Alcuni sentimenti positivi

2 partecipanti

Andare in basso

Alcuni sentimenti positivi Empty Alcuni sentimenti positivi

Messaggio  Robin93 Gio Lug 17, 2014 11:18 pm

Vi scrivo dopo qualche ora dalla mia seconda visita psichiatrica.

Sono arrivato a queste visite con la convinzione di aver già vissuto, all'età di 20 anni, ben due periodi di depressione. Durante il secondo periodo, la situazione clinica si è inoltre complicata a causa di un incidente domestico, purtroppo rivelatosi grave, che mi ha visto passare ben 2 mesi in un reparto ospedaliero di neurochirurgia. Durante questi mesi, incredibilmente, l'umore si è di nuovo lentamente alzato, e ora, dopo altri due mesi dalla dimissione, vivo sereno e ho ripreso ad impegnarmi, fare sport, studiare, uscire e fare progetti.
Ho preferito rivolgermi ad uno psichiatra e psicoterapeuta per la questione del controllo dell'umore, e non ad uno psicologo come i miei genitori mi avevano più volte suggerito. I miei non hanno mai veramente voluto affrontare il problema, nonostante si fosse presentato già 3 anni fa. Anche adesso, solo se ne hanno voglia, ne discutono con molta ritrosia e confusione. Alcune volte ho la sensazione che pur di vivere un po' più comodamente,  preferirebbero "mettere la testa sotto la sabbia".
Insomma, facendo un sunto, dopo tanti anni ho finalmente accesso a qualcuno competente e non, semplicemente, con "una sua idea".

La seconda visita è andata proprio bene. Ho parlato liberamente e serenamente, con la lucidità di chi sa di esserne uscito nuovamente, e che arriva per fare una sana prevenzione a lungo termine. Il dottore è stato colpito e mi ha fatto i complimenti per come stessi gestendo la cosa, abbiamo parlato un po' e individuato tutti i sintomi nel tempo, tra cui figuravano stanchezza cronica e ipersonnia, astenia muscolare, angoscia mattutina e dimagrimento, sentimenti di svalutazione ecc. Entrambi per il momento pensiamo che la base biologica della malattia sia notevole rispetto a quella psicologica, per cui mi è stato indicato di assumere gradualmente uno stabilizzatore dell'umore che non ha grandi effetti collaterali e aiuta a controllare a lungo termine eventuali depressioni croniche. Io ho apertamente detto che l'avere una figura di riferimento per la depressione mi fa sentire molto più sicuro e tranquillo. Essere perlomeno creduto, rispetto alla reazione dei genitori o del medico di base, è un gigantesco passo avanti. In più il dottore mi ha detto di chiamarlo se avessi avuto qualsiasi dubbio sui sintomi o sul medicinale.

Poi, e forse questa è stata la parte più incredibile, abbiamo sdrammatizzato.
Dopo tutto l'orrore che ho vissuto, ho raccontato qualche aneddoto sul mio periodo in ricovero ospedaliero, ci abbiamo riso sopra. Abbiamo riso di come l'uomo sia così fragile e allo stesso tempo così pieno di risorse.
Come se l'essere umano fosse destinato ad affrontare periodi di tormenti per poi, voltandosi indietro, scoprire che la vita in fondo è bella.

"e come quei che con lena affannata / uscito fuor dal pelago a la riva / si volge a l'acqua perigliosa e guata / così l'animo mio, ch'ancor fuggiva / si volse a retro a rimirar lo passo / che non lasciò già mai persona viva"

Ci siamo salutati dopo 1 ora e con un sorriso, sono uscito "leggero".

Depressione, ormai ti riconosco come una parte di me, ma quanto tu possa realmente contare nella mia vita, questo è tutto da decidere.
Robin93
Robin93

Numero di messaggi : 53
Data d'iscrizione : 10.07.14

Torna in alto Andare in basso

Alcuni sentimenti positivi Empty Re: Alcuni sentimenti positivi

Messaggio  MythOpOiEsIs Dom Lug 27, 2014 8:43 pm

che dire, non posso che dirmi d'accordo.
Per quanto mi riguarda, ho vissuto una fase acuta durata in realtà meno di un anno, ormai due anni e mezzo fa, e poi una lenta, faticosissima risalita.
Sono davvero convinto che la depressione - più di ogni altra sofferenza - sia in grado, se "trasformata", di rendere estremamente più consapevoli e in questo senso piene di risorse le persone. Ho volutamente scritto trasformata, piuttosto che curata, per il semplice fatto che sono convinto non si tratti tanto di una patologia, quanto di uno "stato dell'essere", un qualcosa che non ci abbandona veramente mai e fa parte di noi. è un modo di vedere le cose e il mondo. Ciò ovviamente non significa che sia meno problematico o limitante, nè tantomeno che possa derivare - o produrre - dei cambiamenti neurofisiologici enormi negli individui. Significa solo che si tratta di una prospettiva che ci capita di attraversare per una fase della vita, o per tutta la vita, e che lentamente ci trasforma, senza mai declinare del tutto. Foss'anche per una sfumatura, foss'anche trasformata in creatività, la depressione lascia la sua impronta e in essa, anche se in minima parte, persiste sempre. Si tratta solo di imparare a trarne frutto, a farne una risorsa.
Tu hai appena iniziato con coraggio il tuo percorso, ed è secondo me un sintomo di grande consapevolezza. Anche io - come te - ho iniziato a vent'anni una terapia che poi si è conclusa dopo un anno e mezzo, nel mio caso da uno psicologo che mi mise in terapia di gruppo. Credo che sia veramente fondamentale l'analisi per imparare come ho scritto sopra a "far frutto" del proprio malessere, perciò se vuoi un consiglio insisti, tienti stretta questa opportunità, anche quando sembrerà non dare frutti. Ma credo che tu questo lo abbia già capito; da quel che scrivi sembri avere un ottimo livello di consapevolezza.

Tra l'altro, siamo aspiranti scrittori entrambi! Io però sto insistendo con le poesie, anche con risultati molto soddisfacenti. Col tempo e con la pratica ti accorgerai - se non te ne sei già accorto - che proprio i momenti più dolorosi sono i più fecondi, e che spesso la scrittura è un vero e proprio asso nella manica per rendere il dolore una risorsa!

Che dire, non mi resta che farti un grande in bocca al lupo!  Wink 

MythOpOiEsIs

Numero di messaggi : 28
Data d'iscrizione : 02.05.12

Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.