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Messaggio  heyidol Lun Set 08, 2014 1:58 am

Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione...
sto scrivendo questo topic perchè seppure non mi sia mancato il sostegno della mia famiglia o dei miei amici in fin dei conti non ho nessuno con cui parlare....
ho ventuno anni e ho mentito a tutti (me stesso in primis), sono un pluripregiudicato con problemi di droga, ho ricoperto di vergogna la mia famiglia con le mie azioni meschine e adesso non so più proprio come ricominciare...
sono diplomato (per autentico miracolo) ma non ho mai lavorato un singolo giorno, mi vergogno a tal punto delle mie azioni che mi porto fardelli dentro da anni e di cui non riesco a liberarmi che continuano a tormentarmi
Sono consapevole che rimediare con tutti per ogni errore che ho commesso è impossibile, però arrivato a questo punto vorrei almeno riuscire a rendere serena (e perchè no, orgogliosa) la mia famiglia

come ricominciare?

heyidol

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Messaggio  canterel II Lun Set 08, 2014 7:13 pm

ciao heyidol.
se sei pregiudicato, allora direi che hai saldato/stai saldando le eventuali lesioni dell'interesse altrui provocate dai tuoi passati comportamenti. comunque sia, per come la vedo, nessuno dovrebbe prendersi la libertà di confondere una sanzione giuridica con un giudizio morale, e - anche se nel concreto mi rendo conto che sia difficile - tu non dovresti sentirti costretto a provare vergogna. almeno occorre fare chiarezza sul significato della vergogna. la vergogna malvissuta che rende passivi e alimenta la sfiducia nella possibilità di reintegrarsi, o che viene assunta come un elemento dell'identità di una persona, è velenosa e inutile.
se invece la vergogna è un sentimento localizzato (riferito ad azioni precise e non globalmente alla persona), traducendo anche dolorosamente la percezione di svolte infelici che l'esistenza ci ha presentato, senza però farci sentire differenti dagli altri, allora può pure fornire uno stimolo sano e indicare la possibilità di una ristrutturazione del proprio modo di pensare. almeno, per quanto mi riguarda attribuisco a questo secondo tipo di vergogna un ruolo molto positivo nella mia storia personale. direi che, entro certi limiti, fare chiarezza su una propria colpa ed elaborarla serve a fluidificare i ragionamenti, a moderare le emozioni e ad imparare ad avere un po' più cura di sé e degli altri.

non dovresti vergognarti della disoccupazione (a maggior ragione a 21 anni). è una condizione troppo diffusa, ed è pure in espansione. personalmente credo sarebbe ora di cominciare a considerare il disoccupato e il lavoratore squalificato come due figure specializzate appartenenti ad una stessa classe.
il disoccupato è di fatto un lavoratore che non percepisce salario e non può rivendicare diritti. è purtroppo una funzione utilissima per governare il mercato del lavoro a beneficio delle istituzioni economiche e politiche, e alimenta una quantità di pseudoservizi la cui principale ragion d'essere è quella di legittimare e nutrire gli enti gestori, educando la cittadinanza alla dipendenza da essi.

la speranza di trasmettere serenità e motivi di orgoglio alla tua famiglia è lodevole. considera che il modo migliore per realizzare un simile auspicio è probabilmente quello di fare chiarezza e indirizzare gli sforzi anzitutto verso le attività e le prospettive che possono aumentare la tua personale serenità e la tua fiducia.
canterel II
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Messaggio  mmm Lun Set 08, 2014 7:25 pm

hai perso solo un paio d'anni, ti puoi mischiare in mezzo a tutti quelli che non hanno trovato lavoro a causa della crisi...

se ne hai la possibilità, la voglia, puoi iscriverti a qualche corso universitario che ti vada a genio.

altrimenti si riparte dal lavoro.

se trovi vicino casa hai il vantaggio di non spendere per affitto, non dover cucinare, ecc...

se no devi spostarti dove il lavoro c'è. non so dove. utilizza al massimo gli strumenti disponibili. se ce n'è dalle tue parti, puoi iniziare ad andare a visitare un informagiovani, mi pare che facciano orientamento e che siano in grado di dare almeno dei consigli. poi centro di collocamento... agenzie interinali. randstad, adecco, manpower, kelly services. siti web per cercare lavoro... infojobs, monster.... sicuro ce n'è altri... eures...

non mi pare che mi abbiano mai chiesto di precedenti penali, se non per impieghi in contesti sensibili (tipo giochi olimpici - pericolo terrorismo - o impieghi nelle istituzioni).

non perdere troppo tempo pensando al passato o ai tuoi familiari. a loro deve bastare che tu metta la testa a posto e che tu stia bene.

fai il punto della situazione, cosa hai a disposizione, le tue capacità, cerca di capire quali sono le opportunità che il mondo ti offre, alcune riuscirai a coglierne, altre no, pazienza.

quando sei stanco, arrabbiato, vai a riposarti, hai bisogno di ragionare a mente fresca, lucida.

devi imparare ad attendere. ci possono volere molti mesi per trovare lavoro.

devi avere pazienza, tanti lavori all'inizio rendono poco, sembra quasi che non ne valga la pena. ma tu cogli l'aspetto formativo di quello che stai facendo, prendi in considerazione il fatto che stai apprendendo come funziona il mondo del lavoro, come trattare con colleghi e superiori, che stai facendo curriculum, che stai conoscendo persone, che stai dimostrando che sei una persona affidabile. quando trovi di meglio, cambi lavoro. e così via.

non basta prendere la decisione, quello che hai davanti è un percorso, devi avere fiducia e resistenza, devi andare sempre avanti, rialzarti ogni volta che ricadrai, perché sai che non c'è altro da fare e di rimanere a terra non ne vale la pena.

in bocca al lupo Wink

mmm

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Messaggio  heyidol Sab Set 13, 2014 3:28 am

vi ringrazio ulteriormente per le risposte,
ho pagato (e sto pagando tuttora) per i miei precedenti esclusivamente con lo Stato, tuttavia non è il debito con quest'ultimo a tormentarmi quanto i danni arrecati a terzi, su tutti quelli alla mia famiglia
sebbene concordo che bisognerebbe tradurre il senso di vergogna in opportunità di miglioramento, il mio problema sta tutto nel fatto di non riuscire a PERDONARMI...
La mia famiglia non mi ha mai fatto mancare nulla: io come ringraziamento sono riuscito a farmi arrestare due volte, rubare tutto quello che ho trovato in casa (sono arrivato a rubare gioielli di famiglia a mia nonna ultraottantenne), ho commesso azioni meschine (che non voglio stare neanche ad elencare) anche nei confronti di amici o semplici conoscenti. Tutto quanto quello che faccio nella mia vita mi riporta ad uno sbaglio del passato e io non ce la faccio più a reggere quest'angoscia. Ho fatto tutto da solo e ne sono consapevole, se c'è un colpevole in questa situazione sono io e nessun altro, non cerco nessuna sorta di giustificazione o alibi. Faccio schifo, sono una persona orribile, un falso, bugiardo, approfittatore, non mi è rimasta neanche una briciola di dignità. Come se non bastasse sto aspettando che altri nodi vengano al pettine, e lì saranno ulteriori dolori per la mia famiglia e per la gente che mi è intorno. Come anche voi mi avete suggerito sto cercando di migliorarmi partendo da piccole cose, non ho più tempo da perdere o chanche da sprecare e non mi resta che rimboccarmi le maniche.
Vorrei solo perdonarmi ed essere perdonato...

heyidol

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Messaggio  merla Sab Set 13, 2014 9:28 am

Nell'ambito del percorso di Alcolisti Anonimi e di gruppi di auto aiuto del genere ci sono degli step fondamentali per ricostruire i propri rapporti con gli altri. Al di là della definizione (anonimi, dipendenza, ecc. ecc.) si tratta comunque di un percorso di crescita personale che tutti fanno o dovrebbero fare nella vita per crescere.

Te li riporto qui, pari pari, per quello che sono:

8 ) Abbiamo fatto un elenco di tutte le persone cui abbiamo fatto del male e siamo diventati pronti a rimediare ai danni recati loro.
9 ) Abbiamo fatto direttamente ammenda verso tali persone, laddove possibile, tranne quando, così facendo, avremmo potuto recare danno a loro oppure ad altri.

Il senso di colpa non ha alcun senso e il suo unico effetto è quello di affossarti e paralizzarti. Fatti un elenco onesto tutti i tuoi sbagli e le persone che hai danneggiato e trova un modo di fare ammenda. A volte puoi chiedere perdono, altre puoi riparare, altre ancora puoi fare qualcos'altro (per esempio sarà impossibile ormai recuperare i gioielli di famiglia, ma per tua nonna sicuramente puoi fare qualcosa di simbolico) o se le persone coinvolte non sono più raggiungibili (o non vogliono essere raggiunte da te), puoi trovare forme ancora diverse, come magari il volontariato o qualcosa di simile.
Al di là dell'entità dello sbaglio, tutti sbagliamo e tutti dobbiamo farci perdonare di qualcosa e tutti in questo modo possiamo ripartire, alleviandoci un pochino da questa zavorra. Soprattutto non dimenticarti, quando stili l'elenco del punto 8 ), che sicuramente tra i primi della listi ci sei tu stesso e che, quindi, l'ammenda e il perdono te li devi. Smile

Ciao ciao
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