Incel

Che ne pensate degli incel (o brutti)?
Ho paura di essere uno di loro inconsapevolmente
Ma per ora mi tengo alla larga per paura di contagi psicologici

Anonimo7 ha scritto:Che ne pensate degli incel (o brutti)?
Ho paura di essere uno di loro inconsapevolmente
Ma per ora mi tengo alla larga per paura di contagi psicologici

La parola Incel risulta dall'unione delle parole Involuntary Celibate: dovrebbe descrivere quindi una condizione sociale, ma il termine in realtà definisce un'ideologia.
Che la si intenda come una condizione involontaria o come un'ideologia, in ogni caso mi sembra impossibile rientrare inconsapevolmente nella definizione.
A causa, mi sembra, delle specifiche manifestazioni della subcultura Incel nel nostro paese, in Italia forse è un po' troppo marcata questa equiparazione tra Incel e "brutti", mentre si possono trovare spesso persone che si identificano come Incel pur avendo un aspetto fisico complessivamente sano, giovanile, normalissimo.
L'aggregato sociale che si forma attorno a questa ideologia mi sembra connotato da anomia, sofferenza e disagio esistenziale diffuso, perdita di auto consapevolezza, dinamiche settarie spesso dolorose per chi vi partecipa, nel complesso malsane e degradanti, talvolta anche pericolose e criminali.
Questo aggregato finisce per radunare persone sensibili e, purtroppo, vulnerabili allo sfruttamento e alla manipolazione. Negli Stati Uniti il sintomo ha assunto dimensioni e forme abbastanza preoccupanti, noi abbiamo il privilegio di vedere come si è sviluppato il fenomeno nei luoghi dove ha attecchito in anticipo, per prevenire la sua riproduzione.

A monte di questo fenomeno percepisco una più generale tendenza a organizzare e intruppare le persone sulla base del loro disagio e delle loro pulsioni, a fini di sfruttamento, mediante un'infrastruttura delle comunicazioni sociali che è diventata palesemente avvolgente, ridondante e manipolatoria. Una specie di ri-nazionalizzazione delle masse, che prova a mobilitare tutti gli strati disorientati e sofferenti della società, e quindi certamente anche i giovani adulti e gli adolescenti.

Ho presente tutta la sottocultura digitale incel e "redpill" (che è una teoria generale che non è uguale alla sottocultura "incel" ma è in qualche modo collegata), non so se hai presente il sito "il redpillatore".

Credo che tutta questa sottocultura parta da presupposti sensati e da una certa dose di cinismo e realismo, ma che abbia il difetto di far entrare le persone in un circolo vizioso autoalimentante che non risolve niente. Condivido in parte le obiezione di canterel II.
Quindi ti consiglio di seguire l'argomento se di interesse perchè comunque ci sono buoni spunti ma di non farti coinvolgere troppo che se no vai in paranoia ed è un casino.

Sul discorso "brutti, non ricchi e senza status" (cioè zero LMS) credo che per quanto uno possa lavorare su questi 3 aspetti, se ci sono dei limiti insuperabili è anche inutile farsi illusioni. Alla base di tutta la teoria incel c'è sostanzialmente un desiderio di avere una vita sessuale appagante e regolare unito all'impossibilità pratica di averla. Quindi secondo me le soluzioni possibili per i casi "irrecuperabili" sono 2:
1. ridimensionare l'importanza della sfera sessuale nella propria vita e concentrarsi su obiettivi diversi.
2. andare a pagamento con professioniste una tantum (se si hanno le possibilità economiche).

Del resto chi è "brutto" non può certo colpevolizzare il genere femminile perchè tende a preferire chi è "bello", nel senso mi sembra una cosa normale; il problema di certi "incel" (intesi come quelli che seguono i siti a tema) è che poi diventano anche molto cattivi in generale col genere femminile, il che crea ulteriore distanza e repulsione, il che crea ulteriore cattiveria ecc e poi tutto può degenerare.

Poi sul tuo caso personale non so se e quanto sei "brutto" o se semplicemente sei timido o non hai i giri di amicizie/conoscenze "giusti" per conoscere tipe ecc, ci sono tanti aspetti.

Niente.

Niente è più decisivo del niente.

Oudeis ha scritto:Niente è più decisivo del niente.

Oudeis, perdonami, ti ripeto che questo è un forum:
qui rispondere "niente", "nulla" a ripetizione non appare decisivo di un bel nulla.
Appare come spam, rumore bianco.
Fa lo stesso effetto che chiedere a qualcuno "Scusi, sa che ore sono?" e sentirsi rispondere "Sì, lo so".

Ora non ho molto tempo, ti saluto. Cerca di capire.

Pensa quante mirabili pagine scrisse Heidegger sul nulla e capirai che ho dato molti contributi.

Oudeis ha scritto:Pensa quante mirabili pagine scrisse Heidegger sul nulla e capirai che ho dato molti contributi.

Proprio perché ho letto un po' di Heidegger credo di riuscire a distinguere tra filosofia e volontà di perculare il prossimo. E dai.

PS: il thread è dedicato alle discussioni sugli incel, se questo scherzo prosegue lo taglio e lo metto off topic.

Lungi da me l'intenzione di sbeffeggiare. Sono contento che tu conosca Heidegger.

Credo che si riferiscano con rammarico al "celibato involontario" ma che scapperebbero a gambe levate persino dalla donna più bella, se solo realizzassero quanto impegnativa sia una relazione. I momenti di svago, il sesso che tanto bramano non sono che una parentesi rispetto ad una vita fatta da sacrifici, di "sissignore" a testa bassa e denti stretti sul posto di lavoro perché a fine mese c'è il mutuo oppure l'affitto da pagare. Non è che l'inizio: bisogna mantenere la casa in uno stato quantomeno accettabile, il che significa che deve splendere, per questione di igiene e perché il valore sociale di una casa pulita è inestimabile. Bisogna comprendere che una persona accanto non è soltanto lì per fare stare bene l'altro. È qualcuno che ha le proprie esigenze, le proprie giornate storte, le proprie piccole e grandi manie. In definitiva, vorrebbero una donna più bella della media da esibire come un trofeo e che li intrattenga in camera da letto, però non sanno neppure loro quello che vogliono. Il paradosso è che, se ottenessero quello che credono di volere, gli crollerebbe il mondo addosso perché ne hanno una visione che non corrisponde alla realtà. Neppure Megan Fox passa la sua vita chiusa in camera con il suo ragazzo e pure lei, sorpresa delle sorprese, va al gabinetto.

È vero Yukari. Probabilmente c'è un errato senso della realtà in questa come in tante altre patologie. Bisognerebbe sempre avere in mente il famoso detto "attento a quello che chiedi perché gli dei potrebbero concedertelo"