameba, sono stata felice di essere una semplice dipendente e poter andare in malattia!!
Se avessi avuto un'attività in proprio, credo mi sarei tagliata le vene!! Penso a Merla e veramente la ammiro perchè non dev'essere stato facile per lei tirare avanti.
Caro Sugge, so che per te il lavoro è cruciale, ma vedi di dargli un po' meno peso. Non esiste posto di lavoro dove non ci siano sfaticati ed imbecilli al comando. Pensa al mio povero marito che lavora in Telecom e gli hanno silurato il capo diretto ed ora veleggia in balia di un sistema che taglia persino le stampanti e lo fa girare con una gomma bucata perchè nel budget il cambio è previsto a gennaio!!
Mentre Tronchetti, che è uscito dalla porta, rientra dalla finestra fornendo attrezzatura che non funziona a prezzi non certo economici e fa i miliardi!
Pensa a cosa ti serve davvero per vivere....
anthea- Numero di messaggi : 857
Data d'iscrizione : 14.11.08
Età : 54
Ciao sugge
guarda, hai tutta la mia solidarietà, non ho mai lavorato da dipendente (la commessa nel negozio dei miei non credo conti.. ) e ho solo fatto brevi esperienze di ufficio in occasioni particolari...e queste brevi esperienze mi hanno fatto capire che la scelta del lavoro in proprio per me era la più adatta.
Anche se sembra peggio nei momenti di depressione (soprattutto perché non hai la mutua e non ti puoi mettere in malattia), in realtà lavorare come lavoro io, ammesso e non concesso che il lavoro ti piaccia, nonostante l'insicurezza intrinseca del lavoro autonomo per me è stato molto più facile. Niente colleghi da sopportare nei periodi no, niente capi a cui obbedire anche quando non ha senso, nessun lavoro di altri da fare perchè "qualcuno lo deve fare".
Non saprei che consigliarti, se non che di cercare di staccare mentalmente, conta che è Natale e sono tutti stanchi e nervosi, e poi boh....la ditta non è tua, se fai la tua parte hai la coscienza a posto e purtroppo non puoi cambiare la testa agli altri, e per il resto non so, forse ha ragione Viola, potresti vedere se riesci ad avere incarichi di maggior responsabilità e gestione....anche se non credo che le arrabbiature diminuirebbero, soprattutto se uno è coscienzioso, diventerebbero forse di più, perchè riprenderesti a buon diritto sia chi lavora sotto la tua responsabilità, sia chi lavora a fianco a te con pasi responsabilità.
Cmq hai davvero tutta la mia solidarietà
merla
Anche se sembra peggio nei momenti di depressione (soprattutto perché non hai la mutua e non ti puoi mettere in malattia), in realtà lavorare come lavoro io, ammesso e non concesso che il lavoro ti piaccia, nonostante l'insicurezza intrinseca del lavoro autonomo per me è stato molto più facile. Niente colleghi da sopportare nei periodi no, niente capi a cui obbedire anche quando non ha senso, nessun lavoro di altri da fare perchè "qualcuno lo deve fare".
Non saprei che consigliarti, se non che di cercare di staccare mentalmente, conta che è Natale e sono tutti stanchi e nervosi, e poi boh....la ditta non è tua, se fai la tua parte hai la coscienza a posto e purtroppo non puoi cambiare la testa agli altri, e per il resto non so, forse ha ragione Viola, potresti vedere se riesci ad avere incarichi di maggior responsabilità e gestione....anche se non credo che le arrabbiature diminuirebbero, soprattutto se uno è coscienzioso, diventerebbero forse di più, perchè riprenderesti a buon diritto sia chi lavora sotto la tua responsabilità, sia chi lavora a fianco a te con pasi responsabilità.
Cmq hai davvero tutta la mia solidarietà
merla
merla- Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino
Re: Suggestione kamikaze
il sugge di 2 mesi fa non esiste più, ho fatto il botto, sono caduto in picchiata.
ora mangio dolci, ho raddoppiato l'AD e mi sedo con gli ansiolitici, più tutta una serie di integratori iper doppanti.
a vedermi appaio normale, ma la realtà è che è la chimica che circola nelle mie vene a rendermi tale, altrimenti non lo so cosa sarei.
Ho ascoltato i vostri consigli, e oggi ho affrontato il lavoro con più distacco, anche se l'ansia prevarica di molto le mie decisioni.
Comunque lavorare con tante donne che secondo la mia opinione sono molto complicate e volubili nei loro comportamenti, fanno aumentare la mia sofferenza.
Lavorare con 30 donne non è facile.
ora mangio dolci, ho raddoppiato l'AD e mi sedo con gli ansiolitici, più tutta una serie di integratori iper doppanti.
a vedermi appaio normale, ma la realtà è che è la chimica che circola nelle mie vene a rendermi tale, altrimenti non lo so cosa sarei.
Ho ascoltato i vostri consigli, e oggi ho affrontato il lavoro con più distacco, anche se l'ansia prevarica di molto le mie decisioni.
Comunque lavorare con tante donne che secondo la mia opinione sono molto complicate e volubili nei loro comportamenti, fanno aumentare la mia sofferenza.
Lavorare con 30 donne non è facile.
suggestione- Numero di messaggi : 835
Data d'iscrizione : 08.01.08
Età : 55
Località : nessuna
Re: Suggestione kamikaze
suggestione ha scritto:
ora mangio dolci, ho raddoppiato l'AD e mi sedo con gli ansiolitici, più tutta una serie di integratori iper doppanti.
Ma hai uno specialista che ti ha prescritto tutto AD e ansiolitici? Non l'ho mai capito eh, per quello che chiedo.
Anche perchè il mio psichiatra che è ne sa parecchio di farmacologia, mi sta aprendo un sacco di orizzonti nuovi, se vuoi ne parliamo in pvt.
merla- Numero di messaggi : 2206
Data d'iscrizione : 09.01.08
Età : 48
Località : Torino
suggestione- Numero di messaggi : 835
Data d'iscrizione : 08.01.08
Età : 55
Località : nessuna
orizzonti...
Aprili anche a me gli orizzonti...
non si sa mai!!
non si sa mai!!
anthea- Numero di messaggi : 857
Data d'iscrizione : 14.11.08
Età : 54
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