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Messaggio  idontknow Dom Ott 12, 2014 4:13 pm

ciao a tutti. è un pò che ho in testa di scrivere qualcosa, per sfogare. la verità è che mi pesa, non so mai cosa scrivere, le idee sono confuse e un pò per un motivo un pò per un altro mi lascio sempre sovrastare dalla voglia di non far nulla. negli ultimi due giorni ho avuto una ricaduta. l ennesima. dovrei, non so , ripetere le stesse cose? ormai anche quando vado dalla psicologa non riesco piu a parlarle. mi faccio scivolare le cose addosso pensando 'ma bho si, domani tanto va meglio,mo è inutile stare ad aprire discussioni' e la volta dopo, la ricaduta dopo, inizio a pensare 'avrei tanto voluto scriverle certe cose. avrei tanto voluto parlarne perchè adesso non ricordo piu nulla. il problema è che sento di perdermi in discorsi senza capo nè coda, non ricordo cosa volevo dire, poi mi torna in mente e poi lo scordo ancora, non c è risposta se non c è domanda precisa. un pò di giorni fa ero in un periodo di apatia pura , quasi atarassia mi verrebbe da definirla, ma poi co quali nozioni, potrei sbagliarmi, non c è che uno scarno ricordo degli anni del liceo in cui le seghe mentali del filosofo di turno si sovrapponevano alle mie. in questo periodo di indifferenza totale, non c era gioia è vero, ma non c era turbamento. ed era bello, molto. mi sentivo quasi invincibile. non c era nessun angoscia, nessun timore di essere giudicata. sostituito invece da un 'mh, okey, che importa.' fare ogni cosa con passività 'perchè va fatta' non provare passione ma neanche paura e angoscia. per alcuni giorni ho addirittura pensato 'sono meglio io. sono meglio io degli altri e il primo che prova a dire il contrario oggi è la volta buona che lo faccio volare.' rabbia convertita in autostima (?). che poi sono sempre stata irascibile. non è facile per me gestirla, penso che se non fossi tanto deboluccia sarei una tipaccia da rissa da bar. il mio metro e 20 me lo impedisce (s)fortunatamente (?) poi l apatia mi ha abbandonata. è sempre un grande dispiacere quando mi lascia e so che tutte le preoccupazioni al mondo dovranno tornare alla loro padrona. mi sento uno schifo. ero risucita a pensare che alla fine oh,ma che importa. ho il mio ragazzo, sto bene con lui, che mi importa? ho due o tre amici, falsi o meno che siano, saremo pure sfigati, ma che mi importa? quanti telefilm devo aver visto da ragazzina che mi hanno fuorviato di questa maniera? potrei iniziare un discorso infinito su quanto io in primis classifichi, su quanto sappia benissimo gia tutto ciò che c è da sapere a riguardo. conosca opinioni, ne abbia sentite di svariate, con alcune concordi anche. c è un filo logico in ciò che dico? se si, ci inciampo.mi ritrovo questa matassa di pensieri alle volte anche contraddittori tra loro e quando cerco di districarli,di far chiarezza, l unico risultato è l averci creato un simpatico cappio che mi sto annodando alla gola. anche quando parlo con la psicologa è cosi. non sono mai soddisfastta, non riesco mai a dire ciò che penso. MA COSA PENSO? "punto di vista gia analizzato" le vorrei dire. "già sentita pure questa!" "e a questo? credi non sappia rispondere?" "credi non c abbia pensato?" rischio di impazzire cosi. quanto fine a se stesso è questo processo? se inizi a pensare non ti fermi, non ti fermi piu. allora poi scegli,decidi che 'è solo tutta una grande paranoia' che è 'dettatata dal momento' e da una 'percezione falsata delle cose', che 'stai alterando la realtà,amplificandola' e che non devi darti ascolto perchè tanto passato lo svarione torni in te e non è successo nulla. e cosi smetti di pensare. col risultato che sei solo piu stanca, affaticata, non riesci neanche piu ad analizzare quello che ti succede e non ti va neppure piu di lamentarti. qualcuno c ha capito niente? non io. era quello che avrei voluto scrivere? cio di cui avrei voluto parlare? no, no di certo, ve lo assicuro.

e questo è solo il primo dei problemi.
una voltas pensato 'vabeh, ho il mio ragazzo, mi basta questo' sono iniziati i problemi con lui. è tornata la para del sesso e quella del lesbismo e sembra semplicemente che il mio cervello abbia bisogno di un problema da affrontare sennò non è contento. vuole tenersi impegnato. le situazioni sociali hanno ripreso ad ansiarmi parecchio. mia sorella s è trasferita, temo perderemo i rapporti perchè io sono una cazzo di handicappata sociale. oggi son venuti a pranzo lei e il suo ragazzo, e io mi sono chiusa in camera da letto perchè non sopportavo il fatto di non riuscire a dire neppure una parola. i silenzi imbarazzanti mi logorano. ho altro da dire, ho altro da dire, e non so come fare

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