Depressione dentro e fuori di noi...

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Messaggio  Pavely Mar Mag 25, 2010 6:27 pm

Dov'è la vostra Depressione?

E' possibile dire se la Depressione è dentro o fuori di noi?

Cos'è che ci fà soffrire? Qualcosa che abbiamo dentro... o il mondo che ci è accanto?

Si può soffrire sia dentro che fuori?

O non c'è alcuna differenza?
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Messaggio  suggestione Mar Mag 25, 2010 8:35 pm

La nostra concezione della normalità e dell’anormalità mentale ed emotiva, è determinata in parte dalla ricerca e dalle conoscenze scientifiche, e in parte da comportamenti e tendenze sociali e valori culturali. Attualmente ci sono dei cambiamenti in questo campo; l’immagine stereotipata della malattia mentale cambia, e il malato mentale non viene più etichettato come emotivamente debole, incurabile, pericoloso o anormale. Lentamente viene accettato il concetto che si tratta di individui che convivono nel nostro stesso ambiente considerandolo in un modo che può essere più o meno diverso dalla norma.
Col termine malattia mentale si definiscono sei diversi disturbi: ansiosi, somatiformi, dissociativi, umorali, schizofrenici e della personalità. I disturbi ansiosi possono essere di tipo generale, con sintomi che non sono associati a niente di specifico; fobici, con una paura persistente e irrazionale di un oggetto o di una situazione innocua; crisi di panico, con attacchi improvvisi di ansia incontenibile che possono includere anche agorafobia (paura dei posti pubblici); disturbi ossessivi-compulsivi, caratterizzati dalla continua e incontrollabile intrusione di pensieri sgraditi (ossessioni) e il bisogno di ripetere rituali senza senso (compulsioni).

I disturbi somatiformi sono più gravi. Si tratta di manifestazioni fisiche di problemi psicologici. Sono disturbi di conversione, o perdita di funzionalità fisica senza ragioni fisiche. Si manifestano con perdita parziale o totale della vista o dell’udito, paralisi parziale, grave laringite o mutismo e perdita della sensibilità o della funzionalità degli arti. L’ipocondria è una preoccupazione eccessiva riguardo alla propria salute che spesso si manifesta insieme ad altri disturbi come ansia e depressione. I disturbi dissociativi sono amnesia psicogena, ossia la perdita improvvisa di informazioni personali sintomo di gravi disturbi da personalità multipla (coesistenza di diverse personalità complete in un solo organismo). I disturbi della personalità si manifestano con sintomi che creano disagio e tensione nell’ambiente di lavoro e sociale. Chi soffre di questi disturbi ha comportamenti ansiosi, timorosi (fuga, dipendenza, passivo-aggressivo e leggermente ossessivo-compulsivo), strani, eccentrici (schizoidi e paranoici) e drammatico-impulsivi (istrionici, narcisisti, borderline e antisociali).
La schizofrenia è una malattia mentale caratterizzata da cambiamenti di personalità e comportamento. Negli Stati Uniti ci sono dai tre ai quattro milioni di persone colpite da questa malattia. I disturbi dell’umore sono caratterizzati da una distorsione delle emozioni mentre la schizofrenia mostra una distorsione del pensiero. I pensieri si dissociano dalla realtà fisica del corpo e da quello che accade nell’ambiente circostante. Gli schizofrenici mostrano i primi sintomi della malattia tra i 13 e i 15 anni, anche se i disturbi della personalità come la timidezza e la difficoltà di comunicazione possono essere riconosciuti molto prima. E’ raro che la malattia si manifesti dopo i 45 anni.

Le possibilità di guarigione sono del 50% e dipendono da quattro fattori; un inizio improvviso piuttosto che graduale, insorgenza della malattia in età adulta, un lavoro relativamente stabile e un ordine sociale già esistente e una situazione familiare di sostegno relativamente stabile. I sintomi della schizofrenia sono allucinazioni, la sensazione di sentire voci che danno ordini, illusioni, delusioni, depressione, tensione, insonnia, stanchezza, pensieri contorti, deterioramento del comportamento sociale e paranoia. Altre caratteristiche degli schizofrenici sono isolamento dalla vita sociale, percezione disturbata di se stessi e locuzione esitante.
Le ricerche approfondite che sono state effettuate nel corso degli anni, indicano che non esiste una causa genetica, chimica o biologica della malattia. Non è stato scoperto nessun gene, e le teorie dei neurotrasmettitori e delle sostanze chimiche sono piene di punti scuri e non sono assolutamente più tanto convincenti come lo erano in passato. Nessuno nasce con una malattia mentale; si tratta di malattie indotte.
Sembra che l’instabilità mentale sia scatenata dalla combinazione di alcuni tipi di personalità con influenze ambientali, che potrebbero causare cambiamenti chimici e biologici. Quello che è diventato chiaro grazie ai risultati di anni di studi è che la malattia mentale ha la sua origine nella personalità in molti casi ereditaria, molto sensibile all’ambiente circostante. Sono importanti anche le reazioni individuali allo stress (ambientale) e la vulnerabilità alla malattia (genetica). L’ambiente circostante delle persone che vengono colpite da questa malattia spesso può favorire l’insorgere della schizofrenia.

La scienza ha determinato anche che le modalità della comunicazione familiare contribuiscono alla schizofrenia. Oltre alle dinamiche di ogni famiglia, il modo in cui i bambini comunicano con chi si prende cura di loro o con i loro fratelli e sorelle, può avere un peso importante su molte forme di instabilità mentale. Comportamenti negativi dei genitori o atteggiamenti trasmessi di generazione in generazione possono contribuire al problema. Attualmente esistono nuove prospettive e una diversa comprensione del rapporto genitore-figlio. Il programma STEP (Formazione sistematica al rapporto genitore-figlio) può essere trovato nelle librerie ed è un valido aiuto per chiunque abbia a che fare con bambini o debba educarli.
Alcuni tipi di malattie mentali possono essere il risultato diretto di una cattiva alimentazione. Le cellule del cervello devono essere nutrite adeguatamente per poter funzionare in modo efficace. Sembra che le carenze di sostanze nutritive abbiano una grande influenza nella manifestazione dei sintomi della malattia. Si sa che le carenze di vitamine del complesso B, di acido ascorbico (vitamina C) e fosforo diminuiscono il metabolismo del cervello. L’irritabilità e la svogliatezza sono sintomi di carenza di vitamina C.
La carenza di vitamine del complesso B provoca la perdita dell’appetito, depressione, irritabilità, confusione, perdita di memoria, difficoltà di concentrazione, paura e sensibilità al rumore. La carenza di niacina può causare sintomi di depressione profonda simili a quelli della psicosi. I sintomi della carenza grave di vitamina B6 sono cefalea, irritabilità, vertigini, forte nervosismo e incapacità di concentrarsi, mentre la carenza di tiamina dà mancanza di energia, stanchezza costante, perdita dell’appetito e irritabilità. Se la carenza si prolunga può causare danni cerebrali responsabili di sconvolgimenti emotivi caratterizzati da reazioni abnormi nei confronti dello stress normale. Alcuni test effettuati hanno mostrato che molti malati mentali hanno bassi livelli di acido folico.

Una persona carente di magnesio può facilmente diventare poco cooperativa, isolata, apatica o aggressiva. Una cattiva funzionalità surrenale può contribuire alla depressione e ad altre forme di malattie mentali. La mancanza di tirossina (l’ormone che trasporta lo iodio) causa generalmente un rallentamento dell’attività sia fisica che mentale. Gli squilibri del livello della glicemia e l’ipotiroidismo (che porta ad una carenza di tirossina nel sangue) sono cause riconosciute di disturbi emotivi.
Le persone che hanno una carenza di acido pantotenico sono facilmente turbate, irritabili, depresse, tese, hanno vertigini e formicolii. La carenza di calcio causa tensione, insonnia e stanchezza. Le carenze di minerali provocano debolezza, stanchezza, indifferenza, apatia, iperattività, mancanza di equilibrio e movimenti scoordinati. La mancanza di proteine complete causa depressione, apatia, irritabilità e il desiderio di essere lasciato solo.
Allergologi e psichiatri hanno curato con successo alcuni pazienti isolando alimenti e sostanze chimiche presenti nell’ambiente e riuscendo così a eliminare sintomi come stanchezza, vertigini, iperattività, catatonia (una perdita totale del movimento volontario) e allucinazioni.
Le reazioni allergiche sono uno dei fattori che contribuiscono al comportamento criminale. Gli allergeni penetrano nel flusso sanguigno e arrivano al cervello. Oltre a reazioni immediate che riguardano il cervello, c’è un’altra risposta chiamata allergia alimentare mascherata che produce i sintomi solo dopo che sono trascorse ore dall’ingestione dell’alimento allergizzante.

Un esempio di malattia mentale causata da allergia alimentare è quello di un paziente del dott. H.L. Newbold di New York, che ha trascorso quasi 5 anni in un ospedale psichiatrico dove gli era stata diagnosticata la schizofrenia. Il dottore prescrisse al paziente un digiuno di cinque giorni, durante i quali poteva solo bere acqua sorgiva per purificare il suo corpo dagli allergeni. I peggiori sintomi iniziarono a scomparire. Il dottore iniziò allora un programma di rialimentazione controllando tutti gli alimenti che avrebbero potuto causare una reazione. Si scoprì che il paziente era allergico allo zucchero, che faceva riapparire tutti i sintomi della malattia. Altri pazienti erano allergici a grano, mais, latte e fumo di sigarette.
Molti allergologi ritengono che la dieta moderna tipica, ricca di zuccheri non nutrienti e di alimenti raffinati, non fornisca una nutrizione ottimale al corpo umano e che quindi diminuisca la resistenza alle allergie. Il consumo di dolci dovrebbe essere minimo. I cibi ricchi di vitamine del complesso B e in particolare di niacina sono il tonno, i pomodori, le carote, il pollo, il tacchino, le uova, i fagioli, i piselli, i semi di girasole, il lievito di birra, il burro di arachidi, la passera di mare, i latticini a basso contenuto di grassi, i fagioli di soia, le noci, il mais, il miglio, il riso e le patate.
Il grano e i prodotti che lo contengono dovrebbero essere evitati perché il glutine può scatenare allergie. Evitate l’alcool, il caffè, la coca cola e gli altri alimenti che contengono caffeina come il cioccolato e il tè. Si è scoperto che gli additivi e i conservanti alimentari, i residui di pesticidi sugli alimenti, l’inquinamento ambientale, i detersivi per la pulizia della casa, il cloro e il fluoro presenti nell’acqua potabile, possono scatenare reazioni allergiche. Nei bambini che presentano tendenze all’auto-mutilazione sono stati riscontrati livelli eccessivi di acido urico. Gli alimenti che contengono purine, come sughi e brodi di carne, interiora, panini dolci, crostacei, acciughe, sardine, aringhe, cozze, funghi e asparagi dovrebbero essere evitati.

Uno dei sintomi della schizofrenia e dei disturbi da personalità paranoide è il timore che il cibo possa essere stato avvelenato, una paura che può contribuire alla malnutrizione dell’individuo. Un’educazione alimentare che insegni cosa mangiare e cosa no, pur permettendo all’individuo di seguire le sue preferenze, può essere d’aiuto.
Le sostanze nutritive possono dare risultati positivi. Gli integratori di sostanze nutritive servono a correggere il problema alla fonte e non a mascherarlo, quindi la risposta può essere lenta. Qualche volta sono necessari dai tre ai sei mesi perché i cambiamenti diventino apparenti. E’ stato dimostrato che la terapia megavitaminica per i disturbi psicologici ha raddoppiato il tasso di guarigione e può eliminare le tendenze suicide negli schizofrenici. Sono consigliate le megadosi di vitamine B3, B6, C ed E.
Si è scoperto le vitamine A, B1, B2, B3, B6, C, D ed E e l’acido pantotenico, possono diminuire o bloccare le reazioni allergiche e favorire il benessere globale. Può essere necessaria l’assunzione di integratori di aminoacidi. E’ necessario che il rapporto fosforo-calcio (1 a 2) sia equilibrato per un buon nutrimento di tutto il sistema nervoso.
L’acido pantotenico è essenziale per dare all’organismo la capacità di gestire situazioni stressanti. La mancanza di ossigeno è responsabile di molti casi di disturbi nervosi, perché il corpo ha bisogno di un flusso ininterrotto di ossigeno, non solo per funzionare correttamente, ma anche per rimanere in vita. La vitamina E conserva l’ossigeno e ne aumenta la quantità disponibile per il cervello.

Alcuni scienziati del Massachusetts Institute of Technology hanno scoperto che la colina ha un effetto diretto e quasi immediato sulla funzionalità cerebrale. A causa di questa scoperta la colina è stata usata con successo per il trattamento di una malattia neurologica chiamata discinesia tardiva (causata in alcuni individui dai farmaci usati per la schizofrenia e che causa tremori e altri movimenti involontari del corpo) e per disturbi maniaco-depressivi. E’ una sostanza che potrebbe anche aumentare la memoria nelle persone anziane. Il livello elevato di rame presente in molti schizofrenici può essere ridotto con l’assunzione di zinco e manganese.
I rimedi di aromaterapia per l’ansia includono il basilico, il bergamotto, il cedro, la camomilla romana, la sclarea, il cipresso, l’incenso, il geranio, il ginepro, il limone, la maggiorana dolce, la mirra, i fiori d’arancio, l’arancia, il paciuli, il petit-grain, rosa di damasco, il sandalo, il vetiver e l’ylang-ylang.

SOSTANZE NUTRITIVE CHE POSSONO ESSERE EFFICACI NELLA CURA DELLE MALATTIE MENTALI E DELLA SCHIZOFRENIA:

Organi Sostanze Quantità*
Generale Vitamina A
Complesso B 100 mg 3 volte al dì
Vitamina B1
Vitamina B2
Niacinamide 1000 mg al dì
Vitamina B6 100 mg 2 volte al dì
Vitamina B12 Iniezioni
Acido pantotenico
Vitamina C con bioflavonoidi 5000-10.000 mg al dì
Vitamina D
Vitamina E 800 UI aumentando lentamente sino a 1000 UI
Coenzima Q10 75 mg al dì
Lecitina 1 cucchiaio prima dei pasti
Calcio
Fosforo
Acidi grassi essenziali Olio di enotera, 2 capsule 3 volte al dì
Proteine Aminoacidi in forma libera
L-glutammina Insieme alla vitamina B6 e alla vitamina C, 1-4 g al dì a stomaco vuoto
Kelp 8 compresse al dì
Magnesio
Zinco
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Messaggio  suggestione Mar Mag 25, 2010 8:36 pm

La depressione è caratterizzata da lunghi periodi di tristezza e disperazione. Le cose che prima procuravano piacere improvvisamente perdono interesse. I disturbi dell’umore sono una forma di malattia mentale che si manifesta quando una persona non è più capace di far fronte efficacemente a stress emotivi o fisici. I problemi affrontati da una certa persona possono non essere più gravi di quelli affrontati da un’altra, ma la persona colpita ha una minore capacità di far fronte allo stress. E’ particolarmente importante vedere quanto questo disturbo influenzi negativamente la vita dell’individuo colpito. I disturbi bipolari dell’umore (conosciuti in passato col nome di disturbi maniaco-depressivi) sono caratterizzati da sensazioni altalenanti tra euforia eccessiva e depressione.
I sintomi di depressione sono insonnia, mancanza di appetito, movimenti e locuzione rallentata, mancanza di desiderio sessuale, irritabilità, ansia, emicrania, pensieri negativi, mancanza di autostima, scoppi di pianto, stitichezza e sensazioni di irreparabilità, avvilimento e senso di colpa. Alle persone che hanno sintomi leggeri viene di solito fatta una diagnosi di disturbi distimici. Durante le fasi di eccitazione, i sintomi sono iperattività e insonnia. Il paziente in questa fase parla velocemente, cambiando argomento in continuazione e ha una mente in continua attività. Questi periodi possono essere accompagnati anche da mania del gioco d’azzardo, intensa attività sessuale e acquisti incontrollati. I disturbi bipolari di lieve entità vengono chiamati anche disturbi ciclotimici.
La depressione e i disturbi bipolari dell’umore sono stati associati a cause genetiche e psicologiche. Uno studio effettuato sulla popolazione Amish, che ha archivi di generazioni e generazioni, ha messo in evidenza una vulnerabilità genetica ai disturbi bipolari (non la malattia) in questa popolazione che ha un’incidenza stranamente alta di questo disturbo. L’ambiente in cui una persona vive sembra essere determinante perché il disturbo si manifesti o meno.

Un’altra ipotesi è che i cambiamenti chimici nel cervello causano disturbi dell’umore; tuttavia è stato considerato che molti di questi cambiamenti possono essere scatenati dalle condizioni ambientali in cui vive un dato individuo. La depressione può essere causata dal modo di interpretare e considerare situazioni e persone. Le persone depresse di solito tendono ad analizzare una situazione come se non ci fosse via di scampo, ossia in un modo che non permette ripensamenti che possano rimettere a posto una situazione. Il fallimento è devastante perché è una situazione immutabile e può scatenare la depressione.
La mancanza di capacità comunicativa dovuta all’inesperienza, alla timidezza, all’uso di alcool o di droghe fin dall’adolescenza che crea una dipendenza ancora nell’età adulta, o una situazione familiare precaria che ha reso una persona insicura, possono contribuire a rendere un individuo vulnerabile alla depressione. Per alcune persone lo stress è uno dei principali fattori scatenanti. Lo stress può accumularsi e scatenare la malattia nel giro di un mese.
E’ stato recentemente notato che la depressione è contagiosa e lascia la persona depressa ancora più sola perché gli altri iniziano ad evitarla. Si ritiene che la depressione post-parto, che insieme ai sintomi tipici della depressione, è accompagnata dall’incapacità di occuparsi del bambino, sia causata da carenze di sostanze nutritive (vedi più avanti).

Il trattamento psicologico comprende diversi tipi di psicoterapia. Le terapie brevi si concentrano sul problema più evidente mentre quelle lunghe ricercano nell’infanzia l’origine del problema. La terapia cognitiva, la più diffusa tra le nuove terapie, analizza il modo in cui il pensiero perpetua la depressione e cerca il modo di cambiarlo. Questa terapia dura di solito circa sei settimane. Un’altra terapia breve è la terapia interpersonale, che usa la relazione per scoprire l’origine e la causa della depressione. Questo tipo di terapia analizza le fasi della vita e dello sviluppo umano per mettere a fuoco i cambiamenti di esigenze e desideri. Le terapie di lunga durata che trattano gli stress più gravi sono consigliate dopo il primo periodo di ripresa, per evitare eventuali ricadute.
La medicina incoraggia l’uso di farmaci che interferiscono con le reazioni chimiche dei neurotrasmettitori nel cervello. Tutti questi medicinali hanno effetti collaterali. Una sincera esposizione dei sintomi al proprio medico è utile per determinare la cura migliore. I farmaci MAO (monoamino-ossidasi) vengono usati per curare la depressione cronica e possono causare emicrania e ipertensione grave, aumentando la pressione a livelli talvolta fatali. Se prendete questi farmaci dovete evitare l’aminoacido tirosina, perché favorisce l’ipertensione.
Si ritiene che i bassi livelli di alcuni neurotrasmettitori, sostanze chimiche nel cervello che trasmettono segnali da una cellula nervosa all’altra, possano causare la depressione. I bassi livelli di serotonina, un neurotrasmettitore chimico, sono associati alla depressione. I contraccettivi orali e i farmaci steroidi abbassano i livelli di serotonina. La carenza di serotonina causa insonnia, irritabilità e mancanza di memoria. L’acido folico (dai 200 ai 500 mg al dì) aumenta i livelli di serotonina.

L’alimentazione ha un’influenza diretta su questi disturbi. E’ importante seguire una dieta basata sul consumo di grandi quantità di frutta e verdura cruda e carboidrati complessi. Le verdure a foglia verde come gli spinaci sono ricche di acido folico, indicato per la depressione perché aumenta i livelli di serotonina nel cervello. Si ritiene che le allergie alimentari siano strettamente legate alla depressione in alcuni individui. Le persone depresse dovrebbero evitare gli alimenti che contengono fenilalanina, perché possono causare reazioni allergiche (vedi la Tabella sulla composizione degli alimenti). La colina, l’arginina e l’ornitina sono altre sostanze naturali che dovrebbero essere evitate dalle persone che soffrono di disturbi bipolari. E’ consigliato il consumo di cereali integrali, derivati del latte a basso contenuto di grassi e pesce. Alcuni nuovi studi hanno messo in evidenza che bassi livelli di colesterolo nelle persone anziane possono favorire la depressione. Il livello ottimale non deve scendere sotto 160. Per combattere la malinconia causata dalla sindrome premestruale e quella causata dai disturbi affettivi stagionali (SAD), è consigliata una dieta ricca di carboidrati, preferibilmente complessi.
Le sostanze nutritive possono essere d’aiuto. Il magnesio aiuta a combattere la depressione. Alcuni studi hanno dimostrato che la vitamina C contribuisce al controllo dei disturbi bipolari. Il pesce è ricco di selenio, la cui carenza può causare la depressione. Una singola noce del Brasile, che contiene più selenio di qualsiasi altro tipo di noce, soddisfa il fabbisogno quotidiano; il selenio si trova anche nei cereali e nella carne. L’idergina influenza i sistemi enzimatici nei siti recettivi della serotonina e si ritiene che favorisca la depressione. Il selenio può avere effetti tossici, bisognerebbe quindi controllare le dosi assunte.

L’eccesso di vanadio è stato associato ai disturbi bipolari; la vitamina C in grandi quantità contribuisce a ridurli. Il pepe nero e l’aneto contengono grandi quantità di vanadio. Le allergie, le malattie da malassorbimento e i disturbi ipoglicemici e tiroidei possono ostacolare l’assorbimento dell’acido folico e della vitamina B12, causando carenze che possono condurre alla depressione. La colina somministrata in dosi elevate può aggravare la condizione del paziente depresso.
Ci sono altri integratori naturali che possono essere d’aiuto. Si ritiene che l’aminoacido L-glutamina combatta la depressione. Un altro aminoacido, il triptofano, può dare sollievo dalla depressione se assunto insieme ai carboidrati. Questo aminoacido si trova nel pollo, nel tacchino, nel pesce, nei legumi secchi, nei fagioli di soia, nelle noci, nel burro di arachidi e nel lievito di birra. Un altro aminoacido chiamato D L-fenilalanina (DLPA), mitiga la depressione ma non dovrebbe essere assunto dagli ipertesi. La cura, con dosi graduali quotidiane che vanno dai 100 ai 500 mg, deve essere effettuata sotto controllo medico. I lipotropi, in forma di iniezioni, sono indicati nei casi di depressione grave per aumentare il flusso del sangue e dell’ossigeno al cervello.
Nelle donne che soffrono di depressione post-natale è stata riscontrata spesso una carenza delle vitamine del complesso B, soprattutto riboflavina (B2) e B6. L’assunzione quotidiana di 125 mg di zinco, 300 mg di magnesio e il consumo di carboidrati completi ogni tre ore, può essere efficace. Le erbe usate per la cura della depressione post-natale sono olio di enotera e infusione di scutellaria.

Le sostanze naturali possono essere efficaci. L’aglio dà una sensazione di benessere e la capsicina contenuta nel peperoncino rosso può far precipitare una temporanea sensazione di euforia facendo secernere al cervello degli antidolorifici naturali sotto forma di endorfine. Maggiore la quantità di peperoncino consumata, maggiore la quantità di endorfine prodotte dal cervello. La caffeina può causare depressione momentanea nelle persone sensibili alla sostanza o che cercano di limitarne il consumo; per molte persone costituisce però una nota sostanza alimentare antidepressiva. La liquirizia e il miele sono antidepressivi naturali. Si pensa che l’avena abbia effetti positivi, anche se non esistono conferme scientifiche.
Le erbe indicate sono lo zenzero e l’iperico (non deve essere assunto dalle gestanti, dalle donne che allattano e da chi usa farmaci MAO; consultate un medico), che comincia a fare effetto dopo diversi mesi. La Yohimbina può diminuire l’ansia e la depressione, causate da insufficienza erettile. L’olio di sclarea è calmante. I rimedi floreali sono la senape e la castagna. L’omeopatia raccomanda la Pulsatilla 6C, il Natrum muriaticum 6C e la Sepia 6C. I rimedi di aromaterapia includono il bergamotto, il basilico, il coriandolo, la sclarea, la camomilla romana, il geranio, l’incenso, la lavanda, il pompelmo, il limone, l’arancio, i fiori di arancio, il paciulì, il petit-grain, rosa di damasco, il sandalo e l’ylang ylang.
L’esercizio fisico allontana la mente dai pensieri negativi e permette di affrontare esperienze nuove e positive. Alcuni studi hanno mostrato che correre per 30 minuti per tre volte alla settimana è altrettanto efficace nei confronti della depressione delle sessioni di terapia. Consultate sempre un medico prima di iniziare a praticare uno sport.

SOSTANZE NUTRITIVE CHE POSSONO ESSERE EFFICACI NELLA CURA DELLA DEPRESSIONE E DEI DISTURBI BIPOLARI DELL’UMORE:

Organi Sostanza Quantità*
Generale Complesso B 100 mg 3 volte al dì
Niacina 100 mg al dì
Niacinamide 200 mg al dì
Vitamina B6 50 mg 3 volte al dì
Vitamina B12 In più
Acido pantotenico 500 mg al dì
Vitamina C 2000-5000 mg nel corso della giornata
L-triptofano
L-tirosina Sino a 100 mg a stomaco vuoto
L-glutamina
D L-fenilalanina Non indicata per gli ipertesi
Calcio 1500 mg al dì
Magnesio 1000 mg al dì
Zinco chelato
Selenio
RNA/DNA
Cromo 300 mcg al dì
GABA 750 mg al dì
Acidi grassi insaturi Olio di enotera; 2 capsule al dì
Polline
Depressione grave Lipotropi In iniezioni
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Messaggio  anthea Mar Mag 25, 2010 10:37 pm

Laughing Laughing cheers

Ora sì che ti riconosco!! Smack!

Allora..... la passera di mare contro la schizofrenia ok per i maschietti. Ma per noi femminucce cosa c'è?? Razz
..la Yohimbina contro le disfunzioni erettili. Ma noi poverette se siamo un po'.. un po'.. -insomma hai capito- cosa ci dai?? Embarassed
Chissà perchè non mi stupisce che agli Hamish vengano spesso disturbi dell'umore. Twisted Evil

Ok, ok ora ridivento seriosa.
Concordo con te che l'inquinamento e l'alimentazione odierna siano direttamente connesse ai nostri stati mentali. Ho recentemente sperimentato sulla mia pelle, che ogniqualvolta il mio intestino va in tilt, la mia serotonina se ne va a farsi benedire!
E che la camomilla è un aiuto veramente speciale contro i disordini intestinali. Anzi, penso che aprirò un nuovo post al riguardo (non sulla camomilla.. Razz ).
Ma ho la sensazione che non sia solamente questo. Magari un insieme di fattori, caratteriali, genetici, psichici, fisici ed esterni.

Grazie Sugge per le ottime informazioni dietetiche e salutistiche, di cui tu sai io sono fervente ammiratrice.
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Depressione dentro e fuori di noi... Empty QI GONG

Messaggio  suggestione Mar Mag 25, 2010 11:18 pm

Oltre allo yoga, da qualche mese ho incominciato a praticare il qi gong, disciplina molto popolare in Cina, che da secoli viene usata come vero e proprio trattamento medico.

Vi posto un piccolo video come esempio di cosa si tratta, poi su youtube c'è ne sono di molti altri, e per chi fosse interessato al qi gong avete la possibilità di scaricare un corso completo in lingua spagnola usando i torrent.

https://www.youtube.com/watch?v=XrLx1HG-e6Y&feature=youtube_gdata
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Messaggio  mmm Mer Mag 26, 2010 1:02 am

Lo Yoga tra l'altro c'è pure tra le attività proposte nel gioco Wii Fit della Nintendo. Li c'è pure l'istruttore virtuale che ti fa compagnia. Comunque se volessi fare un'attività del genere prenderei in considerazione lo Iaido: kimono e katana, troppo ganzo.

mmm

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Messaggio  suggestione Mer Mag 26, 2010 7:22 am

Arti marziali degne di rispetto.

Ho scelto queste discipline apparentemente tranquille, perchè a me servono per accumulare energia, visto che il mio lavoro me ne fa consumare troppe.
Sono apparentemente tranquille perchè la maggior parte degli esercizi, spinge il corpo e la mente oltre i loro limiti, rieducandoli.
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Messaggio  anthea Mer Mag 26, 2010 8:35 am

Ho capito!! E' l'equivalente cinese della nostra ginnastica per la terza età.. Twisted Evil

E' molto suggestiva.
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Messaggio  Pavely Mer Mag 26, 2010 8:51 am

Mo' ragassuoli....

(Mo' io avevo fatto una domanda... mo' soc'mà!)
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Messaggio  mmm Gio Mag 27, 2010 1:31 am

Pavely ha scritto:Dov'è la vostra Depressione?

E' possibile dire se la Depressione è dentro o fuori di noi?

Cos'è che ci fà soffrire? Qualcosa che abbiamo dentro... o il mondo che ci è accanto?

Si può soffrire sia dentro che fuori?

O non c'è alcuna differenza?

Visto che insisti :p

Tutti gli amici che ho avuto prima o poi o hanno tradito la mia fiducia o si sono rivelati meschini. Abbandonati tutti, tranne gli ultimi due, che si sono già ampiamente meritati il benservito, ma non avendo alternative e non volendo andare in giro da solo, mi tengo quei due. mi rendo conto che li sto usando per la mia maschera di normalità, ma tanto anche loro non pensano ad altro che a soddisfare le proprie esigenze.

donne; pesante penuria di candidate, tra cui ancora meno le "elette", tra cui nessuna che abbia mai ricambiato la scelta.

salute: cinque volte in sala operatoria, quattro diverse causa, differenti anni, differenti eventi, ogni volta con l'ombra di una possibile reazione allergica ai farmaci che avrebbe potuto colpire ovunque, ad esempio interferendo con la circolazione, danneggiando organi o ostruendo le vie respiratorie. fortunatamente nulla di questo è successo (una volta stavo per soffocare e ci volle una puntura di ... credo cortisone, ma fu prima di qualsiasi intervento). qualche acciacco che però mi permette di condurre una vita normale, anche se però ad esempio alla legione straniera (su cui ho fatto più di un pensierino in passato) non mi prenderebbero mai per quanto io mi possa allenare. paura di perdere la vista sul lungo periodo (la mia miopia è avvicinata alle cinque diottrie). paura di subire interventi a causa dei passati episodi di allergia ad antibiotici, antiinfiammatori e antipiretici, anche per questo pure se il dentista mi ha detto di farmi togliere i denti del giudizio io non l'ho ancora fatto: ci potrei anche rimanere. idem per sparaflesharmi il laser negli occhi per compensare l'effetto la miopia, troppo rischioso per quanto mi riguarda. mi dovesse gonfiare proprio l'occhio sarebbe proprio una "bella" beffa, un intervento con i fiocchi. sia il dentista che l'oculista mi hanno detto che basta andare dall'allergologo e farmi fare le prove per vedere a quali farmaci sono allergico e quali no, peccato che ogni volta che ho usato dei farmaci a cui non ero allergico (per gli interventi di cui sopra) alla fine ho avuto comunque una reazione allergica (esterna per fortuna) dal momento che il mio sistema immunitario la checklist dell'allergologo non ce l'ha a disposizione e quindi improvvisa.

lavoro: una m erda ed è già tanto che ce l'ho, stanno lasciando a casa consulenti che lavorano li da molti anni, io già mi vedo tra anni a venire lasciato a spasso di punto in bianco, o forse anche tra qualche mese. cambiando lavoro oggi come oggi sono quasi sicuro di peggiorare. va be' male che vada andrò a RUBARE.

famiglia: padre e madre impeccabili. lui sempre al lavoro, incapace di comunicare sentimenti esattamente come me. ha già avuto qualche episodio di esaurimento fisico, gli è stata segnalata un'arteria un po' sporca, ha un acufeni che a volte lo tormenta, sta invecchiando, a volte già mi viene da piangere a pensare che un giorno ci lascerà. lei ha sempre lavorato, oltre ad occuparsi della casa, della famiglia. ha problemi di salute abbastanza gravi, per ora riesce a tirare avanti discretamente bene ma prendendo diversi farmaci, temo per l'evolversi del suo stato. soffre anche di depressione (ma la sua è diagnosticata, mica come la mia). dice che non vuole vivere troppo a lungo, spera di arrivare... non ricordo se i 70 o gli 80, non oltre, arrivata a quell'età vorrebbe spegnersi nel sonno, come sua nonna. ha parecchio paura che le sue patologie si aggravino. siamo in grado di andare sulla Luna, ma la medicina fa schifo, in quel campo siamo come dei babbuini che si mettono a riparare uno space shuttle. comunque, fratello un po' sbandato, questa depressione economica proprio non ci voleva, quelli della sua età, usciti di recente da scuola, sono le prime vittime, gli si sballa tutta la carriera, li si priva delle possibilità che altri hanno avuto e che altri ancora avranno.

E' un secolo di m erda, l'umanità crede si sapere, avere e potere tutto, invece non sappiamo, abbiamo e possiamo quasi nulla, comunque sicuramente ordini di grandezza in meno di quello che ci piace credere. L'ultimo esempio della nostra incapacità è l'enorme perdita di petrolio nel golfo del Messico, causata dalla falla che non riusciamo a rattoppare e probabilmente verserà petrolio per mesi e mesi ancora.

Vorrei essere nato nel futuro, quello in cui sapremo, avremo e potremo tutto quello che ci serve, quell'era post-scarsità in ci sarà abbondanza di energia, di materia, e di conoscenza, e in cui l'unica risorsa scarsa e preziosa sarebbe l'essere umano, in quanto tutto il resto sarebbe infinito.

Il passato anche riserva alcuni ruoli interessanti ma credo che li sarei stato un servo della gleba quindi meglio lasciare stare...

Comunque, ognuno ha le sue sfighe. Io sono qui, sono pronto a spalare m erda, sono pronto a morire e a vivere, a soffrire e gioire, al paradiso e all'inferno, tanto alla fine è inevitabile, quello che arriva arriva, come lo gestisci lo gestisci, e se te la becchi te la becchi. Dopo la disperazione c'è la rassegnazione, forse sono arrivato li.

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Messaggio  anthea Gio Mag 27, 2010 8:41 am

Comunque, ognuno ha le sue sfighe. Io sono qui, sono pronto a spalare m erda, sono pronto a morire e a vivere, a soffrire e gioire, al paradiso e all'inferno, tanto alla fine è inevitabile, quello che arriva arriva, come lo gestisci lo gestisci, e se te la becchi te la becchi.

Questo è il sunto della filosofia di mio marito! Mi pareva di sentirlo mentre ti leggevo! Anche lui ha usato proprio lo stesso termine: "spalare m...a". Dovrei presentartelo!

Ora che sei arrivato all'accettazione della vita così com'è, forse puoi iniziare a cercare qualcosa che ti possa far quantomento galleggiare. Hai parlato di ciò che succede intorno a te e fuori di te, ma non di ciò che c'è dentro di te. Quasi come se tu esistessi in funzione di ciò che ti succede intorno.
Prova a far uscire qualcosa di te, qualcosa a cui tieni. C'è qualcosa che ti piace o che ti piacerebbe fare?
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Messaggio  Pavely Gio Mag 27, 2010 12:08 pm

(Grazie mmm per il tuo contributo).

Elenchi ciò che ti fà soffrire.

Ed è, lo capisco, giusto.

In parte è un sentimento interiore, in parte è un sentimento esteriore.

Però, io vorrei c a p o v o l g e r e questo tuo sentimento...

E provare a chiederti: cos'è che ammiri?

Per cosa, esattamente, provi ammirazione?

Così com'è normale soffrire per quegli aspetti che elenchi, è altrettanto normale provare ammirazione.

Così... me lo chiedevo.
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Messaggio  mmm Sab Mag 29, 2010 1:03 am

anthea ha scritto:
Comunque, ognuno ha le sue sfighe. Io sono qui, sono pronto a spalare m erda, sono pronto a morire e a vivere, a soffrire e gioire, al paradiso e all'inferno, tanto alla fine è inevitabile, quello che arriva arriva, come lo gestisci lo gestisci, e se te la becchi te la becchi.

Questo è il sunto della filosofia di mio marito! Mi pareva di sentirlo mentre ti leggevo! Anche lui ha usato proprio lo stesso termine: "spalare m...a". Dovrei presentartelo!

Azz... mogliettina cara mi hai beccato!
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:-P

anthea ha scritto:Ora che sei arrivato all'accettazione della vita così com'è, forse puoi iniziare a cercare qualcosa che ti possa far quantomento galleggiare. Hai parlato di ciò che succede intorno a te e fuori di te, ma non di ciò che c'è dentro di te. Quasi come se tu esistessi in funzione di ciò che ti succede intorno.
Prova a far uscire qualcosa di te, qualcosa a cui tieni. C'è qualcosa che ti piace o che ti piacerebbe fare?

Tengo a mio fratello, mia madre e mio padre. Dovessi metterli in ordine di priorità, sarebbe questo, conoscessero questo ordine, credo che ne sarebbero tutti e tre contenti e che condividerebbero. Va be'. Poi vengo io. Queste sono le persone intoccabili, nel senso che qualsiasi cosa negativa io ora posso immagine che loro possano fare, mi arrecherebbe comunque danno minore di quello che mi arrecherebbe abbandonarle. I "sacrificabili", ovvero coloro da cui non esiterei ad allontanarmi per salvaguardare il mio bene, sono gli amici, i parenti, quelli che vedo più spesso li ritengo più importanti di quelli che vedo raramente, a parte quelli che mi stanno sulle palle. Ovviamente sono disposto a dei sacrifici per loro ma fino a un certo punto. Sono già stato abbandonato da un amico mentre in situazione di necessità, in più occasioni. Ora per me amico è sinonimo di "compagno di giochi", ovvero persone con cui si spende del tempo assieme in mancanza di imposizioni e in condizione di pari dignità e prestigio. Quando uno si erge sopra agli altri, si incrina l'amicizia e il gruppo si spezza. A parte questo, un tempo invece per me gli amici erano tra le persone intoccabili, ma con il tempo ho dovuto declassarli, essenzialmente perché anche loro, quando gli eventi li hanno messi alla prova, mi hanno messo tra i sacrificabili.

Comunque... mi piace la quotidianità, le cose sostenibili, preferisco fare ginnastica quando mi pare piuttosto che iscrivermi in palestra e forzarmi di starci nove ore a settimana, preferisco una vacanza utile, sfruttata nel tentativo di migliorare qualcosa del mio vivere quotidiano, tipo mettermi in forma, rilassarmi, ordinare le idee, approfondire una relazione e legare con qualcuno, piuttosto che evadere dalla normalità per 15 giorni e poi tornare alle solite problematiche.

Quand'ero più giovane ho provato la spensieratezza, ho finito diverse serate sverso, finendo con una bella vomitata, facevamo praticamente a turni nella compagnia, una volta dopo aver fatto serata sono direttamente andato al lavoro, giornata piuttosto lunga, passata a cercare di camminare dritto e di non farmi notare. Alcune di quelle serate sono state memorabili, forse da ripetere quando se ne presenterà l'occasione, ma anche sballare non è più la mia massima aspettativa.

Bho, sarò noioso, il mio sogno è l'idillio, un prato verde, un bell'albero, il sole e il cielo sereno, stare con persone che mi amano, serenità, risate, giochi, niente preoccupazioni. Sarà pure un miraggio, ma è un bel miraggio.

Vorrei una compagna, dei figli, provvedere per loro, trasmettergli il meglio e risparmiare loro le magagne.

A volte però ho la sensazione che tutto questo sia quello che io immagino di volere, o di dover volere, quando in realtà non voglio altro che fare quello che va fatto, cioè non avere troppo da rimproverarmi, passarla liscia tutta la giornata e andare a dormire.

Le vacanze mi logorano, dopo tre giorni senza la facoltà di isolarmi divento abbastanza nervoso, anche se il mio autocontrollo mi permette di non darlo troppo a notare. Troppo tempo isolato mi rende infelice. Un'alternanza delle due cose per me funziona.

Forse non dovrei essere qui, o forse a breve sarò da qualche altra parte, per questo non ho prospettive. Forse il mondo finisce tra due settimane ed è per questo che non ho progetti in particolare per il mese prossimo. E' una stronzata ma uno cerca di inventarsi qualcosa, di dare un senso alle cose.

Pavely ha scritto:(Grazie mmm per il tuo contributo).

Elenchi ciò che ti fà soffrire.

Ed è, lo capisco, giusto.

In parte è un sentimento interiore, in parte è un sentimento esteriore.

Però, io vorrei c a p o v o l g e r e questo tuo sentimento...

Beh tu avevi chiesto di individuare la propria depressione, io, esponendo le cause che ho trovato, intendevo rispondere al quesito. Le cause ovviamente le cerco nelle cose che mi fanno soffrire.

Pavely ha scritto:E provare a chiederti: cos'è che ammiri?

Per cosa, esattamente, provi ammirazione?

Così com'è normale soffrire per quegli aspetti che elenchi, è altrettanto normale provare ammirazione.

Così... me lo chiedevo.

Curioso perché l'opposto di sofferenza non è ammirazione.

Ho conosciuto persone che ho ammirato. Era una sensazione, più che una cosa razionale. Anzi, era un sentimento, come l'innamoramento, solo che non è che ci volessi fare il tipo di cose che si farebbe con l'amata, piuttosto li avrei seguiti in qualsiasi impresa. Ricordo almeno una occasione in cui se una di queste persone si fosse "buttata nel pozzo" (ed eravamo - figurativamente - sul ciglio) io l'avrei seguita, nel pieno delle mie facoltà mentali... per non deluderla, per non tradirla. erano persone spigliate, sicure di se stesse, pensavano in grande, forse per ingenuità ma comunque non si ponevano troppi limiti, eppure erano semplici, non avevano particolari meschinità o ipocrisie, non cercavano di umiliare gli altri per dimostrarsi migliori, anzi sapevano ascoltare e avevano molta considerazione degli altri. Mi vengono in mente tre persone, uno non lo cercai più perché crescendo perse la semplicità, e perché comunque le nostre strade si erano separate, l'altro perché tradì le mie aspettative, che si rivelarono in parte infondate, e forse anche con questo le nostre strade si erano già separate, forse ne intravvedevo già i limiti, l'ultimo era forse il più grandioso dei tre, ma mi allontanai da questo un po' perché ero troppo affascinato e non volevo diventarne succube, un po' invece perché col tempo io sono cambiato, e a un certo punto il suo modo di pensare e di interpretare le cose era diventato qualcosa di vecchio e superato, ormai troppo spesso mi appariva ottuso e limitato, io ormai non potevo tornare indietro, e li l'ho lasciato.

Ho lasciato diverse persone indietro, un po' mi dispiace, ma è stato inevitabile. A volte ricevo delle chiamate mute, col numero nascosto, non so se dall'altra parte della telefonata ci sia una persona meritevole o meno, però mi fa un po' tenerezza, dev'essere qualcuno che non vedo da un bel po'... o forse qualche persona che vedo quasi tutti i giorni e non ha le palle di affrontarmi faccia a faccia... che io sappia non ho nemici... bho...

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Messaggio  Pavely Mer Giu 02, 2010 12:15 pm

Mmm...

(Grazie).
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