ci sto ricascando nuovamente

non so perche' sono qua a scrivere questo. ma tant'è che che ci sono. sto ricadendo nel baratro della depressione. ho 30anni, da quattro anni ho smesso di assumere psicofarmaci. e bene o male pur avendo di fondo un animo malinconico,conducevo una vita "normale" un lavoro,oltretutto che mi portava a contatto con la gente,amicizie e rapporti con l'altro sesso,uscite e qualche viaggio. essendo una persona molto introversa e ansiosa, per me ,fare queste cose "normali"era gia un successo.da quando ho smesso di assumere farmaci,ho aumentato il consumo di alcolici,i quali sono diventati la mia "benzina" mi sbloccano dalle mie insicurezze,e mi permettono di relazionarmi meno faticosamente con gli altri individui. be,fatto sta che da quaranta giorni,non eso piu di casa. non lavoro,mangio sporadicamente,passo nottate insonni davanti al pc,per poi dormire qualche ora nel pomeriggio. il farsi una doccia comporta una sforzo titanico.non riesco a trovare un motivo per continuare questa farsa tragicomica che è la mia (?) vita. sto allontanando i miei amici,ai quali non rispondo nemmeno al telefono. l'unica cosa che mi sta facendo balenare l'idea di rimettere il becco fuori l'uscio di casa,è la necessita di bere e copulare.. pensate un po voi che immagine squallida ho di me adesso. be,scusate lo sfogo. ma lo specchio stasera si è ribellato e ha rifiutato di subirsi nuovamente le mie menate...mi ascolto un po di musica aspettando che le lancette facciano il loro giro . "io solo alle 4 di mattino,l'angoscia,un po di vino e voglia di bestemmiare" saluti a tutti

per la mia esperienza posso assicurarti che stando chiusa in casa aumenti il tuo malessere, con cautela prova ad uscire ed a camminare fino al raggiungimento di un obiettivo che ti sei data precedentemente, qualcosa che ti piace. Cerca di stare con qualcuno dei tuoi amici. Una visita da un medico potrebbe aiutarti nel prescriverti un medicinale che ti aiuti a trovare la forza per uscire dalla situazione che stai vivendo.

Mi dispiace.. ti capisco, facevo le tue stesse cose qualche mese fà, diciamo che sei nella prima fase, il nostro corpo cerca di resistere al malessere, dopo un pò starai meglio ma subentrerà la vera e prorpia depressione..spero che mi sbagli!! stammi bene

Giuseppe1987 ha scritto:Mi dispiace.. ti capisco, facevo le tue stesse cose qualche mese fà, diciamo che sei nella prima fase, il nostro corpo cerca di resistere al malessere, dopo un pò starai meglio ma subentrerà la vera e prorpia depressione..spero che mi sbagli!! stammi bene

Grazie per la ta risposta. E' cmq un aiuto Soffro da quasi 2 anni e da un anno circa mi sto curando, adesso non ho più il dolore cupo e sordo. E' arrivata la consapevolezza di non voler fare e non voler uscire. Ieri mi sono sforzata e sono uscita, sono stata meglio.
Non voglio stare così, voglio trovare un equilibrio e andare avanti. Cosa mi riporta alla staticità? perchè non faccio passi in avanti?

Cosa non ti fa fare passi in avanti? Te stessa..credimi la cosa più difficile è accettare la sofferenza, se nn permetti al tuo animo di assorbire, metabolizzare il malessere, bè difficilmente guarirai, ci tocca soffrire fino all'ultimo secondo ma nel farlo abbiamo bisogno di essere lucidi, quindi ti consiglio di nn prendere farmaci, che riescono solo ad intontirci, a rimandare il dolore. Combattere serve a nulla vorrebbe dire combattere contro noi stessi, accudiscilo..

[quote="Giuseppe1987"]Cosa non ti fa fare passi in avanti? Te stessa..credimi la cosa più difficile è accettare la sofferenza, se nn permetti al tuo animo di assorbire, metabolizzare il malessere, bè difficilmente guarirai, ci tocca soffrire fino all'ultimo secondo ma nel farlo abbiamo bisogno di essere lucidi, quindi ti consiglio di nn prendere farmaci, che riescono solo ad intontirci, a rimandare il dolore. Combattere serve a nulla vorrebbe dire combattere contro noi stessi, accudiscilo..[/quot

da quando ho iniziato a prendere le gocce di citalopram sono stata meglio senza perdere lucidità ne sentirmi intontita. Per uscire da questa situazione senza stordimenti non ho voluto prendere altro. Da un po di tempo non voglio più sopravvivere ne distruggermi ma tornare a camminare e nuotare. Lo voglio per me stessa e per i miei affetti, lo psichiatra mi sta aiutado nella ricerca di cosa non va, quando lo capirò tutto questo finirà, spero solo di riuscirci presto, di trovare presto come uscire da questo stato e senza troppe alternanze...
D

perche mi date tutti del "lei"???? un uomo sono! grazie comunque per le risposte. farmaci non ne prendo,in quanto ne ho gia presi in passato e so dove vanno a parare...e penso che se un individuo ha nel suo essere questa profonda tristezza e disillusione,non c'è farmaco che tenga. vado avanti raccontandomi qualche favoletta,su quanto è bello il mondo fuori. a volte,di rado,fingo anche di crederci

chinaski ha scritto:perche mi date tutti del "lei"???? un uomo sono! grazie comunque per le risposte. farmaci non ne prendo,in quanto ne ho gia presi in passato e so dove vanno a parare...e penso che se un individuo ha nel suo essere questa profonda tristezza e disillusione,non c'è farmaco che tenga. vado avanti raccontandomi qualche favoletta,su quanto è bello il mondo fuori. a volte,di rado,fingo anche di crederci

Ti ho dato del lei solo nella prima risposta, forse per una vicinanza emozionale. Anch'io rifiutavo i farmaci, ma sono andata peggiorando fino ad arrivare a non voler più vivere, molto vicina alla risoluzione finale. Lo psichiatra mi ha aiutata facendomi capire alcune cosa e sostenendomi per risolverle. Come sai ho accettatodi prendere solo il citalopram perchè è un farmaco che blocca la ricaptazione della serotonina e non mi imbambola. Ma io non sono un medico e non è detto che ciò che va bene a me possa andare anche ad un altro. Certo che la valutazione di uno specialista aiuta a inquadrare le cose e a iniziare un percorso. Ancora non sono guarita, sto meglio ma ho delle ricadute e ancora non ce la faccio a prendermi cura di me... Il mondo fuori può essere bello, prova