disumanizzazione

al lavoro sta succedendo fondamentalmente questo: io non sto chiedendo niente, non voglio niente, eppure continuano a chiedermi di più, ogni tanto esce fuori qualcuno con un'idea nuova per alzare l'asticella.
niente di tutto quello che sta accandendo è partito dalla mia iniziativa.
io ho la sensazione - non ingiustificata - che le alternative per me siano due: o sto al passo o mi lasciano a casa.
nell'altra azienda avevo l'impressione di essere la pedina di un gioco di potere tra due correnti e che quindi parte delle situazioni partissero dalla volontà di qualcuno di vedermi fallire, di sbarazzarsi di me o di ridimensionarmi.
invece ora che mi hanno mandato da quest'altra parte - dove sto meglio - inizio a sospettare che la volontà predominante dietro alle situazioni che mi vengono presentate abbia capito di avere tra le mani un bel robottino e quindi cerchi di trarne il massimo vantaggio possibile. oppure mi ritengono potenzialmente utile ma in prospettiva dove sono non gli servirò ancora a lungo e stanno cercando di capire cosa farmi fare. non sapendo niente non posso che adeguarmi alle altrui decisioni.

ancora non riesco ad arginare le loro richieste, a volte non riesco a farmi la mia pausa 626 (il che mi manda in bestia perché sono miope e so che la cosa mi danneggia fisicamente), inoltre durante la giornata non riesco a dedicare un pensiero a qualche persona, mi sento davvero quasi una macchina durante la giornata... buttato a gestire una valangata di problemi e attività che non hanno niente di umano... e poi a fine serata sono talmente esaurito che non riesco a combinare niente di buono per me o a dedicare anche solo qualche pensiero a qualche altra persona. l'altro giorno dovevo andare a un corso di ballo dove ho pure conosciuto una ragazza interessante e promettente che mi fa da ballerina e di cui sono il ballerino eppure ho dovuto fare un enorme sforzo di volontà per andare. so che in settimana dovrei mandarle qualche messaggio, interessarmi a lei, ma non ce la faccio sono davvero stremato. comunque pian pianino sto cercando di riappropriarmi delle mie sacrosante pause, evitando di farmi incastrare dalle urgenze altrui. per l'esaurimento delle energie invece mi sa che dovrò attendere che la regia finisca le idee.

per darmi ancora una sciacquata al cervello mi hanno fatto pure indagare su un disservizio causato da un collega con il quale fino a poco fa lavoravo gomito a gomito, potevano far verificare ad almeno un'altra mezza dozzina di persone, invece guardacaso è toccato a me dire che non si è trattato di un problema software ma che l'errore è stato commesso da un essere umano e nello specifico lui. mi sentivo davvero come se mi fosse stato teso un agguato, il comportamento umano (insabbiamento) sarebbe stato severamente punito, il comportamento disumano (esecuzione degli ordini) sarebbe stato accettato.