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Messaggio  McLeod Ven Apr 18, 2014 11:41 am

Ho 50 anni, e da alcuni mesi la mia vita è cambiata. Ho una moglie ed una figlia che non immaginano assolutamente il mio malessere interiore. Passo le giornate a cercare monolocali per mollare tutto e rinchiudermi per stare da solo senza vedere e sentire nessuno. Non desidero più niente dalla vita, mi basta quello che ho avuto (non molto in verità). Lavoro da quando avevo 18 anni ed ho fatto tanti sacrifici per mantenermi e soprattutto per dare tutto alla mia famiglia. Ora sono stanco, avrei solo voglia di non emettere più parole. Ogni volta che termino una conversazione, di qualunque tenore, mi vengono i brividi all'interno del torace. Chiudo gli occhi e mi sembra di cadere in un tunnel è più cerco di aggrapparmi e più scivolo giù. Le giornate passano nello stesso modo, nascondendo il mio malessere, recitando allegria e con sempre più voglia di fuggire. Neanche più la morte con sofferenza mi fa paura, anzi se quella fosse la via d'uscita l'accetterei. Non so neanche perché mi sono iscritto a questo forum e sto scrivendo, forse perché oggi è veramente dura.

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Messaggio  Sussurro Ven Apr 18, 2014 12:20 pm

perché non inizi cercandoti alcuni spazi per stare in solitudine piuttosto che direttamente un monolocale? oppure uno psicologo?

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Messaggio  roberto66 Ven Apr 18, 2014 6:49 pm

Ciao McLeod
Parli che la tua vita è cambiata da alcuni mesi
C'è qualcosa che l'ha fatta cambiare ?
Non per sapere o rendere pubblici i tuoi affari, ma se c'è una causa, magari si trova anche una soluzione
Magari, se non è niente, ma solo un brutto periodo, un momentaccio, ( visto che parli di mesi ) magari con qualche ricostituente una bella vacanza....
E poi sono sicuro che le persone che ti sono vicino non immaginano il tuo malessere, certe cose si sanno solo se si provano sulla propria pelle, però credo anche che siano consapevoli ( per quanto tu faccia finta di nasconderlo ) che in te c'è qualcosa che non và, e prima che la cosa vadi avanti e si consolidi, credo che loro siano le prime persone a qui chiedere un po di aiuto a superare questo momento
Tanti dalla vita hanno già avuto molto, e vogliono di piu.....a noi basta quel poco per essere un po felici e continuare la nostra esistenza, magari vicini ai nostri cari, per noi e loro
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Messaggio  McLeod Dom Apr 20, 2014 7:55 pm

Ciao ed innanzitutto grazie per i consigli.
Sto fuori per queste feste e solo ora mi sono collegato. La mia famiglia non immagina niente, sono troppo prese dall'organizzare uscite, divertimenti ed altro. Solo un amico mi ha detto che vede in me qualcosa di strano. Ho detto che si sbagliava ed ho cambiato discorso. Non ho invidia per la gente che si diverte, e non voglia di uscirne. I problemi con mia moglie è vero sono enormi, questa mattina mentre discutevamo per l"ennesima volta, mi ha anche detto che la camicia non andava bene col pantalone, che avrei dovuto prendere il sole per la mia psoriasi (diagnosticata da lei) e che comunque mi sono ingrassato troppo. Il mio malessere però non lo vede. Meglio così. Spero che finisca presto

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Messaggio  roberto66 Dom Apr 20, 2014 8:04 pm

Ti e vi auguro di riuscire a risolvere tutti i problemi McLeod
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Messaggio  elisabetta5656 Lun Apr 21, 2014 7:51 pm

Ciao McLeod
Mi dispiace sentire che sei così stanco da essere costretto a nasconderti per poterti ricaricare,senza spiegazioni,discussioni,polemiche.Ti capisco.In questa situazione non si ha la forza per affrontare tutto questo,si cerca la solitudine,un letto e basta.La prima cosa che necessita,come l'aria,è staccare i fili con il mondo.Si,potresti per un certo periodo gestire questa condizione emotiva in questo modo alternando periodi di stacco, e forse di ricarica, a periodi di rientro in famiglia.Potresti vedere se riesci ad acquisire una qualche consapevolezza sul perchè la tua mente ed il tuo corpo ti stanno mandando questi segnali di allarme.Però vedo un grande pericolo in tutto questo ossia la possibilità di lasciarsi andare e non riuscire più a riprendere in mano le redini della tua vita.Hai almeno un amico o familiare fidato per parlare di ciò che ti sta accadendo?In caso positivo ti consiglierei di farlo al più presto.Non sottovalutare la cosa e non abbandonarti passivamente ad essa.Ti parlo da persona che ha attraversato tanti periodi simili al tuo.Non mi interessava niente,mi isolavo in continuazione ed ho perfino dormito per mesi interi,svegliandomi solo per le necessità vitali.Fino a che il dolore è apparso nella sua vera veste ed il sonno è scomparso.A quel punto ho cercato un professionista che mi potesse aiutare,perchè da sola non riuscivo più a riemergere.Ricordati che se si tratta di una condizione depressiva importante i primi sintomi sono proprio quelli che avverti tu in questo periodo della tua via.Niente ha senso,niente procura piacere e si ha voglia solo di solitudine o peggio.Il bello è che se ne può uscire (SFORZATI di ricordare i periodi felici o sereni che pur ci sono stati) o conviverci. Purtroppo per raggiungere uno dei due obiettivi,ti auguro il primo,è quasi indispensabile una forte relazione umana che sia in grado di accogliere ciò che ti sta accadendo e soprattutto comprenderlo e guidarti a "riveder le stelle".Se scorri questo forum potrai trovare indicazioni di testi di primo pronto-soccorso.Ne ho letti parecchi nei momenti bui e molti mi hanno dato almeno un po di quella speranza che avevo completamente perduta ma poi,scusami se insisto,un caro amico, un fratello e magari un bravo psicologo che ti ispiri fiducia.Auguroni ed un abbraccio. Elisabetta
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Messaggio  McLeod Mar Apr 22, 2014 10:44 am

Ciao Elisabetta,
le cose si sono evolute. Ieri sera ennesima discussione e questa mattina ho infilato del vestiario in un borsone e sono andato via. Ora sto al lavoro e più tardi raggiungerò la casa al mare e comincerà la mia vita da pendolare. Ho interrotto i farmaci e non ho intenzione di riprenderli. L'unica persona con cui parlo è il mio capo che mi conosce da molti anni e questa mattina ho visto la sua preoccupazione in volto. Si era proposto di parlare con mia moglie ma glielo ho impedito drasticamente. Penso che a questo punto non parlerò più neanche con lui. Le cose positive sono solo un ricordo lontano, che piano piano si sta cancellando inesorabilmente. In questo momento non desidero più niente, vorrei solo dormire per non pensare. Lo psicologo non fa per me. Siamo stati per un anno in terapia familiare e ci avevano consigliato di scambiare i ruoli, ma purtroppo non siamo riusciti a farlo. Mia moglie troppo permissiva ed io troppo rigido. Ora non so neanche perché sto scrivendo e per quanto tempo lo farò ancora, comunque grazie a quelli che mi stanno rispondendo

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Messaggio  elisabetta5656 Mar Apr 22, 2014 1:59 pm

Bravo! Comunque hai preso una decisione importante e forse ineluttabile,in questo periodo della tua vita. Con i migliori auguri anche se sommessamente mi permetto di ricordarti di ricordare di non arrivare troppo in fondo da solo perchè la vita può ancora riservare a te, con la tua famiglia o senza, delle emozioni positive.
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Messaggio  roberto66 Mar Apr 22, 2014 6:17 pm

Ciao McLeod
Concordo con Elisabetta, e tante volte è utile anche prendere delle pause di riflessione
La solitudine spesso, o meglio dire, all'inizio sembra un gran solievo ma a lungo andare, si rivela una bruttissima compagna di vita
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Messaggio  Stef Mer Apr 23, 2014 12:24 am

Per quanto riguarda i farmaci... non lo fare. Cambiare specialista (intendo lo psichiatra o neuropsichiatra, non lo psicologo) va bene, ma lasciare i farmaci senza criterio o con criterio del tutto personale, va male. Il discorso della psicoterapia... anche quello è complesso perché ne esistono di tanti tipi diversi, e in più bisogna sentirsi a proprio agio - "a pelle" - con il terapeuta già dalla prima seduta, sennò va cambiato. Non è obligatoria la psicoterapia, ma l'integrazione con lo psichiatra va bene.
La depressione è una malattia come la polmonite o il cancro, e come tale va curata.
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Messaggio  nausiche84 Gio Mag 08, 2014 11:40 am

ciao mcleod
vorrei chiederti una cosa. Perchè allontani le persone che in qualche modo cercano di aiutarti? il tuo amico, il tuo capo.. Dovresti invece sfruttare questa loro disponibilità per aprirti con loro. Anche se pensi che la loro soluzione, quello che ti propongono è sbagliato, confrontarsi, parlare, confidarsi è già un passettino avanti. Non credere che fuggire dal mondo, stare da solo e chiuderti in te stesso sia la soluazione. Questo fuggire via da tutto e da tutti è una soluzione che ti da un sollievo temporaneo, ma poi i problemi vanno affrontati perchè stanno lì in attesa.. non svaniscono da soli.
Non esiste la minima possibilità di poter parlare anche con tua moglie? Non dico di sederti a tavolino e spiegargli tutto d'un fiato, ma in modo graduale. Tua moglie e i litigi con lei sono tra le cause della tua infelicità, ed affrontarla dialogandoci potrebbe aiutarti.. So bene che non è semplice ma a questo punto cosa hai da perdere?
Lo specialista oltre ai farmaci non ti propone altro?
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Messaggio  McLeod Ven Mag 09, 2014 8:49 am

Ciao nausiche84,
grazie della risposta. Sono stato lontano qualche giorno, sono rientrato a casa ma la situazione peggiora. Non è pensabile parlare con mia moglie, le sue priorità sono altre. Se non se ne accorta minimamente del mio stato 2 sono le possibilità: o riesco a nascondere veramente bene tutto o lei è completamente disinteressata. Non sto cercando di fuggire, ma vorrei trovare solo un po di pace. La solitudine mi tranquillizza, durante il mio mio periodo di distacco dalla famiglia, vedevo i pendolari nel treno contenti di rientrare, non era importante quell'ora e mezzo di viaggio, era importante rientrare e trovare una famiglia che li aspettava. Questo io non so da quanto non lo ho più. Quando uscivo presto dall'ufficio la domanda era sempre questa: ma non potevi fermarti un po' per fare qualche ora in più? Come se si potesse sempre scegliere di potersi fermare. In questo periodo posso farlo perché siamo in un momento particolare del lavoro ed anche perché il mio capo è molto comprensivo. Ogni hobby che ho cercato di coltivare mi è sempre stato contrastato ed alla fine fatto passare. La cosa che mi fa paura è non desiderare più niente, non avere più sete di alcunché. Non desidero un'altra donna, non desidero rifarmi una vita, non desidero più niente.

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Messaggio  nausiche84 Ven Mag 09, 2014 4:24 pm

McLeod ha scritto:Ciao nausiche84,
grazie della risposta. Sono stato lontano qualche giorno, sono rientrato a casa ma la situazione peggiora. Non è pensabile parlare con mia moglie, le sue priorità sono altre. Se non se ne accorta minimamente del mio stato 2 sono le possibilità: o riesco a nascondere veramente bene tutto o lei è completamente disinteressata.
In questo periodo posso farlo perché siamo in un momento particolare del lavoro ed anche perché il mio capo è molto comprensivo. Ogni hobby che ho cercato di coltivare mi è sempre stato contrastato ed alla fine fatto passare. La cosa che mi fa paura è non desiderare più niente, non avere più sete di alcunché. Non desidero un'altra donna, non desidero rifarmi una vita, non desidero più niente.

Hai ragione Mcleod, il problema principale forse è quello di non desiderare più nulla, non avere interesse per nulla.
Tutta questa infelicità mi sembra nascere principalmente dal rapporto con tua moglie. Le possibilità sono due: o non è più interessata a te, o davvero non si accorge del tuo malessere e continua ad interessarsi ad altro avendo l'illusione che la vostra è una famiglia normale, che sta bene.
Se davvero il problema è il vostro rapporto irrecuperabile, io non vedo perchè condannarti a questa infelicità.. Certo bisognerebbe capire se allontanandoti da tua moglie potresti ritrovare l'interesse per la vita. Ma comuqnue non credo (ovviamente è il mio modesto parere e posso sbagiarmi) che puoi andare avanti così, immagino quanto pesante sia vivere in un contesto familiare simile, dove o si litiga o si sta in silenzio.. Se non c'è più amore, non c'è più dialogo, cosa rimane? Un involucro di famiglia vuoto..
nausiche84
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Messaggio  Stef Sab Mag 10, 2014 6:45 pm

nausiche84 ha scritto:
McLeod ha scritto:Ciao nausiche84,
grazie della risposta. Sono stato lontano qualche giorno, sono rientrato a casa ma la situazione peggiora. Non è pensabile parlare con mia moglie, le sue priorità sono altre. Se non se ne accorta minimamente del mio stato 2 sono le possibilità: o riesco a nascondere veramente bene tutto o lei è completamente disinteressata.
In questo periodo posso farlo perché siamo in un momento particolare del lavoro ed anche perché il mio capo è molto comprensivo. Ogni hobby che ho cercato di coltivare mi è sempre stato contrastato ed alla fine fatto passare. La cosa che mi fa paura è non desiderare più niente, non avere più sete di alcunché. Non desidero un'altra donna, non desidero rifarmi una vita, non desidero più niente.

Hai ragione Mcleod, il problema principale forse è quello di non desiderare più nulla, non avere interesse per nulla.
Tutta questa infelicità mi sembra nascere principalmente dal rapporto con tua moglie. Le possibilità sono due: o non è più interessata a te, o davvero non si accorge del tuo malessere e continua ad interessarsi ad altro avendo l'illusione che la vostra è una famiglia normale, che sta bene.
Se davvero il problema è il vostro rapporto irrecuperabile, io non vedo perchè condannarti a questa infelicità.. Certo bisognerebbe capire se allontanandoti da tua moglie potresti ritrovare l'interesse per la vita. Ma comuqnue non credo (ovviamente è il mio modesto parere e posso sbagiarmi) che puoi andare avanti così, immagino quanto pesante sia vivere in un contesto familiare simile, dove o si litiga o si sta in silenzio.. Se non c'è più amore, non c'è più dialogo, cosa rimane? Un involucro di famiglia vuoto..

Sì, il dubbio che non basti lasciare la moglie per uscire "fuori da uno stato interiore" è legittimo. Inoltre potrebbe essere difficile essere indipendenti in tutto e per tutto (se si rimane soli). Sono passi difficili da compiere, complessi, importanti, fondamentali, non si possono fare se non lo si sente, se non ci si sente capaci, se non si "è arrivati" al punto di svolta della propria vita. E' vero però che certi passi alcuni li compiono con un salto di livello, con un cambiamento radicale, ma non saprei da quale stato interiore si possa o non si possa fare. Cioè se si può fare quando si sta bene o anche quando si sta male: dipende, da tutto, dalla persona, dal mondo in cui vive. E ancora... se si hanno le ossa rotte, forse è meglio rimanere tranquilli con le persone con cui si sta, poi quando ci si sentirà meglio se ne parla.
Ma qui c'è un fatto: il "non desiderare" il cambiamento (ciò è del depresso, non può non essere così).
Il nemico della felicità non è il dolore, ma la noia mortale di una vita senza mordente in cui non c'è più nulla da desiderare, più nulla da raggiungere.
Stef
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