Mi dà gioia... amo...
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Mi dà gioia... amo...
Credo che, per combattere la Depressione, sia imprtante capire cosa amiamo, cosa ci dà gioia...
In questa mattina ho scritto queste cose...
Così... se vi và.. potreste aggiungere le vostre...
- L'obiettivo di riuscire ad esprimere l'amore che sento...
- La speranza che un giorno avrò una famiglia...
- Aprire la finestra la mattina e scoprire che la strada è illuminata dal sole...
- Vedere la dignità negli occhi delle persone...
- Tornare a casa e scoprire che qualcuno ha già fatto con la moka il caffé caldo...
- Leggere poesie...
- Il romanticismo, essere romantico...
- Parlare liberamente, per una notte intera...
- Entrare nella Panetteria sotto casa e sentire il profumo del pane caldo, appena sfornato...
- La fioritura dei Peschi al laghetto del quartiere Eur della mia città...
- La vitalità...
- Vedere un gesto nobile (come una persona che si ferma per aiutare, per ascoltare, per tendere una mano a chi è in difficoltà)...
- Parlare con una persona che possiede un grandissimo carisma...
- Disegnare...
- La mia città Roma...
- La moralità di chi crede nei propri valori...
- Vedere una cerimonia del Tè in Giappone...
- Fotografare...
- L'idea che un giorno andrò alla Love Parade di Berlino...
- Andare in edicola e comprare riviste e giornali...
- Andare alla Rosticceria 'Franchi' di Roma o da 'Castroni' sempre nella mia città (sono negozi che importano specialità gastronomiche da tutto il mondo)...
- Vestirmi in modo elegante (e non me lo posso permettere)...
- Il progetto di camminare un giorno sui ghiacciai del polo Nord...
- L'idea di andare un giorno al "Concerto di Capodanno" alla Kunsthause di Vienna...
- Il cinema... in ogni sua espressione... specialmente il cinema d'essai...
- L'idea di andare un giorno ad abitare in un mio appartamento...
- Sapere della vita bellissima che si fà negli hotels di lusso...
- Il sogno di andare in India, un giorno...
- Camminare per la città di Palermo...
- Capire
- La liuteria, l'ebanisteria, la mobileria... i lavori in legno...
- Leggere in una biblioteca comunale della mia città...
- Fare il bagno...
- Il sogno di vivere per almeno un mese in un paese sconosciuto come un abitante del luogo...
- Fare un regalo inaspettato ad una persona a cui voglio bene...
- Passeggiare in una foresta in una prima estate...
- Camminare su di una spiaggia, con i pantaloni jeans tirati su sulle caviglie...
- Scrivere con una penna stilografica...
- Sfogliare i fumetti che amo...
- Raccogliere le olive e produrre olio...
- Tenermi aggiornato...
- Fumare un sigaro cubano rollato a mano...
- Sapere che le persone hanno il coraggio di essere originali...
- Frequentare una delle tantissime istituzioni museali del mondo...
- Costruire giocattoli...
- L'idea di viaggiare per mare... di essere un marinaio...
- I libri d'Arte...
- Il sogno di andare un giorno su di un set cinematografico...
- Parigi..
- Il sogno di andare ad ascoltare musica Blues a Chicago...
- Dedicarmi a scrivere bene, in modo calligrafico...
- Andare un giorno alla Oktoberfest di Monaco...
- Il sogno di vedere il Carnevale di Rio...
- Vedere l'entusiasmo delle persone...
- Ascoltare musica su internet...
- Bere un bicchiere d'acqua fresca, ghiacciata, d'estate, quando torno a casa...
- Visitare la Barriera corallina dell'oceano pacifico...
- Scrivere poesie...
- Il Giappone...
- La cultura del giardinaggio...
- La fantasia dei bambini...
- Conoscere le passioni delle persone...
- La regione della Provenza, in Francia...
- Tornare a casa e scoprire che qualcuno ha già cucinato e sedermi, così, a tavola...
- Passare un'intera giornata in libreria...
- Camminare di notte...
- Scrivere racconti...
- La socievolezza...
- Sfogliare i libri illustrati per l'infanzia...
- La creatività folle e bellissima...
- Trovare soldi che avevo dimenticato nella tasca dei pantaloni o nei luoghi più impensati...
- Entare in mare e sentiri i brividi per l'acqua ghiacciata...
- Camminare a piedi nudi sul prato...
- Mangiare una pizza napoletana con la mozzarella di Bufala campana...
- Cucinare...
- Ascoltare musica francese mentre leggo...
- Fare un bagno caldo...
In questa mattina ho scritto queste cose...
Così... se vi và.. potreste aggiungere le vostre...
- L'obiettivo di riuscire ad esprimere l'amore che sento...
- La speranza che un giorno avrò una famiglia...
- Aprire la finestra la mattina e scoprire che la strada è illuminata dal sole...
- Vedere la dignità negli occhi delle persone...
- Tornare a casa e scoprire che qualcuno ha già fatto con la moka il caffé caldo...
- Leggere poesie...
- Il romanticismo, essere romantico...
- Parlare liberamente, per una notte intera...
- Entrare nella Panetteria sotto casa e sentire il profumo del pane caldo, appena sfornato...
- La fioritura dei Peschi al laghetto del quartiere Eur della mia città...
- La vitalità...
- Vedere un gesto nobile (come una persona che si ferma per aiutare, per ascoltare, per tendere una mano a chi è in difficoltà)...
- Parlare con una persona che possiede un grandissimo carisma...
- Disegnare...
- La mia città Roma...
- La moralità di chi crede nei propri valori...
- Vedere una cerimonia del Tè in Giappone...
- Fotografare...
- L'idea che un giorno andrò alla Love Parade di Berlino...
- Andare in edicola e comprare riviste e giornali...
- Andare alla Rosticceria 'Franchi' di Roma o da 'Castroni' sempre nella mia città (sono negozi che importano specialità gastronomiche da tutto il mondo)...
- Vestirmi in modo elegante (e non me lo posso permettere)...
- Il progetto di camminare un giorno sui ghiacciai del polo Nord...
- L'idea di andare un giorno al "Concerto di Capodanno" alla Kunsthause di Vienna...
- Il cinema... in ogni sua espressione... specialmente il cinema d'essai...
- L'idea di andare un giorno ad abitare in un mio appartamento...
- Sapere della vita bellissima che si fà negli hotels di lusso...
- Il sogno di andare in India, un giorno...
- Camminare per la città di Palermo...
- Capire
- La liuteria, l'ebanisteria, la mobileria... i lavori in legno...
- Leggere in una biblioteca comunale della mia città...
- Fare il bagno...
- Il sogno di vivere per almeno un mese in un paese sconosciuto come un abitante del luogo...
- Fare un regalo inaspettato ad una persona a cui voglio bene...
- Passeggiare in una foresta in una prima estate...
- Camminare su di una spiaggia, con i pantaloni jeans tirati su sulle caviglie...
- Scrivere con una penna stilografica...
- Sfogliare i fumetti che amo...
- Raccogliere le olive e produrre olio...
- Tenermi aggiornato...
- Fumare un sigaro cubano rollato a mano...
- Sapere che le persone hanno il coraggio di essere originali...
- Frequentare una delle tantissime istituzioni museali del mondo...
- Costruire giocattoli...
- L'idea di viaggiare per mare... di essere un marinaio...
- I libri d'Arte...
- Il sogno di andare un giorno su di un set cinematografico...
- Parigi..
- Il sogno di andare ad ascoltare musica Blues a Chicago...
- Dedicarmi a scrivere bene, in modo calligrafico...
- Andare un giorno alla Oktoberfest di Monaco...
- Il sogno di vedere il Carnevale di Rio...
- Vedere l'entusiasmo delle persone...
- Ascoltare musica su internet...
- Bere un bicchiere d'acqua fresca, ghiacciata, d'estate, quando torno a casa...
- Visitare la Barriera corallina dell'oceano pacifico...
- Scrivere poesie...
- Il Giappone...
- La cultura del giardinaggio...
- La fantasia dei bambini...
- Conoscere le passioni delle persone...
- La regione della Provenza, in Francia...
- Tornare a casa e scoprire che qualcuno ha già cucinato e sedermi, così, a tavola...
- Passare un'intera giornata in libreria...
- Camminare di notte...
- Scrivere racconti...
- La socievolezza...
- Sfogliare i libri illustrati per l'infanzia...
- La creatività folle e bellissima...
- Trovare soldi che avevo dimenticato nella tasca dei pantaloni o nei luoghi più impensati...
- Entare in mare e sentiri i brividi per l'acqua ghiacciata...
- Camminare a piedi nudi sul prato...
- Mangiare una pizza napoletana con la mozzarella di Bufala campana...
- Cucinare...
- Ascoltare musica francese mentre leggo...
- Fare un bagno caldo...
Re: Mi dà gioia... amo...
bere forte ogni tanto e superare la nausea e il mal di testa steso nel mio letto, senza vomitare
aprire un pacchetto di sigarette nuovo
depositare la cenere nel posacenere a pressione, premerlo e vedere il piattino che gira e fa sparire la cenere
il consumo culturale solitario, più raramente il consumo culturale socializzato
andare incontro a sentimenti di nostalgia e incomprensione, e superarli con eroismo e dignità, senza rovinare il mio personaggio
superare il dispiacere e recuperare eroismo e dignità, quando anche il mio personaggio si sgualcisce
vedere la rabbia e lo smarrimento delle persone che si incanalano, diventano collettivi e producono messaggi di eroismo e dignità, senza degenerare
partecipare con la mia rabbia e il mio smarrimento alla rabbia e allo smarrimento delle persone
essere utile a persone che conosco e che apprezzano i miei tentativi
camminare e incontrare vividi squarci di panorama, sentire gli agenti atmosferici e le vibrazioni correnti nei dintorni
avere orgasmi
serbare memoria di sogni ancestrali o allucinanti, compiacermi di aver attraversato estasi e allucinazioni senza schiantarmi
compiacermi della vitalità degli animali e dei loro comportamenti
sentire a volte il sole che irradia, e la radiazione solare come un peso vivo che mi grava sulle spalle, che mi schiaffeggia, che mi investe come un rumore bianco; e quando lo scambio termico mi ha rotto i coglioni, riparare all’ombra, bere e fumare
compiacermi del suono della voce umana e non dei significati, ad esempio a teatro, o quando vorrei scopare
partire ogni tanto ed essere vigile mentre attraverso gli spazi, facendo tappa diverse volte e ogni volta percorrendo a ritroso il flusso di percezione del viaggio fin lì. Aspettare che col passare dei giorni le percezioni fisiche del viaggio facciano corpo addensandosi come ricordi freschi o come segni e piccoli dolori corporei
ridere con le budella, ma se ci penso prima non riesco, devo accettare che succeda raramente
riconoscere i momenti di décalage, di impotenza e di collasso di ciò che deve collassare, fallire, entrare in contraddizione
penombra e luci basse nelle stanze e nei locali attraversati da molte persone
confrontare i ricordi o i racconti con le fotografie
aprire un pacchetto di sigarette nuovo
depositare la cenere nel posacenere a pressione, premerlo e vedere il piattino che gira e fa sparire la cenere
il consumo culturale solitario, più raramente il consumo culturale socializzato
andare incontro a sentimenti di nostalgia e incomprensione, e superarli con eroismo e dignità, senza rovinare il mio personaggio
superare il dispiacere e recuperare eroismo e dignità, quando anche il mio personaggio si sgualcisce
vedere la rabbia e lo smarrimento delle persone che si incanalano, diventano collettivi e producono messaggi di eroismo e dignità, senza degenerare
partecipare con la mia rabbia e il mio smarrimento alla rabbia e allo smarrimento delle persone
essere utile a persone che conosco e che apprezzano i miei tentativi
camminare e incontrare vividi squarci di panorama, sentire gli agenti atmosferici e le vibrazioni correnti nei dintorni
avere orgasmi
serbare memoria di sogni ancestrali o allucinanti, compiacermi di aver attraversato estasi e allucinazioni senza schiantarmi
compiacermi della vitalità degli animali e dei loro comportamenti
sentire a volte il sole che irradia, e la radiazione solare come un peso vivo che mi grava sulle spalle, che mi schiaffeggia, che mi investe come un rumore bianco; e quando lo scambio termico mi ha rotto i coglioni, riparare all’ombra, bere e fumare
compiacermi del suono della voce umana e non dei significati, ad esempio a teatro, o quando vorrei scopare
partire ogni tanto ed essere vigile mentre attraverso gli spazi, facendo tappa diverse volte e ogni volta percorrendo a ritroso il flusso di percezione del viaggio fin lì. Aspettare che col passare dei giorni le percezioni fisiche del viaggio facciano corpo addensandosi come ricordi freschi o come segni e piccoli dolori corporei
ridere con le budella, ma se ci penso prima non riesco, devo accettare che succeda raramente
riconoscere i momenti di décalage, di impotenza e di collasso di ciò che deve collassare, fallire, entrare in contraddizione
penombra e luci basse nelle stanze e nei locali attraversati da molte persone
confrontare i ricordi o i racconti con le fotografie
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