Parenti serpenti

Innanzitutto vi ringrazio tutti per la vicinanza, sia chi me l'ha espressa qui, sia chi me l'ha espressa in pvt, sia chi me l'espressa poco, ma solo perchè per questo è un momento duro anche per queste persone. So che mi sono vicini e tanto, e questo mi basta.

A parte questo io sto sempre peggio: di giorno resisto, mi tengo occupata, mi prendo le medicine nelle dose prescritte e tanto quando ce la fo.
Arriva la sera e mi dispero, l'ansia diventa vera e propria angoscia, non c'è verso di farmi ragionare, ed è insonnia, pianti, paure.
Sono un fascio di nervi e non riesco più a farmi neanche sfiorare dal mio ragazzo, mi sdraio sul divano e faccio brutti pensieri, molto brutti. Lui mi parla, cerca di farmi vedere che ci sono tante soluzioni per i vari i problemi, ma non basta. O mi spengo con i farmaci o la mia mente va del tutto per conto suo.
Son tornati fantasmi del passato che pensavo di essermi lasciata alle spalle, la situazione pratica è molto complessa, e io ho il terrore di prendere decisioni in questo stato psichico.
Il mio ragazzo non può prendere decisioni per me, per ovvi motivi non è neanche un parente, mia madre non è in grado di prendere decisioni e mio padre ha avuto l'ictus 15 gg fa, e non so come sta, ho paura di agitarlo e che stia di nuovo male.
Non è solo il problema in sè...è che io sto cedendo psichicamente, la sera mi sfondo di medicine perchè altrimenti è sempre peggio, mi tormento e son devastata dall'angoscia. e cionostante son le 4:20 e non dormo ancora.
tra dieci giorni vedo il medico per vedere se pr non scassarmi di ansiolitici tutte le sere, si può fare qualcos'altro, in questo momento la psicoterapia di gruppo a cui partecipavo non mi aiuta e chiederò allo psyco del csm di vederci a quattr'occhi per un po'. Ma stasera non credo neanche più alle cure e ai medici.
Mi è già successo di avere dei crolli nervosi in questi anni ma questo mi ricorda tanto il primo, in cui mi volevo ammazzare pur di mettere una fine a tutto questo. E a volte ci ripenso: non controllo la mia mente, che va completamente per conto suo, e questa cosa mi terrorizza. Non so andare avanti così e questa è una situazione che andrà avanti per mesi. Non credevo che mi capitasse una seconda volta in quel modo....pensavo di di essere più forte, pensavo che la vicinanza del mio compagno fosse un puntello sufficiente...e invece no, sto di nuovo così. Ed ero/sono in cura. Ma se io certi stress psichici semplicemente non li affronto, e mi è toccata in sorte una vita in cui li devo affrotanre, cosa posso fare?

So che c'è gente che sta peggio, non è una questione della situazione oggettiva, è solo che io non ce la faccio, tutto lì: io speravo di aver iniziato una convivenza con dei problemi da risolvere ma che si risolvevano, e con una situazione familiare precaria, ma mediamente serena. vedevo un futuro insomma.
E adesso sta andando a catafascio...e non riesco a reagire, piango e/o sono terrorizzata. Ho paura di tutto, l'esame all'università è saltato anche questa volta, non so se sono davvero in grado di lavorare e non riesco a reggere questo peso.

Semplicemente io non ce la faccio né a risolvere in qualche modo, scelte più o meno dolorose, che questa situazione comporta, né ce la faccio a star sempre peggio di giorno in giorno. Non ce la faccio neanche a scappare da questa situazione. voglio solo che finisca una volta per tutte. non riesco neanche più a essere incaxxata, semplicemente non capisco quando in basso possano arrivare le persone, e credo di essere io quella sbagliata, o meglio quella che sragiona e che vede cattiveria a malizia, quando magari son comportamenti normali. E chiunque tenti di convinvermi del contrario, non riesce.
Ho paura di impazzire.

Merla, qualche anno fa avevo le tue stesse reazioni nei confronti delle ingiustizie o quando mi si presentava un ostacolo.
Notti insonne, pensieri nerissimi, somatizzazioni di ogni genere, dal vomito alla febbre, poi valanghe di sigarette e caffè che si alternavano tra mani e bocca, insomma ero un fascio di nervi.
L'ultimo episodio di mobbing capitatomi sul lavoro mi ha devastato, però quella volta ho reagito è denunciato l'accaduto pur sapendo che avevo parte della direzione contro e non avevo prove che confermassero la mia tesi.
Non entro nei particolari, però ora per me le cose sono cambiate in meglio, in quanto ho un incarico importante ed orari che nessuno ha mai avuto in azienda senza e l'aiuto di nessuno, parlo di sindacati e altro, ciò che ho modificato è stato il mio atteggiamento e i miei obiettivi.

Molte persone sono cattive, ottuse prive di scrupoli e per tutto questo non ci puoi fare nulla, perché l'uomo è anche questo, ci sono i buoni e i cattivi, bisogna accettarlo.
Cosa è cambiato in me, cosa ho modificato?
Mi sono imposto di guardare queste situazioni e questo genere di persone, senza più farmi eccessive domande sui motivi del loro comportamento, perché non avrebbero mai una risposta, ma concentrandomi sugli obiettivi, sul fine, sulle decisioni prese.
I problemi mi capitano di continuo, qualche volta anche di difficile comprensione; li affronto e li supero a cuor leggero, restando sempre un uomo onesto.

Forse l'ansia che ti porti dentro è causata dalla mancata azione, oppure da una ancora non chiara visione del problema.
Parlare con un avvocato e con le forze dell'ordine, può essere un buon inizio tanto per schiarirti le idee e per farti prendere le decisioni giuste;
lo sai che ciò che alla fine determina il nostro vero agire, sono le leggi che regolamentano la vita di tutti, per cui se ci sono delle leggi a tuo favore e prove che confermano la tua visione delle cose, avrai giustizia.

In questi mesi ti sei spesso lamentata i essere stanca, ora questa situazione ti ha dato il colpo di grazia, però in te ci sono memorizzate tutti i passaggi per rimetterti in piedi al più presto.
Le risorse ci sono Merla, quindi prenditi qualche giorno di riflessione, curatile ferite e agisci.

Ti sono vicino, un abbraccio.

grazie sugge,

sicuramente ci hai preso in pieno: finora io avevo tanta stanchezza addosso, l'insonnia me la son portata dietro per settimane prima di tutto ciò, e questo chiaramente mi ha affaticato ancora di più.

L'ictus di mio padre, che per me era un punto fermo, è già stata una bella batosta. Non che io pensassi che possa vivere per sempre o che mi appoggi così tanto a lui, ma rimane un punto fermo e anche un esempio per come mi ha sempre supportato, anche nei momenti di difficoltà, e come ha sempre creduto nel suo matrimonio, benché mia madre per un 5/6 anni gli ha abbia detto e fatto davvero di tutto. Era convinto che nonostante la separazione improvvisa e incomprensibile, gli insulti e le cattiverie protrattesi per anni, mia madre prima o poi sarebbe tornata in sé. E difatti sono tornati insieme, quando mia madre non ha problemi acuti di salute e mentali, sono bella coppia di vecchietti, che battibeccano per il programma TV, ma poi magari lui le regala le orchidee e lei mi chiama quando io mi dimentico della telefonata serale, perchè sa che lui alla mia telefonata ci tiene.
E insieme, nei limiti del loro possibile, cercano di farmi star bene: sanno che sono ansiosa e con dei problemi e cercano il più possibile di non crearmene, anzi di appoggiarmi in qualsiasi modo nelle mie scelte (quando mia madre non sbiella, che lì non ci si può far niente).
Quindi la sua malattia improvvisa è stata un colpo per i miei nervi, in un momento in cui avevo già bisogno di riposo.
Poi è capitato tutto il resto...

E hai ragione anche su un altro punto, le persone buone e cattive ci sono e uno deve accettare questa cosa e bon, non chiedersi il perchè. E questa è un'altra cosa, che soprattutto con la mia famiglia, io non riesco a fare. Davanti a un uomo che il giorno dopo l'icuts del cognato che si occupava tutti i giorni della sorella malata, va da lei per spillarle dei soldi, e tre giorni dopo le pianta certe scene, lascia che sua moglie (mia zia, sennò qui non ci capiamo più nulla) insulti pesantemente nipote e cognato (e genero porello che c'è andato di mezzo pure luca), prenda a sberle la nipote e minacci lei di farla chiudere in un ospizio, beh davanti a scene del genere io fatico a pensare che ci sono buoni e cattivi e bona, cerco di comprendere, e il tentativo di comprendere la ragione di certi azioni mi manda in palla.
Non che io sia una santa, per carità, ma agire male e far del male in quel modo su dei soggetti deboli, è oltre la mia portata. è un modo di agire faticoso, snervante e che dimostra di non avere vergogna e che dove ti porta? A possedere quattro mura, ma a parte questo ad accumulare rancore, a volte odio e disprezzo, sicuramente indifferenza da parte degli altri. FOrse l'ho già raccontato in questo thread e ora non ho voglia di rileggerlo tutto, ma mio cugino un due/tre anni fa è semplicemente sparito per mesi senza dare sua notizie, poi si è scoperto che si è arruolato nella Legione e le rare volte che passa a torino, va a trovare le persone care, vede suo fratello, una sola volta ha accettato di incontrare il padre e mai sua madre. Probabilmente finita la ferma, diventerà cittadino fracese, un altro nome e un'altra vita. Ha visto quella sola via d'uscita e dal suo punto di vista ha fatto bene. Ma a che prezzo?
Ma io continuo a sbagliare e chiedermi come sia possibile che una cosa del genere non abbia portato i genitori a guardarsi allo specchio e a farsi delle domande.
Fatico ad accettare che ci sono persone che sono cattive e basta sugge, sono fatta così, e questo mi come sopra mi manda in palla, sistematicamente arrivo a chiedermi se quella sbagliata forse non sia io, e purtroppo la ragione che posso ottenere da il mio compagno, da amici intimi e anche dall'avvocato non mi basta più. Cerco ostinatamente una spiegazione e non la trovo, ci giro intorno senza arrivare da nessuna parte.
E arrivo a convincermi che hanno ragione loro, quando nella loro sequela di insulti arrivano a dirmi che io non mi sono mai occupata di mia madre, e che se mia madre beveva era colpa mia e di mio padre. Sparano a zero a 360° e prima o poi il punto dove fa male lo trovano e ci battono sopra come martelli pneumatici.
Quello che peggiora la situazione è che l'hanno già fatto a suo tempo, e io ho seriamente paura di non riuscire a uscirne bene una seconda volta. Poi i pensieri chiaramente si amplificano: siamo in affitto, il mio ragazzo non ha ancora risolto la sua situazioen lavorativa e non è la persone più serena del mondo, e il mio lavoro è il max della precarietà: se non riesco a farlo bene, ciao ciao, ho perso i clienti e tocca ricominciare daccapo. Se mi faccio un altro esaurimento in piena regola, magari mando a catafascio tutto quello che con fatica ho cercato di costruire finora.

E hai ragione anche sul paragone con il mobbing: non credo sia una situazione molto diversa, anche se non l'ho mai provato sulla mia pelle, ma è successo ad alcuni amici. Si sentivano schiacciati e impotenti, con la costante minaccia del perdere il posto se in qualche modo si fossero opposti. E stare 8 ore al giorno, tutti i giorni in una situazione così, ti devasta i nervi e perdere l'equilibrio è facilissimo. Magari anche i colleghi, se non stro**i pure loro, sono ricattati e ricattabili e ti pare di essere da solo davanti un muro invalicabile. Non so se sia stato così anche per te, so che un mio amico, equilibratissimo per altro, ci stava perdendo la ragione, finché poi non ha trovato un altro lavoro e fatto causa. Adesso è un uomo nuovo. :-)

Non so, sicuramente chiederò altri pareri legali, parlerò con il dottore, parlerò con lo psicologo, farrò il possibile per calmarmi e recuperare in primis il mio di equilibrio. Ma il mio equilibrio ormai è cmq fragile, e questo è un dato di fatto altrimenti non sarebbero 4 anni che prendo farmaci, e boh, mi basterebbe un po' di serenità. e mi basterebbero un po' di soldi per avere la tranquillità economica di poter affrontare certe situazioni. E questo mi pare ancora più ingiusto: ero brava all'università e studiavo e lavoravo, son 9 anni che faccio la traduttrice e sono brava a fare il mio lavoro, non evado le tasse manco di un cent e ciononostante ho paura di non avere le possibilità per aiutare i miei genitori, che in fondo sono solo anzionotti e malati, ma pure loro son brave persone. non è giusto.
Ci proverò a calmarmi e ad agire lucidamente, a prendermi il tempo per riflettere sulla situazione ma anche il tempo per dedicarmi alla mia di vita, a svariarmi, fare cose che mi piacciono e fermano i brutti pensieri, insomma il tempo per fermare sta c**o di testolina che ormai va un po' dove vuole.
Ma ho tanta paura di non riuscirci.

Merla ti sei presa troppe responsabilità sulle spalle, non puoi fare tutto e risolvere anche i problemi degli altri, non ti pare?
Quando una persona fa bene il suo lavoro, si mantiene in salute, mantiene il proprio equilibrio, è onesta, si può affermare che sia una persona responsabile, però quando supera questo confine per un lungo periodo oppure per inclinazione d'animo, l'etichetterei come incosciente.
Ci sono situazioni che impongono di farsi carico di impegni, che però non devono mai portarti al fallimento dei tuoi obiettivi e alla malattia, in tal caso e sempre saggio chiedere assistenza alle istituzioni competenti.

Merla sei in gamba, hai buone possibilità per riuscirci.

Ciao Merla
non ho ancora scritto un commento lungo , sebbene abbia seguito con apprensione la tua vicenda , perchè non mi è chiara una cosa .
Quando i tuoi zii si sono fatti intestare la casa , convincendo tua mamma a firmare , poi loro hanno versato i soldi ? (della parte di proprietà di tua mamma )
In ogni caso non credo che loro , ricorrendo alla legge possano sfrattare dei pensionati ( sono pensionati no? ) .
I tuoi avrebbero i mezzi per pagare un affitto da un'altra parte ?
Se non li hanno , non li sposta nessuno . Anche per il fatto che tuo padre ha problemi di salute .

Der i tuoi zii , se puoi , pensa come fossero degli estranei , i legami di sangue non sono garanzia di affetto .
Hai capito di che pasta sono fatti , per cui pensa che ora devi difenderti .
Sei obbligata a condurre la battaglia , anche se ti crea tanta sofferenza .
Consulta gli avvocati fino a che non ti è chiaro il da farsi , solo loro ti possono dare le informazioni in merito .
Se non altro potrai tenere a freno pensieri disastrosi , che in questo momento possono prendere direzioni irrazionali .

E ricorda una cosa : le battaglie non si perdono solo , ma si vincono anche .

Ciao Alfredo,

guarda, adesso i dettagli sui vari (e ipotetici ) trasferimenti di denaro non ho piacere di scriverli su internet, non tanto per gli utenti del forum quanto perché cmq sto parlando con degli avvocati e quindi è meglio tenersi le proprie cose per sé. Dubito che i miei zii piombino proprio qui, ma non si sa mai.

Cmq in sostanza le cose sono piuttosto complicate, mia madre s'è fatta fregare, per la sua debolezza psichica, ma anche complice il fatto che essendo andata a scuola solo fino a 14 anni le implicazioni di alcune cose che ha firmato non era probabilmente in grado di comprenderlo. e non ha ritenuto di chiedere il parere di un legale prima di firmare perchè uno dei propri fratelli tendezialmente si fida.

Cmq, adesso pare che, tornato a casa mio babbo, ed avendole io spiegato qualcosa dal punto di vista legale, lei inizi a rendersi conto. So benissimo che tra una settimana, a causa del suo stato di salute, potrebbe svarionare e dirmi il contrario. Però avere l'occasione di parlare anche con lei, quando sta bene ed è tranquilla, e di prendere delle decisioni insieme, se non altro mi legittima poi nel perseguirle queste decisioni.
Questa cosa riduce decisamente la mia ansia. ;-)

merla

sostenerti come vorremmo. Perchè purtroppo so bene che quando uno si assume troppi carichi, poi sbiella.
Non c'è nulla da fare. Ognuno di noi ha una soglia di sopportazione oltre la quale spingersi significa perdere serenità, lucidità nel giudizio, razionalizzazione.... e salute.

L'hai detto tu stessa che il tuo cervello svirgola, e quindi lo sai che i tuoi ragionamenti sono errati.
L'unico modo però per convincersene è guardarli dall'esterno. Dato che questo vorrebbe dire sbolognarli a qualcun altro e non puoi, devi cercare di farlo mentalmente; separandoli a piccoli gruppi.

Cioè, se tu pensi a tutta la faccenda dei tuoi globalmente, alla casa, alle minacce, alla salute ecc. non ce la puoi fare.
Meglio sarebbe prendere un diario o notes e dividere i problemi ad uno ad uno e stabilire a quale dare la priorità, stabilendo per iscritto le linee d'azione e aggiornandole secondo le novità.
Così potrai concentrarti su un problema solo per volta. Vedrai che, quando inizierai a depennare i primi, la fiducia nelle tue capacità tornerà e riuscirai meglio a gestire anche gli altri.
Settorizzandoli, potrai per il momento accantonare gli altri evitando di venirne sommersa.

Comunque hai fatto bene a renderne partecipi i tuoi, almeno per i dettagli meno cruenti. Meglio che sappiano e si rendano conto della situazione com'è, così eviteranno poi di farsi castelli in aria.

Poi puoi semplicemente decidere che non ne vuoi sapere di imbarcarti in un'azione legale e quindi contattare un'assistente sociale e demandare a lei parte del lavoro di tutela dei tuoi, oppure decidere che intraprenderai le vie legali e allora demanderai all'avvocato tutto il lavoro. Spiegagli che a te deve solamente chiedere documenti e spiegazioni, ma che per il resto se la sbrighi da sè. Dandoti poi comunicazione alla fine di come intende procedere.

Purtroppo all'inizio ti sembrerà di essere quasi menefreghista, ma invece riuscirai molto meglio a gestire tutto. Potresti persino dare piccoli compiti a tuo padre o tua madre per coinvolgerli senza abbatterli; tipo cercare documenti, pensare alle azioni passate e relazionare a te, scrivere anche.... magari ti troverai con delle cose inutili, ma forse si sentirebbero partecipi e tu ti sentiresti meno sola.

Per quanto riguarda la ricerca di una spiegazione razionale nel comportamento dei tuoi zii, puoi trovarla ed anche non trovarla... ma sinceramente a cosa ti serve?? Cambierebbe la sostanza delle cose se tu sapessi il perchè stanno facendo questo? Sai bene di no.
Mi ricordo un dialogo fra un adulto ed un bambino per me illuminante: "tutti noi abbiamo dentro una bestia buona ed una cattiva" ed il bambino chiede: "Ma allora perchè alcuni sono buoni ed altri molto cattivi? E come si fa a rimanere buoni?" il saggio risponde: "dipende da quale nutri di più nel corso della vita".

Una persona che si nutre di bontà e rettitudine non può capire chi si nutre di cattiveria e gelosia, . e basta!!
Vai oltre al loro comportamento e pensa solamente che sono dei "poveretti" che hanno perso un figlio, una sorella, una nipote ed un cognato e continuano nella loro opera di distruzione pensando magari che se riescono a rovinare voi non saranno i soli a soffrire o soffriranno di meno. Non c'è limite alla grettitudine ed alla malevolenza.

Tu non considerarli neppure più come esseri umani, ma come insetti fastidiosi da cui difendersi.
Poi ritagliati momenti fra te ed il tuo compagno anche piccoli ma senz'altri che voi due. E' come prendere una boccata d'aria appena emersi da una lunga apnea. Non si può fare senza.

Forza Merla, so che un predicozzo del genere da una che non fa quello che dice, una depressa, magari può sembrarti addirittura offensivo, ma davvero se potessi verrei lì a dare qualche calcio nel c...o ai tuoi parenti!!
Altro che giustificarli!!

il predicozzo ci stava tutto...che poi alla fine è quello che mi state scrivendo tutti quanti da giorni.

La mia energia mentale è già agli sgoccioli, è decisamente meglio che io smetta di sprecarne altra chiedendomi il perchè e il per come. Nella vita poi in ogni caso, sul lungo termine, si raccoglie quello che si è seminato, per cui....

Invece il consiglio di analizzare punto per punto i vari aspetti, scriverli e valutare come affrontare una cosa alla volta, sinceramente è ottimo. In una situazione intricata ed emotivamente coinvolgente come questa, fare una programmazione chiara di cosa e come la si vuole ottenere è l'ideale.
E quando (si spera) si inizierà a ottenere qualcosina, anche piccola, probabilmente mi sentirò meno insicura e meno ansiosa.

Poi vabbè, mio padre era già a conoscenza di molte cose, anche se non di tutto (perchè i documenti li abbiamo trovati tutti da poco) quindi il suo coinvolgimento è relativamente facile. Solo non vorrei devorglieli compiti troppo gravosi né farlo agitare troppo (già quando ha saputo che la cognata mi aveva preso a sberle mentre lui era in ospedale, si è inca** non poco, e deve stare trankillo). Più complicato è far rendere veramente consapevole mia madre della situazione. Si tratta pur sempre di suo fratello, e per lei accettare che è ignobile, nonostante l'evidenza, non è semplice. Ma ci lavorerò. ;-)

In ogni caso oggi sto meglio, grazie di tutto a tutti...
Se decido di abbandonare le vie legali, e di rivolgermi a qualche picchiatore di mestieri, ti chiamo?

Non smettere di lottare... Continua, insisti, vedrai che raggiungerai il tuo obiettivo!! Spero di leggere presto che la situazione è migliorata!

Purtroppo la natura non mi ha dotata fisicamente in tal senso.
Però quando mi fanno inc***re sul serio divento come uno di quei cagnetti tutti dentini affilati che ti saltano alla gola!!
Faccio come HULK: mi va il sangue alla testa e meno!!

Purtroppo solamente a caldo, molto caldo.... altrimenti rimango con la codina bassa e incasso.

Sono più incline a reagire quando si tratta di proteggere qualcun altro che me stessa. Un vero cagnetto insolente!

Devo chiedere scusa a Merla,
son in periodo in cui mi sto concentrando così tanto su di me e sulla situazione che sto vivendo che non ho avuto l'accortezza neppure di leggere la motivazione d'apertura del topic,
ora per un attimo mi son ripresa e cancellare il mio ultimo messaggio mi pare il minimo.
Hai la mia totale solidarietà.
Scusami ancora.
Baci

Non ti preoccupare Primavera, ho aperto questo thread come sfogo e anche forse coem spunto di riflessione. In linea di massima credo sempre che parlando ragionevolemente le cose si possano risolvere, quindi prima di fare certi passi ho sempre mille dubbi e mi faccio mille domande (troppe, che ho sminc*iato pure il moroso).

Cmq stasera c'è stato l'ultimo episodio, in cui mia zia al tefono mi ha detto chiaramente che se io sporgo querela lei butta fuori di casa i miei. è stata così sveglia da ripeterlo una seconda volta quando ho accostato il telefono all'orecchio del mio ragazzo.
A questo punto i miei dubbi son finiti: si va sul penale per minacce e altro e forse sul civile per altre cose e non si cerca più di dialogare. Tutti sti dubbi e ste domande, sto mio sclero, etc. etc. stasera sono finiti.
Spero se non altro che mettendo tutto in mano agli avvocati, non avrò più rotture di c**o.

Come dire: muoia sansone con tutti i filistei.

CIao e grazie per il sostegno.

forza merla

molte zie, molto onore

grazie cant...oggi è stata un'altra giornata molto dura purtroppo.
scleri, minacce, avvocati.....

in qualche modo passerà
merla