Non ne esco......

ciao a tutti, mi sono appena iscritta, spero di essere nella sezione giusta. Ho quasi 29 anni , non lavoro da circa 2 mesi e sento che mi sto buttando via. Sono una ragazza emotiva e molto sensibile, mi definisco scherzosa, leale , simpatica con ovviamente una miriade di difetti. Per lavoro m i è capitato di viaggiare sono stata anche all' estero (dall' altra parte del mondo !!!!!!!!! ) da sola senza problemi. Avevo il mio amico fedele, lo zoloft, che assumo ormai da qualche anno. Tornata a casa, ho iniziato a scalarlo mooooolto gradualmente e pensavo di avercela fatta. I miei problemi sono d' ansia , o meglio una volta avevo " solo " l' ansia. Per qualche mese è andata bene, Ora mi sento a un passo dalla depressione più nera, ho paura di non uscirne più, ho paura a guidare, questa è la cosa che mi fa impazzire. Desidero essere autonoma, come bene o male sono sempre stata e invece no. Ovviamente sono andata dallo psichiatra che non mi vedeva dal 2012, mi ha prescritto nuovo ciclo di Zoloft da abbinare ad Ansiolin al momento del bisogno. Tutti mi dicono che è lo stare a casa che mi ammazza, io posso anche crederci, quello che vorrei capire è se prima o poi uno ritrova le forze per " vivere ". Mi sembra tutto difficile, sono in un circolo atroce dove spero di lavorare a breve ma allo stesso tempo il solo pensiero di relazionarmi con un estraneo mi terrorizza. Io che normalmente attacco a parlare anche con i muri. Sto pensando di andare dallo piscologo, per accettare questo mio lato del carattere. Qualcuno ha conisgli, pareri in merito ? c'è qualche " vincitore? ". Grazie a chi mi risponderà.

Posso affermare di avere gli stessi problemi, o almeno in parte. No, non riesco a uscirne. Sono composto di ansia e soprattutto di paura. Ho paura a cercare lavoro, ho paura di guidare ma mi tocca farlo per forza di cose. Ho paura delle persone, soprattutto dei tamarri di cacchina con la coca nel naso e il coltello in tasca che se li guardi ti aprono il ventre con un fendente, ho paura di uscire di casa, ma anche qui, per forza di cose, devo uscire. Non ho un lavoro decente e ho paura a cercarne uno vero, che richieda responsabilità visto il mio titolo di studio, responsabilità che non sarei in grado sostenere a causa dello stato d'animo di depressione e ansia perenne. Faccio per questo motivo fatica a ragionare.
Mi ammazzo di xanax la sera per potere tirare a campare e dormire qualche ora, vista la sofferenza di insonnia. La gente dice, tira fuori le palle, ma ciò è impossibile perché sono consapevole di essere un debole e un fallito. La persona più ridicola che si sia mai vista su questa terra. A 28 anni senza un lavoro decente, senza una ragazza a cui volere bene, senza soldi e senza fortuna. E' mai vita questa? No non lo è e non riesco a dare nemmeno una risposta. La cosa che posso dire è che io fino a che riesco tiro avanti a campare, xanax come amico e come nemico la paura di tutto e del futuro, consapevole di non avere delle prospettive in nessun ambito. Mi sento inadatto alla vita, in ogni aspetto. Alla gente viene naturale ogni aspetto del vivere, per me tutto è ostico.
L'aiuto dallo psichiatra/psicologo non lo riceverai mai. Questo è il mio parere. Tutti gli altri sul forum ti diranno il contrario, viste le risposte ad altri post. Con gli altri utenti può essere che l'imbonitore abbia effetto, su di me, ormai rassegnato, no. Chi ti salva? Nessuno purtroppo... Ma forse una persona vicina potrebbe aiutare, una persona che non ti aiuta fintamente come lo psicologo per avere uno stipendio a fine mese campando delle tue fobie e psicosi. Ma esiste qualcuno così? Come sempre, non so la risposta.

Io mi sono iscritta da due giorni. Ho sfogato qui il macello che ho dentro, fatto di ansie, bassissima autostima e solitudine profonda.. Ho davvero molto da dare perché vivo ogni giorno con la speranza di trovare una persona capace di abbracciarmi e dirmi ci sono io per te... Guardami negli occhi, Cos hai? Non mi è mai successo. Sono una ragazza molto sensibile, non assumo farmaci e non sono mai stata dallo psicologo perché mi capisce già la musica, unica mia amica e unico sostegno. Ma quando esco perché mi serve qualcosa sono sola per strada e non ho nessuno da salutare. Quanto mi piacerebbe avere accanto degli amici....... Delle persone a me care e fidate... E quanto vorrei essere d'aiuto per voi che ne avete bisogno come me. Una pacca sulla spalla, un caffè o un film insieme a chi ti vuole bene sono migliori di qualsiasi psicologo perché viene pagato per ascoltarti e non lo fa gratuitamente per affetto. Io cerco affetto non delle risposte...quelle le otterrò Man mano che mi aprirò... Se volete e se desiderate una persona se pur virtuale da contattare per non sentirvi soli nei momenti più bui o condividere le piccole cose, ci sono io qui.... Ho 23 anni, un passato da leader e un presente da far paura ai morti...solitudine. Aprire bocca solo per mangiare. Parlo ormai col pensiero o solo il sabato sera (non sempre ogni sabato) con il mio ragazzo e ogni tanto col mio amico fraterno quando é libero da impegni molto piu importanti di me......... Un abbraccio....

Ciao goianoia, benvenuta nel forum.
Ognuno ha la sua storia da raccontare e sfogarsi fa sempre bene.
Ormai l'uomo, anzi la mente moderna (direi più postmoderna), antropologicamente parlando, non ha più fobie esogene su cui focalizzarsi. Decide dunque di "proteggersi" attaccando noi stessi, nel nostro profondo ed immenso io, analizzandolo e contrastandolo in ogni singola azione, buona o cattiva, che facciamo nella giornata.
Io, come ho sempre ribadito, credo spetti a noi decidere se andare avanti o meno, anche se le motivazioni esterne a noi mancano. Ma dopotutto l'essenza di tutto sta qua a mio modesto parere.
Il mio consiglio, detto da uno che non ha "superato" il suo stato d'animo, ma semplicemente ci convive, è quello di iniziare ad analizzarci e a confrontarci. Coltiva un hobby, inizia ad espandere i tuoi orizzonti. Non serve che tu esca di casa, basta prendere un libro, comprare una pianta o che ne so dedicarsi al cucito. Ci sono una miriade di cose che ci permettono di ampliare le nostre vedute e che aiutano anche a non sottovalutarci. Quando leggerai tutto un libro o quando la tua pianta sarà sana o quando farai un bel maglione sarai felice di te stessa. Questa ilarità poi sarà automaticamente riflessa agli altri. Te lo dico per esperienza.
Io la vivo così, giorno per giorno, fa male, ma ti rende anche felice.
Dopotutto non esiste un mondo di sola gioia o solo dolore.
Con affetto Pollock

ciao a tutti e grazie infinite delle risposte. Vi aggiorno sulla mia situazione: ieri dopo aver scritto il post, mi ero decisa a uscire con la macchina, mentre mi stavo preparando ho avvertito quella simpatica sensazione di soffocamento che mi ha portato in lacrime nel letto. Ho preso l'ansiolin ( non lo prendevo da martedì ) e sono crollata in un sonno profondo fino alle 19.00. E' poi arrivata la mia amica con la pizza ( la fame non manca!!! ) e presa di nuovo da una vena" positiva", le ho chiesto di andare a fare un giro in auto. Ragazzi, sarà che c'era lei con me ma è andato tutto bene!!!! Avevo sempre quella sensazione di m. dello svarione ( la mia ansia è caratterizzata da quello ) ma ce l' ho fatta !!! Ovviamente il passo successivo e farlo da sola, ma penso che se avessi avuto tanta ansia non sarei riuscita neanche in sua presenza !! Sono un pochino più tranquilla di ieri, anche se qualche pensiero malsano ovviamente persiste.
@Schlemihl
non sono un medico, ma dato che esci, guidi, lavori... sei più forte di quel che credi !!!!!!! perchè non provi a rivolgerti a uno psichiatra con i controcavoli ?? io uso ansiolin all'occorrenza ( è la stessa molecola dello xanax) ma prima di dormire prendo la sertalina... ero riuscita a sospenderla poi ovviamente ho perso il lavoro e sono punto a capo. Anche io sono scettica per la psicologia, tento questa carta perchè ne voglio uscire o cmq accettare questi episodi senza " farne un dramma ".
@hinata19
grazie mille dell'aiuto virtuale , mi sono iscritta sperando di trovare persone come te. Ho letto che hai il ragazzo.... ti pare poco?? Io non ho nessuno al mio fianco, esclusi mamma e papà che sono la mia forza. Voglio farcela da sola, o meglio aiutata dalle medicine e poi chissà magari un giorno ne potrò fare a meno. Anche tu cara, sei più forte di quel che credi, vivi in autonomia nonostante tutto, hai un ragazzo che sta al tuo fianco e riesci a evadere mediante la musica. Ora come ora, pagherei. Tu riesci che non riesci a parlare .. Hai voglia di spiegarmi meglio ?
@ Pollock95
ciao ! in realtà io avrei un dovere da compiere tutti i giorni: seguire delle video lezioni che, una volta concluse, e una volta passato l'esame, mi porteranno a fare uno stage lavorativo. E tu mi dirai " ma che sei scema ?? " e io ti rispondo " si. "
Non sempre riesco a seguirle perchè mi distraggo, penso all' ansia, mi viene l'ansia. Mi ero fatta una tabella di marcia che raramente rispetto. Devo essere più severa con me stessa come mi ha detto mio padre ( se il 95 è il tuo anno di nascita sappi che io ho 9 anni in più di te e ancora mi faccio fare le ramanzine, e me le merito tutte). Io " ero" entrata in questo tunnel senza via d'uscita dove la cosa che mi faceva imbestialire era il non essere più in grado di guidare. Ora mi sento di parlare al passato non perchè io ce l'abbia fatta, ma perchè mi sono svegliata un pelino più positiva ed è anche grazie alla tua risposta. Hai ragione cmq, dovrei trovarmi un hobby che mi faccia bene all'anima. Un passo alla volta e riuscirò. Oggi voglio crederci.
grazie ancora a tutti, manteniamo i contatti se vi va. Un abbraccio, G.

Forse però, nel consigliare o sconsigliare una terapia, sarebbe più conveniente per tutti, raddrizzare un po' il tiro sullo psicologo.

Se l'aspettativa è trovare un amico, un affetto o un ascolto gratuito, ovviamente lo psicologo è la figura sbagliata (come lo è il medico, l'insegnate, ecc. ecc.).
Se invece ci si muove in una direzione diversa, cioè magari nel senso di cercare strategie relazionali e di vita più funzionali, allora lo si può prendere in considerazione. E appunto, sì è pagato per fare il suo lavoro, come sono pagate un sacco di figure che poi nei fatti risultano essere figure "di riferimento".

Oltretutto, insomma, qualsiasi relazione è fondamentalmente "scambio" o, a volerla a esprimere in modo un po' più cinico un "do ut des", anche, in un certo senso, l'amore genitori -> figli che tutto considerato dovrebbe essere e spesso è il più gratuito e altruista; c'è sempre cmq un ritorno per ambo le parti. E soprattutto non è, ai fini pratici, per nulla vero che un rapporto "gratuito", né in senso stretto né in senso lato, sia più efficace di uno che non lo è.

Insomma, lo psicologo per avere una qualche utilità deve essere bravo a fare il suo lavoro, deve avere le capacità umane (e l'intesa) per entrare in sintonia con le persone e deve attenersi a certe linee di comportamento. Il prezzo diventa un fattore importante o essenziale solo ed esclusivamente in funzione delle vostre tasche.

ciao Merla, sono pienamente d' accordo con te. Non cerco un amico, ma qualcuno che mi faccia capire come convivere con questa mia caratteristica. Spero di fare il percorso e, unendo le medicine, di liberarmene definitivamente. O cmq di contrastare un' eventuale ricaduta.