Help

OK mi sono deciso, a parlare
Quale miglior terapia se non poter sfogarmi di fronte al mondo, si fa per dire, nella protezione dell’anonimato.
Cosa cerco? Conforto? Qualcuno che soffra come me? Denaro magari ahaha? Che male c’è e che mi resta da fare?
Forse voglio sfatare dei luoghi comuni, dei falsi miti, per esempio che quello che non ti uccide ti rende più forte.
Non è vero
Sono stanco, tanto stanco.

Tutti tendiamo a commiserarci e spesso ascolto con annoiata compassione le lamentele altrui, ognuno pensa “la mia sofferenza è unica e superiore a quella tua, io ho sofferto più di te” e in qualche modo si sente migliore.
Ma non è così, a me non interessa, c’è gente che soffre “per davvero” eppure trova ancora la forza di sorridere. Mi spiace per loro.

Ora che sto scrivendo, in un certo senso mi pare di sentirmi già meglio.

Non posso farlo a casa, con chi mi conosce e mi vuole bene, perché io sono quello forte e se cedo io cedono tutti, o forse solo lo penso..ma non posso permettermi di rischiare.

Tanto fragile e faticoso l’equilibrio che abbiamo creato negli anni, decenni, uscire da situazioni allucinanti e riscattarci.. e poi tutto così effimero ed esposto sempre ad eventi grotteschi della vita, che l’esistenza si traduce in subire e ricostruire, subire e ripartire.

Non ce la faccio più.

Sto impazzendo, tanto che senso ha vivere con percezioni sane, se le disgrazie mi arrivano lo stesso? E’ un abitudine ormai. E io sono sano.
Che senso ha…nulla ha senso e allora come specchiarsi in uno specchio rotto? Che immagine mi ripropone la realtà se non un ritorno sconnesso e rovinato delle mie azioni e della mia buona volontà?
Certo non mi aspetto che la realtà sia come desidero, ma non riesco a far nulla per cambiarla e quel che faccio prima o poi mi si ritorce contro.
Bene: non ho più programmi o progetti per il futuro. Sono già morto.
La speranza? Quel concetto strano, romantico, quasi d’altri tempi.
Io NON POSSO.
Io non posso seguire la mia strada perché ho dei doveri verso la mia famiglia.
Se manco io, l’equilibrio si spezza.
Allora la seguo nel compromesso, nella ragionevole possibilità delle cose, e tutto va perfettamente storto.
La cosa comica è che ci metto pure impegno per farle andare bene.
Forse vi chiederete, ma di che cosa stai parlando? Cosa ti succede di tanto grave?
Sono 30 anni.
OK sono 30 anni in cui si sono accumulate le scorie.
Ho provato ad elencare ma sono tornato indietro e ho cancellato.
Un po’ di dignità mi è rimasta.
Un cane in gabbia che crede d’esser lupo.

Grazie di cuore a chi ha letto questo post pieno di rancore e amarezza e mi vorrà rispondere

Se scrivessi e ti liberassi del tutto sarebbe meglio per te, prova a leggere le nostre storie e magari troverai qualcuno che ha già scritto quel che tu non riesci...

c'è un passaggio che mi colpisce particolarmente nel tuo post "Tanto fragile e faticoso l’equilibrio che abbiamo creato negli anni, decenni, uscire da situazioni allucinanti e riscattarci.. e poi tutto così effimero ed esposto sempre ad eventi grotteschi della vita, che l’esistenza si traduce in subire e ricostruire, subire e ripartire."

E' come se l'avessi scritto io....ha ragione marco leggi un pò le nostre storie...e vedrai quanti cani chiusi in gabbie.
Io sono proprio una che è uscit a da situazioni allucinanti, ha creduto di aver raggiunto un equilibrio, di essersi riscattata e poi un evento grottesco mi ha riprecipitata nella mia condizione allucinata e si dovrebbe ripartire, ma come dici tu non ho programmi e progetti per il futuro, sono già morto.
che senso ha vivere con percezioni sane se le disgrazie arrivano lo stesso?
Io sono rassegnata al mio destino, spesso penso di farla finita, ma poi quando leggo che ci sono altri che pensano le cose che penso io, mi dico almeno non sono sola.
sfogati Numero, sfogati questo è il sito ideale per buttare fuori tutto il rancore, la rabbia e l'amarezza. E si ti va leggiti il mio post "quello che armida scrisse nel vecchio forum". Un abbraccio di cuore

da quel che scrivi sembra che per dei doveri familiari sei prigioniero di una situazione che non ti permette di vivere te stesso come vorresti poter fare.

i cambiamenti sono sempre difficile e per farli occorre innanzitutto avere uno sguardo generale obiettivo della situazione.

sembra che tu invece di cambiare la situazione stia affondando piano piano verso un tracollo totale. la reazione del tuo corpo alla situazione che vivi sembra essere una malattia chiamata depressione.

dire da qui se la situazione è senza via d'uscita come vuoi far intendere è impossibile. Può anche solo essere che la depressione stessa ti deforma la tua percezione della realtà e ti fa percepire la realtà come un vicolo cieco da cui non puoi uscire.

dovresti forse avvalerti di un consulente professionista esterno che ti aiuta a capire la tua vera realtà che vivi e a trovare via di uscita alternative a quel che vivi.